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mercoledì 13 gennaio 2010

Clijsters, Henin e Wickmayer, linfa belga per la morente wta


Finalmente scombinato il ripetitivo canovaccio delle ultime stagioni, che aveva abbrutito l'intero movimeto della wta. Un tremebondo mantra martellante, alla vigilia di ogni torneo: Se hanno voglia vincono le Williams (Serena), altrimenti una russa a caso, va bene lo stesso.
Il ritorno di Kim Clijsters, da subito competitiva e vincente a New York, e quello recentissimo della divina Justine Henin, porta nuova linfa e speranze di un tennis al femminile più interessante.
Al suo debutto, a Brisbane, dopo un anno e mezzo di volontario esilio pseudo-monacal-familiare, la regina Justine, si mostra subito in palla. Finale raggiunta e persa, con la connazionale e mai amata Kim Clijsters. Partita bella, avvincente e palpitante. E che ovviamente non ho visto. Ma non ci vuole molto a capire. La minuscola ex numero uno, con le solite rachitiche sembianze da ragnetto elegante, impegherà davvero poco a prendersi gioco delle attuali (molto presunte) top, e tornare a quel vertice che le compete per rango e nobiltà tennistica. Al tennis, sa giocare come nessuna riuscirebbe mai, nemmeno nei sogni più dolci ed irrealizzabili.
Le due belghe volanti e Serena su tutte, nobiliteranno il nuovo scenario del tennis femminile 2010. Poi il drappello di orchesse russe con la trebbiatrice cigolante in mano (Kuznetsova, Dementieva, Safina, Sharapova), forse bamboletta Wozniacki e furia cavalla del west Jankovic. Tutte a pascolare contrite e strepitanti, squartare palline, nitrire e sgroppare al largo, spartendosi briciole e qualche masters.
Se l'affaire doping sarà risolto, sicura ascesa tra le primissime di Yanina Wickmayer. La ventenne belga col fisico da corazziere, vince ad Auckland, prendendo a grezze pallate tutte le poverette che s'imbattono per la sua strada. Compresa Flavia Pennetta in finale. Sanzioni della wada permettendo, vedo Giovannona coscia lunga, già competitiva ai massimi livelli, tra le prime cinque, in modo agevole. Malgrado l'inesperienza ed una batteria di colpi ancora tragicamente rudimentali. Potrebbe anche essere la prima a vincere l'Australian Open, partendo dalle qualificazioni (sbaglierò, ma credo che la sospensione, le abbia impedito l'iscrizione al tabellone principale). Se rappresenti un bene per il tennis, mi permetto di avere qualche dubbio. Meglio lei delle varie ed inguardabili "ovic" e "ove" ululanti, in ogni caso. E il Belgio si è assicurato le prossime cinque confederations cup.
Per il resto...bah. Progressi per il peperino ceco Cibulkova. Mica perchè evidenzi il barlume sopito di un talento. Ma una che si è accompagnata lascivamente a "flatulenza arriciata" Melzer e "orridissim'uomo" Monfils, deve avere un gran carattere. Per forza. E poi, Maria Josè Martinez Sanchez, già guizzante protagonista assoluta nella vittoriosa Hopman Cup (sebbene le abbiano affiancato un turpe compagno di squadra, Robredo). Sulla farfalletta volleatrice non ho dubbi, sarà la sorpresa assoluta della stagione, perchè oramai ha affiancato all'imprevedibilità di un gioco assai brioso, la necessaria solidità mentale. Peccato che cominci a rantolare in modo inquietante e sinistro. Ed abbia appena beccato 6-1 6-2 da Serena. Ma è ancora viva.
Continuando a non essere obiettivo, Kimiko Date Krumm, a dispetto delle 39 primavere, seguiterà a sbalordire, vincere e salire in classifica (entrerà agevolmente tra le prime venti). E che ci vorrà mai a ridicolizzare delle sopravvalutate ragazzotte col braccio in legno massello? Fresca, giuliva e semplice, sin da inizio stagione: Quarti ad Auckland, qualificazioni passate a Sidney, e al primo turno, lo scalpo eccellente di Nadia Petrova (pachidermica russa da top ten). Poi drammatica sconfitta 7-5 al terzo con Vittoriona Azarenka. L'imponente e compostissima Linda Blair bielorussa dalle gota livide, dopo aver bestemmiato in sedici lingue, ha minacciato di ammazzare la minuscola e temeraria Kimiko, lì sul campo, mangiarsela e poi usarla come stecchino per la sua dentatura equina. Pare, ma è solo gossip.
Flavia Pennetta vale ampiamente le prime dieci, convinzione confermata dalla finale raggiunta ad Auckland. Che poi ci rientri, è tutto da verificare, perchè col biglietto delle top ten in mano, ci sono già Clijsters, Henin, Wickmayer e pure Masha Sharapova (massì, dopo averlo scritto vado a confessarmi a un monaco trappista).
Visto che ho scritto di Wta, mi sembra giusto spendere qualche parola sgli eunuchi dell'italtennis maschile. Il più forte di tutti è Fognini. E mi pare di aver detto tutto.

9 commenti:

  1. Ma vuoi vedere che il buon Tsonga è tornato?... Kooyong: batte Soderling 7-6 6-1. Chissà!

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  2. Ciao Benedetta. Su Jo Tsonga, silenzio stampa assoluto. Ogni volta che mi azzardo a sperare in un ritorno a grandi livelli, vengo sbugiardato. Vediamo, disse il saggio.

