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mercoledì 4 luglio 2012

WIMBLEDON 2012 - IL RUGGITO DI SERENA WILLIAMS








Day 8 – Dal vostro inviato nella city. Che se poi il figlio della Fico fosse il frutto di uno sconcio amore tra la soubrette ed un priapo delle "cene eleganti"?




In questo disconnesso e confusionario viaggio nell’acquitrinoso ed umido fiume Wimbledon, trasportati da un Caronte sbronzo come una bestia, solo all’ottavo giorno di navigazione mi rendo conto d’aver dato poco spazio al tabellone femminile. Il terrore che possano trascinarmi in uno di quei salotti della D’Urso per crocefiggermi, è paralizzante. Nella notte ho sognato d’essere assalito dalle varie Mussolini e Santanchè, con le due che aizzavano le anziane spettatrici a scotennarmi in diretta. Prima di destarmi, una coi capelli color mandarancio inveiva con voce stridula: “assassinio mascolisto”. Ed allora eccovi accontentati. Tra scrosci d’acqua continui che stanno funestando quest’edizione dei championships, il tabellone femminile provava a decidere le sue quattro semifinaliste. Situazione strana, insolita. Con l’atroce e mediamente insulsa lotta per la prima piazza mondiale tra Azarenka e Radwanka e quella lacerante per il successo finale del torneo, in una curiosa situazione di tabellone. Le più spaventose candidate, stipate nella parte bassa, in alto solo una riffa da premio di consolazione. 
Serena Williams dopo i tentennamenti e le vittorie di pura esperienza nei due turni precedenti contro il tappo cinese dal tennis ping pong Jie Zeng e la maschia sceriffa Shvedova, affrontava la campionessa uscente Petra Kvitova. Interessante confronto generazionale. La violenta pantera assassina acciaccata di ritorno, contro la giovane e serafica elefantessa mancina. Il vecchio ed il nuovo della Wta. E Serena mette la sua virulenta griffe, una zampata furente sull’edizione 2012 di Wimbledon, schiantando Petronia in due set. Un po’ la dimostrazione che se il monumentale fisico regge al logorio degli anni, non c’è ancora paragone. Serena può battere tutte, donne e metrosexual imprestati all’Atp come Gasquet o Petzschner. Serve in modo devastante, e prende subito l’iniziativa, lasciando l’avversaria in balia dei suoi dolori, errori e una fase difensiva inattuabile, anche ad averla. Ed alla fine esterna tutto il suo orgoglio da pantera, con quel mutandone violaceo che tanto ha scandalizzato gli incensati puritani d’albione che vorrebbero bianco ovunque. Ma provate a dirglielo in faccia, a Serena, che non si può. In un improvviso desiderio di morte, tentate anche di riferirle che non è giusto che le donne guadagnino quanto gli uomini. Vi schianterebbe al muro, come il malcapitato pupazzo Simon di turno. Ora per lei, sulla strada del quinto titolo, ci sarà Victoria Azarenka, per una semifinale sinistramente travestita da finale. La bielorussa figlia illegittima di Linda Blair, in un atteso confronto da film horror comico-pecoreccio degno de l’esorciccio, deve lottare più del previsto per  battere Tamira Paszek, grande protagonista balconata ed invasata di questo torneo. 
L’altra finalista uscirà dalla parte alta, orfana di Masha e Clijsters. In questo vuoto assordante emerge in modo spaventevole Angelique Kerber, mancina tedesca che pare un agghiacciante incrocio tra una paltoniera ed un boiler piantate sulle gambe di Rummenigge. Roncola e corre come un’esaltata, la compagna di doppio misto di Petzschner (pare percosso a morte, dopo la sconfitta) e fa suo il derby con Sabine Lisicki. Più dotata di lei, ma che paga la sindrome da implicito rilassamento dopo l’exploit con Sharapova. Ieri giubilava tutta. Oggi si costerna e piangerà, sempre con l’orrida dentatura a farla da padrona. Perdio, fatele chiudere quella bocca che al mio gatto si blocca la crescita. L’outsider Kerber in semifinale dovrà vedersela con la vincente di Radwanska-Kirilenko, incontro sospeso sul 4-4 nel terzo set. Sorprendente è la difficoltà che la più dotata polacca sta incontrando per vincere le resistenze della russa Kirilenko. Una Sharapova minore. Meno forte, meno alta, meno castadiva, meno rumorosa, meno violenta, meno vincente. Tutto “meno”, ed un solo “più” che riguarda meri dati estetici da velinistico concorso di bellezza. A questa caruccia, ma dal tennis estremamente prevedibile, russa va dato il merito d’aver sempre voluto migliorarsi, negli anni. In definitiva. Parte alta: Kerber contro la vincente di Radwanska/Kirilenko in una semifinale da torneo di Copenaghen. Parte bassa: Serena contro Azarenka, nella finale vera. 

