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giovedì 7 giugno 2012

ROLAND GARROS 2012 – IL TRIONFO DELLA PICCOLA FIAMMIFERAIA SARITA ERRANI






Day 12 Uomo senza pene che cammina per il miglio verde




Non lamentatevi ora della foto che ho scelto per questa sturbante e prona celebrazione della fiaba italica. L’ha usata il sito del Roland Garros in homepage, forse perché esprime pienamente la languidezza di movimento. La serenità e naturalezza tennistica della nostra piccola eroina. Già, l’eroina. Non quella che ti vorresti iniettare nel bulbo oculare dopo averla vista tirare un raccapricciante dritto agricolo, ma proprio “eroina sportiva” dell’Italia tennistica.
E’ già noto all’elitaria utenza di questo sacrilego postribolo, il mio “sommo pegno”. Lo ripeto ai distratti, per soddisfare anche un insano masochismo: in caso di trionfo parigino per Sara Errani mi evirerò, con incuranza, e posterò in leggera differita il macabro rituale. Smetterò anche di aggiornare codeste pagine, una volta per tutte. Un bene, perché ogni tanto temevo che solo la reincarnazione di Muccioli potesse redimermi dal vizio, riportandomi a suon di frustate al più salutare e proficuo uso di droghe sintetiche. O forse sarà solo una naturale conseguenza, per chi scriveva con quel prepuzio prossimo alla capitolazione.
Orbene, tempo fa conobbi un giornalaio professionale. Mi confidò, a mo’ di gran segreto, che confezionava i suoi pezzi di cronaca pallonara prima ancora che la partita si svolgesse, in modo che fosse pronto per la chiusura del giornale. Pare facessero tutti così. Al limite poteva inserire degli aggiusti, qualche dato numerico e così via. Userò la stessa tecnica per narrarvi in anticipo il trionfo di Sara Errani nella finale di sabato. E lo posterò anche, in anticipo. Per il semplice motivo che sabato mi sarà impossibile scriverne. Diversi anni fa svenni come una donnicciola durante la proiezione de “L’impero dei sensi”, immortale capolavoro di Nagisa Oshima. E già mi vedo nella corsia d’ospedale, garrulo e vestito di una bianca tunica intonare qualche arietta della Carmen con la stessa voce di Flavia Vento che imita Farinelli. Poi, hai visto mai che porti bene.
Alla tennista bolognese manca ormai quell'unico scalino per il trionfo finale, e non è certo difficile immaginare l’esito di un match segnato. La semovente valchiria bionda Sharapova, bella, algida e col naso quasi arricciato in sdegnata superiorità, che s’affossa da sola. Lenta e piantata in terra, impazzita di livore innanzi a quel talpino tutto storto, minuscolo e bruttino che arrota l’inimmaginabile. Roncole bestiali siberiane accompagnate dalle urla da partoriente svitata, sempre più forti ed incredule, contro i baldanzosi “oh-ehhh” di guerra dello spavaldo ratto italico senza paura, che raccoglie tutto. Una cosa che solo ad immaginarla, mette i brividi. Di paura.
Inutile mettersi contro un fato strafatto dal letale mix tra tavor, morfina, ledocaina e gas nervino, che volle trasformare Sara Errani da piccola fiammiferaia in principessina da Slam. Niente, ma proprio niente può fermare la cenerentola gnoma senza colpi che con l'occhietto della madre crivella palline in tono minore. Colei che a 25 anni (“una ragazzina!” per il sommo Vate della Rai) non aveva mai battuto una top ten, nella magica e drogata aria di una Parigi piovosa, ne mette in fila due ed arriva in finale. Corre come una pazza, ara, striscia, colpisce in un modo che rischia di scuoiarti quel fluttuante e residuale senso d’amore verso il bello, con una scure. Senza pietà.
Vedo appena ora le immagini del match con Samantha Stosur, e somigliano al peggior incubo che m’ero fatto. L’aussie esplode bolidi d’antologia, secchi, brutali. Servizio maschile e fondamentali di potenza monumentale sui cui la piccola fiammiferaia tennisticamente disarmata s’avventa senza paura. L’altra va fuori giri. Fuori di melone. Fuori di tutto. Samantha la cangura picchiatrice dall’animo fragile si trasforma in fantina di se stessa. E quando inizia a frustarsi sulla chiappa come ad auto incitarsi, col volto che si dipinge d’infuocata angoscia, è il segno della fine imminente. Perderà anche questa, come ne ha perse mille. Contro un’avversaria che solo pochi giorni fa aveva divelto con la serenità del match poco importante, come bibbia tennistica immune da dispetti di un fato strafatto, imporrebbe.
Sarà colpa della differita, ma si rischia davvero la lentissima morte fatalista, mentre la piccola emiliana simile ad una talpa continua a scavicchiare colpi, macinare chilometri ed incamerare punti. "Basta con questo snobismo tennistico!", griderebbe qualcuno. Esultiamo in univoco coro per la piccola grande atleta che ha ottenuto un risultato nemmeno lontanamente immaginabile. Che se te l'avessero detto pochi giorni fa, ritenevi più probabile Rosy Bindi vincitrice di Miss maglietta bagnata o la Santanchè Nobel per la pace. Se qualcuno mi pagasse per un’elegia d’estasi ed incanto, potrei anche provarci. Bendato. Riuscirei financo descrivere la smilza silouhettes conturbante di Ferrara, pagaaaaato (cit. Vittorio Sgarbi: “pagato, pagato, pagato!”). E’ l’essenza del giornalismo, questa. Ma così, la menzogna “aggratise”, proprio no. La fiaba che esalta il piccolo orrore della volontà tragicamente vincente sulle enormi e splendide macerie di un talento sconfitto o assente, se non per un bieco tifo di stampo nazional(istico), può far piacere solo se si considera come tale, nella sua crudezza antiestetica. Un miracolo quasi irripetibile che premia la forza di volontà di una ragazza tenace, ma senza alcun talento particolare. Una come tante, che a differenza delle tante, con il duro lavoro è riuscita ad arrivare dove quelle tante col suo poco talento non penserebbero nemmeno di avvicinarsi. Ecco che la gioiosa storiella submentale del brutto volenteroso che vince è bella, pronta e servita.
Quando poi ascolti che la nostra, per le stampe tricolori è diventata anche alta 1,85, bionda, sexy e con un tennis conturbante che nemmeno fosse la figlia nata da un rapporto scellerato tra Jana Novotna ed Ilie Nastase, vien da ridere. Ma molto. E rimpiangi addirittura Francesca Schiavone. Forse.

