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lunedì 18 marzo 2013

RAFAEL NADAL, L’EPOPEA DEL LAZZARO CAUDILLO






Come Lazzari svegliati d’incanto dal mortale sonno, Cristi che si fermano in sperdute Eboli sudamericane o semplici viaggiatori stanchi in sosta sul ciglio della strada per pisciare, fate voi. La sostanza è che Rafa Nadal è tornato. Come nulla fosse. Otto mesi di stop, tra misteriosi infortuni di cui trapelavano nebulose e frammentarie notizie stile oltre cortina negli anni ’70.
Tutto fa brodo e contribuisce a creare attorno a Nadal supposizioni e fantasiose immagini, come per gli esseri mitologici. Metà uomini e metà mostruose creature innaturali. La realtà sotto i miserabili occhi degli umani è altra. Lo spagnolo s’è rialzato, con veemenza e ferocia clamorosamente antica. Tritura un Federer ciancicato e vacanziero, punisce col solito piglio da giustiziere il tradizionale allocco surgelato Berdych, trionfa in finale spuntandola di rimonta sullo stanco Del Potro. Non male per un lungodegente reduce da otto mesi d’infernale-infermità, e un infortunio così grave da metterne in dubbio persino il ritorno, se non grazie ad un arto in vetroresina.
Improbabile, per gli umani. Non per gli esseri mitologici di cui sopra. L’iberico ha fatto la scelta più saggia. Lo si diceva ad inizio anno dopo la rinuncia all’Australia, e così è stato. Ritorno soft (e ben remunerato) in piccoli tornei sudamericani tra sghembi peones muggenti da "Buscopan reflusso" e l’orgoglio Hidalgo che lentamente montava, partita vinta dopo partita, assieme alle solite, ormai stucchevoli, bizzose, pretese, sassolini fastidiosi da levarsi. Segnali di fumo buoni per farci capire come ormai fosse pronto. Con l’espressione da Caudillo stizzito rimarca come abbia vinto nonostante il dolore e il tormento che la superficie dura gli procura alle giunture. Un torneo, dice, nel silenzio ammirato, che si dovrebbe giocare su terra verde. Quella che per gli Us Open fu abbandonata trentacinque anni fa. Mancherebbe un’ultima pretesa, per abbellire il tennis: che non si possa assegnare il punto prima dei diciotto scambi, pena warning. E che, ovviamente, tra un quindici e l’altro ci sia il tempo necessario. Circa un minuto e mezzo, a seconda. Sarà lui, con un benevolo cenno del capo, a dire quando si possa iniziare. E' solo un’illazione, ma pare che dopo aver sentito queste dichiarazioni, Silvio Berlusconi lo avrebbe indicato come Ministro ideale per un suo futuro governissimo. Come lui parla per il bene dell’Italia intiera, Rafito protesta solo per il bene del Tennis tutto.
Vincitore assoluto l’iberico. Grande torneo anche per Del Potro, che annichilisce in rimonta Murray e Djokovic. Potrebbe essere lui, nei prossimi mesi, l’uomo giusto per scombinare i piani dei primi quattro, anche se vederlo con la lingua penzoloni e piegato su se stesso dopo nemmeno venti minuti di partita, non mi lascia fiducioso pensando a maratone di slam di cinque ore. Il pistolero argentino è parso più moderato, a tratti, meno arrischiato e spartano del passato. In finale tira meno vincenti dello spagnolo ed è meno decisivo con la prima di servizio. Molto è dovuto alla superficie lentissima, il resto lo fa un atteggiamento più attento. Fucilate non più in serie o a mitragliante ripetizione, ma improvvise, nel quadro di una sorprendente pazienza, tra palle senza peso e inusuali slice. Per un set e mezzo sembra potercela fare anche con Nadal, poi deve arrendersi. Di Federer, già detto. Presente per onor di firma. Con problemi alla schiena e mente in vacanza. Mai così dimesso. Ora si fermerà, provando a ricaricare in vista della stagione su terra e Wimbledon. Tsonga (mezzo rabberciato) e Berdych (tutto lobotomizzato), ancora lontani dalla solidità dei primi. Murray e Djokovic, bloccati da Del Potro, rimandati a Miami. Ferrer con le pile scariche vale quanto il suo braccio (il numero 70/80). Italiani? Il primo turno non l’ho seguito.
Rasenta la più atroce noia mortale, il torneo al femminile. Assente Serena, ritiratasi cammin facendo Azarenka, inciampata subito Radwanska, per Maria Sharapova è una passeggiata in camporella per le assolate vie di Palm Springs, con ombrellino che ne ripari la pelle lattea dai raggi del sole. Rispunta addirittura la bamboletta pallettara senza collo Carolina Wozniacki. Clamorosamente finalista. Un po’ di rimpianto per i colori azzurri. Se oltre a Serena e Vika anche a Masha fosse venuto un raffreddore da fieno, avrebbe potuto giocarsela Sara Errani (ohéééé). Il suo incontro con Marion Bartoli rimane splendido preambolo della dolce morte.