Due ciance di contorno le merita anche il tabellone maschile, allineatosi ai quarti. Incontri deludenti, ed un po’ scontati. La meraviglia di giornata tocca alla divertente ed estrosa Germania tennistica. Dimenticate le acciaierie e terzinacci dal piede quadro. Qui si è al limite del candore tennistico più alto. Floryan Mayer, tra mulinelli e geometrie antiche, dopo Picasso viene a capo anche di Richard Gasquet, candidandosi al ruolo di “acchiappa allodole”. Mezza sorpresa, mezza conferma dell’assoluta inutilità tennistica del capoccione playboy francese (fa ridere, lo so. Ma osservatelo bene in foto). Braccio da top 3, mente inadatta ad una gara di uncinetto e fisico da papera sciancata. Il risultato del mix dice: top 20 perdente. Il trionfo della Germania racchettara, che in un picco di demente autolesionismo ha deciso di portare alle olimpiadi il solo Mayer, si ha con Kohlschreiber. Ispirato ed insolitamente cosciente a se stesso, il “puccettone” tedesco vola di slancio nel suo primo quarto di finale in uno slam, come un’arabesca romanza, battendo il già soddisfatto americano Baker. 
Ha del clamorosamente scontato, il successo del paltatore Ferrer su Del Potro. Argentino in giornata di harakiri autentico, in balia delle zappate iberiche a suon di roboanti “ehhhhh”. Il confronto più interessante vedeva di fronte Tsonga e Fish. Due attaccanti preziosi, più esplosivo il bisonte d’attacco francese, più lineare l’esperto americano. Tra scrosci d’acqua e colpi della strega, prevale ugualmente Tsonga. 
Ecco allora i quarti di finale: 
Djokovoc-Mayer 80/20. Tedesco già soddisfatto. Punizione violenta da mettere in preventivo, per non rimanere delusi.
Federer-Youzhny 70/30. Molto dipenderà dalla condizioni della schiena di Federer. Se non è al meglio, il russo potrebbe anche (non) approfittarne.
Ferrer-Murray 50/50. Sembrerebbe bestemmia, ma è così. Se Murray inizia il suo spettacolino di disgustata pantomima di se stesso, Ferrer lo secca provocando un suicidio di massa sugli spalti.
Kohli-Tsonga 40/60. Un po’ come sopra, molto dipenderà dalla condizioni di Jo. Comunque vada, sarà un successo.

11 commenti:

  1. La cosa migliore degli accoppiamenti maschili è che comunque vada avremo uno tra Murray e Ferrer fuori e uno tra Kohli-Tsonga e uno tra Federer-Youhzny in semifinale. Insomma qualcuno a cui voler bene anche nel prossimo turno.

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    1. Certo Klimt,
      due begli accoppiamenti. Il dramma è l'altro da te citato, e la probabile esecuzione feroce di Djokovic su Mayer. Stiamo a vedere. Sgranando la corona. :)

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  2. D'Urso, Mussolini e Santanché ti sbranerebbero in diretta, in teamwork, per il tuo "generoso" spazio concesso al tennis femminile. Wow. L'ho vista la partita Lisicki contro Kerber. Divertente solo il nome che le hanno dato i suoi genitori: Angelique, dolce, bella e tragica creatura della letteratura rosa françoise (con le gambe di Rumenigge!). In confronto a queste nei suoi movimenti la Serena Williams appare leggiadra farfallina.
    Mi piace l'idea di una vittoria del mio operaio instancabile Ferrer su Murray. D'accordo, vincere sarà difficile. Ma può sempre tormentarlo per cinque set.
    Infine, propongo di mettere a disposizione dei tennisti/tenniste una seggiola, tipo quelle per mungere. Così non devono sedersi per terra quando rilanciano la palla. Noblesse oblige, no? Ma sappiamo che la classe non è acqua.
    Forza Rotschi e a te un cordiale saluto. (Tifa per lui, ti prego !)
    Anna Marie

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    1. Sì, Angelicona è un caterpillar...ma ha trovato la quadratura del cerchio. Rispetto al passato è migliorata moltissimo in difesa e non sparacchia più molto a vanvera. Tocca rassegnarsi a simili top 10 o 5.
      Ferrer su Murray? Beh, lo scozzese sarà spinto dal pubblico, ma Ferrer potrebbe giocarsela alla pari. Orrendamente, ma alla pari.
      Eh, anche se mi supplichi di tifare...non è che ho capacità da paragnosta per portarlo al trionfo...:)
      Ciao Anne Maria, alla prossima.

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    2. Tu pensa intensamente al Roger e.... voilà, lui ti fa il piacere di vincere ! E questo, telo assicuro, è il risultato del sostegno con l'aggiunta di una candelina che la mia segretaria ed io abbiamo sempre a portata di mano, oggi per il Roger, in altri momenti per chi sta peggio di noi.
      Sono felicissima per aver visto questa bella partita Youzhny/Federer e naturalmente ti perdono per non aver voluto tifare per il Roger.
      Stassera vedrò poi la registrazione di Ferrer vs Murray. Magari riuscirò a salire un altro gradino nella scala della felicità (odierna). La felicità è una piccola cosa, disse il Trilussa.

