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venerdì 7 settembre 2012

US OPEN 2012 – SEMIFINALI MASCHILI E FEMMINILI, PRONOSTICI PER VINCERE AI CAVALLI





Day 11 – Dal vostro inviato che ha scoperto il trucco: Ferrer si abbevera e trova forze misconosciute surchiando un calzino marcio, in cui si cela lo spirito indomito dell'amico-messia Nadal. Che gli dà la forza. 


Poche chiacchiere ma tanta, sbalorditiva, saccenza, con cui anticipo le semifinali maschili e femminili ancora da giocare, per voi comuni mortali deambulanti.

Uomini (sono figli delle donne, ma non sono come noi)

Djokovic-Ferrer. 90%/10%. C’è di buono che quella pazzesca cagata che è il “Super Saturday”, con questa semifinale fantoccio, non corre il rischio di finire all’alba. Non è riuscito ad arginare la resistenza di Novak Djokovic, e neppure a scalfire le sue sicurezze, un devastante Del Potro, vuoi che ci possa riuscire il muratore d’Iberia, vice Nadal povero e mordicchia calzini puzzolenti? Siamo seri, per una volta. Ho appena visto, rimanendo quasi pietrificato ed abbrancato ai braccioli della fantozziana poltrona, Djokovic rintuzzare colpo su colpo, dieci, undici, dodici bordate terrificanti dell’argentino, che sarebbero state vincenti già al primo colpo contro qualsiasi essere a due o quattro zampe. Anche contro Ralphsupermaxieroe. Insomma, la tentacolare piovra Nole pare di un altro pianeta, sta giocando un altro sport a New York. Corre, striscia sul cemento, recupera l’inumano e rimanda dall’altra parte non normali pallette di difesa, ma colpi infidi. Quindi, mettete i vostri fottutissimi soldi sul fottuto 3-0 (cit.). Il tennis non è certo materia esatta, ma tranne le imponderabili varianti di sorta, se Ferrer riuscirà a vincere più di dieci games contro il serbo, il mondo avrà meno certezze. Oppure urlerete alla luna che è un’ingiustizia, che se l’è venduto quel set perso, e così via. Storie note, da agenzie ippiche. 
Spagnolo comunque bravo a sfruttare la sua quarta testa di serie. Che sia un chiwawa incrociato ad un rottweiler affetto da cimurro, lo sappiamo da tempo. Anche ieri lo ha dimostrato venendo fuori vincitore da una terrificante battaglia contro l’altro serbo, Tipsarevic Camusso. Morde asciugamani, col ciuffo scomposto, ara, zappa, rantola, emette versi simili a rigurgiti di peperonate digerite dopo sei mesi. Un lacerante controsenso mortale, di ogni estetica. Ieri ha aggiunto una meravigliosa chicca alla galleria della ripugnanza. Perché la ripugnanza va coltivata, nel personale giardino delle nefandezze: mentre un luminare callista gli limava le unghie dei piedi, lui mordeva con non chalance il calzino reduce da ben tre ore di battaglia sul cemento e le cui esalazioni avrebbero stroncato metà delle milizie di Giulio Cesare. Sotto 4-1 nel quinto, alla fine a spuntarla è sempre lui. Lo spirito dell’infermo Nadal, grazie a questo piccolo clone destro, tappo ed ancor più inguardabile ed esasperante, è presente e vivido in quel di New York. Esultate. Non morirà mai. Ma contro Nole, 10 game e sarà trionfo. 
Murray-Berdych 60%/40%. Il ceco gran giustiziere di Federer chiamato ad un  complicato bis, per mandare a casa anche Murray. Difficile, quasi impossibile. Chiaro, questi è proprio l’unico con cui perdersi in ciance, dietrologie, discorsi da psicologia da baci perugina. Tira le sue bordate legnose e se vanno, bene. Altrimenti fa la sua smorfia da gaggio. Non ha tutta questa gran materia grigia, o altri patemi spirituali, il Berdicchio. Sarà, ma Murray, pur coi suoi alti (Raonic) e bassi (Cilic) esibiti nel torneo, rimane favorito per raggiungere la finale. Con Nadal assente e Federer a casa, quale occasione migliore per riprovarci ancora? Sarebbe l’ennesimo tentativo di vincere il fatale primo slam e completare quel processo di maturazione iniziato con la vittoria olimpica. Il rischio, drammatico, è che possa raggiungerla quella finale, per poi inchinarsi ad un serbo in condizioni paurose, spaventevoli quasi. Costretto, giocherei Murray. Secco ad 1,44 già è buono. 3-1 a 4,00 ancora meglio.

