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domenica 1 luglio 2012

WIMBLEDON 2012 – OTTAVI DI FINALE, SCOMMESSE E PRONOSTICI DEL VEGGENTE







Day 6- Dal vostro inviato, cui Nostradamus farebbe ‘na pippa a du’ mani (cit. Jung)


Uomini

Djokovic-Troicki: 99/1. Eccitante come la centoventesima replica della corazzata Potemkin diretta da Vanzina truccato da Kusturica e con Gigi D’Alessio che suona Bregovic, alla colonna sonora. Solo per feticisti del  trash vero. Nello sport la sorpresa è dietro l’angolo ma, sarà perché non li considero sport, la vittoria di Troicki è meno probabile di un processo a Berlusconi che arrivi a sentenza. Djokovic stranamente trascurato, ma sta entrando in palla. 
Gasquet-Mayer: 65/35. Ottavo assolutamente inatteso e imprevedibile, ma che regalerà invece attese elevazioni dello spirito stipato nei boxer, agli inconsolabili nostalgici cui non piace il viagra tennistico attuale. L’ottimo Mayer ha approfittato del buco Berdych (lui, mica lo svitato imbianchino Petzschner). Gasquet ha viaggiato come una scheggia, e si lascia leggermente preferire. Fino a prova di suicidio. 
Federer-Malisse: 90/10. Federer alla ricerca dell’immortalità assoluta. E non è quella dei games vinti negli slam, che tanto lo hanno fatto ridere in conferenza stampa. Lo scampato pericolo contro Benneteau deve averne rafforzato ancora di più la convinzione. Malisse morente il suo miracolo l’ha già compiuto issandosi agli ottavi e tornando su quel centrale maledetto dove dieci anni prima il destino iniziò a prendersi beffe di lui. Poi vennero, gli infortuni, la pigrizia ed il trascinarsi per inerzia. Il rischio d’immeritata punizione, è altissimo. Più di sei games, sarebbe già qualcosa. Una dozzina, trionfo vero. 
Istomin-Youzhny: 40/60. Altro ottavo imprevedibile. Misha può tornare nei quarti di uno slam, ed è favorito per la maggior esperienza a questi livelli. Ma l’uzbeko armadio a due ante con una testa d’uovo di struzzo sul collo, è però tennista che sull’erba si destreggia benissimo. 
Ferrer-Del Potro: 45/55. Il paltatore iberico, indefesso e vessato, contro il pistolero fumante di Tandil. Del Potro tutta la vita. Ma quell’aratro implacabile, non ti regala niente. Non c’entra un cazzo, ma mi piace dirlo: Ferrer con racchetta di legno, sull’erba anni’80, prenderebbe tre set a zero anche dal 46enne Edberg. 
Cilic-Murray: 40/60. Gli inglesi stanno spingendo il loro scozzese adorato su di una carriola. A tratti imbarazzante. Spingono come gli italiani sul famoso salto di Evangelisti. Chiedere al povero Ivo Karlovic, per referenze. Ma fino ad ora, tennisticamente, arranca. Un Cilic recuperato dalle fatiche della lacerante maratona con Querrey, potrebbe metterlo in difficoltà. 
Tsonga-Fish: 60/40. I due infermi delle vigilia hanno finito per lasciare sensazioni ottime. Ottavo durissimo, specie se confrontato con altri da Atp250. In palio la possibilità d’inserirsi nel vuoto creato dal “buttafuori” Rosol. Tsonga favorito, ma non di molto. Il torneo però non lo vincerà mai. Mai. 
Baker-Kohlschreiber: 45/55. Anche qui, esca fuori chi mai poteva pensare che invece di Nadal e Dolgopolov, avremmo trovato questi due. L’americano da libro cuore versione tragica, dopo sette anni di stop non vuole fermarsi. Non dispiace nemmeno, con quell’aria da commedia americana a lieto fine. Più solido e lineare lui del più barocco e brioso Kohli, che può realizzare il miracolo sportivo di un quarto di finale in uno slam. 




