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sabato 22 gennaio 2011

AUSTRALIAN OPEN 2011 - Pronostici ottavi. Come diventare milionari con scommesse sicure


Day 6 – Dal vostro eccitatissimo inviato, ebbro di vino scadente e travestito da Mago Otelma


Per prima cosa, dovete recitare la frase magica. “Utooor-kalèm-Itòr.Ausìm…”. Se siete meno sofisticati, basta anche un “ah-ui-uè la fortuna viene a me, uì-uè-uà la sfortuna resta là”. Se poi un subnormale testone cipriota, che sembra provenire direttamente dall’isola di Pasqua, si ritira a due games dalla pronosticata sconfitta, o una inguardabilmente oscena polacca chiede il medical time out sotto per 1-4 (pesante) prima di andare a vincere, ed avevate pronosticato la sua sconfitta, vi restano da fare due cose. Forse tre: Bestemmiare in modo liberatorio tutti i putti del paradiso immaginario (la cosa non risulta essere blasfema, se dovutamente contestualizzata. Quindi siete salvi dallo infermo dei dannati). Dedicarvi esclusivamente alle corse dei cavalli (quelli non chiedono massaggi shiatzu travestiti da MTO ed al traguardo arrivano anche sciancate, povere bestiole). In ultima, v’è sempre una scappatoia: Lavorare o travestirsi da giuliva farfallina (under 23) ed imbucarsi ad “eleganti” festicciole (che si svolgono sempre con gran decoro). Evitando di passare dalla selezione preventiva ed al briefing finale, altrimenti vi scoprono.
Ma veniamo al dettaglio degli ottavi di finale. Dall’alto in basso

