.

.

sabato 12 gennaio 2013

AUSTRALIAN OPEN 2013 – DRAW E PRONOSTICI (A GETTARE)





Draw Donne

Tutte insieme contro Serena. E non ce la farebbero nemmeno. Dalla sua parte una malmessa ma innamorata Masha, dall’altra Azarenka contro la lanciatissima Radwanska. Occhio alle "cichiwawa".

Azarenka (1) – Errani (7). Roberta Vinci in Errani sulla via di Victoria Azarenka, e sarebbe un bell’ottavo senza molte speranze. Prima però la camionista bielorussa dovrà picchiare e ruttare bestemmioni triviali e sibili demoniaci su Niculescu, lo svedese cetaceo Arvidsson o sulla più giovane e modesta delle Radwanska, Urzula. Vinci alle prese con le sfuriate della russa dalla faccia da culetto di bambino butterato Vesnina, in gran spolvero, poi forse la fastidiosa mancina americana Lepchenko.
Errani: l'umiliante (per una top ten) quota di una sua vittoria finale (101,00), dice molto più delle mie malignità antiestetiche in malafede. Tabellone però alla portata, tra Suarez, McHale, la surreale e deliziosa Hsieh o Svetonia Kuznetsova, che ha iniziato l’anno di buzzo buono. Ottavo da brividi e convulsioni contro la diversamente pallettara versione piatta, Wozniacki. La ex numero uno a causa di un virus del computer può lasciarci le penne già al primo turno contro Sabine Lisicki (che pure non ne vince una da quando Ruby era minorenne). Meglio sarebbe Anastasia Pavlyuchenkova, che dopo un anno passato dietro bignè e bomboloni alla crema è tornata a rotolare buonissimo tennis. Bello (ah-ssì) sarebbe un altro quarto parrocchiale tra le due "cichi" Errani-Vinci ("chichiwawa" o "chocoblock", fate vobis). Ma fortunatamente qualcun'altra ci salverà da quello spettacolo pietoso visto a New York (vado io? vadi, vadi...).
Azarenka 55% (Vinci 20%, Vesnina 15%, Lepchenko 5%, U.Radwanska 5% – Errani 35% (Kuznetsova 25%, Wozniacki 15%, Pavlyuchenkova 10%,  Hsieh 10%, McHale 5%).

Serena Williams (3) – Kvitova (8). Nel menu di Serena (tutte rigorosamente crude): la giovane Muguruza e la maschia Shvedova (ma occhio alla piccola e terribile tedesca Beck). Quindi il piatto di ottavo uscirà fuori da uno spot equilibratissimo: la Masha ridotta (in bene ma anche in male) Kirilenko, la piccola King, Giovannona Wickmayer che se la vedrà con Jarmila Gajdosova (tornata a sparar missili dopo un anno di coma), o la tignosa quadrumane cinese baffuta Peng.
Una Kvitova limitata da problemi d’asma nella calura australe, può però bastare per battere la vecchia leonessa sdentata Schiavone (ormai esaltante solo nei misti di quasi esibizione). Poi per lei terrificante uno-due di teenagers diversamente virgulte: il mancino martello Robson e la solida bambolona Stephens. Ottavo modesto con l’esperta Petrova o la picchiatrice miope Safarova. Una speranziella per Kimiko Date. Impresa kamikaze al primo turno contro Petrova, ma nulla è impossibile a chi non guarda una carta d’identità che dice 1970. 
Serena 75% (le altre 25%) – Kvitova 25% (Robson 25%, Stephens 30%, Safarova 10%, Petrova 10%)