      Ciao ti mando un saluto.
      Anna Marie

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  3. Ah, basta pensare intensamente...e grazie ad una connessione tra menti che fluttuano nell'iperuranio, il gioco è fatto? aspetta che mi metto in posizione di battaglia (come nel celeberrimo "ricomincio da tre", in cui Troisi voleva spostare il vaso: "Capac' ca se sent' chiamat e s' convinc di chiù".
    Farò diventare Petzschner numero uno.:)

    http://www.youtube.com/watch?v=LjCq2A8NMs4

    Youzhny è uno dei miei favoriti.
    Federer è il mio favorito tra i primi 4.
    Il match non l'ho visto, e non ho tifato. Ma comunque si cadeva, si cadeva bene.
    Ciao Anne Marie(fibrillerai per Ferrer, ora.), pioggia permettendo.

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    1. "Basta pensare intensamente, menti che fluttuano nell'iperuranio......" questo fa parte del mio tocco infantile che ho sempre voluto tenere malgrado l'età. Jawohl.
      Ma tu, e lo deduco dalle tue opere letterarie, devi conoscere l'effetto benefico del rifiuto di diventare completamente adulto. Non è una sensazione meravigliosa ? Perché non provi l’esperimento con Philipp Petzschner ?
      Purtroppo David Ferrer, non è riuscito a far patire la murena per 5 set. Il suo carretto ha fatto cilecca al quarto. Oppure, le forze emanate da mamma Judy Bancomat (la sua bocca) devono aver avuto il loro effetto sul bimbo. Che angoscia durata quasi 4 ore ! Dopo il secondo set, che Ferrer poteva vincere perbacco, ho preferito dedicarmi ad alcune faccenduole di casa e mi sono limitata a vedere il risultato finale.
      Però, Youzhny ha fatto dei punti meravigliosi contro Federer! Questo sì che è tennis.
      Ciao, ti auguro una bella giornata. (Dopo clicco l’indirizzo youtube.)
      Anna Marie

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    2. "Le tue opere letterarie" suona come vagamente paraculeggiante...:)
      Va bene, proverò a collegarmi direttamente con le cellule cerebrali di Petzschner. Ma probabilmente con le piante come lui non vale. Ecco perché...
      Youzhny, si...visto qualcosa. Qualche bellissimo e inutile punto.
      Ferrer poteva vincere il secondo, ma continua a pagare la sua indole da mentalmente succube. E servile. Quando si tratta di battere quelli forti.
      Ciao Anne Maria, a presto.
      (il film è "Ricomincio da tre". Ci sonoa ltre scene in cui prova a spostare gli oggetti. "E che ti costa, oggetto sei lì, e oggetto sei qui...e vieni! Io però diventerei famoso".).

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  4. Mi sa che è meglio che mi do alle previsioni del tempo, non si deve scommettere un euro sui miei pronostici! Però mi spiace, Misha non ne vuole proprio sapere, resterà sempre nel mio cuore tennistico.

    Forse hai ragione, l'infortunio non c'entra il Delpo del 2009 era alla stagione della vita, è già capitato con altri giocatori, a questo punto vediamo come finisce questa e la prossima, poi si tireranno le somme.

    Murray ce l'ha fatta purtroppo, per la prima volta ho avuto simpatia per Ferrer, simpatia solo sia chiaro.
    Adesso attendiamo, che vinca il migliore o___O

    Jess

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  5. Dimenticavo, la regola che lui è sempre fuori dai primi 4 per lo spagnolo zappatore è valsa anche questa volta ;)

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    1. Youzhny il suo bel torneo l'aveva giù fatto. Tanto, rispetto agli ultimi mesi di vuoto assoluto. Del match di oggi ho visto solo qualche highlights, chiaramente mai in partita il russo. E Federer pare aver superato l'acciacco.
      Notavo che Ferrer oggi aveva tutti dalla sua. Tifosi orfani di Rafinho (e ci sta sostenere l'amico, appartenente allo stesso ceppo tennistico), tifosi di Federer (e non ho capito perché. Murray spaventa addirittura? Per me era più insidioso Ferrer). Ma anche spettatori neutrali e quelli che non digeriscono lo scozzese.
      Tutti con l'iberico a suon di "eeeehhhhh". Perché umile, caparbio, laborioso, servile ed educato. E fa pochissima paura.
      Per contrasto ho preso Murray. Anche se da mesi mi provoca ernia duodenale solo vederlo due minuti. pensa te l'altro...:)
      Eh sì, la regola soprattutto su erba è difficile da abbattere. Quanto al vinca il migliore, massì. Chiunque esso sia. Snoccioliamo il rosarione gigante, e via. :)
      Ciao, a presto.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.