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mercoledì 5 settembre 2012

US OPEN 2012 – GASQUET, IL MAGNIFICO DEMENTE DELLA PIOGGIA





Day 9 - Dal vostro inviato nella allagata Nuova York, rifugiatosi in una baracca in riva all’Hudson 


Pioggia a catinelle, e programma della nona giornata di questo pazzo-pazzo-pazzo (immaginate la maschia verve di un Malgioglio, che lo dice) Us Open 2012, quasi completamente rinviato. Riescono a completare i loro match, manco a dirlo, i separati alla nascita e diversamente perdenti del tennis unisex, Samantha Stosur e Richard Gasquet. Due esemplari che non sai mai se dover citare parlando di tennis maschile o femminile. 
Incurante del biblico acquazzone, Richard Gasquet fa in tempo, puntuale qual è, a completare la sua immortale tela perdente contro David Ferrer. Talmente puntiglioso nella sua arte, che dopo la sospensione sul 2-0, approfitta sapientemente dello scorcio di notturno sereno, per perdere rapidamente. E’ un rapporto ormai morbosamente inattaccabile, quello tra il piccolo Mozart monco d’oltralpe e la sconfitta. Non fa più notizia. Sempre con quello sguardo di fiera demenza, in cui si cela il mondo intero e misconosciuti orrori degli abissi. Storia già tristemente nota, il confronto tra il cazzuolatore Ferrer ed il Divin francese dal braccio d’alabastro ed un rovescio che erige l’animo stipato nelle mutande. Non ci sarebbe partita, in un mondo di sminchiati esteti che fumano oppio col bocchino e bivaccano su divani vellutati. Ma nemmeno da accostarli, per non provocare la somma eresia. L’iberico vanga terrificanti ed efficacissimi colpi agricoli, Richard “coeur de lion (mort)” fluetta svogliatamente in braccio ai giudici di linea i suoi prodigiosi colpi, magnificamente inutili. Solido e tignoso, il cagnaccio rabbioso spagnolo. Fragile come burro al sole, questo testone francese che a tratti s’aliena e lo vedi remare dietro la linea, come se si fosse scordato chi è, dove sia, cosa ci faccia al mondo (e vi prego, guardate quella foto lassù, basta quella, più di mille ciance al vento). 
Si assiste all’apice dell’assurdo venato di surreale, quando vedi Ferrer vangare colpi in spinta, attaccando, e lui, Richard il violinista tzigano si limita a puntellare qualche svagata parabola in tragica difesa. E non puoi farci niente. Ovviamente, scontato l’esito del tutto. Tre set a zero, e quarti di finale strameritati per il bruttissimo Ferrer. Tradizionale sconfitta per l’inutile orpello tennistico Gasquet. Causa persa, ormai. Storia vecchia come il cucco. Il tennis è uno strano miscuglio fatto di testa, braccio, cuore e palle quadre. Gasquet è un magnifico braccio, senza testa, cuore e  zero palle. Accontentatevi e meravigliatevi che solo col braccio riesca ad essere tra i primi venti. 

