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mercoledì 22 giugno 2011

WIMBLEDON 2011 – L’INUTILE GENIO DEL PICASSO. ISNER & MAHUT, IL SEQUEL FLOP


Day ½ - Dal vostro impeccabile cronista affogato nel Tamigi

Quel lunare tedesco abbacchiato, a due punti dalla sconfitta, serve una profonda seconda in sicurezza. L’altro, da rude boscaiolo con tendenze omicidiarie a stento represse, s’avventa e lascia partire un dirittaccio lungolinea profondo che cade nei pressi dell’angolino. D’improvviso il mesto venditore di lampadine fulminate si tramuta in genio della lampada, librando una farfalla di rovescio, in allungo. Folle, smorzata, irrazionale, imprevedibile agli umani. La pallina si spegne lemme lemme, morente, dall’altra parte della rete, lasciando il gigante scandinavo di gesso. L’essenza di Petzschner, è lì. In quel parto malato di una mente instabile, poco prima della quasi scontata sconfitta. “what a genious, this guy!”, v’è del sano compiacimento nell’ascoltare Supermac, ridacchiante e logorroico come mai, al microfono, parlare di genio, lui che lo incarna. Poi, sempre a due punti dal baratro, altre fiammate incendiarie dello Charlot del tennis: una smorzata di rovescio in controtempo, controbalzo e controtutto, un dritto in corsa al fulmicotone, stop volley di dritto in allungo. A lui gli applausi, all’altro la scontata vittoria. Avanza Soderling che festeggia come avesse vinto una semifinale immaginaria. Bravo, umile e paziente lo svedese nel calarsi nella malattia dell’altro. A reggere nella delirante diagonale di rovesci accarezzati senza dare in escandescenze, piegandosi in terra come un crotalo disturbato. Il resto, la differenza la fanno le tante palle break sprecate ed un secondo set gettato via in modo inquietante dal genio. Ci sarà un motivo se uno è il numero 5, e l’altro vaga nel purgatorio delle classifiche.
Si è già al tramonto quando riesco anche a vedere qualche scambio dell’atteso sequel Isner/Mahut. Come tutti i sequel cinematografici dei grandi kolossal, uno scontato flop che un po’ rovina l’immagine dell’originale. Tante attese e sorteggio che un dietrologo patentato potrebbe ritenere anche indirizzato, ma il match del secolo ritorna normale confronto di tre set e meno di due ore. Nessuna folla che gremisce quel campo n.18 traboccante d’eccitazione, ma uno sparuto gruppo di superstiti sugli spalti semideserti del campo n. 3. Fa un po’ di tristezza. Vince il gigante battitore contro il gradevole serve&volley transalpino.
Per il resto, quasi completati gli incontri di primo turno. Nessun problema per i big. Murray dorme un set con l’iberico cavallo basso Gimeno Traver, avanzano tranquilli Nadal, Federer e Djokovic che stritola il francese Chardy. Uno che potrebbe anche giocare bene, se solo lo sapesse. Senza problemi anche Del Potro sul lodevole (al limite della commozione) Flavio Cipolla, e Tsonga. Di Soderling s’è già setto. Tutti avanti e da rivedere al secondo turno, o in situazioni più probanti. Poche le sorprese in questo primo turno. Lo è solo per la classifica, la sconfitta di un Cilic inquietantemente involuto col più sapiente Ljubicic o Davydenko, estromesso dal giovane Tomic. Fuori anche l’aggraziato eroe di Halle Kohlschreiber, tedesco affidabile quanto Scilipoti (ecco, sono le 7 e trenta del mattino, e un conato sorge implacabile), eliminato da Istomin, uzbeko armadio che sui prati si trova a meraviglia.
Consumavo un frugale tramezzino “uovo e salame” quando m’imbatto in qualche scambio di Verdasco-Stepanek. Mi perdonerà questo criminoso sollazzo il solerte Stacquadanio (Stracqua, chi? Niente. Una specie di coso strano. Uno di quelli che sta facendo di tutto per meritarsi un posto di rilievo nella gaudiosa  giornata del post mondezza), ma tra la una e un quarto e le due, guardo del tennis. E mangio il tristo tramezzo. Inutili sciocchezze a parte, lo spagnolo pare proprio non avere scampo contro il bellissimo tennis dell’attempato ceco, uno dei due/tre volleatori naturali ancora rimasti in giro. Ma la spunta alla distanza Verdasco, recuperando due set. Altri quasi eroi di giornata: James Blake che recupera due set, prima di crollare nel quinto contro Baghdatis, ma anche l’arrangiato irish Conor Niland, malgrado il commovente supporto dei connazionali, spentosi sul traguardo contro il talento purissimo di Mannarino.
Notizie dalla mutua: Prevedibile zampata di Lleyton Hewitt che divelle sapidamente Nishikori, fiammate di violenza antica per Fernando Gonzalez, sorprendentemente vittorioso su Dolgopolov. In sicurezza anche Nalbandian contro il tedesco Reister. E’ da certificata morte del tennis, la sconfitta di Frank Dancevic col brasiliano Mello (uno che su erba non batte nemmeno Volandri). Il canadese si fa recuperare addirittura due set e in uno slam, da ieri è chiaro, non vincerà più un match. Fuori, con un filo di montante magone, anche l’altro lungodegente Tommy Haas eliminato da Muller. Un quasi canto del cigno per il tedesco dalla lunga, tribolata e buona carriera che forse avrebbe potuto cavare di più dal suo talento.
Capitolo Italia: Avanza come un sol uomo Andreas Seppi che si sbrana “el rato” Montanes. Buone prospettive per il nostro erbivoro montanaro. Molto buone. Baghdatis accessibile alla prossima, poi Djokovic e poi…il trionfo e l’estasi. Aveva rinunciato in partenza Fognini. Poco più che una manciata di games, una comparsata volante e via per Volandri e Starace. Di Cipolla s’è già detto.
Tra le donne, spicca la magnifica impresa di Maria Josè Martinez Sanchez, che stende in recupero Jelena Jankovic, serba di dromedariesche fattezze ed equine sgroppate. Gran sorpresa numerica guardando la classifica, trionfo del tennis soffermandosi su tre (ma ne bastano anche due) scambi. L’iberica si trova a meraviglia col tennis trottato, attendista e senza winner della serba. Ha il tempo di sferruzzare, attaccare e volleare come vuole. Bene assai, di solito. Seconda eliminazione eccellente quella della cangura muscolata Sammy Stosur, ad opera dell’ungherese Cznik. Ma qui, più che il tennis o i colpi in canna, ci sarebbe bisogno di uno strizzacervelli. Ma bravo. Avanzano senza alcun problema le altre favorite, in blocco, comprese le italiane Francesca Schiavone e Roberta Vinci. Capitolo a parte quello delle Williams. Le sorelline che giocano, si fermano e tornano quando vogliono, hanno le loro belle chances. Serena si salva contro Rezai. E’ come un peso massimo fermo e fuori condizione, ma sempre in possesso del colpo omicidiario. Se riesce a vincere altre due partite e prendere confidenza, diventa la favorita. Agevolata da un fisico più agile, Venere pare già più più in palla. Vittoria all’esordio con tale Akgul Amanmuradova, una cosa enorme che pare uscita fuori da una trasmissione sui fenomeni da baraccone della D’Urso (con rispetto parlando). Sfido chiunque a dimostrarmi che non sia un uomo, Akgul. E’ scarsa anche come uomo, quindi non ci si fa caso. Ma io continuo a sfidare chiunque. Si accettano volontari. Tornando a Venus, mi ha conturbato un poco la sua mise da prima della scala: sbluffante camicia da sala bianco luccicante sormontata da dorati ricami con tanto di mezzo mantello seicentesco, e sexyssimi pants, a sbluffato palloncino anch’esso. Oggi ne sapremo di più, anche sul tennis, vedendola all’ora del tramezzo contro il mito che cammina, la quarantunenne tascabile Kimiko Date Krumm, capace ancora di passare turni negli slam. Sperando non sia punizione troppo cruenta.

