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martedì 4 settembre 2012

US OPEN 2012 – SERENA WILLIAMS, E POI LE ALTRE





Day 8 – Dal vostro inviato al Festival del Cinema di Venezia. Seduto vicino alla ex Ministra Carfagna che petulava: “Ma quando hanno inizio le cineproiezioni? Mica ci sta quel comunistaccio infelice di Nanni Moretti, veh? L’hanno, finalmente, arrestato per comunismo? Voglio un film di De Sica & Boldi che tanto mi sollazzano. Che risate quando Boldi scureggia…ihihi”.

Ma di cosa stiamo ancora a parlare, ciancicando e spendendo stralunate teorie sulla Wta? Niente, guardano come Serena Williams si sbrana la malcapitata alicetta ceca Hlavackova, che pure tanto s’era sbattuta per venire a capo di Maria Kirilenko. Lungimirante, la bella russa, a perdere ed evitarsi simile esecuzione cruenta. Francamente esagerata, ed ai limiti dell’accanimento, con l’americana in un terrificante tutù fuxia da bambola di novanta chili, i capelli scoppiati in testa come petardi raccolti in fascia iridescente, e gli occhi sanguinari da killer pazza in un carcere di massima sicurezza texano. Punizione eccessiva ed inutile, il doppio 6-0, che porta però chiaramente alla luce quella che è l’attuale situazione del tennis in gonnellino (a volte). Non c’entra nemmeno questa sventurata ragazza ceca, pur buona doppista. C’è Serena, e poi tutte le altre. L’americana in condizioni fisiche accettabili e mediamente non-allenata, non vede nessuna. Bistratta anche le più immediate e violente inseguitrici come Sharapova, Azaranka, Kvitova, figurarsi le povere Hlavackove. Nessuna delle altre ragazze approdate ai quarti sembra avere speranze di prevalere con questo uragano. Al limite potrà prodigarsi in macumbe africane, riti voodoo e quant’altro, sperando in un suo forfait o improvviso suicidio. Ed assecondare quell’idea ballonzolante nell’aria, che vuole ormai preconfezionata la finale da giardino zoologico: Bartoli-Errani. Tutto scritto. Il divario tra l’americana e il resto del mondo, è reso ancor più evidente dagli altri match di ottavi. Ivanovic, sua prossima avversaria, torna nei quarti di uno slam dominando Tsvetana Pironkova. Troppo leggera la merlettata bulgara, ed insolitamente centrata nel campo la serba smagrita, che sembra il contenitore in cellophane di un piumino cui hanno risucchiato l’aria. Terribile. Ma nei quarti, c’è. 
Raggiunge livelli d’increscioso orrore impotente, l’ottavo tra Sara Errani e la tedescona Kerber. Reggo mezzo set, poi per rinsavire  sposto sul doppio dei Bryan’s, che almeno mi diverte riconciliandomi una certa idea di questo sport. La storia è già nota. Capita spesso di prenderci, ma avevo già premesso come la tragica pallettarina italiana potesse riuscire a sgominare le certezze della fragile orca tedesca, portandola all’avvilimento. Kerber non ha i colpi per stendere in modo finale le corse dell’italiana, e nemmeno la pazienza di reggere lo scambio lungo in cui s’impelaga e da cui esce con le ossa rotte e l'animo sconcertato. Esisto scontato, con la Briegel in gonnellino che alterna lobboni anni cinquanta a mazzate terrificanti, una volta dentro, tre fuori. Tanto valeva, come le ho visto fare in passato quando non era forte, menar pugni a casaccio. Invece si consegna all’avversaria, in un ibrido che contro l’italiana non ha senso. Ad Errani basta correre come invasata che ha mangiato spinaci, ed aspettare il puntuale errore del mitologico animale tedesco. Pur nell’assoluta bruttezza asfissiante del suo tennis, improvvisamente impennatosi in sostanza e resistenza a venticinque anni (c’è speranza per tutte, con sudore, abnegazione e pane&nduja), costringe le avversarie a dover fare il punto. E tolte le tre o quattro al vertice, o una picchiatrice delle retrovie che azzecchi la giornata, non tutte ci riescono. Di certo non questa imbarazzante tedescona. 
Derby italiano di quarti di finale, confermato dalla magnifica vittoria di Roberta Vinci su Agnieska Radwanska. Match, anche questo, che non esiste. Di certo non per demerito dell’italiana, che anzi si produce in alcune delle sue virtuose evoluzioni vintage, così fascinose e rare. La colpa sta in quella polacca che quasi offende il suo ruolo di numero due al mondo, con una prestazione al limite del coma neurovegetativo. Spenta, con l’atteggiamento di chi vuole fare il più presto possibile manco fosse in coda alla cassa di una salumeria, assente ed atrofizzata come un geco sopra un lastrone di ghiaccio. E non è certo un’abulia imputabile alla spalla malconcia. Semplicemente, sembra non capirci nulla del tennis dell’italiana. Pare, insomma, che la cloroformica polacca dall’occhio tagliente sia ben più avvezza a sfruttare i colpi di avversarie violente con cui fa valere la sua difesa-contrattacco, rispetto a quando deve essere lei a fare gioco contro avversarie che non le danno ritmo. Va in tilt con la tarantina, come ci andò con Cetkovska a Roma. Vinci invece si dimostra in forma spumeggiante, con un carico di nuova solidità mentale e fisica. Slice spennellati, attacchi eleganti da lasciva ballerina, smorzate e volée sempre eleganti. Il tutto, non più in un quadro d’improvvisazione rassegnata, ma di una grande convinzione mentale e solidità fisica. Sempre centrata e presente, anche quando l’avversaria, in un sussulto vitale, recupera lo svantaggio nel secondo set. 
Il quarto di finale contro l’amica compagna di doppio Errani, sarà altra storia. Mi sono già espresso in merito. In un confronto equilibrato tra due atlete che si conoscono e sono quasi sorelle, spesso, prevale quella più cattiva, la più esaltata ed agonisticamente crudele. Poco, o meno, conta il fatto che Roberta Vinci giochi centosei volte meglio, quanto sia in una condizione paradisiaca e tutto il resto. Il rischio è che paghi mentalmente e non voglia fare male all’amica, implicitamente. Errani non avrà questo problema, ma per niente. Con sconcerto, constato d’aver azzeccato quasi ogni previsione, in questo Us Open femminile. Quindi, la speranza che ora possa sbagliarmi, e in modo clamoroso, è tanta. 
Tra gli uomini, agevole successo di Berdych su uno spento Almagro. Facile anche il successo di Cilic su Klizan, mentre Federer batte ogni record di velocità non dovendo nemmeno entrare in campo per battere lo sfortunato Fish, che dà forfait. Mi aspettavo maggiore battaglia, ma in nottata invece Murray domina Raonic in tre set. Proprio mentre io stavo facendo sogni assai preziosi: Ammazzare con pistolettate ad acqua un informe mostro verdognolo a tre occhi e con un ripugnante pelo boccoluto al centro della fronte. Ma questa è materia per strizzacervelli.