26 commenti:

  1. Io son abbastanza convinto che il Rafito ci abbia preso tutti per i fondelli per 8 mesi... Ma non specifico di più, sennò mi dan del complottista paranoico =)

    A parte questo, é un piacere leggerti, come sempre! La descrizione del personaggio Nadal é stupenda!
    Spero davvero che possa esser l'anno di DelPotro, magari a giocarsi una finale di slam d'altri tempi contro Tsonga, e se vince il francese, meglio ancora...(altri tempi nel senso che sono lustri che si non si gioca una finale senza uno dei quattro...)

    A presto Picasso, nella speranza di legger qualche tuo nuovo pezzo prima di giugno e del Roland Garros =)

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    1. Sul prenderci per i fondelli, può essere. E' una delle opzioni. Ognuno si fa le sue idee, pensa, fa congetture. Succede nei bar, nelle pizzetterie, ferramenta, forum e giornali. Ora (uau) iniziano a circolare voci anche tra i tennisti, quelli che giocano e tirano palline (vedi Huta Galung, il Federer con gli zoccoli olandesi).
      Qualcosa di poco limpido c'è, almeno io lo penso. Ma non potendo pensare altro, non resta che guardare le partite. Come si faceva con Armstrong quando andava come una motoretta in salita, sperando sia tutto vero. Altrimenti non avrebbe più nemmeno senso guardare questo sport.
      I pensieri e i dubbi (leciti) però non sono certo un crimine.
      Del Potro ha giocato un gran torneo. Con Murray e Djokovic è stato anche più paziente e concreto del solito. Vediamo, certamente più lui di Tsonga o Berdych sembra possa inserirsi nella lotta ai vertici.
      Ciao Siro, a presto.

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  2. Holà Picasso, hai disegnato proprio un bel quadro di questo torneo, un po' strano, di Indian Wells. L'unico perennemente felice sembrava il signor Oracle (Larry Ellison per intenderci).
    Ho osservato Rafael Nadal dopo che ha perso il primo set vs Juan Martin Del Potro. Il suo cervello fumava letteralmente. Vabbè, ha vinto però ha subito precisato che questo era l'ultimo suo torneo sul hard.
    Del Potro... ho l'impressione che il ragazzo non riesca a gestire in modo ottimale le sue forze. Forse questo è dovuto anche al suo fisico piuttosto esile rispetto all'altezza. Comunque, Delpo tra i giocatori oltre 1,90 m è decisamente il migliore.
    Il "mio" Rotschi aveva una faccia color lenzuolo bianco lavato male, qjuindi grigiastra. Peccato. Ma cosa pretendiamo da un giocatore che a 31 anni può ancora competere ai livelli più alti della classifica? Dico però NO ROGER, NO TENNIS. (Son proprio una fan sfegatata......)
    Ciao Picasso, ti saluto cordialmente
    Anna Marie

