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giovedì 27 giugno 2013

ECATOMBE WIMBLEDON. FUORI DIVINITA’, E MEZZE DIVE URLANTI. Out Federer, Tsonga, Sharapova e Azarenka





Day 3 – Dal vostro inviato di guerra all’All England Club. Bollettino medico: sedici feriti, di cui sei gravi. Due morti apparenti, quattro scomparsi datisi alla macchia


Resto incredulo e ammirato per la circense esibizione da old green del rasta man ("mister lova-lova…mhmm") giamaicano di Germania Dustin Brown, che esplode rutilante tennis d’attacco abbattendo Hewitt. Questo pazzo, pazzo Wimbledon 2013. Ma non fai in tempo a rallegrarti per il ritorno al passato e liberazione dal terricolo applicato alla finta erba, che tutto muta. Ancora. Arricchendosi di nuovi contenuti.
L’erba data in pasto quest’anno è diversa. Un trappolone? Tagliole predisposte per minare volontariamente giunture di poveri atleti e far godere il pubblico dello spettacolo cruento? Quando mai. E’ simile a quella del passato, più bassa e scivolosa. L’hanno anche dichiarato in modo ufficiale. Solo che gli atleti non ci sono più abituati, cadono, scivolano e si fanno male. A casa, o in enorme difficoltà, gli arrotatori e corridori compulsivi, avanti civettuoli attaccanti, bombardieri esplosivi e assaltatori. Niente arrotini. Ma nemmeno divinità. Emergono come cozze patelle in giornate di rara pioggia estiva, estemporanei funamboli guizzanti. Sorprese a go-go, goffe cadute, lettighe, infermieri, urla e campi a cielo aperto in cui sono accatastati i feriti. Né Nadal, né Federer. Avanti i perdenti fatui (avanti, Savoia!), per poco. Poi se la giocheranno i soliti Murray e Djokovic, temo.
Nell’incerto equilibrio sugli infidi fili d’erba, sbuca il lascivo airone Stakhovsky, ucraino che svolazza elegante da anni nel circuito e il cui nome ricorda un ispirato e squilibrato violinista polacco muto. Da tempo esibisce il suo bellissimo tennis in modo intermittente, un po’ penalizzato da superfici castranti. Sul calar del sole, il cardellino esce dalla gabbia arrugginita e imbrocca il match della vita. Gioca in attacco, può finalmente sprigionare serve&volley, persino sulla seconda. A tratti sembra di vedere uno Stich minore, attaccato a rete, che delizia con volée di rovescio a catapulta. Il terreno è oggettivamente ai limiti del praticabile. Lo stesso Sergiy cade diverse volte. Ha però il fuoco dentro, in questa folle giornata di tennistica Apocalisse in cui rischia di crollare lo stesso All England Club. Sta provando ad abbattere il monumento svizzero, proprio su quel campo in cui la leggenda è nata nel suo sviluppo e avviluppo magico. E lo fa senza estenuanti corse o fisicismi, ma volleando. Cade, ruzzola, il cartone animato dell’est, con faccia da brutto anitroccolo e occhio ceruleo. Si rialza e continua ad attaccare, tra uno splendido rovescio vincente e rete difesa alla grande, sotto lo sguardo di allenatore e fidanzata bamboletta che ride come le mancassero un paio di venerdì. Incredulo il vecchio santone Boris Sobkin, uno sadico, che nella vita ne ha viste tante (essendo allenatore anche di Youzhny), con le rughe che sorridono per il miracolo in atto.
Cadono le divinità tennistiche, mostrando il fianco ad umane crepe. Roger dopo il primo set di solita, regale danza tennistica in controllo, si smarrisce. E’ contratto, come bloccato. Un po’ la versione ultima, umanamente in calo. Dipende troppo dal servizio. Lampi di quel magnifico tennis sfolgorante e senza eguali, e black out decisivi. Non era preparato al serve&volley dell'avversario, e fatica coi passanti. Quando si ritrova sotto di un set e di un break nel quarto, tutto sembra svanire. Qualcuno non si capacita. Se perdesse diverrebbe numero 6 al mondo, non si può credere vero. Così leggo esimi commentatori tifosi. E sticazzi, direi io. E’ stato numero 22 Sampras. Numero 28 McEnroe, 174 Connors. Perché pensare sempre a quei maledetti numeri e non all’emozione della partita? lo svizzero infatti, con un picco d’orgoglio antico, riprende il match per i capelli. Recupera il break. E' il momento in cui avrebbe dovuto pigiare sull’acceleratore, e invece non lo fa. Spreca anche due set point, lascia rientrare l’altro e spinge nel modo sbagliato, stizzito, con atti che non gli appartengono: prova l’evirazione dell’avversario con inutili pallate al corpo o a decapitarlo, con altra livorosa bomba al volto. Mai visto così cattivo con Nadal, ad esempio. Nel tie-break finale, perde. Ucraino bravissimo e divertente. Uno che vent’anni fa sarebbe forse stato tra i top 15 e avrebbe provato a vincere Wimbledon, come Stich appuntoFederer non al massimo (ma quel massimo, tornerà mai?). Fosse entrato quel passante sul set point, poteva ripetersi la stessa storia dello scorso anno, quando da campionissimo si cavò dalla buca con Benneteau. "La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna". http://www.youtube.com/watch?v=FakOFSCDJqQ
Prima della divinità svizzera, erano venuti meno altri semi feticci tribali e mezze divette urlanti. Cade e si fa male il vecchio Stepanek contro Janowicz. Cede dopo due games il palo della luce spento Isner. Frana anche il ginocchio di Tsonga avanti di un set contro Gulbis. In quest’ecatombe irreale, avanza la sua incresciosa candidatura per la finale Tommy Robredo che, ignaro di tutto, somme considerazioni su erba alta, bassa, pericolosa o scivolosa, batte Mahut e avanza. Garrulo e orèndo.
Tra le donne, il bollettino medico è sconcertante. Azarenka, dopo una notte in bilico, con equipe di luminari impegnati a salvare il salvabile, ha ammainato bandiera bianca. Avanti Pennetta (evviva!). Poi altri inattesi miracoli e prosceni da simil Lazzaretto. Wozniacki (pure lei con le bianchicce chiappe smunte spesso in terra) ischerzata dalla lodevole e tecnicamente sublime Cetkovska. Ivanovic schiacciata anche in bellezza (in intelligenza e tennis basterebbe una vongola morente sullo scoglio) dalla giovane canadese Bouchard. Avvilite, per concludere in bellezza (va beh), le sgroppate di “Furia cavalla del West” Jankovic, abbattuta dalla Dolonc.
E non è tutto: via l’ululatrice bielorussa, a casa l’urlante siberiana Sharapova. Festa nazionale. Chiuso il reparto di gestazione neuropsichiatrica. Esultiamo. Anche Masha sempre per le terre, come goffo muflone biondo. Falciata dalla giovane emula di raglio, Lacher De Brito. Tipa promettente e che ancora quindicenne e numero 200 ricevette un warning per eccesso di urla. Immaginate lo strazio. L’impunita non ebbe timore e dichiarò: “Perché non lo chiamano alla Sharapova o alle altre?”. Ovvio che mai avrebbero attentato al sacrale latrato della diva dalla faccia di roditore gigante. Beata e ignara gioventù. Se diverrà forte, non lo chiameranno nemmeno a lei. E' la vita, bellezza. Oggi però, corsi e ricorsi, la batte sul campo. E in modo netto. Di più non so, perché (viva Iddio) non ho visto. Ma pure il Fado portoghese sembra musica allegra.
Ah, pazzo, pazzo, crudele e magico Wimbledon.