Donne (cannone)



Azarenka-Sharapova 60%/40%. Il tennistico postribolo. In questo trucido, violento, rumoroso, fastidioso e scontato duello di mazzate e latrati, l’unica cosa imprevedibile sembra il risultato. Paradossalmente. Cioè, potete anche stare sicuri che urleranno come forsennate, a mezzo tra la sirena di un’ambulanza, un antifurto mortale e le urla di una gestante. Che si meneranno come fabbre ferraie affette da turbe psichiche. La bielorussa con un’illusoria parvenza di ritmo e mobilità maggiore, la siberiana pressoché da ferma come una statua di piombo. Date per scontati anche un grappolo di doppi falli, e svariati pugnetti di minacciosa esultanza, una dozzina di triviali bestemmioni della serafica Vika, le faccine sdegnate della reginetta sul pisello di un superdotato nano deforme, tipiche di Masha. Ma il risultato, rimane in bilico. L’esperienza direbbe Sharapova, la freschezza e voglia di emergere, fa pendere la bilancia dalla parte della paonazza figlia illegittima di Linda Blair, non a caso vincitrice nel precedente della finale di Melbourne. Costretto, prendo lei, magari azzardando un due set ad uno. Ma l’unica certezza è quella che difficilmente vedrò l’incontro. Fate anche voi come me. Invece che assistere a questo postribolo sciagurato, fate altro. Guardate un film (anche scadente), andate al night club, ascoltate un intervento politico di Cicchitto, andate a puttane, leggete cosa scrive Gasparri, portate a spasso il gatto facendo finta che sia un cane, drogatevi. Insomma, tutto, vedere l’incontro è l’ultima istanza sadomasochistica. 
Serena-Errani 95%/5%. Ammetto, mentre scrivo, sono alla ricerca di qualcosa su cui scommettere, in questo match. L’esito finale nemmeno lo quotano. Voglio dire, 1,04. Metti dieci euro, e vinci 40 cents ed un lupino. 2-0? Ma figuriamoci, metti sempre quei dieci bigliettoni e vinci un euro e venti, più il solito lupino omaggio. E allora? Bisogna buttarsi nelle scommesse alternative. Tipo, i giochi che la tennista italiana vincerà. Serena vincente da -7 games (se vincerà con più di 7 giochi di vantaggio) a 2,20 mi pare quota da prendere al volo. Ma se per sventura Errani ne vincesse  5, causa discesa degli alieni sull’Arthr Ashe, siete fottuti. Poi ci sono anche altre scommesse, quotate. Tipo: A quale minuto la pequena italiana inizierà un isterico ed inconsolabile pianto a dirotto? Al quarto gioco, quotato a 3,50, si può tentare. Ci potrà essere, per la prima volta nel tennis, il k.o. tecnico, per salvare una vita umana? Binaghi proverà biecamente a scendere in campo con parrucca da Areta Franklin e pitturato di nero, al posto di Serena? Ci sarà il pietoso battimani d’incoraggiamento, sul 6-0 4-0? Ci eviteranno, gli americani (che in fondo ci hanno salvato con le camionette ricche di cioccolate e sigarette), l’esecuzione sommaria? Per una volta, almeno, che lo sappiamo quanto piacciono le esecuzioni a quel popolo di eletti. Tutto questo ovviamente, facendo salvo quel famoso “imponderabile”, cui non a caso ho lasciato un sontuoso 5%. Imponderabile, umanamente imprevedibile. Che possa accadere qualcosa di clamoroso ed unico. Cosa, non lo so mica. Azzardo, che a Barazzutti crescano boccoli biondi alla Shirley Temple, o che McEnroe in cabina diventi taciturno.

16 commenti:

  1. Ehehehe!! Bel pezzo.

    Certo che non ne è rimasto uno da tifare in questi US Open!

    Dovrebbero mischiare e far giocare Errani vs Ferrer e Serena vs Djokovic, magari risulterebbe più equilibrato il tutto.

    Ciao Petzsch,

    e che vinca.. chiunque vinca, tanto è uguale.

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    1. Non sarebbero male, come incroci.
      Già, l'atomica sembrerebbe una soluzione più incruenta. Sebbene Murray lo vedo come tragedia peggiore rispetto agli altri tre. idem per Serena tra le "donne".
      Ciao Klimt, che vinca chi vinca.