Li (6) – Radwanska (4). Ottavo di lusso tra l’esperta cinese ed il cyborg Stosur (in cortocircuito nella calura australe d’inizio stagione). La prima deve guardarsi dalla Ivanovic in salsa rumena Cirstea, Stosur dalla mosca tsé tsé Jie Zheng e dalle roncole smidollate della tettuta tedesca Goerges. Attenzione alle palombelle alate dell’unica italiana che mi piace (forse perché non lo è più) Romina Oprandi. Sulla sua strada la sottiletta Pironkova (abbordabile, se non bruca l’erba) e proprio la Goerges che può mandare in tilt, se tutto gira come dovrebbe girare e quasi mai gira.
Radwanska ha bei test di prova per una probabile finale (giocatela vincente/piazzata a 13,00): Watson o Barthel, giovani di gran prospetto, per un probante test di terzo turno. Poi in ottavi una tra due starlettes scadute che dominavano le scene fino a qualche anno fa (si stava peggio quando si stava peggio), l’appannata Varenne Jankovic e l’emaciata Ivanovic che pare un fuscello fermo e scoordinato che tira colpi a vanvera. Forse meglio delle due l’altra slovacca di lungo corso Hantuchova. 
Li 40% (Stosur 25%, Goerges 15%, Jie Zheng 10%, Pironkova 5%, Cirstea 5%) – Radwanska 50% (Barthel 20%, Watson 10%, Hantuchova 10%, Janko-vanovic 10%).

Kerber (5) – Sharapova (2). "Briegel" Kerber-Bartoli: ottavo di finale da incubo notturno post peperonata. Ci possono salvare solo la giovane americana Keys o Paszek sulla via della lacerante tedesca, Makarova, Medina Garrigues, o addirittura l’italiana Giorgi (che però ancora deve capire le regole base del tennis) su quella dello straziante paradosso estetico Bartoli.
Sharapova con la testa nelle nuvole e le giunture scricchiolanti, rischia moltissimo in un confronto antico di terzo turno con Venus Williams. Outsiders, Voskoboeva (avversaria di Venere nel primo turno) e Erakovic. Ottavo molto duro, dove presumibilmente arriverà la gnoma killer Cibulkova (bel primo turno contro l’impunita sedicenne Barty, che gioca in modo semplice ed impressionante), se verrà a capo di Flipkens o Zakopalova, esperta ceca sempre ostica
Kerber 40% (Bartoli 25%, Makarova 15%, Medina 10%, Keys e Paszek 5%) - Sharapova 40% (Venus 25%, Cibulkova 20%, Zakopalova 10%, Flipkens 5%).






Draw Uomini

A naso, sentiero bellico cambogiano per Federer, insidioso per Murray, meglio Djokovic. Outsiders: Tsonga, Del Potro e Berdych. Mine vaganti, vecchie e giovani: Janowicz, Haas, Raonic, Tomic, Dimitrov. Occhio al fromboliere Volandri (che a 5001,00 si potrebbe anche pronosticare. Per cautela però,  prendete lo 0-3 iniziale e week end pagato sulle spiagge della Nuova Caledonia). 

Djokovic (1) – Berdych (5). Prima di arrivare al bombarolo con le cataratte Berdych, Djokovic deve affrontare qualche insidia folkloristica: un perdente d’epoca  come Mathieu, il giovane Harrison, uno tra Feliciano Lopez (gradevolissimo, ma ai minimi termini) o Stepanek (delizioso, ma attempato e ferito) e Troicki (spiritato e inguardabile, oltre che perdente). Ottavi di finale sulla carta contro Wawrinka o Querrey, tornato a buoni livelli d’orrore. Da queste parti anche Flavio Cipolla, superato il difficile ostacolo Kamke, ci sarebbe il revival di un match antico, con lo svizzero mandato in spocchiosa crisi da abuso di topexan.
Cammino allegro per Berdych. Occhio a quel Bautista, tignoso iberico che nel primo torneo stagionale lo ha battuto facendo emergere tutta la demenza dei suoi schemi inesistenti. Proprio contro Bautista, inizia Fognini. Match anche alla sua portata, se il super io non andrà a passeggiare sulle acque del fiume Yarra facendogli credere d’essere McEnroe che s’ingroppa Iddio portandolo a urlare quanto è bravo e talentuoso. Poi Melzer, in pantofolaio calo post matrimonio, prima del malconcio Monaco. L’argentino rischia di rimanere invischiato in uno spot insidioso: La pertica Anderson più che il solito combattente-perdente Verdasco. Qualche chance anche per Malisse, panciuto e semovente ma che si porta da casa sempre un braccio baciato dagli Dei che “stavano in forma quel giorno”. O per il giovane talentino Goffin. Sfortunato (ancora) Lorenzi che trova subito Anderson, per un’impresa impossibile. 
Djokovic 65% (Wawrinka 15%, Querrey 10%, Harrison 5%, Stepanek 5%) – Berdych 50% (Anderson 15%, Verdasco 10%, Goffin 10%, Fognini, Bautista, Malisse 5%).