Fuori la femminea leziosità del transalpino in guepierre tennistica e a casa anche la maschia potenza della fragile Samantha Stosur. Si difende strenuamente, la docile australiana muscolata quanto uno scaricatore di porto moldavo e  delicata come una campana di cristallo, possente suonatrice di tamburi, ma mentalmente vulnerabile ed inerme di fronte all’invasata furia dell’avversaria. La detentrice del titolo parte malissimo, contro l’incresciosa (vedere foto) badilatrice Victoria Azarenka che mena le danze con la consueta violenza ritmata. Perde nettamente il primo set e sembra destinata ad una immeritata lezione tra le fauci di quella specie di svitata bielorussa dal molleggiato passo ridicolo, le gote violacee e l’espressione trucida. Con un girovita sempre più da massaia di Cinisello che ha mangiato dodici kg di polenta ed un bue (corna comprese), ma con, a stento sedate, turbe psichiche da internamento coatto. 
Poi però Samantha tiene, anzi, in un’altalena di finte emozioni si mette a difendere e contrattaccare con grande sapienza. Inizia a turbare le convinzioni della squilibrata figlia illegittima di Linda Blair che ulula manco fosse l’antifurto di un’utilitaria che squarcia il silenzio della notte. Raggelante. Tiene Sammy, tiene. Vince il secondo. Va sotto nel terzo, ma recupera alla grandissima, una, due, tre volte. Gioca splendidamente quando è in svantaggio. S’intirizzisce appena tornano in parità e le si prospetta l’orrendo spettro di un’infausta vittoria. Addirittura, giammai. Lo sguardo d’improvviso si fa angosciosamente spaurito, da cerbiatto che vaga sulla Salerno-Reggio Calabria. Alzi la mano chi non si sarebbe giocato la propria palafitta in riva all’Hudson sulla vittoria di Azarenka, quando le due approdano al tie-break decisivo. Eppure, anche la schizoide valchiria bielorussa, con quella faccia da film pulp horror involontariamente comico, sembra avere paura, quando con un vantaggio importante nel tiebreak finale, si fa raggiungere 5-5. Ma, ultimo tremolio al braccione da marinaio nepalese, e via: Vittoria e consueta faccia da esorciccio incredulo, per la demoniaca presenza. 

10 commenti:

  1. Ho deciso, caro Petzschner, a partire dal 2013 anche le femmine faranno 5 set negli slam. Uguaglianza di diritti ma anche di doveri. Mi dirai che il fisico delle donne non regge. Storie. Con gli urli che emettono sprecano tanta di quell'energia (ho provato emettere urli simili, ci si stanca , eccome) che potrebbero investire in tecnica del tennis. Durante la partita della Azarenko vs Stosur (le suggerisco di mettersi i tappi nelle orecchie) mi sembrava di assistere a un telefilm della serie NYPD. Le sirene delle macchine della polizia newyorkese. Dio buono !

    Ciao Picasso, mi sembri parecchio sconcertato dalla giornata di ieri.
    Per fortuna oggi è una bella giornata.
    Ti saluto cordialmente.
    Anna Marie

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  2. Sconcertato è dire poco. Stento a riavermi ancora. Tengo l'atrofia nelle pupille sgranate.
    E incazzato col buzzurro immondo di Francia Bortoli, che oltre a ripugnarmi rischia anche di farmi perdere 115 euri tranquilli, vincendo il primo set. Immonda, in tutto. Piaga d'Egitto vera.
    E vuoi anche che giochino 5 set? E' sadismo bello e buono. Lasciale giocare di meno, almeno.
    Quanto ai grunt, la colpa è di chi insegna loro ad usarli come tattica di gioco, invece che pensare ad un rovescio o concentrarsi sul lancio della pallina per il servizio (Masha fa RIDERE. Idem Ivanovic). Non se ne esce. Se li emette la star, possono farlo tutti. Ed anche tra gli uomini, si moltiplicano i montoni muggenti. E' il progresso.
    Ciao Anna Marie(hééééé).

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  3. Vabbè, hai ragione, niente 5 set. Si potrebbe anche mandare i montoni muggenti e le sirene della polizia (che schifo di tattica) a fare un torneo tra di loro. Propongo Timbuktu. Sconfinarli brutalmente !

    Rimane comunque il fatto positivo della bella giornata di sole. Allegria, era solito dire quello.