15 commenti:

  1. bel pezzo...petzschner inimitabile, riguardo mannarino l'ho visto qualche volta in tv...ha una facilita di esecuzione pazzesca e grande anticipo, somiglia un po a rios, ma l'espressione del suo colpo e emblematica. Comunque, ieri scandaloso il commento di gulbis-tursunov:"i due hanno un gioco esclusivamente muscolare non conosce variazioni..." esclama luca bottazzi(spero ebro dopo 10 ore di telecronaca). Ma sa chi sia ernests gulbis?... Riguardo il bohemienne lettone, ha portato a casa il primo set in uno slam da wimbledon 09, buon segnale, no? Ciao ed ancora complimenti per il bel pezzo

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  2. Mannarino, certo. Ha una formidabile velocità d’esecuzione, e soluzioni brillantissime. Pure lui però deve convivere con un carattere da indomito perdente. Gulbis…guarda, io col lettone ho perso ogni speranza e barlume d’entusiasmo dopo averlo visto raccattare i lupini contro uno sloveno normale al Rg. Già qualcosa che ieri l’ha riacciuffato per i capelli, il match. Ma dire che il suo tennis è solo muscolare, è da immediato internamento in un manicomio navale. Reparto furiosi. Come dire che Ferrara fa dell’equidistanza la sua migliore dote. Oltre ad essere smilzo. Di questo Bottazzi avevo letto qualcosa su un sito che commentai per tragico sbaglio…mai sentito, e credo di poterne fare a meno per il resto della mia vita…=) Ciao, e grazie.

