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martedì 13 aprile 2010

Pennetta e Wozniacki sugli scudi. (Pegelle Wta della settimana)



Bilancio settimanale sui tornei al femminile. A Marbella e Ponte Vedra emergono Wozniacki e Pennetta. In difficoltà Kim Clijsters. Il buffo caso Halep, che vince le prime partite con la nuova carenatura
Flavia Pennetta: 8. A Marbella torna sugli scudi, completando un torneo quasi perfetto. Ossigeno per gli appassionati italiani caduti in depressione dopo i poco incoraggianti risultati della trasferta americana, ed avvinti da loro solito alone di pessimismo fatalista. Dall'appagamento, alla scarsa professionalità, alle distrazioni causate da scatti patinati...La realtà è molto più semplice. Superato il momento di scarsa forma e qualche malanno fisico, ritorna solida ed impeccabile, piallando Sara Errani e Carla Suarez Navarro in finale, malgrado qualche leggerezza che ha rimesso in corsa la spagnola. Sicuramente vincerà altri tornei. Forse tornerà anche tra le top ten, malgrado una concorrenza nobile. Sfruttando qualche congiuntura favorevole potrebbe persino regalare all'Italia del tennis quella semifinale di uno slam, che manca dai tempi di Noè. Difficile pretendere altro da questa ragazza, che con grandi sacrifici si è migliorata in modo spaventoso. Figurarsi rimproverarla anche di non avere le sembianze accattivanti di Svetlana Kuznetsova (mica il dritto), per tenerla lontana da tentazioni mondane.
Carla Suarez Navarro:7. Entusiasmò il mondo (forse me e pochi altri), il modo grazioso con cui questa buffa ragazzina lo scorso anno affettò Venus Williams in Australia, con rovesci che parevano sbucati da una fiaba settecentesca, tra stelle filanti e rospetti maldestri che si trasformavano in affascinanti principesse. Ricci corti e dritti in testa, dentatura da criceto, fisico da paperetta con le gambe grassocce, Carla ha poi attraversato un 2009 difficile, complice problemi al ginocchio. Recuperata la salute, di certo non il fisico che rimane più portato per la sagra della paella, la "Bridget Jones" del tennis mondiale sta tornando a buoni livelli. Ma ancora troppo solida Flavia Pennetta per gli standard dell'adorabile cartone animato iberico.
Maria Josè Martinez Sanchez: 6,5. Eterna incompiuta. Si abbatte come uno scirocco rabbioso e prepotente, contro la smarrita Alberta Brianti. Beneficia del ritiro (non definitivo, purtroppo) di Victoria Azarenka (s.v.) versione Linda Blair che esala l'ultimo tremebondo respiro. Gioca un gran primo set nel derby di semifinale contro Carla Suarez Navarro, prima di spengersi come una fiammella fatua. Marbella suona come un'altra occasione persa. Ma questa anacronistica "farfalletta volleatrice" continua a somigliare ad una specie di miracolo attaccante fuori dal tempo.
Sara Errani: 6,5. Bel torneo in Spagna per la combattente bolognese, che da sola ha più grinta di tutti i tennisti italiani ("maschi") messi assieme. Una di cui si vorrebbe e dovrebbe solo scrivere un gran bene. Ma poi riuscirci, è un altro conto. Tricolore sventolato a parte, è insostenibile come poche. Faccia da roditore incazzato e rabbioso, continui e strazianti rantoli ad ogni colpo e tennis tremendamente utilitaristico. L'omicidio premeditato dell'estetica. Vince discrete battaglie da guerra medievale contro avversarie alla sua portata, poi cede solo a Flavia Pennetta in semifinale, verso cui paga ancora un innegabile gap tecnico e psicologio. Ma quando c'è da lottare e tirare fuori il carattere, prima di uscire sconfitta si farebbe strappare due molari senza anestesia.
Kim Clijsters: 5. E' salita anche lei sull'orrida giostra altalenante della Wta. Segnali incoraggianti alternati a battaglie perse punto a punto contro avversarie meno dotate di lei. Basta una volenterosa apprendista tennista di casa oltre il numero duecento (Beatriz Garcia Vidagany), per far emergere gli attuali limiti della mamma volante (e pesante). Limiti mentali e di adattamento alla superficie lenta. Conoscerà giornate migliori, forse.
Caroline Wozniacki: 7,5. Ponte Vedra non è uno di quei posti dove lanciano i missili nello spazio. Ma una cittadina sull'oceano atlantico in cui si gioca anche un torneo femminile. Sull'obsoleto ma affascinante terriccio verde, simile a pastura per sterminare i topi, Caroline Wozniacki è di casa. Sciorinando il solito tennis alla valeriana corretta col lexotan, anestetizza smarrite apprendiste picchiatrici senza senno, e bissa il successo dello scorso anno. Vince mettendo fieno e punti in cascina, come formichina coi boccoli che paiono fili d'oro. La bambolina danese è numero due al mondo. Forse diventerà anche numero uno. Se lo è stata Jelena Jankovic, nella vita tutto è possibile. Anche che l'Internazionale f.c. rimanga a "zero tituli".
Olga Govortsova: 6,5. Bielorussa nuova, ma neanche tanto. Gia finalista, irrisa senza pietà da Francesca Schiavaone nella finale di Mosca '09. Una delle 20/30 biondone dell'est create con lo stampino per le caciotte, che ciclicamente brutalizzano il circuito. Tutte bionde e più o meno urlanti, tutte possenti ed oltre il metro e ottanta, eleganti quanto un imbuto e con intelligenza tennistica di poco inferiore a quella della rughetta selvatica. Batte la meno truculenta delle Bondarenko, Alona (esercizio raffinatismo dell'arte eufemistica fine a se stessa) e si crea un buono spiraglio. Raggiunge la quarta finale della carriera, ma è troppo ordinata e costante Caroline Wozniacki per il suo livello di tennis. La rivedremo ancora, magari no.
Dominika Cibulkova: 5,5. Ex fiamma di Melzer e Monfils. E ad una che si è accompagnata a figuri di simil risma, cosa vuoi rimproverare? Superfluo discorrer di tennis, e della sconfitta in semifinale a Ponte Vedra. La piccoletta slovacca è una delle mie preferite, a prescindere. Coraggio leonino e stomaco d'amianto. Ed imperitura riconoscenza per quell'indimenticabile 6-0 5-0 parigino (appena rovinato dai due games, concessi per pura pietà magnanima), alla divina regina urlante Maria Sharapova. Che poi pare, pianse in silenzio.
Simona Halep: 6-. Il "meno" ha un significato simbolico, che comprenderanno solo i più arguti. La, a me sconosciuta rumena, era salita agli onori delle cronache pettegole, per essersi fatta ridurre la misura di un seno inadatto per le competizioni sportive (sumo, piallatura delle tegliatelle e getto del peso a parte). Da una sesta abbondante ad una seconda tendente alla terza (col push-up). Da maldestra ed oberata mucca carolina brucante, a progetto di tennista che nei quarti contro Flavia Pennetta non ha nemmeno sfigurato troppo. E' ancora giovane e chissà che non diventi brava, se le impianteranno anche un braccio.