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    1. Ultimo torneo hard per Nadal, beh...c'è solo Miami. Non è che salterà dieci tornei. Normale, visto che ha fatto quattro finali di fila. Dovrebbe essere umanoide anche lui.
      Non iniziare a nascondere gli anni al Rotschi...che va per i 32. :)
      None era in condizione, si sapeva. Penso sia giusto amministrarsi in modo oculato, se ancora vuol dire la sua nei tornei importanti e provare qualcosa a Parigi, Londra e NY. Da quel punto di vista, credo sappia amministrarsi bene.
      Niente di male nell'essere tifosi sfegatati, e nell'ammetterlo. Di tristi ci sono solo le gazzarre tra faide che ogni tanto leggo nei vari siti...
      Ciao Anna Marie, a presto.

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  3. Direi che chi ha fatto l'impresa è stato Del Potro.
    Ha fatto fuori due dei primi quattro al mondo in sequenza e ha perso in finale quasi sicuramente per ragioni di passaporto biologico.
    Certo l'occasione di trovare in finale il Nadal di oggi era ghiottissima e forse il Del Potro del 2010 non l'avrebbe sprecata.

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  4. Questo, quello e quell'altro.

    “Questo Nadal” ha passeggiato fino ai quarti. Poi ha steso Federer e Berdych in due set. Senza problemi. Volevi anche quell’altro, perché intimamente sadico?

    “Del Potro vero vincitore.”. Nadal si può anche odiare, detestare e sputare. Ma se uno che dopo otto mesi torna e domina un Masters 1000 non è nemmeno il vero vincitore, rinuncio in partenza. Non lo vedo più nemmeno, il tennis.

    Ricapitolo:

    "Questo Del Potro" è il vero vincitore, ma “quello del 2010” avrebbe vinto mani basse.

    "Questo Nadal" (e il "questo" indica un tono minore rispetto a "quello" del passato) ha vinto la coppa.

    Ma basta. Finirete per rendermi lo spagnolo simpatico.
    E Berlusconi credibile.

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  5. Ciao Pic, oggi ho visto Dolgopolov-Haas, a Miami: partita d'altri tempi dominata da un tedesco in giornata di grazia; soluzioni di classe sopraffina con frequentissime discese a rete. Speriamo si mantenga sano qualche altro mese, in attesa di Halle e Wimbledon.

    Ps: ho iniziato a prendere lezioni di tennis: il mio istruttore è un fan di Berdych. Dico io, come si può essere fan di Berdych? Mah.

    a presto
    Klimt

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    1. Visto qualcosa. Considerando gli anni in cui è stato fermo, Haas dovrebbe avere 30 anni e non 35. Poi pensi alla gravità degli infortuni avuti e credo che sul groppone ne sentirà 43. Bravo, ispirato e deciso ad attacare alla prima occasione per non farsi irretire dalla sferruzzate di Dolgopolov.
      Ad ogni modo, grande abbinamento. Ma a Miami c'è stato anche un doppio epocale: Malisse/Haas-Petzschner/Melzer. Tutti e quattro sullo stesso campo.
      Maestro "Berdicchiano". Ognuno ha le sue croci. Il fenomeno per poco non ci lascia le penne contro Traver. Gimeno, Traver.
      Ciao Klimt

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  6. hai detto bene pic: "epocale".
    Ora per i "ragazzi" di Bollettieri un'altra bella partita: mirnyi misha. Peccato per il russo, sul grandstand (per ora) sta facendo passare gasquet per quello solido.
    Buon spiraglio nel tabellone anche per melzer, ora ramos e poi o il paltatore o molto probabilmente il buon nipponico...
    Pronto per l'acuto del bulgaro contro lo scozzese?!?!
    un saluto, ste

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    1. Pare si sia cappottato, il fenomeno bulgaro. Gran talento, immodestia e cervello zero (anzi, magari fosse zero). Niente di nuovo sotto questo cielo.
      Anche i due giovanotti da ospizio Malisse/Haas stanno perdendo.
      Ciao Ste

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    2. Il Bulgaro è sconvolgente. Dopo il quadruplice doppio fallo sul 5-3 nella partita con Djokovic a Indian Wells non immaginavo un altro scempio come quello di ieri!