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  3. "sbluffante camicia da sala bianco luccicante sormontata da dorati ricami con tanto di mezzo mantello seicentesco, e sexyssimi pants, a sbluffato palloncino anch’esso"
    azz mi sembri la Pericoli! ;)
    Ciao!

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  4. Petz è come hai detto, è tutto lì nelle palle break sprecate, non aspetto più nemmeno un sussulto, lo guardo quando si qualifica, stop. Mi spiace per Dolgopolov, cmq dopo gli Ao è scomparso, subito dopo la nascita della setta si è accartocciato, mi auguro torni presto come la Stosur. Nando ha vinto una partita, menomale ero convinta non sarebbe più tornato e perdere da Stepanek sull'erba ci stava eccome.
    Grande Maia Josè che secca la cavalla.
    Mentre ti scrivo Bolelli è 2-0 su Wawrinka, ma sono 2 set non un break di vantaggio..che succede?

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  5. @Bruno,
    ah, beh. Appena scongelata. In realtà in un'altra vita ero una stilita frocia. O una ballerina di bolero. O un Signorini (dopo adeguata derattizzazione). Poco c'è mancato che l'intramontabile samurai la rispedisse a casa. Con tutto il suo paltot. =)
    Ciao, a presto.
    @Star,
    ehhh...quello è. Sfruttasse anche la palle break non sarebbe nr. 75 e rotti. Dolgopolov è in crisi buia, ma comunque fa (un po') piacere il ritorno der "canaro" cileno. il FANTASTICO CAMPIONE di Budrio ha vinto, ha vinto! E che succede...v'è una Italia tennistica che palpita e vive. Questo era già fuori contro De Schapper (o come diavolo si scrive...) =)

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  6. Mi spiace ma la telecronaca di Bottazzi su Gulbis, per chi capisce di tennis, è stata ottima. Il lettone è un giocatore senza cervello che gioca un tennis miope, solo di forza, incapace di trovare soluzioni utili. Quanto detto non è un'opinione personale ma un fatto evidente a tutti coloro i quali il cervello lo posseggono.
    Saluti
    abc

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  7. Quanto alla teleconaca di Bottazzi, non l'ho sentita. Men che meno so chi possa essere.
    Ma se ha davvero detto (e pensa) che Gulbis sia solo forza (credo e spero lo abbia fatto solo per il singolo match in questione), è da internamento immediato.
    Il lettone sarà anche un miope (rende bene l'idea) disadattato per il tennis, ma non vedere quanto talento, capacità di soluzioni fantasiose (oltre alla pura forza), naturalezza, facilità di colpi e classe cristallina possegga nel braccio...beh-beh, se non da VERI INTENDITORI (di slittino), e tipica di chi del lettone ha visto solo due/tre match orrendi in cui tirava alla valà peppone (accade spesso).
    Ciao abcd.

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  8. Peccato che un esperto come Picasso non sappia chi è Luca Bottazzi. Le consiglio la lettura del libro "dal bambino al campione di se stesso". Troverà su internet diversi riferimenti per acquistarlo e farsi un idea di chi è e di cosa si occupa Bottazzi. Se in Italia ci fossero più esperti della levatura di Bottazzi,il movimento del tennis farebbe un enorme salto di qualità in avanti.

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  9. Credo che giudicare un film, un libro o anche una telecronaca senza averla vista sia in realtà un pregiudicare, ovvero sia mostrare un pregiudizio. Chiunque conosca Luca Bottazzi, anche tangenzialmente, sa che si tratta di un persona scrupolosa, coscienziosa e competente nel proprio lavoro che riguarda studiare, insegnare e parlare di quello sport meraviglioso che è il tennis. E' quindi sciocco, oltreché pretenzioso e superbo, trinciare giudizi così, alla cieca. Figurarsi se Bottazzi non si rende conto del talento di Gulbis, probabilmente proprio per questo in telecronaca si è incavolato con il lettone che dispone tennisticamente di tanto, ma che non ne approfitta quasi mai. Che poi Picasso Petzschner non sappia neppure chi sia Bottazzi depone solamente a favore della sua ignoranza. Si informi prima di sparare altre "picassate".