Uomini (alcuni, ovvio)
Nadal-Cilic. Qui si rasenta l’effetto “banca”. Nel senso che il successo dell’iberico è come mettere i soldi in banca. Ovvio, poi anche le banche possono depredarvi. Ed allora pronunciate ancora la frase magica, soffermandovi si "Olìm-perorrr". Quota bassa, ma per una multipla può anche andare (1,063). Mi sentirei di giocare il 3-0 dell’arrotatore folle (1,33), che tranne una piccola pausa col giovin teenager Tomic (gradevole quanto un calletto infingardo) è approdato in ottavi macinando uncini in sicurezza. Cilic in via ipotetica avrebbe il tennis per opporre una dignitosa resistenza. Ma pur in ripresa e reduce da belle vittorie con Santiago Giraldo e John Isner, dovrebbe aver lasciato ogni energia nella maratona da caschi blu con l’americano affetto da gigantismo.
Ferrer-Raonic. Ah, bel dilemma. Ferrer è il solito cagnaccio, che le partite alla sua portata le porta sempre a casa. Lo ha confermato anche nell’agevole vittoria col lituano Berankis (una delle liete novelle del torneo). Quasi una garanzia, “o zappatore”. Il punto è capire se Milos Raonic è alla sua portata. Il giovane canadese che ha divelto a suon di granate portentose Michael Llodra e Misha Youzhny, è capace di fare almeno partita pari. Certo che viene da sei partite (comprese le tre delle qualificazioni, passate di slancio). Vista la risibile quota (1,14/1,15 per lo spagnolo), consiglierei di lasciar da parte questa partita. Al limite, se anelate una “morte rapida”, prendete con ardimento “gasquettiano/seppista” il canadese con le guance paffute a 5,00.
Soderling-Dolgopolov jr. Si preannuncia un confronto assai interessante. E di una vibrante virulenza. Soderling pur opposto fino ad ora a figuri senza ambizioni, ha lasciato per strada le briciole di marzapane. O truciolato derivante dalla motosega. Dolgopolov lo sponsorizzo (anche contro pronostico) dall’inizio del torneo. Bravissimo e divertente (se non lo si guarda i faccia, soprattutto), nell’abbattere con fucilate magnificamente veloci e leggerezza armonica di braccio, i miseri resti di quello che è stato Tsonga. Temo non riesca a ripetersi, ma nemmeno impensierire troppo lo scandinavo. 1,10 per lo svedese. Se siete temerari, 3-1.
Murray-Melzer. Murray fino ad ora ha destato una gran bella impressione, pur opposto a semi-mezzecalzette. Lo scozzese parte nettamente favorito contro il mancino Jurgen Melzer, uscito vittorioso dal confronto con un testone cipriota infortunato, di cui mi sfuggirà a vita il nome. Quota ridicola per Murray (1,10), da prendere comunque come base per una scommessa “di cemento” (quelle che puoi sbagliare solo se cade sulla terra qualche meteorita infuocato). Jurgen, in una delle rare giornate di trance e tennis fulminante giocato ad occhi chiusi può provarci. In condizioni normali un set potrebbe comunque portarlo a casa. 3-1 per gli sprezzanti del periglio a 2,50.
Djokovic-Almagro. Partita brutta. In ogni senso. Di Djokovic non si può dire molto. Un set lo ha perso anche con quella cosa estremizzante chiamata Dodig. Sul fatto che batta l’iberico si devono avere pochi dubbi (quota 1,07 all’incirca, per la solita scheda di cemento può pure andare). Ma “Byron Moreno jr” un set (2,80) lo può anche raccattare furtivamente e con quell’accattivante atteggiamento che suscita adorabile ribrezzo.
Berdych-Verdasco. Un ottavo abbastanza equilibrato, malgrado le quote vedano favorito Berdych (2,37 contro 1,53). Che dire. Il ceco m’entusiasma meno di una marcia funebre e convince meno di un tg di Minzolini. Fino ad ora ha battuto in modo relativamente agevole i due barocchi cadenti Kohlschreiber e Gasquet. Che ovviamente non fanno testo. Nando dopo aver rischiato le penne contro Tipsarevic, è sembrato finalmente risucire a liberare i proverbiali sberloni a mano aperta, accanendosi su Nishikori. Match da lasciar perdere se si vuole una vincita sicura. Ma se proprio devo, prendo Nando a 2,37, per l’inerzia che ha preso il suo torneo.
Wawrinka-Roddick. Altro match sul filo del rasoio. E infatti i bookmaker li quotano quasi allo stesso modo (1,80 per lo svizzero minore, 1,90 per l’americano calante). Roddick ha patito molto nel terzo turno, opposto all’orange Haase. Wawrinka ha invece lasciato una ottima impressione smontando l’esasperante muro di gomma Monfils. Tirando i dadi esce Roddick, ma a pelle prenderei lo svizzero.
Federer-Robredo. Qui non ci sono nemmeno le quote. Dovreste piazzare mille euro sul monarca danzante, per vincerne uno e comperarvi un pacco di caramelle alla menta piperita. Meglio rischiare il 3-0 Federer (a 1,25, da prendere senza troppe riflessioni). Se poi lo svizzero deciderà di regalare al “torpe” iberico un set, solo per farvi dispetto, non vi resta che una delle soluzioni elencate ad inizio articolo.

Donne (tu-tu-tù)