      Haas/Malisse, lussureggianti e in rimonta!

      Nota di merito anche per Serenona che gioca da fermo fino allo 0-3 del secondo set contro l'orribile Dominika poi il padre le dice che deve reagire per il pubblico lei torna in campo e fa 6-4 6-2. Hollywood style!

      Ciao Pic,

      Klimt

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    3. Aloha Klimt. Massì, il bulgaro ha (innegabili) numeri. Ma ha limiti terrificanti (mentali soprattutto) per reggere ad alti livelli. E poi, bisognerebbe vedere anche se riesca a reggere fisicamente in battaglie serrate.
      Prima o poi verrà fuori (non so a che livelli) con un grande exploit perché i colpi li ha...ma per ora è più forte il rischio che sia stato pompato troppo, per via della somiglianza gestuale con Federer.

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  7. Il fenomeno bulgaro! 5:2 e set-point per perdere poi al tie-break. E' un dono ancbe questo per carità.
    Non ho seguito il secondo set perché questo Grigor Dimitrov semplicemente non merita il mio prezioso tempo. (Rido)
    Thommy Haas invece l'ho seguito con gran piacere vs Aleksander Dolgopolov che non è un facile avversario. Haas dimostra di essere un professionista coi fiocchi. Compirà 35 anni il mese prossimo ! E' ariete e quelli non scherzano. Oggi è in programma contro il Djoker.
    Ciao Picasso, sono molto annoiata perché agli "arresti domiciliari" per la bronchite. Che barba!

    Ti saluto cordialmente
    Anna Marie

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    1. Visto poco, ma forse il necessario. Dimitrov "deve ancora mangiarne di pane amaro" (si dice da queste parti). Niente ti è regalato, ad alti livelli.
      Il buon Tommy è una specie di miracolo. 35 anni ma, come non bastasse, conditi da gravissimi infortuni. Oltre ad un gran piacere nel vederlo giocare, ammirevole ad essere tornato dopo un anno di stop che avrebbe piegato le resistenze anche di un 25enne.
      Ciao Anna Marie. Cura la bronchite, e approfittane per vedere il tennis almeno. Visto che ci sei.

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  8. Svegliarsi e trovarsi messaggi di amore degli amici folli a cui hai detto di giocarsi qualcosa su Haas vincente in due set su Djokovic! L'avevo visto veramente bene con Dolgopolov, ma da qui a rifilar 6-2 6-4 a Nole! Wow!!

    Buona giornata Picasso!
    Klimt

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    1. In tutta franchezza, speravo che (come altre volte) Tommy riuscisse a fare una bella partita, lottata. Ma vincere in due set, nemmeno nelle utopie più folli...
      Perché Djokovic ha ben altra consistenza di Dolgopolov.
      Immenso Tommy, immenso! (riadattamento, perché era un'esclamazione che usavo per il suo compagno di doppio Xavier).
      Ciao a te Klimt.

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  9. Hai visto, Picasso, il Thommy Haas ? Ha estromesso il Djoker meritando ampiamente la vittoria. Il futuro del mondo tennistico appartiene agli ultra trentenni, caro Picasso.
    No, non ho la febbre, sono solo contenta di aver visto una partita decente. Haas concentratissimo, sfoderando tutto il suo repertoire di colpi e Djokovic che in vano cercava di dominarlo, al limite frenarlo. Dunque largo ai trentenni, ultratrentenni !