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  2. O santo cielo, che schifo e gli fanno pure la foto. Aveva torto il mio marito dicendo che Ferrer deve aver fatto il patto con il diavolo. E' il calzino e/o l'asciugamano che fanno questi miracoli. D'altronde, la cosa potrebbe anche stare in piedi, visto che un po' di tempo addietro qualcuno consigliava di bere la pipì mattutina per rimanere giovani, forti e purificati. Oggi però dobbiamo ricrederci: il sudore è ancora più efficace. Tra l'altro, ricordo un 'intervista con la signora Obama, nella quale spiegava a una giornalista stupita come il marito puzzava di piedi. Sicché David Ferrer potrà sempre rivolgersi a Obama se un giorno dovesse essere a corto di calzini.
    Federer , bontà sua, ha capito l'antifona: è da fessi comportarsi da signori o dare l'esempio. Il mondo tennistico appartiene ai tamarri !
    Se poi penso a quei piedi in faccia al fisio addetto, come sembra, anche alla "pedicure"..... Caro mio Petzschner, è permesso veramente tutto in questo mondo globalizzato ?
    Ciao, sono esterrefatta e guardo avanti con fiducia ai prossimi tornei e all'Australian Open, nella speranza che faccia ritorno un poco di behaviour, come dicono gli inglesi.
    Un cordiale saluto e una buona giornata da
    Anna Marie

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    1. Ma guarda, il pezzo che ho scritto era per ridere...non farò certo una petizione alla corte europea per morsicamento di calzini, o mi eleverò a censore delle costumanze di tamarri sparsi.
      Certe cose, comportamenti ed atteggiamenti, mi fanno ridere, o provocano semplice repulsione divertita e nulla più. E va bene così...alla fine ci sono cose più gravi nel "mondo globalizzato". Ognuno si comporta e suscita ripugnanza come crede, alla fine.§
      Ciao, buona giornata a te.

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  3. No, no, non fare nessuna petizione, per carità. E i tuoi pezzi fanno ridere, eccome. Sappi che durante le vacanze ho indicato a parecchie persone il tuo blog e, ti assicuro, tutti hanno avuto la loro dose quotidiana di divertimento.
    Sei un fenomeno, ma questo già te l'ho scritto. (Non ti montare la testa.)
    Spiritoso anche Klimt che propone gli incroci. Vedo il Djoker impallidire davanti alla Serena e la sua muscolatura di nero brillante. (La Serena mi piace. Il suo fare serafico quando stende le sue avversarie è divertente.) David Ferrer che sottovalutando la furia di Sara Errani soccombe. Es una idea maravillosa.
    Ciao, per oggi è tutto, veramente.
    Anna Marie

    P.S. Una domanda: finito questo casino dell'US Open dovremo pazientare fino all'Australian Open o ti dedicherai anche a qualche torneo minore ? Adesso che arriveranno le giornate grigie dell'autunno..... abbi pietà!



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    1. Ah, ok. Allora vai per il mondo e diffondi il verbo.
      Finito questo Us Open andrò in letargo, come i gechi. Curerò la malattia nella mia clinica, dedicandomi alla stesura di sonetti sconci per un sito di oppiomani cecoslovacchi (non sanno ancora della divisione) aspiranti alla dolce morte. :)
      Ciao Anne maria (ora che arriva l'autuno si sbevazza qualche brandy, e via.)

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    2. Potresti sempre dedicarti al challenger di nonsodove che, con fierezza indomita, il cronista di Supertennis cercava di rendere interessante definendolo l'evento (o quasi) del momento. Per lui Cristoforo Colombo deve ancora arrivare. Per inciso giocavano Tommy Robredo che sembrava un ciclista e un indecifrabile svizzero con il solo rovescio, Trusendi che ad un certo punto si è messo un asciugamano in testa e ha giocato quasi fosse un turbante. Forse voleva competere con Ferrer.

      Ciao ciao e forza Sarita!!! Vamos!! Ahèèèè!

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    3. Può anche essere divertente vedere il tennis dei challenger, dal vivo. Ad avere tempo di andarci, nelle varie city (malgrado in Italia ne avremo una cinquantina).
      Il challengerone di Genova, dove svettano i reduci italiani di Flushing, Fogna e Seppione. Quelli che non hanno niente da invidiare a Tipsarevic (top ten per caso) e ieri protagonista di casuali cinque set bestiali a New York, in un QF di slam. Per dire, la sanità mentale di certi commentatori.

      Già, ciao e...héééé.
      Vamos a ganar, Sarita.

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  4. Oddio che foto ripugnante. Ma davvero quell'essere è il numero 5 del ranking mondiale?