Ferrer (4) – Tipsarevic (8). Ancora questo quarto di finale terrificante. La speranza è che si ritrovino, scarnificandosi come a New York. Dopo il vecchio gigante Karlovic, Ferrer deve elevare il suo livello di vangatura per spazzare le insidie di Baghdatis (spesso in palla in Australia, col suo seguito di avvinazzati ciprioti) e negli ottavi l’ottimo Nishikori, sapiente e in crescita. Per lui insidie derivanti da due diversamente squilibrati russi: l’esperto Youzhny e il giovane Donskoy.
Mine vaganti come piovesse per Tipsarevic, prima dell’ottavo da Mister Universo con Almagro. Occhio al vecchio combattente “Rocchio” Hewitt per uno dei primi turni più interessanti, quindi Dimitrov in rampa di lancio della Nasa e neo signor Sharapova (ammesso che batta il meno dotato ma più esperto Benneteau). Almagro si guarderà le spalle da Jerzy Janovicz, autunnale eroe di fine 2012. Se esprimerà metà del tennis sciorinato a Parigi, per Nico saranno problemi seri. Primo turno tra Jerzy e l’italico gladiatore Bolelli pim-pum-pam, picchiatore anch’ello ma che, tapino, deve ancora scoprire l’ebrezza sconcia di una variazione, uno slice, una smorzatella. 
Ferrer 50% (Nishikori 25%, Baghdatis 20%, Youzhny 5%) – Tipsarevic 35% (Dimitrov 20%, Almagro 20%, Janowicz 15%, Hewitt 10%).

Del Potro (6) – Murray (3). Sulla strada del granatiere argentino il solido e storto spagnolo Granollers, con giovani insidie solovene di contorno, Bedene (di più) e Zemlja. Confezionato l’ottavo già drammaticamente visto da quelle parti con Cilic. Il croato dall’occhio implorante deve però guardarsi dalla minaccia Seppi. Ed io, con quello sguardo omicida addosso, non dormirei tranquillo. Occasione della vita per il nostro coguaro montanaro, prima dell’assalto a Cilic: Zeballos, Istomin o Sijsling, olandese forse troppo bello e pulito per essere anche vincente.
Murray non avrà grossi grattacapi (eccettuate le vezzose quaglie Stakovhsky, Florian Mayer e cavallino basso Berankis), prima di un ottavo contro Simon (occhio e soldi sul bancone per il suo esordio col nostro Ace-Volandri: 3-0 e passa la paura) o la scintilla pazza Dolgopolov, impronosticabile anche nelle acconciature. Interessante primo turno tra lui e l’orrido stunt-man Monfils, in ripresa finché non si schianterà nuovamente (è il prevedibile destino di chi si flagella consapevolmente le ossa). 
Del Potro 50% (Cilic 20%, Granollers 10%, Seppi 10%, Istomin 10%) – Murray 55% (Dolgopolov 20%, Simon 15%, F.Mayer 10%).