Donne (hottest women, per la precisione)

Sharapova-Lisicki: 65/35. Re-match della semifinale 2011. Lisicki riemersa dall’oltretomba, che può giocare senza pressione. Ma la siberiana resta favorita. Un gargarismo di varechina al gargarozzo via l’altro, è lanciatissima verso il titolo (io ci provo, a tirargliela). 
Clijsters-Kerber: 60/40. Se giunture e legamenti di Kim rimangono integri per due set, la vince fumandosi una sigaretta mentolata. Altrimenti il panzer Briegel in gonnella farà sua la posta. I match nel doppio misto con Petzschner (lei faceva l’uomo, lui la donna bizzosa) hanno lasciato il segno. 
Radwanska-Giorgi: 70/30. Esperienza e completezza di tennis fanno pesare la bilancia dalla parte la polacca. Ma se l’italiana cannoniera prende ancora il campo nell’uno-due violento, ci può provare anche. Non avrà pressioni ed è in stato d’esaltazione mentale. 
Kirilenko-Peng: 51/49. Match equilibrato. E molto brutto. A meno che non mandino in campo sagome cartonate, per sollazzarci. Meglio Kirilenko, da guardare solo ai cambi di campo, favorita di un’unghia laccata. Probabile anche l’ennesimo suicidio russo e vittoria della quadrumane mosca tzè-tzè cinese 8-6 al terzo. Con spettatori morti d’inedia. 
Serena-Shvedova: 60/40. Serena s’è salvata di sola esperienza contro l’esaltato tappo JanJi (Jie Zeng), e un po' per quel mutandone viola che prende in giro il bianco e la scaramanzia da spettacolo. La kazaka che cammina come un cowboy lesbico ha frantumato e ridicolizzato l’italiana da top ten senza colpi, Sara Errani. Ed oltre a sparare graniuole di vincenti, gioca anche di più a rete. Se Tyson abbassa la guardia, rischia di perire mitragliata. 
Kvitova-Schiavone: 70/30. Kvitova ha battuto l’italiana su tutte le superfici. Dovrebbe mancare l’erba, su cui le differenze tra le due aumentano. Quindi, match senza storia. Se Kvitova imbrocca l’un/due/(forse) tre, Schiavone potrà solo contare i games. Se invece Petronia sbarella e lei sarà brava a mischiare le carte attaccanti, può complicarle la vita. 
Paszek-Vinci: 55/45. Serbo/indo/afro/austro pettoruta che continua a sciorinare rimonte di rara furia invasata. E’ a suo agio sull’erba, e non è nemmeno malaccio. Ma sull’erba si trova a meraviglia anche la leziosa tennista italiana, che da guardare invece è bellissima. Se sarà lotta col coltello a serramanico, rischia di prevalere ancora la spiritata Tamira.
Ivanovic-Azarenka: 25/75. E se invece di guardare quest’orrore estetico, tecnico e comportamentale, ci facessimo una passeggiata al mare? Ad ossigenare i polmoni con lo jodio…

12 commenti:

  1. Ferrer è un pallettaro del cazzo e mi sta sempre di più sui coglioni.
    Ciao Pic, buona domenica!

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    1. ...per usare un eufemismo...:)
      Ciao Fabio, ma ora ha Del Potro. Non vorrei pentirmi di quei 5 euro da puntare sul 151,00.
      A presto.

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  2. Ah ma allora non sono l'unico romantico-esteta-antilesionista(pazzo) che ama i suoi simili (vedi Safin, malisse, nalbandian,youzhny, petzschner per citare i massimi).
    Complimenti per il blog (che mi sono sciroppato integralmente in 3 giorni, ad avvalorare l'incipit del mio commento).
    p.s. a malisse diamogli almeno un 20%, nel caso in cui si rammenti i tempi passati in cui calcava il centrale...
    Ciao, ste.