16 commenti:

  1. Ciao Picasso. Il tuo post è lucido, freddo e tagliente. Di certo non assecondi l'italica abitudine di esaltarsi di fronte al campanile: "ai quarti 2 tenniste meravigliosamente meravigliose e tecnicamente sopraffine perchè italiane...". Secondo me la differenza la faranno i soldi. A tavolino, coi loro coach, di fronte a una Forst..."tu quanto hai fatto 'st'anno? 2 milioni? io 1 e 7, in doppio quanto abbiamo fatto? 2 e 5? Di tasse quanto viene? E così via. Le sorelle sono sorelle anche nella divisione dei beni, quando vanno d'accordo.
    Vinci forever, comunque. Almeno è tennis.
    Non so se l'hai spiegato da qualche parte, non sono stato molto attento ultimamente...perchè la Oprandi ha cambiato bandiera?

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    1. Ciao Bruno,
      Sì, due italiane nello stesso quarto è gran cosa, certo. Non so se prevarrà quello che hai detto. Si diceva delle due Williams in passato, e non escludo che in alcuni casi è stato così. Tra le due non credo. Temo piuttosto che la Vinci rimanga stritolata, vittima della maggior cattiveria agonistica della sorella più feroce e che pensa meno, Errani. Ovviamente, spero di sbagliarmi.
      Di Oprandi sì, ne scrissi lo scorso anno diverse volte. Credo dopo l'AO. E quella magnifica vittoria su Schiavone, con i vertici fit a fare da ultrà della milanese. Oprandi è nata in svizzera, ha doppio passaporto, italiano e svizzero. La Federazione elvetica ha creduto in lei, quella italiana non ci credeva. Le hanno garantito un posto in Fed Cup (qui il capitano "pensava" stesse male e, senza spendere nemmeno una chiamata, chiamava Camerin e Brianti, piuttosto), e le Olimpiadi (poi non giocate perché s'è operata e non ha potuto fare nemmeno una presenza in Fed Cup secondo il regolamento di convocazione), ed in più credo che gli svizzeri le garantiscano le spese mediche. Che per una come lei è tanto. Ora s'è operata, e pare avere un futuro. Si spera.
      Diciamo che è stata una scelta che va bene a lei (che non è mica andata a giocare per i soldi Kazakistan come altre mercenarie, ma è svizzera a metà) ed è andata bene anche alla Fit, che in lei non credeva. Anzi, Barazzutti credo dichiarò d'essere felice, quasi facendosi un vanto d'aver "incentivato" la sua scelta.
      Amen, contenti tutti. :)
      Ciao, a presto.