    Mauro

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  10. Ribadisco la mia SOMMA ignoranza, senza che sia Lei, illuminato dalle verità del cielo, a doverlo fare con gran sicumera. Ma proprio non sapevo chi fosse. Men che meno ho mai letto e sentito qualcosa di Lui. Provvederò quanto prima a colmare la mia grave lacuna.
    Premesso ciò, credo sia però affare agevole leggere e capire come io, un Picasso a caso, abbia solo risposto ad un utente che narrava di una sua cronaca. Ben ribadendo il SE DAVVERO HA DETTO CIO'...(credo sia chiaro il significato del SE). E continuando a rispondere a quel concetto ribadito con fermezza da un altro messaggio che ripeto in virgolettato:
    "la telecronaca di Bottazzi su Gulbis, per chi capisce di tennis, è stata ottima. Il lettone è un giocatore senza cervello che gioca un tennis miope, solo di forza, incapace di trovare soluzioni utili.".
    Ora mi si parla del talento di Gulbis. Del quale mi interessa relativamente.
    Ok.
    Detto ciò le confermo, senza che sia Lei a doversi sforzare di notarlo, la mia caprina ignoranza. E che quindi Lei non è obbligato da oscure forze del male ignorante, a leggere quanto scrive un Picasso Petzschner. Che rimane un Picasso Petzschner, in confronto alle immensità celesti.
    Cordiali saluti.

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  11. Gentile Picasso Petzchner, come è noto ai riconosciuti esperti di sport, il talento è un insieme di fattori e non solo una questione esecutiva (il braccio di Gulbis, il tocco di Cassano, il tiro di Balotelli, ecc.).
    Di fatto, è altrettanto noto, chi si occupa di divulgazione sportiva non è quasi mai un vero esperto, anche se al contrario ritiene di esserlo e lo fa credere ai lettori che a loro insaputa si nutrono di non-conoscenza.
    Le consiglio di occuparsi di pura cosmesi sportiva, come fanno in pratica quasi tutti, e anche lei ha saputo ben fare nel suo articolo di tennis-intrattenimento.
    Infine, mi permetta un ultimo consiglio : "non cerchi di emulare il grande Gianni Clerici, è tutta fatica sprecata".
    A proposito, se ne ha la possibilità, provi a chiedere a Gianni Clerici se conosce e cosa pensa di Luca Bottazzi.
    Cordialmente
    abc

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  12. Oh, Santi Numi.
    (ci vuol pazienza, ci vuol costanza…)
    Va bene, chiederò notizie a Gianni Clerici. Ma siccome cerco di imitarlo biecamente (secondo la sua illuminante diagnosi finale da assiduo lettore delle mie opere, persino con un sinistro virgolettato), dubito me le fornisca di buon grado.
    Mettiamola così: Conosco Hemingway e mi sfuggono le immortali opere di Bottazzi. Non so chi commenta il tennis, chi ne scrive, chi fa cronache, radiocronache e quant’altro. E’ una colpa grave? Può essere. Se desidera, proponga una pubblica crocifissione per “blasfemia pagana e caprina ignoranza”. Come già scritto, proverò a porre rimedio alla grave lacuna, evidente sintomo di ignoranza e barbarie letteraria.
    P.s. Qualora mi recapitasse una copia di qualche libro (anche quello che ha citato nel precedente commento), essendo sulla soglia dell’indigenza, per me sarà più agevole addentrarmi nelle sue opere. Non azzardo un abbonamento sky, sarebbe troppo. Come disse quel tale, la cultura non si mangia.
    Ad ogni modo, reputo il suo assai piccato intervento del tutto fuori luogo, in quanto non ho certo criticato l’operato del suddetto (radiocronista del match). Ma semmai risposto ad un commento, che ne criticava una tesi. Non l’ho data per buona aprioristicamente, persino usando un “se” di pura ipotesi scolastica. Mi pare superfluo rimarcarne il significato. E neppure provvedere con un disegnino illustrato.
    Qualcuno riferiva di una giusta sentenza riguardante “la sola forza fisica” del tennista lettone, poi tramutatasi in una arrabbiatura per “cattiva giornata di un talento inespresso”. Al prossimo diverrà qualcosa di differente. Inutile sottolineare quanto “me ne cale” relativamente e non era mia intenzione farne una polemica personale.
    In conclusione, pur non avendo mai detto di capirci qualcosa di tennis (mi diverte assai, lo faccio per hobby, avendo un altro mestiere), le do pienamente ragione sull’appellativo di “blog cosmesi”. E quindi mi pare almeno controversa la sua solerte attività di lettore-censore per qualcosa di così puerile e banale. Quasi mi dolgo per la fatica immane che deve fare:
    1) leggere attentamente un “blog cosmesi”, lei eccellentissimo fruitore di arte superiore.
    2) Dopo aver letto questa immonda cosmesi arruffata, spendendo minuti preziosi della sua esistenza celeste, riesce a farne anche una recensione accuratissima.
    3) Donare al miserabile autore preziosi consigli, dei quali ello terrà conto (Mai più imitazioni di Clerici. Mai. Me lo ha consigliato abc dal suo eremo di sapienza incontrovertibile).
    4) Riesce financo a commentare, macchiandosi in simile cloaca. Voglio dire. Leggere, comprendere e commentare una tale barbarie inumana...Deve avere tempo libero da vendere, stomaco d’acciao e mente assai controversa.
    5) In questi mirabili commenti che danno lustro ad un luogo così ameno, riuscire a farne addirittura una polemica sul nulla, talmente annebbiato dall'ira funesta, da non accorgendosi di un miserabile “SE DAVVERO”.
    Io, da modesto ed umile PicassoPetzschner, che sa di non sapere niente (quindi nemmeno del Bottazzi o del tennis in genere), avrei delle soluzioni migliori. Semplicissime. Ad esempio, non leggo le cose che non mi garbano. E se capita di farlo per errore con qualcosa di non gradito, sto bene attento a non riaprire più quelle pagine criminosamente sciocche. Al limite, rispondo con dovizia di particolari (e divertendomi assai) a chi scrive nel mio spazio. Non è attività difficile, ci riesco agevolmente come la maggior parte degli esseri umani con un ego nella norma. Me lo ha riferito il mio strizzacervelli: dovessi avere tempo e pazienza per leggere e commentare polemicamente tutto ciò che non è nel mio blog e non soddisfa la mia mente, sarei da mettere sotto accurata osservazione.
    Un caro saluto, abc.
    (augurandomi con fervore di non doverla più costringere ad accurati e pedanti studi di queste sciocche pagine).