Wozniacki-Sevastova. La camomillosa bambolina danese, che pure aveva un tabellone infingardo, non ha perso nemmeno un set. Ma nemmeno è sembrata in spumeggianti condizioni. Arduo per lei destare grande impressione, possedendo un tennis elettrizzante e coinvolgente quanto un comizio di Rutelli. Sevastova ha fatto fuori Giovannona coscialunga Wickmayer, ma il suo influsso omicida dovrebbe pur esaurirsi un turno o l’altro. Dovrebbe. Per sicurezza, ripetete “Ah-uì-uè…". Caroline a 1,11. Ma anche 2-0 a 1,36.
Kuznetsova-Schiavone. Match duro. Equilibrato. Gli allibratori propendono per la russa (data ad 1,30) che ha dalla sua la convincente prestazione contro Justine Henin. Schiavone altalenante, è passata da grandi battaglie con tenniste assai modeste, a discreti sprazzi. Se proprio devo, prendo la sexyssima Sveta dallo sguardo conturbante.
Petkovic-Sharapova. Inquietante e rumoroso confronto, tra il muscolato armadio lamentoso di Germania, e l’urlante siberiana che emette gemiti che non si odono nemmeno al reparto “furiosi” dei centri d’igiene mentale per Doberman con l’esaurimento nervoso. Le due si equivalgono. Per decibel, ed esperienza (se proprio devo, con una pistola puntata alla tempia), prendo la siberiana a 1,57.
Na Li-Azarenka. Oh, San Gemini. Pronostico completamente in bilico. Meno sgradevole la cinese. Ma sento che la valchiria bielorussa può vincere. Anche per quel masochistico piacere di continuare a potersi nutrire dell’orrido, di cui sono inerme schiavo come in dolce balia di onde spaventose. Ad 1,90 si può prendere, Vika. Ma se arrivano in campo esorcisti ed infermieri in camice bianco che se la portano via dentro una camicia di contenimento, non prendetevela con me. L’alea è alea.
Shuai Peng-Radwanska. La cinese (cui stanno erigendo un monumento per averci liberato della tediosa presenza di Jelena Jankovic), parte indietro contro Agnieszka Radwanska. La giovane polacca, salvatasi con un ignominioso trucchetto da sconfitta certa contro la quarantenne Kimiko Date, per i bookmakers è infatti la favorita. Siccome ogni cosa alla fine si pareggia (lo diceva anche il mago Zurlì), spero tanto che la noiosissima polacca esca dal campo sconfitta. Non volendo perdere due volte di fila per colpa di una tennista così insignificante, forse lascio stare questo match.
Clijsters-Makarova. Kim è sempre una garanzia. Ad 1,083 va bene. Solo un po’ più rischioso il 2-0 (a 1,33), perché la mancina Makarova non è una sprovveduta. In ottavi ci è invece arrivata a suon di fendenti mancini. Dopo la bella vittoria all’esordio con Ana Ivanovic si è presa anche lo scalpo di Nadiona “girovita oversize” Petrova. La tipa ha carattere e buoni colpi. Ma perderà. Amen.
Kvitova-Pennetta. L’azzurra ha esibito gran carattere e mossetta d'esultanza da sciantosa, nella bella vittoria sull’israeliana Peer. Kvitova ha gia all’attivo un titolo Wta 2011, nel torneo d’esordio. A Melbourne s’è confermata in grande forma macinando tutte, compresa Samantha Stosur. I suoi randelli mancini stanno entrando con continuità, quindi sono dolori per molte. La Fed Cup dovrebbe esser lontana anni luce. Prendo lei (a malincuore, perché sono un patriota), a 1,66.
Zvonareva-Benesova. Un rullo compressore, la bella isterica Vera Zvonareva non le mai stata. Qualche patimento lo ha provato anche, contro buone tenniste quali Safarova e Jovanovski. Ma ne è uscita senza le proverbiali crisi isteriche larmanti. Essendo Benesova tennista inferiore alle due sopracitate, mi sentirei di prendere Vera ad 1,083 (anche 2-0 ad 1,36). E’ scienza questa.
Un saluto e perdete con cura.

2 commenti:

  1. Bravo Picasso, ottimo articolo. :-P
    Comunque è davvero incredibile cosa non ha qua Nadal.
    L'unico mezzo sprazzo di potenziale pericolo, rappresentato da Nalba, s'è prontamente autodistrutto.
    Dopo aver affrontato una serie di novellini, si troverà nei quarti di finale il suo compatriota succube, oppure quell'altro novellino, che, pur bravo, verrà stritolato dall'emozione e dai suoi stessi errori d'inesperienza prim'ancora che dal maiorchino. Come Tomic oggi.
    In semifinale Murray o Soderling, a scelta; ovviamente è irrilevante chi ci arriverà, visto che - come da norma - sarà stracotto della maratona del giorno precedente.
    Insomma, stesso scenario del Roland Garros e degli US Open: tabellone ridicolo, strada spianata verso la finale, e il resto lo sappiamo.
    Bando al pessimismo, secondo me la Pennetta riuscirà a passare il turno.
    Buona notte e a domani! ;-)

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  2. Ciao Fabio,
    indubbiamente, fino ad ora (ed anche nei prossimi due turni), dovrebbe andare liscio come l'olio. Come Murray che però adesso ha Melzer, uno da guardare sempre con un pizzico di timore. Federer ha avuto affanni (assai relativi) con Simon, un altro sbadiglio con Robredo. Alla nonostante la differenza di tabellone, non c'è stata grande differenza di dispendio di energie. Anzi, per assurdo Nadal non ha avuto "allenamento agonistico". Si vedrà, disse il saggio. =)
    Buona domenica anche a te.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.