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    1. Bellissima, vero? Vale più di tante inutili parole. Il gladiatore che usmava i calzini. :)

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  5. Ho appena finito di vedere la meravigliosa partita giocata dal Djoker contro Del Potro... Beh... Che gli volete dire a uno che gioca così? L'argentino è stato dilaniato nonostante abbia giocato una partita che avrebbe messo in (enorme) difficoltà anche il miglior Federer... E per favore non continuate a paragonare il serbo a Braccione Nadal che lo spagnolo pagherebbe per avere nel repertorio metà dei colpi di Novak... Che poi Federer abbia più classe è un'altra cosa, ma veder giocare Djokovic in questo modo riavvicina al tennis... Anche ieri ci sono stati degli scambi di spettacolo puro... Grandissimo enorme Nole!!!!

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    1. Ma guarda, io posso scherzare e giocare, ma non mi pare d'aver negato la forma spaventosa di Nole, tornato quello dello scorso anno e forse più esagitato...poi può piacere o meno. A me, meno. Visto gli highligths di ieri, e devo dire che un Del Potro che tira quelle terrificanti bombarde (una decina in serie) e se le vede ritornare tutte (e pure angolate e profonde), dev'essersi sentito frustrato.
      Levo pure lo sniffatore di calzini spagnolo che non vale la pena...ma non so se Berdicchio al suo massimo possa avvicinare la prestazione di Del Potro. Murray con qualche variazione in più, e senza giocare sul ritmo facendolo esaltare, può metterlo in maggiore difficoltà, ma vedo l'esito del torneo abbastanza scontato a suo favore.
      Chiaro poi che continuo e continuerò a dire quanto il suo atteggiamento truce e marziale non mi piace, e nemmeno questo tennis esasperante.
      Non credo sia offensivo accostarlo a Nadal, se si discute della "fase difensiva", ormai diventata la base necessaria per vincere. Insomma, si parla delle caratteristiche peculiari, e in quelle di Djokovic non può che esserci la difesa MOSTRUOSA. Sul cemento dà due piste anche al miglior Nadal, in quella fase. Chiaro che rispetto al maiorchino riesce anche rimettere palle veloci ed angolate. Ha anche dei colpi meno arrotati, ma più ficcanti. Quindi è più efficace e adatto al veloce, nel passare dalla "parata-risposta", se ne ha bisogno.
      Ciao Tom, a presto.

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  6. Col senno di poi, non mi sarebbe dispiaciuto assistere all'ennesima disfatta di Nadal contro questo Djokovic. Certamente meglio che sorbirsi la "brutta copia" Ferrer. È già orrendo l'originale, figuriamoci il clone uscito male. E poi vuoi mettere la goduria? Il povero Rafito preso a sberle con un inequivocabile 3-0 (magari composto da un triplo 6-2, come fece Del Potro nel 2009)?
    Bah, povero tennis, comunque. Da un lato abbiamo fondamentalmente due pallettari (checché se ne dica di Djokovic, che è uno che a rete ci scende solo per sbagliare gli smash) e dall'altro abbiamo due cretini (non so se sia peggio il ceco o lo scozzese). Non credo che seguirò le semifinali. Forse un set di quella dei cretini.
    Ciao Picasso!

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    1. Oh, ecco finalmente un tifoso svizzero coerente. Stranamente ne ho sentito qualcuno quasi intenerito da questo Ferrer. Dalla sua abnegazione, e volontà. Ed io francamente non capisco il nesso, tra l'essere tifosi di Federer e non apprezzare Nadal, per una specie di filosofia naturale delle cose. E poi finire per stimare assai questo "coso", che di Nadal è clone malriuscito. Solo perché non vince quanto Nadal? Mi pare l'unica soluzione.
      Io lo trovo meno sostenibile di quell'altro.
      Semifinali...beh, penso che questo Del Potro già sarebbe bastato, non so se per ripetere la prestazione 2009 con Rafito, ma ci sarebbe andato vicino. Quanto ai fessi, vedremo. Murray m'è parso tremendamente incostante. Di Berdych visto troppo poco, ma quello è. Tira la legnata, e amen. Li vedo comunque entrambi un gradino (forse due) sotto questo serbo in condizioni esagitate.
      Ciao, a presto.

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  7. Vika e Masha hanno le Halls in panchina con l'acqua così da non affatticare la gola; sia mai che smettano di emettere quei latrati da iene. Sono inaffrontabili: ma perchè qualche tifoso, ce ne saranno tra i numerosissimi gentleman americani, non le urla di star zitte?

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    1. Penso tre quarti dello stadio. Ma sono numero uno e tre del mondo, o qualcosa di simile. Chi vuoi che le fermi? Possono dare un warning per grunt, alla sedicenne Lacher de Brito, allora numero 300 al mondo, mica a loro.
      Siamo condannati per un'altro decennio.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.