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  13. Ciao,

    segnalo che il Bottazzi è uno dei pochi maestri FIT a condurre una scuola che abbia un vero progetto di rinascita del Tennis in Italia.

    I suoi commenti, a volte pungenti, sono di un profondo acume e, valutati in un periodo lungo, daranno ragione all'immenso Bottazzi!

    sm

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  14. Se posso inserirmi in questa divertente discussione –sperando di non essere anch’io tagliato a pezzettini e spedito al mittente in tanti coriandoli, saper prendersi beffe dei potenti con questo stile è una qualità da tenersi stretta. Continua nel tuo hobby anche se crea fastidio ai famosi tecnici del mestiere, ma risposte così lunghe e personali per quanto oggi siano la cosa più divertente che mi è capitata sotto mano negli ultimi giorni, finiscono solo col dare importanza a polemiche inutili ed ai protagonisti. Per esperienza se questi grandi personaggi ti leggono e scomodano anche in certi commenti snob significa che hai colto nel segno, e sono molto meno grandi di quello che credono.
    Carlo

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  15. Molto benissimo. I Sioux all’arrembaggio. =)

    @Anonimo,
    Bene. Come darti torto. Non potrei, anche volendo. Dato per scontato che ello aggiusterà la Itaglia nostra tennistica, forse lui o qualche pretoriano potrebbe cominciare col leggere attentamente i commenti. Capire che le affermazioni non le ha fatte l’autore del blog, ma un utente. E magari evitare recensioni non richieste, provando a capire che la citazione virgolettata di una frase di Clerici in calce al blog, non equivale ad imitazione dello stesso. Basta poco. Poi, per carità, nessun dubbio che possa aggiustare il tennis in Italia o la Patagonia mediorientale.
    Ciao.

    @Anonimo 2,
    Ma vai tranquillo, trincio finemente solo chi si è già irriso con la sua unica comparsa multipla. Grazie per lo "stile", per me è solo divertimento. Rispondo esclusivamente a chi scrive nel mio blog. Se mi criticano o sputano in faccia altrove, mi interessa davvero poco. E mai mi verrebbe in mente di entrarci con gran prosopopea e razzismo intellettuale. Non comprendo solo come un tale blog inutile possa irritare le grandi firme in possesso dell’unica verità ultraterrena e racchettara. Manco fossero i Maya imprestati al tennis.
    Detto ciò, per evitare simili disguidi, ho attivato la funzione SPAM. Non so come, ma uno stratagemma riesce ad individuare automaticamente le cose inutili e cancellarle. =)
    Quindi, se vorrai e ritieni ne valga la pena, loggati o comunque cita il tuo nome in eventuali commenti futuri.
    Ciao, a presto.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.