Tsonga (7) – Federer (2). Spot da orgasmo tennistico. Uno dei primi turni da annotarsi, il derby francese tra Jo ed il vecchio Llodra, splendido mancino fuori dal tempo. Dopo Soeda (in crescita zen) e il brasiliano dalla mano storta (peggio dei piedi di  Lucio) Bellucci, ci sarebbe quindi un ottavo bellissimo contro uno tra Gasquet (altro derby) o il vecchio e irriducibile Haas. I due darebbero vita ad un terzo turno ancor più fascinoso ed eiaculante. Occhio però agli ostacoli Nieminen e caffè Mokambo Falla, “bestio” che s’esalta sempre negli slam.
Federer ha praticamente pescato ad ogni turno l’avversario peggiore possibile: Paire (imprevedibile, nella sua circense follia), “Nosferatu” Davydenko (riemerso inaspettatamente dalle catacombe), il rampante Tomic (sfrontato quanto basta, e in casa), Raonic (il peggior cliente da prendere negli ottavi). Sempre che l’esplosiva pera canadese non si faccia uccellare dalla leziosa cinciallegra Kohlschreiber (in gran forma tra le pecore neozelandesi).
Tsonga 45% (Gasquet 25%, Haas 20%, Soeda e Nieminen 5%) – Federer 50% (Raonic 20%, Tomic 15%, Kohschreiber 10%, Davydenko 5%).



7 commenti:

  1. Rinizia il tennis, riniziano gli imperdibili pronostici, insomma qualcosa di buono a gennaio c'è.
    Sono curioso di vedere un pò di giovincelli che sono parsi in gran spolvere in quest'inizio di anno, da Paire a Dimitrov e soprattutto Tomic che mi sembra tra i tanti quello più in palla.

    Nella speranza di qualche miracolo senile di Tommy Haas o di qualche miracolo e basta di Dolgopolov. In alternativa mi tengo Roger che non gioca una partita ufficiale da novembre, massima stima per lui!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, tra i giovani sembra quello che ha iniziato meglio. Viste anche le sconfitte (gravi) di Dimitrov e (combattute) di Goffin.
      Hass se tiene fisicamente può arrivare a Gasquet. Ma tre su cinque, con quella calura è molto complicato. Dolgopolov e Monfils, ipoteticamente è un abbinamento niente male.

      Elimina
  2. Petra Martic ha avuto un sorteggio pessimo, ma Kirsten Flipkens al quarto turno ci può arrivare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti sei preso la briga di trovare le uniche che non ho nominato? Spero non ti sia costato molto tempo. Martic già fuori, ma da mesi è fuori forma. Flipkens invece, tra le insidie per Kerber ci può stare. Mettici pure un 2% anche a lai, per i quarti di finale.

      Elimina
    2. Ma no, non mi è costato molto tempo! Le ho pescate tra le mie favorite, dispensatrici di bel gioco senza un futuro da campionesse (anche se Petra...). Tra le aspiranti favorite, apprendo con tristezza della sconfitta di Caroline Garcia.
      Ad maiora!

      Elimina
  3. La parte bassa con roger pare essere un mini torneo a sè stante...vedo uno spiraglio per l'amato xavier;dopo aver vinto facile contro il brutterrimo andujar aspetta ora verdasco, reduce da una battaglia con goffin, e in previsione vedo per lui un possibile ottavo con berdych...dimitrov ci ha già lasciato nel frattempo, preso com'è dalla sua masha...si spera frizzantina anche la porzione "dominata" da ferrer dove potrebbero uscire su tutti: Janowicz, Baghdatis e Youzhny, sempre se accompagnati dalla materia grigia...un saluto al resoconto di metà torneo...Ste

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per Xavier, dipende tutto dal match di secondo turno contro Nando. E' in forma, e se regge fisicamente se la può giocare.
      Su Dimitrov mi sono già espresso. Per ora è una promessa. Bene con Masha. Ma con tutte le pin-up, e belle e brave figliuole che girano attorno, questi bambocci si fissano proprio con le starlettes del tennis? Sarà masochismo inconscio. Janowicz bella minona vagante...

      Elimina


Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.