18 commenti:

  1. fuori tutti i migliori (malisse, mahut, federer, hewitt, stephanek) l'ultima speranza resta dustin brown. Per quanto stimi Hewitt, Brown oggi era qualcosa di incredibile. Da notare quando sbagliava la prima di servizio se l'andava a prendere lui senza far muovere il raccattapalle. Come ha fatto un genio simile ad essere arrivato soltanto al n. 89?

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    1. C'è l'ucraino di ieri. Benoit, il polacco, Gulbis, Llodra, Melzer, Dimitrov, Misha, Gasquet, Haas, Kubot, Sijsling, Dolgo... sperando di non segarli, qualcuno di divertente è rimasto. L'en plein era oggettivamente impossibile.
      Brown ha sempre avuto certe fisime. Riprende lui la pallina. ma spesso il lavoro glielo fa fare lo stesso richiedendo la pallina con cui ha fatto il punto. Tennista per me divertentissimo. Ma tira e gioca ogni cosa, con un tennis senza raziocinio. Quando gli entra tutto, serve in quel modo e su un'erba così veloce, diventa inarginabile.

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  2. Mi dispiace per Federer perché sono cresciuto con lui. Per motivi "anagrafici" di Sampras ho visto solo gli ultimi anni mentre Federer mi ha accompagnato praticamente per tutta la mia adolescenza. E' stato il "mito" delle mie superiori. Purtroppo la campana suona anche per lui, temo seriamente che il trionfo dello scorso anno sia stato il "canto del cigno", ma alla fine è solo la natura che fa il suo corso, nulla dura in eterno. Finirà con Djokovic vs Murray, ma la speranza che spunti un qualche outsider tremendo (Gulbis? Dimitrov?) a far fuori tutti è forse più concreta oggi.

