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lunedì 14 giugno 2010

Il megapresidente si dà al tennis


Nelle prime ore del meriggio il megapresidente "pipino l'irrefrenabile" riposava nel suo umile baldacchino di 12 metri quadrati, sventolato con della ampie piume di struzzo dalle ossequiose domestiche Minzolini e Belpietro.
"Animo sguatteri!". Si udiva ogni tanto la voce ferma del sultano, un poco infastidito dalla loro fiacchezza, mentre piluccava qualche fragolina di bosco.
Poi si recò nella stanza dei lavori di Palazzo Chigi, laddove lavora per rimettere all'impiedi l'Italia. Ad attenderlo, impegnativi colloqui per la "pupa ed il secchione" ed una dozzina di svampite soubrettes da testare in prima persona.
Nell'altra sala, ministri, capigruppo, sottosegretari e servi della gleba facevano un gran baccano innanzi alla tv. Strillavano e scoreggiavano come cavalli da soma armeni. Assistevano alla finale del Roland Garros. Per la prima volta un'italiana in finale, Francesca Schiavone. Un evento epocale. Il messia si unì a loro, parecchio incuriosito.
"Ma chi è costei che tiene in alto i colori della nostra patria? Se vince domani la voglio a me! E' l'immagine vincente del nostro buon governo che non è in crisi. Chiamate il suo agente, chi è Lele Mora?".
Appariva incuriosito da quello sport misterioso. Faceva gran battute da gradasso con i ministri.
"Ma uditela come geme! Sembra o non sembra una che sta copulando col vostro premier? L'altra invece sta zitta, proprio come le donne di Bersani...".
"ahahahahahaha".
Risate grasse ed ilarità irrefrenabile nel consesso.
"Ammesso che ne abbia una o non sia pure finocchio...". Altre risate irrefrenabili
"ahahahahaha oltre che comunista pure frocio!!!". Gridò un esaltato Gasparri.
"Se è pure negro sta proprio male quel lì...". Chiosò Calderoli, provocando altre risate contagiose.
"Maestà lei è un umorista nato, oltre che bellissimo!", si lanciò un estatico Minzolini.
"La smetta viscido sguattero, che debbo gustarmi la partita. Questa strana ragazza sta tenendo in piedi l'orgoglio dell'Italia nostra.".
"Viva l'Italia!!!",
squillarono due gerarchi fascisti.
"Roma ladrona!!!". Risposero per le rime due squilibrati in camicia verde.
Il messia faceva un gran tifo, a volte non comprendendo le dinamiche.
"E' un bellissimo sport. Domani mi fate costruire centododici campi a Villa San Martino, e ci mettiamo le veline a giocare. Però le voglio tutte in perizoma, sotto i venticinque anni e con grosse tette.".
"Ben detto Sire, è tempo di svecchiare questo sport e la costituzione obsoleta, anche!".
Intervenne il maggiordomo Vespa, dopo avergli baciato le nocche con servile devozione. Ma il giovane premier era tutto preso.
"Ma questo arbitro è un venduto, un comunista! L'ho inteso bene! Come fa ad andare da 40-0 a 40-15? Che criminosa disposizione antidemocratica è quella dove un punto non vale uno? Bisogna cambiare la costituzione del tennis! Domani si fa un bel decreto delle libertà, è insostenibile...la sovranità appartiene al popolo, che la esercità secondo la costituzione, ma se la costituzione è da rifare, la esercito io...".
Grandi cenni d'intesa, e scrosciante applauso tra la servitù di governo.
L'azzurra ebbe un passaggio a vuoto. Il megapresidente osservava accigliato. Si lasciò andare a dotti commenti.
"Ma cribbio! Che combina questa qui? Sarà mica una perdente di sinistra, o addirittura una tifosa della Inter? disdite subito lo incontro, mandatela da Fassino...Deve buttarla più forte la pallina evitando l'off-side, giuocare sulle fasce, fre i cross al centro! Ma chi la allena un inetto? E' più incapace di Leonardo! Fossi io il trainer avrebbe vinto 6-2 6-1, almeno. Emilio, untuoso leccapiedi, prenda il telefono, chiami Parigi, mi faccia parlare con chi di dovere per dare dei consigli da vincente!". Era talmente infervorato per la filippica da Onnipotente in terra, che ebbe un'erezione clamorosa, ammirata con viziosa cupidigia da Minzolini.
Due galoppini, per non turbarlo, gli diedero una cornetta. Dall'altra parte del telefono Sandro Bondi imitava qualcuno dello staff tecnico dell'italiana. Facendo l'accento del Nebraska finse di accogliere estasiato le sue illuminanti disposizioni tattiche. Nello stadio terminale delle malattia mentale, al megapresidente viene fatto credere tutto. Chi gli è attorno non vuole adirarlo o sminuire le sue convinzioni di essere l'infallibile fattosi carne, invulnerabile in ogni anfratto dello scibile umano. Gli sguatteri ingaggiano anche le puttane per farlo sentire un gran conquistatore. Pagando un surplus per le dichiarazioni mendaci di costei sull'instancabile vigoria del tiranno.
E Farancesca Schiavone vinse in due set.
"Senza il mio intervento, mica avrebbe vinto! Sono INVINCIBILE!". Strinse le mani in alto in segno di giubilo.
Il giorno dopo ecco l'atleta azzurra a Palazzo Chigi. Il monarca è raggiante. Si mostra impettito al mondo, al fianco dell'Italia che vince. Che la crisi è la scusa dei pusillanimi, ora è ben evidente. Silvio la voleva molto più bella e slanciata, affinchè l'immagine fosse perfetta. Ma dovette sottostare, conducendola ugualmente ad un incontro privato, con fare da impenitente sciupafemmine capellone. La avvolge con un fiume di parole inarrestabile. Un eloquio inenarrabile. La povera tennista è silente, come estasiata o morta. Lui incalza, illustrando le sue vittorie nell'editoria, nelle tv, nello sport, nella politica, nelle opere pubbliche, lo strepitoso successo mondiale del terremoto dell'Aquila...
Condotta nel cinemascope personale, proietta un suo dirompente comizio fiume delle libertà. Inarginabile, balza in piedi ed accompagnato da Apicella esegue uno dei capolavori musicali del filone neo-sentimental-melodico, scritto di suo pugno in una notte di amoroso tormento insonne: "vasame chiane chiane". Applausi interminabili del pubblico improvvisato.
Alfine, l'istrionico monarca si esibisce in qualche barzelletta sporca, con gustosi doppi sensi..."Allora Francesca, quando andai in paradiso a trovare il babbo, mi ricordo che c'erano un tedesco, un francese ed un italiano...e sai chi ce lo aveva più lungo?". "Berlusconi!!!!!" esplosero all'unisono le dodici ragazze immagine pon-pon chiamate per l'occasione. Applausi interminabili e sorriso raggiante del Premier.
Poi il congedo. Francesca Schiavone è come in trance mortale.
"Molto benissimo Francesca, noi tutti siamo onorati per l'immagine che ha dato dell'Italia, simile al nostro governo del fare. Deve sapere che da domani mi adopererò per ammodernare il vostro sport...innanzitutto dei costumini più sexy, la gente vuole vedere le cose belle, lo chare è tutto...e lei che farà nei prossimi anni? So che nei vostri sport minori si gioca ogni quattro anni, le fisso un appuntamento coi miei segratari che vediamo, qualcosa si trova. E' troppo in là con gli anni per fare la velina, ma qualche ospitata o reality lo si trova lo stesso...".