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    2. chiaro. Grazie a te! a presto!

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    3. Di niente, ciao e alla prossima.

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  2. Picasso, avevi ragione!:)
    Sara è passata, il match è stato certamente entusiasmante, ma tecnicamente non eccezionale, ma si sapeva.
    La Vinci ha giocato per un set e mezzo la partita perfetta. Poi, quando ha dovuto subire il naturale contraccolpo della polacca, non ha perso la testa (e questa è una novità... ricordiamoci del match con la Bartoli a Parigi Indoor, roba da neuropsichiatria).

    Credo anche io, con l'amaro in bocca che domani prevalga il gioco più efficace e solido di Sara. Se non altro, perchè Roberta, ieri, alla domanda "chi vincerà?" ha risposto seccamente "Lei.", senza un minimo di esitazione. Non so se è l'istinto della amorevole sorella maggiore oppure vi è proprio, agonisticamente, una sudditanza psicologica verso Sara. Sono convinto però che, se scendesse in campo trattando l'amica come un'avversaria qualsiasi, sarebbe Roberta la favorita. Non lo so. Tiferò per lei, comunque.

    Ciao, Mich

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    1. Non ho visto-letto l'intervista. Probabile sia una cosa scaramantica, ma ho proprio l'impressione che tra le due,. quella che possa pagare di più la "conoscenza" personale e tennistica, sia Roberta. Se poi questo le faccia perdere la partita, o renda equilibrato un match altrimenti a senso unico, è altra possibile (consolatoria) variante.
      Ovviamente è solo una sensazione e spero di sbagliarmi. Concordo sul fatto che, nelle condizioni di forma attuale, se Errani fosse un'americana arrotina qualsiasi, non avrebbe problemi.
      Ciao, a presto

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    2. Già... Speriamo. Altrimenti vedremo Sara con la Serenona, e mi auguro - come hai scritto tu nel precedente post, non so se ironicamente - che la nostra faccia impensierire l'americana, anche se lo vedrei poco probabile. Una Vinci, con Serena, non farebbe secondo me una pessima figura: ha un servizio meno attaccabile, e le sue smorzate potrebbero fare seri danni. Certo, come sempre, poi dipende tutto dalla Williams

      Ciao, Mich

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    3. Di Serena-Errani non mi pare d'aver detto nulla, se non in sede di pronostici che la nostra vincerà, se Serena alla semifinale non ci arriva. E nel commento precedente, che un simile confronto sarebbe come OGGI LE COMICHE.
      Via, con tutta la simpatia, l'ammirazione ed il tifo nazionale, se questa raccoglie chirurgici TRE games da una Venere al tramonto, con Serena deve recitare un rosarione, per vincerne uno.
      Impossibile anche per Vinci, ma almeno la tarantina, servendo bene, potrebbe renderlo un match di tennis.
      Ciao, alla prossima.

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    4. Si, avevi scritto nell'articolo dell'altro ieri una cosa così (vado a memoria, sull'iphone non mi va il copia incolla); 'vedrete, sara dara' del filo da torcere a serena, magari non la batterà ma sara' tosta, dopo aver superato l'amica Roberta'
      Magari l'avrai detto per provocazione, e comunque non sto qui a puntualizzare su ogni riga anzi :-)) . Comunque vedremo, Serena non e' nuova ad assurdi passi falsi, e con l'insulsa ma attualmente spumeggiante ivanovic sara un discreto test.

      Ciao, Mich

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    5. "...Sarita nella successiva, ampiamente pronosticata, semifinale darà filo da torcere a Serena Williams. Non so se la batterà, ma ci andrà vicino-vicino. Segnatevelo. E siccome sono solito farlo, ecco un altro voto, ben più cruento degli altri: Se Errani arriva in finale sono disposto ad iscrivermi al fanclub "Vamos Rafito nostro, Vamos!". Nel quale i supporters dell'iberico si riuniscono in quotidiana preghiera collettiva per la guarigione del tendine sacro divelto dalle invidie. E poi cantano: "Per fortuna che Rafinho c'è"...".

      C'era dell'ironia. Mi pareva anche abbastanza chiara dal voto che ho fatto.