    Tra le donne, almeno nella parte bassa, è veramente un terno al lotto. Date le condizioni della Kvitova chiunque delle sopravvissute nella parte bassa può aspirare ad arrivare in finale a perdere da Serena. Personalmente spero tocchi alla Flipkens l'onore della medaglia d'argento, ma non mi dispiacerebbe un "premio alla carriera" per la Pennetta.

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    1. Federer era il mio favorito tra i 4 big. Tsonga tra i 4 outsiders. Quindi sì, un peccato per ieri. Mentre le mine vaganti rimangono in piedi, così come una finale Murray-Djokovic.
      Tra le donne, nella parte bassa è davvero un torneone di medio livello wta. Incredibile, con Masha e Vika fuori, se Errani avesse trovato qualche pippa over 100 (come altre volte) nei primi turni, rischiavamo di trovarcela in finale. Mie preferenze: Cetkovska, Pennetta, Flipkens (tutte e tre MARTORIATE da infortuni e sfortune incredibili), Puig, Stephens. Ma potrebbe essere essere l'occasione di rilancio per Kvitova.

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  3. una Waterloo... tanta gioia ieri ed una tranvata oggi, in una giornata così non si può che prenderla con filosofia direi. Certo fa uno strano effetto vedere il Re andare fuori così.
    Darcis addirittura non ce la fa neanche a scendere in campo, sembra una maledizione battere Nadal a Wimbledon.
    Tutte queste scivolate mi ricordano un pò madrid '12 e lì un biondino ceco sfiorò la vittoria... Il feeling con Londra c'è, a parte l'annata scorsa.

    Mi limito a supportare cretini ed infermi del calibro di Melzer e Paire, non ci resta che piangere.

    Ma la madre di Murray lo pedina davvero a Feliciano ahah credevo scherzassi finchè non ho visto tanto di foto. Un saluto Picasso!!!

    Paolo

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    1. Scarso equilibrio, corsa precaria, terreno scivoloso e difficoltà ad addomesticare rimbalzi irregolari. Di solito premiano meno i corridori e di più chi riesce a trattare bene la pallina grazie a maggior sensibilità di braccio. Non a caso su quella terra blu per equilibristi vinse il più capace di tutti nelle situazioni estreme Federer . E ieri ha perso non per il terreno difficile, ma perché ha giocato male (e benissimo Sergiy).
      Tifare i "cretini", è da internamento. Non li puoi tifare. Al limite simpatizzare e divertirti. Godere di quello che offrono, indipendentemente dal risultato. Si "tifa" Nadal, Federer, Djokovic, perché lì si punta a vincere. Coi cretinetti puoi accontentarti di (pur piacevolissime) vittorie di Pirro.
      Ciao Paolo, un saluto a te

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  4. Una strage vera e propria questa edizione di Wimbledon. Roger Federer ha perso (e sono triste). Ma Sergiy Stakhovsky ha giocato davvero con il fuoco nelle vene. Federer invece.... dove erano i suoi serve&volley e le altre finezze di cui è capace ? Sperava nell'errore o nel cedimento fisico dell'avversario e si è lasciato trascinare pure nelle cattiverie. Che spavento quando gli ha sparato addosso quel diritto che Stakhovsky fortunatamente ha potuto evitare abbassandosi. E lo sguardo di Roger, mai visto così. Con i nervi a pezzi.
    Comunque, i Rosol quest'anno a Wimbledon sembrano spuntare come funghi (Dustin Brown, Steve Darcy, Stakhovsky, Larcher De Brito) seminando vittime eccellenti.

    Ciao Picasso, oggi è una giornata bigia e freddina ma ti saluto ugualmente con un largo sorriso.
    Anna Marie

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    1. Nessuno ha fatto notare una cosa: Federer secondo me secondo me, non si aspettava quei continui serve&volley. Perché ormai non si è più abituati. Nemmeno lui. E non è riuscito a passarlo come avrebbe voluto.
      Da lì poi, tutto il resto. La frustrazione, evidente, da cui è nato l'episodio. Non solo al volto, ma anche in un paio di altre circostanze, quasi stizzito da quello che continuava a zompargli a rete, ha provato ad impallinarlo. Niente di male. Cose sempre successe. Ricordo una volta Lendl a McEnroe, a rete. Episodio quasi simile, McEnroe si fece una risata, poi prima di servire l'altro quindici gli disse qualcosa tipo: "il tuo miglior colpo".
      Credo Federer fosse teso, troppo. Anche alla fine, l'espressione che aveva a fine match era tutto un programma. La differenza con quello dello scorso anno che quasi stava perdendo da Benneteau non è così grande. A volte la differenza la fanno i dettagli.
      Ciao, buona serata a te