13 commenti:

  1. Per quanto condivida buona parte dei tuoi pensieri in fatto di tennis più o meno brutalizzato dagli interpreti contemporanei, ammetto una certa simpatia per la Errani, a cui si aggiunge l'ovvio fascino per la sfavorita e una dose di sano nazionalismo.. sono rimasto comunque abbastanza infastidito dalle parole di Gianni Clerici, intervistato su Repubblica mi sembra, che trattava la vittoria della Errani come la legittima conseguenza della totale amnesia tennistica della Stosur, per altro non riuscendo a trattenersi dall'emettere una sbrodolatina per la vittoria passata della Schiavone. Sicuramente la Errani non sarà la reincarnazione in gonnella di Roger, però è altrettanto vero che la capacità di rimanere con la testa in partita dopo il 6-1 del secondo set è talento anch'esso, così come la abnegazione necessaria per arrivare a questi livelli per un'atleta oggettivamente meno dotata di altre e poi.. tutto sommato la Nostra a tennis un po' ci gioca, magari non come piace a noi ma.. la capacità di mettere in difficoltà altre sue colleghe con il suo gioco mi sembra evidente (in questo momento di grazia)... e poi... non sarà sicuramente lei a condannare questo tennis ormai fatto di roncole e di indemoniati ipertrofici zombie sparapalle.. il tutto nella speranza che, in caso di vittoria, Sara non vada anche lei in processione dal nano malefico spodestato ..

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    1. Ciao Tommaso,
      indubbiamente, da quello che ho visto Stosur è andata in bambola totale, un po' perché è comunque difficile stare nel match e continuare a tirare bombe, se l'altra ti costringe sempre ad uno (due, tre, quattro) colpi in più, un po' per a sua indole angosciata ed autolesionista.
      Una come Stosur è andata in bambola, altre potrebbero andare nel pallone. l succo, e la mediocrità del tutto è lì. Errani è solidissima mentalmente. Non avendo le armi violente delle altre sfrutta tenacia, concentrazione e testa, e i suicidi (a volte incentivati) delle avversarie.
      A me va benissimo, intendiamoci. Mi sta anche più simpatica della siberiana e di altre vatusse. Ma basta che ora non la facciano passare per un'artista del tennis brioso e brillante. Il talento è altro. Errani solo una tenace e volenterosa ragazza che sta sfruttando la mediocrità di avversarie e di un intero movimento generalmente in crisi nera.
      Quanto alla visita, temo che questa volta le toccherebbe solo Vespa. Che è giù una prova non indifferente.
      L'altro ormai è nel suo eremo manicomi in cui gli vengono in mente idee pazze. =)
      Ciao, a presto.