    Ciao Picasso, una buona giornata.
    Anna Marie

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    1. Guarda, il braccio e l'intelligenza (oltre alla professionalità), non invecchiano. Se sta bene, non ha più nulla da dimostrare, poche pressioni...può fare ancora grandi cose.
      Sembra si sia tornati al 2009, quando il tedesco insegnava tennis a Djokovic ad Halle e Wimbledon. Lezioni gratuite.
      Ciao Anna Marie, a presto.

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  10. mercoledí sera salvato dalla depressione, appena visto che masha (mai tifato per lei) ce l´ha fatta nonostante il vento.
    Certo che se il trattorino si allena un po´ col servizio... di tappe con un buon servizio ce ne sono alcune, la nana cibulkova, per esempio.
    magari si allena meglio questa estate in spagna con un po´di doping e poi al bertoluzzo gli ricrescono anche i capelli: color errani!
    ma bertoluzzo era moro o biondo, non ricordo.
    peró non é importante, tanto non crescono piú.

    tommy geniale e salvezza del tennis bello da vedere.
    peccato che era alle 2 di notte, ma tanto di cappello.
    adesso aspettiamo alle due di nuovo per vedere che fará con il regolarista noioso simon, mi ricordo che una volta federer disse dopo una partita (vinta) di grand slam: con questo spero di non doverci giocare mai piú.
    Saluti dalle terre innevate anche a pasqua;-)
    per fortuna che stavolta abbiamo deciso di andare a sciare!
    luKas

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    1. Tifato anch'io Siberia (ma anche perché il 2-0 Masha mi completava una miserabile bolla di scommesse da 84 euri e rotti).
      Cito quello che ho scritto poco fa non so dove: Vittori, storico allenatore di Mennea ha detto che Pietro aumentò di 600 grammi in 12 anni di massacranti allenamenti (cose che pare siano insostenibili da chiunque, attualmente). Nello sprint. Non nel calcio o nel tennis. Amen doppio.
      Di doping non scrivo più, nemmeno sotto tortura. Mi limito a giudicare quello che vedo. Poi se assumano vetriolo, tritolo o semplice pane, lo scopriremo (se mai) tra trent'anni. E tra le cose che vedo c'è una Errani che rispetto a due anni fa, ma anche rispetto a sei mesi fa, è migliorata fisicamente in modo IMPRESSIONANTE (mi scuso per il maiuscolo stile Salvini). Corre e riprende tutto in modo incredibile. E' una podista ossessa. In più, anche non volendo, giocando il doppio, qualcosa del suo repertorio d'attacco l'ha migliorato. Chiaro, con quel servizio, contro le prime 4 ha vita breve. Anche contro una Sharapova in giornata clamorosamente no, che fa tutto lei (50 vincenti e 50 errori non forzati).
      Può essere la Ferrer al femminile, con addirittura più chances dell'iberico. Di cose più brutte da vedere però, ce ne sono poche. Anzi, nessuna.
      Fortuna che ci sono incontri che ti riconciliano un po' con questo sport. Hass che hai citato (sperém) ma anche Flipkens-Radwanska. match delizioso tra due ragazze che hanno una gran sensibilità di braccio. Attacchi contro tempo, drop, demivolée stoppate, addirittura serve&volley.
      Ciao Lukas, a presto e buone ferie innevate. (qui si va in campagna a mangiare l'agnello (con buona pace della Brambilla).

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  11. La Sara Errani è diventata una podista ossessa perché contagiata dall'amico David Ferrer el trabajador. Osserva, Picasso, lo stile è identico. Io, per esempio, se stavo vicino a Ferrer ora non sarei qua con la bronchite ! Fine delle cavolatine.
    Da noi a Pasqua si mangia il capretto (quello che viene dalle nostre valli) con le patate al forno.
    Buona Pasqua a te Picasso e a tutti gli altri.