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  3. Ciao Picasso!
    Eh non potevano mancare le previsioni Wta, che ahimè sono più scontate e meno stimolanti rispetto ai maschietti, difficile non concordare, le due belgiche saranno di diritto nuovamente top ten, e Serenona sarà ben più indaffarata del solito a difendere il suo primato! Non penso riusciranno ad assaltare addirittura il trono, penso (e spero) che portino a casa uno slam a testa, il loro ritorno è davvero ossigeno per il movimento femminile, mi spiace da ragazza, ma bisogna ammettere che da qualche anno ormai a parità di classifica i machos sono nettamente superiori proprio tecnicamente non c'è nulla da fare...e Kim e Justine arrivano a portare un po' di parità rispetto al livello medio dell'atp (almeno tra i top) e credibilità, che di vedere la Safina numero 2 del mondo non se ne può più. L'unica russa che vedo resistere lì in mezzo nonostante la bruttura del suo gioco è la Kusnetzova, la Sharapova infortuni permettendo tra un servizio fotografico e l'altro se decide di fare ancora la tennista allora sì, tornerà a lottare! C'è anche la Azarenka che è inguardabile e bisogna tapparsi le orecchie quando gioca (un'altra spaccatimpani che strazio ste fanciulle!!!!) ma mi pare un'altra Kusnetzova tosta tosta solo più isterica.
    Mi piacciono Caroline e Yanina, più per simpatia a pelle che altro, certo il bel gioco è un'altra cosa ma in mezzo a tante montatelle presuntuose mi paiono due ragazze corrette, non urlano come se le stessero scannando in campo e costanti! Venus la vedo in discesa, tu che dici?
    Davvero la Cibulkova ha avuto siffatti fidanzati? Pelo sullo stomaco complimenti o strani gusti accidenti!!
    Oggi a proposito, ho dato una sbirciata all'esibizione di Kooyong, a Del Potro e Djoko, ma non mi pronuncio nemmeno io perchè è evidente che abbiano fatto palesemente finta di giocare :p
    Su Martinello finchè non lo vedo a Melbourne...non riesco a sentirmi tranquilla! Domani mi alzo per vederlo contro Tsonga va'...
    Capitolo italico, sempre forza Flavia (affettata dalla Rezai...va beh), Seppi ridicolizzato da Hewitt, poveri noi, concordo, puntiamo (pensa te) su Fognini!!
    Ciao Picasso, a presto!

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  4. In Australia mi aspetto un grande Roddick, sarebbe ora che facesse l'impresa, per altro sfiorata a Wimbledon!

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  5. Ciao Picasso. Che ne pensi dell'idea della Coppa del mondo al posto della Davis? A me fa accapponare la pelle. Due giocatori in un solo match, tie-break senza l'obbligo dei due punti di differenza... Terribile.

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  6. @Silvia
    Azarenka e la Masha sono le uniche che proprio non riesco a vedere. Nemmeno bendato e col sonoro off. Rompono la barriera del suono. Ricordo ancora al RG, Vittoriona. Perdeva livida in faccaia, da Suarez Navarro. Una sequela imbarazzante di urla, racchette spaccate, monologhi da camionista bielorusso disturbato, e poi il diverbio e le altre urla feroci con l'allenatrice sugli spalti. Altre grida inumane e altra racchetta frantumata. E poi un pianto isterico. Neanche la versione eccessiva dell'esorcista. Tra le salve di fischi del pubblico. In campo, e mentre usciva. Tremendo. Tremendo.
    Kooyong: se si considerare Verdasco-Djokovic 6-1 6-2. Da la perfetta misura della differenza tecnica tra i due. Anvedi come perde Nando, ha trovato la sua dimensione: le esibizioni. Ciao.

    @Andrea
    Tu dici Roddick? Lo scorso anno, sono stato il primo ad ammettere i suoi migliormenti. Cominciando anche a giocare alcuni colpi fino ad allora misconosciuti. Segno che con grande modestia anche a 28anni, e con un grande allenatore, si può migliorare. Però, non lo so, ma vedo almeno altri 5 più avanti di lui. Magari sbaglio. Ciao.

    @Benedetta,
    e i domatori e le tigri, no? Mi giunge nuova questa del mondiale. Come l'eterna bufala del mondiale per nazioni di Formula 1. La Davis, mi pare piena di fascino e divertente, così com'è. Al limite farei giocare due singolari in più, per far emergere maggiormente i valori reali di una nazione, e togliere peso all'importanza del doppio -che oramai giocano soltanto dei figuranti panciuti-. Ma è impossibile.
    P.s. ma i sorteggi dell'AO, quando?

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  7. So che i sorteggi li fanno venerdì, quindi domani mattina dovremmo già avere i tabelloni, considerando che sono indietro di circa 12 ore (non so esattamente il fuso). Incrociamo le dita
    ps ma che mi dici di verdasco che batte il tuo amato djokovic a kooyong?

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  8. ops non avevo letto i tuoi precedenti commenti... a proposito di verdasco-djok....

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  9. Certo. Poi, ho sentito del famigerato mondiale. E del tie-break sul 5-5. Gran sostenitore, Nole Djokovic. "Il tennis deve progredire, e stare al passo con i nuovi protagonisti.". (cioè lui, voleva intendere). Perdio.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.