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  2. Ma in caso di doppietta della "ragazzina", singolo e doppio? Ci sarà qualcos'altro oltre alla pubblica evirazione e alla chiusura del blog? Cioè, qui si sta realizzando un qualcosa che nemmeno i Maya più pessimisti potevano prevedere, una congiunzione astrale di tutti gli otto pianeti del sistema solare. Io, nel frattempo, inizio a prendere la residenza in quel di Bugarach.

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    1. Roberto,
      ormai qui si è valicato il confine di qualsiasi profezia dei Maya. Nemmeno loro potevano arrivare a tanto.
      Nulla più potrà farci paura. Il Seppi combattente e solido di testa che vince due battaglie al quinto e scappa avanti due set a zero su Djokovic, il talpino italiano in finale a Parigi…manca solo che Petzschner vinca Wimbledon o la Grecia trionfi agli Europei.
      Per non sbagliare me la gioco. =)

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  3. Stai prendendo un granchio e perdendo un pene mi sa caro picasso.
    Di tennis ne capisco poco lo ammetto subito e sicuramente meno di te,pero per quanto riguarda la errani bisogna fare alcune precisazioni doverose.La prima riguarda il fatto che penso sia meglio ogni tanto vedere vincere chi corre e arrota di piu rispetto a chi tira fucilate a destra e sinistra senza neanche criterio;La seconda è che sinceramente nel campo femminile di tecnica e tattica ste pseudo donne (alcune con il tuo o di qualcun'altro pene evirato)e per di piu con la panzetta proprio non se ne vedono(sembra sempre di vedere la pubblicita di roddick con pinball),per cui evviva la errani che per carità non sara un fenomeno pero almeno qualche giocata diversa ogni tanto la propone,è inutile saper servire a 188 km/h se poi non sai fare una volèè a campo aperto o una palla corta da metà campo.Concludo dicendo che comunque spero che vinca la siberiana,non tanto per il tuo pene,ma per il tuo blog a cui mai e poi mai potrei rinunciare.MARCO

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    1. Marco,
      Ciao. Non ho certo vinto il nobel per la tennisologia applicata al fabrettismo. =)
      Errani non ha la potenza dei colpi o il braccio per chiudere i punti di altre, vuoi anche che non compensi con altro? Sarebbe a stento nelle cento, senza corsa, tenacia, difesa, ed intelligenza tattica. Ma non è "varietà" tecnica quella. Contro Stosur ha giocato una "volée" alta di rovescio, a campo vuoto, scotennando la pallina, perché non ha cambiato impugnatura. Roba da chiamare gli artificieri, di corsa. Smorzate? Con quella mano se ne prova una in risposta o mezza volata, farebbe homerun o arriverebbe a prenderla anche Rita Levi di Montalcini dopo essersi fumata un sigaro intero.
      Legittimo, anzi, sacrosanto che ti garbi il suo tennis, più delle picchiatrici. A me il gioco delle valchirie può non piacere, ma quello delle sgroppanti arrotine mi ripugna, pur ammirandone l'abnegazione. Altrettanto legittimo, credo.
      Non so se prendo un granchio, donerò il mio pene alla scienza o a qualche avido beneficiario ma, evirazione o meno, io continuo a credere due cose (la terza è optional):
      - Errani, nel suo orrore antiestetico (che non può certo sparire) ha raggiunto una solidità da top 15, forse 10, come dirà il computer dopo Parigi. E come ho scritto un mese fa.
      - Che sicuramente, 7-8 tenniste attuali (mi frega poco se picchiatrici senza troppa tattica), in giornata normale se la BEVONO come un uovo di quaglia. Ed a queste 7-8 aggiungerei qualche altra sparsa, se trova la giornata buona.
      - La terza (aggratis), è che a Parigi Errani è in finale. Evviva Errani. Perché oltre a valere le prime 10/15 (specie su terra), quelle 7-8 si sono capottate da sole. Manca Sharapova, e non escluso che si suicidi anche lei. La nostra metterà sul campo corsa e discernimento tattico in difesa. La siberiana (come le altre orche) picchierà sodo senza pensare a niente. Dovesse sbarellare, la nostra formichina raccoglierà i frutti. Ed io lo vedo come il trionfo della mediocrità assoluta.
      Non posso fare più voti, perché di pene ne ho uno, ma sono pronto a scommettere che il 99% di quelli che oggi la esaltano, se questa fosse spagnola o cinese, sarebbero lì a parlare di morte assoluta del tennis. Ciao, a presto.