      Seriamente: Con le due al loro massimo, un game vinto dalla nostra riassumerebbe la cifra della differenza tecnica tra le due. Due, un trionfo. Tre, quasi leggenda.
      Poi ovvio, se l'americana dà forfait o la sera prima beve tre bottiglie di tequila messicana col vermetto e si mangia un vitello (vivo), le cose cambiano. La nostra potrebbe arrivare a 4/5 games.
      Ciao

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  3. Non sarei così feroce con la Errani. Anche lei è la cartina tornasole del tennis femminile, dove bastano 2 palle sotto per vincere molte partite. E' migliorata, più aggressiva, ieri le ho visto bene il rovescio spinto sia incrociato che lungolinea e tocca tutto sommato bene se comparata a molte altre donne. Aveva un disegno tattico e lo ha rispettato vincendo. Si è trovata sotto 4 5 nel primo ed ha vinto il set al tie. La Kerber è esemplare nel comportamento ma non si può vedere a mio parere, peggio della Errani, perchè davvero tira i colpi a casaccio anche come tecnica. Però è una che se fai a pallate di qui e di là rischi di essere asfaltato o comunque di perdere (Pennetta). E la Saretta ha vendicato 2 sconfitte italiche al terzo che mi bruciano ancora..... tricolore inside! Gloria alla FIT siamo in semi femminile!! ;-)))) Si scherza...

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    1. E' una cosa terrificante. Esteticamente orribile. Sia come agricoli colpi, sia visivamente, che come comportamento con quei latrati d'esultanza "vamos" sull'errore altrui che tanto fanno inferocire i puristi se lo fa una Ivanovic o Bartoli. "l'orrore! E' arrivato l'orrore!" diceva quello.
      Se come temo batterà Vinci, avrò il piacere di vedere un Serena-Errani di semifinale. Le comiche, ASSOLUTE.
      Poi ovvio che è migliorata. Anche Ferrer è migliorato. Altrimenti sarebbe ancora numero 50. Ma è migliorata soprattutto nel corsa e nella tenuta atletica, per me. Io penso che possa avere al massimo una carriera da omologa al femminile di Ferrer (più insostenibile, però). Hai detto niente. Tipo che con Azarenka, Masha e le Williams farà figuracce da cioccolataia, ma batterà le altre mezze tacche. Kerber ed altre ridicole giovenche inesperte.
      Rovescio lungolinea? Errani? In una decina di match ne avrà tirati un paio. Finiti tutti sui teloni, col gomito che sembrava irrimediabilmente fratturato. Avrà imparato da ieri (ripeto, visto l'inizio e poi ho girato ai Bryan's, perché mi procurava fastidio reale). :)
      Giubilo e tripudio Fit. Binaghi portato in trionfo su una biga, tra i sudditi che ringraziano devotamente.
      Ciao, a presto.

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  4. Sono rimasta davanti alla TV espressamente per vedere la Roberta Vinci e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, molto piacevolmente. Con il suo tennis brioso e vivace ha scombussolato la Radwanska, forse più a suo agio con le "sparacannonate". Una bellissima prestazione che apre un siparietto di speranza sul tennis femminile, non credi ?
    D'altra parte, pure essendo d'accordo su quanto dici, sono contenta per Sara Errani. Almeno il suo gioco somiglia di più al tennis. Vedere la Kerber, da ieri profondamente ferita nel suo orgoglio, che batte le sue sparate ("una dentro, tre fuori") nella posizione seduta è più che ridicolo. Picchiare la pallina a tutti costi, le avrà detto il suo allenatore.

    Ciao Picasso, farò un tifo spietato per la Roberta Vinci (candele, preghiere, niente woodoo).
    Ti auguro una bella giornata
    Anna Marie

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    1. Mah...uno spiraglio, può essere. in fondo, sia pure in modo diametralmente opposto (Roberta fa gioco, Errani lo distrugge) hanno dimostrato che si possono fare i quarti di uno slam anche senza menare come fabbre. Questo è evidente.
      Io personalmente preferisco Vinci. E rispetto ad Errani tollero maggiormente anche una mandriana che spara roncole a destra e manca. Ma sono gusti personali.
      Tornando allo spiraglio, le tenniste che giocano in modo differente, ci sono. Ma Vinci ha 29 anni, non 17. idem schiavone, 32, MJMS 30, ed altre.
      Ciao, alla prossima.

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  5. Chapeu Picasso! Due pronostici su due, combinate insieme davano quota 15!!! Complimenti e forza Vinci!
    Paolo

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    1. Potrei chiamate testimoni, o esibire prove cartacee....ma ho giuocato Errani+Vinci+2-0 Ivanovic.
      Puntato 3,00, vinto 84,45. Con moderazione. "dolge-dolg'" (cit.).
      Chiaro, ci vuole anche la fortuna bastarda.
      Oggi ho già preso Errani/Vinci 1,57, De Shepper 1,61, tal Landaro 1,72(vs il malfermo e sfortunato Travaglia in un Future argentino dove credo non avessero manco la rete).
      Mancano Pippone Volandri (che temo non abbia voglia di vincere, altrimenti se lo cucina a Giannesso, lì), 2-0 Sharatopa e Mirny/Huber.
      Ciao Paolo, alla prossima.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.