8 commenti:

  1. ohilà Pic...quando ti salta il Grillo rivoluzionario (questo doppio senso devo registrarlo alla siae...) abbandoni i circuiti ufficiali e te ne torni nelle tue vecchie steppe bolsceviche :P
    non commento l'articolo che se comincio a parlare del nostro "amatissimo ultimer" facciamo notte...vorrei solo farti notare un particolare scabroso della foto...la nostra Franceschina nazionale è alta solo 1.66...e di certo non è tipo da tacchi... =)
    Saluti Pic :D

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  2. Noto anch'io l'articolo a soli 30 minuti di distanza dal buon Vlad Tepes 83 e non mi resta che quotare le sue pertinentissime prime tre righe.

    Spero che l'immagine evocata della viziosa cupidigia di Minzolini non mi turbi il sonno.

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  3. @Dracula83, certo, Wimbledon lo commenterò qui credo, ho appena pubblicato un esame dottissimo sui tabelloni. Sulla statura del sultano...sarà, ma è l'ultima cosa che ho notato l'altezza...sarà perchè è talmente tanta la statura morale dell'uomo...=) A presto.
    @Robertina, ora m'è venuta in mente un'idea sfolgorante: Perché non metti un avatar porno-vintage simile a quello della nostra musa Therry-psycho-misery (non deve morire)? Attendo impaziente. Che il direttorissimo sia con noi.

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  4. Me tapino ... ho anelato per 15 giorni i tuoi commenti postati con sadica rarefazione su Tennis.it mentre tu ti esprimevi con tali perle .... Mi inchino ... adesso tanta buona roba sotto gli occhi

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  5. ...Me tapino ho anelato le tue perle che sgorgavano su tennis.it con la frequenza delle eclissi di sole ... mentre qui tutto fluiva con abbondanza e poesia di un ruscello alpino allo sciolgiersi delle nevi

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  6. Ciao Alce...
    scusa per il ritardo...ma ho problemi con i commenti di questo blog, non riesco a pubblicarli per chissà quale demoniaca congiuntura astrale.
    Cosa intendi per "sadica rarefazione" su Tennis.it? Non è per polemica, vorrei capire bene. Sono sempre molto c urioso delle oinioni di chi mi legge. ma gari qualcosa di cui non mi sono accorto...
    Ciao caro, a presto.

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  7. Ma Picasso.... credevo che questo blog fosse ormai in stato di abbandono :( e guarda cosa trovo!!!!!!Scusa ma sono un po' stordita non avevo capito bene eheh...
    Sono piegata in due dalle risate hai tutta la mia stima!!!O forse no perchè non so se lo scenario da te descritto è tanto lontano dalla realtà... Comunque sia ottimo articolo :p

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  8. Ciao Silvietta,
    no ogni tanto scrivo qualcosa qui. Il resto è quasi tutto sul sito. Anche se prima o poi mi romperò le balle di tutto.
    Come avrai notato dalla risposta (venti giorni dopo), mi è più facile rispondere ai commenti che arrivano sul sito...qui, non so perché, ma non mi arriva la mail di avvertimento.
    Eh si, temo anch'io che lo scenario sia stato quello, si è atrocemente vicini alla realtà. =)
    Ciao, a presto.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.