    Per oggi non rompo più, giuro.
    Ciao Picasso.
    Anna Marie

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    1. Ti riferisci alla vecchia polemica di Tipsarevic/Simon?
      Capisco solo ora, leggendo le dichiarazioni del serbo. Ripeto, questione complessa e già ampiamente dibattuta. Lui parla come sindacalista, quasi il tennis fosse lavoro a cottimo. E trovo anche abbastanza vergognoso che dei miliardari che hanno la fortuna di fare soldi giocando a tennis, si lancino in queste polemiche bassissime.
      Il tennis è uno sport retto dai soldi degli sponsor, che fanno i montepremi. Differenti infatti, tra Wta/Atp. Molto più bassi per le donne, perché richiamano meno pubblico. Il problema è esclusivamente riguardante slam e qualche Masters 1000. Troppo semplicistico e banale, per me, prendere una posizione invece che un’altra. Fanno meno fatica (ok, ma vediamo anche Djokovic-Lorenzi, non soltanto Serena-Hlavackova), ma in quei tornei il pubblico e gli sponsor sono gli stessi. E quindi danno gli stessi premi.
      Per tener contento questo novello Camusso Tippese, si dovrebbe far giocare ad entrambi i sessi lo stesso numero di set. Unica, impraticabile, soluzione. Ma il tennis è sport, spettacolo, non lavoro. Al limite ci si può scandalizzare che una modesta top 20 Wta, solo perché bellina, guadagni di più di un top venti maschio, mostruoso o bello, non importa. O che una terribilmente incapace Arcuri per una fiction orrenda prenda quanto una bravissima, ma sconosciuta, attrice di teatro in sei anni? Ma cosa ci vuoi fare. Sono le regole del gioco, purtroppo. Le stabilisce il pubblico spesso ignorante o comunque non competente, che preferisce una specie di modella maldestra ad un bel tennista racchio. Ci sta.
      Ripeto però, che chi guadagna milioni di euro l’anno (perché la questione riguarda solo i top player o chi gioca gli slam, mica gli over 200) sollevi queste questioni, lo trovo triste.
      Ciao, quando vuoi.

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  4. Preghiamo iddio che Masha (si Masha, che è inaffrontabile) ci liberi di Marion perchè è qualcosa di ripugnante, sembra un riassunto del film Mega Python vs Gatoroid (che ti consiglio caldamente): un sinolo di ripugno e grugno, un simposio di nefandezze e porcherie concentrate in un unico orrore scalpitante. Non riassumibile in un solo concetto, se non Marion Bartoli.

    Detto ciò e ricollegandomi all'annosa questione: Errani-Vinci? Sembrava una partita del Cagliari nell'IS Arenas. Sporadici applausi su giocate strepitose della vinci, qualche sbadiglio e mandibole trita hot-dog.

    PS: che bello il Kohli

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    1. Già, una mistura inspiegabile di orrori di ogni sorta. Oggi pareva davvero una cosa inarginabile, come vinta dal demonio. In tutto questo, ho ancora ho negli occhi Oprandi che manda fuori di due centimetri la palla del 5-3 nel terzo, contro questa cosa qui. E soprattutto, rivedendosi, si renderà conto d'essere una cosa così atrocemente buffa? Boh.
      Vinci-Errani. Massì, come previsto, ha vinto la più solida. Solo che non c'è stata nemmeno la parvenza di un match. Zero assoluto. Il Kohli è un personaggio adorabile, ma speravo facesse più match contro il filosofo sindacalista.
      Ciao Klimt, a presto.

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  5. Giù si è schiantato in modo indecoroso contro barbetta Tipsarevic. Ha sprecato diverse occasioni per quello che ho potuto vedere. Simpatico anche Andy che davvero non ne ha più, anche se Del Potro è lussureggiante in questo periodo. Ora davo un occhio a Cilic che sta asfaltando Murray!

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    1. Già, ma Roddick non ne aveva più, almeno alla fine. Che Cilic faccia il sorpresone, dopo una serie di match ridicoli (in cui ha recuperato e s'è fatto recuprera due set da tutti)? O continuerà nel trend? Vedremo.
      Su Bet lo danno ancora favorito a 1,44. Cilic a 2,25.

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  6. Ahahah Cilic è un novello Petzchner! E' riuscito a buttare via un 5-1 di vantaggio e perdere al tie break il secondo set. Infatti me ne vado a dormire stasera ho fatto scorpacciata di random & orrori tennistici!

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    1. Ma anche di più. Imbarazzante. Vista la fine del secondo set, e questo sembra davvero aver paura del suo stesso respiro. Peggio di Petzschner, quello almeno è malato di mente.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.