    Anna Marie

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    1. Ah, indubbiamente. E' il trionfo dell'orrida antiestetica, ma ormai ha costanza impressionante. Chiaro, se le prime quattro giocano almeno al 30%, non ha armi. E idem una top 100 che la pesta sodo trovando la giornata della vita. Ma questo è. Per me, da vedere (e sentire) e per atteggiamento, rimane la cosa più brutta in tutta la Wta. Ma son gusti.
      Ciao Anna Marie, buona pasqua anche a te.

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  12. Un dramma in corso Pic: dopo un buon primo set il nostro Tommy si sta spegnendo contro la bruttezza iberica n.2; il pubblico di Miami non sa più cosa fare per incitare il nostro ma il calzinofago è talmente abituato a non essere incoraggiato che non ci fa nemmeno caso. Tristissimo epilogo o ci sarà riscossa? Io sogno Haas-Gasquet.

    Klimt

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    1. Era un compito improbo. Difficile che passasse anche uno solo dei due. Santo cielo Ferrer. Reppellente come un ramarro con le zampe storte.
      L'orrore trionfa sempre, è una regola di vita.
      Sperando che il 35enne Haas regga qualche altro mese, e il 31nne zappatore valenciano finisca, prima o poi, la birra. E ho detto birra.
      Ciao Klimt, alla prossima

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  13. ma chi ha messo in dubbio la carriera
    ? solo gli italiani ,i medici anno dichiarato piu volte che le aticolazioni sono perfette ,ohh ma capite o no ,oppure è vero l'italia è talmente perdente che un recupero cosi normale come quello di nadal stupisce ,pensa te come siete presi voi italiani ,anche io italiano ma non ragiono cosi e non faccio parte della mentalita contadina come voi altri ,rafa gia a 11 anni era un mostro ,ed l infortunio non dovuto al logorio fisico ,ma alla malformZIONE DEL PIEDE SINISTRO CHE è EVIDENTE CHE QUANDO CAMMINA IL PIEDE CADEOBBLIQUO ORRIZONTALMENTE E NON CON I LTALLONE PER TERRA,MA EVIDENTEMENTE L ITALIA TROGLODITA NON CAPISCE UN CAZZO

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    1. Arrivati i W PEPPE CRILLE !!1!1!! anche qui?
      Santi numi.
      Quindi chi ha mentalità contadina (italiani "tutti" mandriani e contadini? ci sta. Penso non sia un'offesa come definirci "tutti" mafiosi o bungabunga. Anzi, è un vanto) ha pensato a Nadal gravemente infortunato? Teoria fascinosa..
      Di Nadal con un problema grave alle giunture, se ne parla solo in Italia? Beh, letto diversi articoli: americani, tedeschi, francesi, svizzeri, kazaki e brimani. Tutti ne cianciavano, dopo la coltura delle olive.
      Ma più che gli articoli, sono stati i silenzi del suo staff e le sue parole ad aver suscitato quelle sensazioni (Anche ieri, ndr). Perché se uno dice "non so se riuscirò a tornare quello di prima", io, agricoltore italiano, ma anche un finanziere americano, iniziamo a farci qualche domanda.
      Ma si sa, le allucinazioni dovute ai fertilizzanti usati per concimare i campi, ci fanno avere allucinazioni.
      Dicono che Nadal bluffa sul problema fisico? Vergogna.
      Dicono che davvero aveva un grave problema? Vergogna, incompetenti italiani (agricoltori).
      Decidetevi. E non sentitevi accerchiati. Non ci sono complotti ovunque.

      Ciao, stammi bene e vivi sereno, tifando il tuo campione.
      Una sola preghiera: evita la modalità "strillata" in stampatello, stile grillino d'assalto. Altrimenti rischia di non passare al filtro antispam.
      Poi lo stampatello urlante, non sarà da becero mezzadro, ma a me dà l'impressione di gran cafone ed ignorante.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.