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    1. Ciao Ste, grazie e benvenuto.
      Hai tutta la mia stima ed ammirazione, per l'ardimento nell'esserti sciroppato tutto il blog in tre giorni. Ed essere ancora vivo, e moderatamente sobrio...:)
      Malisse sì...il centrale dieci anni dopo "l'affaire", ma obiettivamente il suo gran miracolo lo ha fatto.
      Ciao, a presto.

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  3. il 90/10 tra Malisse e Federer è dovuto alla scarsa fiducia che hai di Malisse quando dovrebbe dare una svolta al suo torneo o alla superiorità del tennis di Federer?
    Scommetto che se fosse stato Nadal-Malisse qualche possibilità in più al belga le avresti date... o sbaglio?

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    1. Ma no, non credo. Forse con Nadal ne avrei date ancora meno. oggi un sito di scommesse dava Federer a 1,05. Insomma, al 95%. Sono stato realista, una volta tanto. Che poi quando fingo d'esserlo, sbaglio. E allora i tifosi di Federer recitino dei rosarioni giganti...:)
      Malisse ha 32 anni. E pesantissimo e gioca quasi da fermo, compensando tutto col braccio e con soluzioni fenomenali. Ha mille acciacchi vari, ed ha giocato match dispendiosi (annesso doppio 3 su 5).
      Ho visto Malisse sia contro Simon, sia contro Verdasco. E' stata semplicemente fantastico, giocando al suo massimo attuale. Come meglio non può. Li ha ridicolizzati con qualche trucchetto incredibile. Obiettivamente, contro un Federer lanciatissimo, non può bastare. Poi il tennis è sport strano e diabolico, capace di far saltare tutti i piani e le credenze, ed è un altro conto.
      Ciao Tamburo, alla prossima.

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    2. come si faccia a tifare ferrer e simili (quando in giro èer l'All England Club ci sono delle ex rock star che non si rassegnano alle irrispettose sentenze della cartà di identità brindando instancabilmente alla salute dei monaci trappisti connazionali) è un mistero. Forse l'unico vero mistero di Fatima.
      Inoltre credo di aver trovato una valida motivazione alla misantropia del nostro: che diavolo di considerazione può meritare un pubblico che applaude me come applaudirebbe l'ultimo dei terraioli iberici?
      ciao,
      danilo

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    3. Sì, in effetti...non ho ancora visto il quasi ottuagenario Ron Wood con la vantenne compagna lolita/badante.
      http://www.instyle.co.uk/sites/default/files/imagecache/width_390/wimbeldon-ronnie.jpg
      Ma c'era Pippa.
      Il nostro in generale sembra ripugnare l'umanità che lo circonda. In questo Wimbledon però mi è apparso più gioviale, scherzoso ed autoironico. Come incredulo del suo stato di grazia, forse.
      Ciao Danilo, a presto.

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  4. Ok, ma credo che questa valutazione parta dal fatto che Malisse è sportivamente vigliacco ai massimi livelli, sono completamente d'accordo con te, un successo sarebbero una dozzina di game. Non ha speranze.
    Giusto per stare in tema, confermo anche io: Tsonga il torneo non lo vincera mai!!!
    Jess

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    1. Ottimo. Hai inteso bene. Oddio, anche dieci giuochi ma con un match brioso, andrebbero bene.
      Bisogna essere accorti e tenere a mente la realtà delle cose senza lasciarsi prendere dall'enfasi. Mala tempora corrunt!
      Quindi anche su Tsonga, fai benissimo a crederlo anche tu.
      Ciao Star, a presto.

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  5. Gliel'hai proprio tirata alla regina delle urla belluine :)

    JJ-88

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    1. Eh sì, andata bene. Meglio Lisicki. Per timpani in primis, e perché qualche soluzione meno stucchevole, rispetto alla siberiana, ce la propina anche.
      Ciao JJ-88, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.