5 commenti:

  1. ciao Picasso. Sei più buono del solito o sbaglio? ;)
    Pennetta: beh... a Marbella era numero 1 e il suo tabellone non era complicatissimo...Vedremo cosa saprà fare il resto dell'anno. Ho notato che ha anche trovato lo sponsor, e di tutto rispetto, tra l'altro...
    La Cljisters: visti gli ultimi tornei vinti e le partite perse ipotizzerei stress da allattamento o voglia di farsi un weekend assolato con famiglia a Marbella, chiudendo il torneo anzitempo. Credo che alla Kim o alla Justine interessi poco sgomitare tra le prime patetiche 10 posizioni della Wta. Soldini e tornei che contano e soleggiati weekend coi figli ad alternare.
    Un caro saluto e in bocca al lupo per l'esperienza di tennis.it (mi sono iscritto al relativo gruppo su fb) Ciao!!

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  2. Ciao Bruno...mh buono? foprse solo con la Flavia, per affetto salentino. E le due iberiche sono da sempre due mie super pupille. Certo, marbella tolta Kim, era un torneo alla portata dell'azzura, non ci piove.
    Per il resto, la mia bontà (tra gli uomini non ho salvato nemmeno chi ha vinto i tornei) non riesco proprio a decifrarla. Ci ho provato pure con la Errani, ma non ce l'ho fatta a parlarne bene. Impossibile. =)
    FB? il problema è che sono l'unico a non esserne iscritto...=)
    Comunque ti ringrazio, sei sempre molto gentile.
    P.s. meglio i caratteri per non-vedenti che sto usando o quelli di prima?

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  3. meglio prima. Cos'è questo? un "bookman old stile 14"? Non ti si addice, credo. Fa molto "GrandHotel" per donne over 60...ma è una mia opinione...;) ...ahhh ecco perchè stai diventando più buono...stai cambiando target di riferimento!!...dillo che ti manda la Pericoli...
    ciao!!

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  4. mh...così va bene? mi hanno detto che si rischia la cecità a provare a leggermi. Oltre alla pazzia smarrente.
    Quanto a Lea Pericoli, beh...ne ho scritto quasi un'elegia erotica, ultimamente...=)

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  5. no, così è eccessivo, andava bene secondo me il carattere originario, quello dei vecchi post. Questo è quasi un braille...
    So che hai scritto su tennis.it della Pericoli...andrò a leggere....

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.