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  4. Osservate oggi David Ferrer. Stessi urli, stessi passetti piccoli veloci, stesso modo di picchiare la palla ad ogni costo = Scuola di Valencia. Ho sempre paragonato David Ferrer al manovale che nei cantieri spinge con molta efficienza quel carretto con una ruota davanti (non so come si chiama in italiano). Ammetto però che mi impressiona perché lotta ferocemente fino all'ultimo punto mettendo in difficoltà parecchia gente. In quanto a Sara Errani invece per lei dovrei trovare qualcosa di più femminile. Potrei fidanzarla con David Ferrer ?
    Un saluto birichino dall'incondizionata fan del Rotschi (Anna Marie). Forza Roger, kick'em off, the Smurf (puffo).
    P.S. Mi dispiace per Samantha Stosur, mi era parsa snervata. In tilt per gli urli ?

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    1. Anne Marie,
      salve. Stosur in tilt non per le urla (figurati, con Sharapova allora a fine ogni match la dovrebbero rinchiudere in un nosocomio. E non oso immaginare i decibel della finale). Australiana in tilt perché le capita spesso di tremare, di andare nel panico e sbagliare. E’ una piccola, adorabile, codarda dentro il fisico di una marcantonia con colpi devastanti. Specie se la piccola cosetta italiana lavorando molto bene in difesa, la costringe a giocare un colpo in più, ad allungare lo scambio…allora le sue chance diminuiscono. Ferrer come Errani, il paragone, alla lontana lo faccio da tempo…lavorano benissimo di costanza e cazzuola. Solo che Ferrer con gli anni diventato molto solido, anche col servizio. Il problema di Ferrer è che c’è uno come lui, ma più forte di lui. E quando non c’è il connazionale carnefice, c’è qualcuno tecnicamente più forte.
      Vincere gli slam è dura, per il volenteroso iberico. Tranne un suicidio collettivo, in stile tabellone femminile parigino quest’anno…=)

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  5. Quindi si può dire che i tuoi attribuiti maschili siano nelle mani della Sharapova, in senso figurato ;-)
    Da modesto seguace del tennis femminile sono dell'idea che per esperienza e per gioco espresso nel torneo la siberiana sia strafavorita: se serve decentemente e riesce ad aggredire la seconda dell'italiana, la partita potrebbe anche scorrere via veloce.
    Non credo, infatti, che la tenacia della "nostra" arrotina sia sufficiente a contrastare le sberle da fondo campo della stangona urlatrice. Certo, il tennis è sport strano ed imprevedibile, specie se a praticarlo è il gentil sesso...la testa è a ancor più determinante. Ma la russa, mi pare ben più solida della Stosur (non che ci voglia molto).
    In uno scenario immaginifico gradirei una Sharapova ai limiti del ritiro per infortunio alle corde vocali, dopo 3h ininterrotte di urla a 7000 decibel...anche se in effetti non ho preferenze per la vittoria finale: per un verso, quantomeno per risparmiarci un'infinita sviolinata sull'impresa irripetibile dell'abbinata doppio-singolare, sarebbe auspicabile che alla Errani non riuscisse il colpaccio.
    Saluti e... in bocca al lupo!

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    1. Sì, alla fine il destino cinico e beffardo ha voluto che fossi proprio nella mani della siberiana partoriente.
      Della serie che a tratti speri d'essere evirato sul serio. =)
      Sono d'accordo con te. La russa è meno soggetta a cali o tremori del braccio, rispetto alla fragile Stosur. Certo, è a tratti ferma, e la Errani dovrebbe provare a muoverla.
      Ritorniamo però alla solita questione: se la russa è in giornata tipo, per l'italiana sarà difficile anche abbozzare una difesa o allungare lo scambio. Se cala o inizia a sfarfallare, può entrare in partita.
      Ciao Luca alla prossima, e...comunque vada sarà un successo. Anche se parlerò come Flavia Vento. =)

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  6. Piallata è stata piallata,però qualche supercazzola l ha fatta.
    Ora si aspetta wimbledon (domani il pene me lo gioco io se nadal non lo asfalta tre set a zero) dove proporrei oltre alla divisa bianca anche il serve and volley obbligatorio.ciao marco

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    1. Supercazzola tornata di moda, a quanto sento in giro. Se quella al vigile vogliamo farla finire con una manganellata nelle gengive del Mascetti, allora sì.
      Piallata, ma l'italiana ha fatto addirittura meglio delle mie aspettative.
      Sì, a Wimbledon reintroduciamo anche le racchette di legno.
      Il 53enne McEnroe farebbe quarti, tranquilli.
      Ciao, a presto.

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  7. Piu guardo il tennis di oggi e più rimpiango il tennis degli anni 80.marco.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.