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    2. Eh già, non se li aspettava no, quei continui serve&volley. Oserei quasi dire che ha sottovalutato questo Stakhovsky giocando in modo troppo blando sin dall'inizio. Al Sergiy è riuscito tutto, al Roger no, è rimasto bloccato su quel gioco serve&volley del suo avversario ed è rimasto frégué (è solo un mio francesismo per fregato.)
      Da sperare che al Stakhovsky non succeda quello che è successo a Darcy che, trascinato da intervista a intervista, non riusciva più a riposare perché l’agitazione era troppo grande e ha dovuto dare forfait.
      Tutto sommato, caro Picasso, si può dire che questi “Rosolini” portanto un po’ di variazione nel ranking ATP.
      A proposito, Roger Federer ha avuto un biasimo per le scarpe con le suole arancioni, edizione limitata della Nike. Wimbledon dresscode è bianco e lui obbedisce e cambia scarpe. La Serena arriva ora sul campo con i suoi mutandoni sgargianti (arancioni). Che lei sia una ribelle in tutto e per tutto ?
      Ciao e buon pomeriggio
      Anna Marie

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    3. Pure Masha (una prece alla memoria) aveva la mutanda arancione. Forse perché gli indimenti intimi (si presume) non debbano essere visibili e quindi non rientrano nella regola.
      Non capisco la sciocchezza di questa regola total white. Anni fa ricordo Edberg o Lendl con maglie chiazzate, Chang a righe, McEnroe con le maniche completamente nere o rosse, prima ancora a righe. Prima l'importante era che dominasse il bianco (2/3 della divisa credo), ora esagerano. Sembrano dei monaci.
      Salut

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  5. Ciao Picasso, vorrei sottoporre alla tua attenzione questo articolo e, possibilmente, avere un tuo parere in merito. Grazie.

    Fabio

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/27/tennis-lato-oscuro-di-wimbledon-fuori-odesnik-coinvolto-in-doping-e-scommesse/638711/

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    1. Odesnik gola profonda? Come Ciancimino jr? Almeno quello le spara molto grosse e ad alti livelli. Bella gola profonda questo, se ha contribuito a far condannare solo Koellerer.
      Metti qualche bigliettone su una tua sconfitta a 10/1 o 12/1 (o meglio ancora su punteggi live orchestrati) e ti porti a casa quello che guadagneresti con la vittoria di un torneo Atp. E chi è fuori dai cento magari si paga le spese della stagione. E' l'indole dell'uomo, portata a barare,
      Lo faceva solo il DEMONIO Koellerer?
      Pensare e dire che si dopino solo il numero 130 e il numero 830 e che scommettano in modo illegale soltanto il numero 200 e 730, è comico.
      Che non si voglia colpire in alto, può essere un'evenienza. Finché però si deve dar credito a un ipotetico Ciancimino jr/Odesnik per condannare gli over 100, stiamo freschi.
      Grazie Fabio e ciao.

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  6. sei un fan di woody allen, io no ma ho visto questo film, una vera angoscia. E' vero la fortuna conta, e citando Foster Wallance "ci si allena con il talento". Il tedesco giamaicano in camper ha battuto Hewitt che se non avevo dubbi che avrebbe battuto Wawrinka ero sicura che sarebbe caduto poi. Oramai gli resta solo il suo agonismo.
    I giocatori pianteranno su un casino per quest'erba adesso, è bello veder schiantarsi le valchirie, meno farsi male alcuni perchè non sono abituati. Dopo aver visto il modo in cui ha giocato la semi del RG non ho più speranze su Tsonga ma l'ultima la mettevo su wimbledon e su questo...
    Federer è in calo naturale, le amnesie le ha sempre avute, adesso aumentano,non è concentrato, è normale..(appoggio il non averlo mai visto cattivo così con Nadal mentre il contrario alla grande)non capisco l'accanirsi a giocare, non avrà altro da fare nelle vita.
    Speriamo in altri corpi lasciati per strada e vincitore a sorpresa, mi sa di no che sia l'anno di Murray
    Ciao, Jess

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    1. Perché angoscia? Degli ultimi, nel filone cupo-psicologico è il migliore. Un capolavoro assoluto, sceneggiatura, scrittura, regia e tutto. E il continuo rimando alla metafora della pallina che può cadere o da un lato o dall'altro, come l'anello che rimbalza sul cornicione. Basta poco, niente, una semplice casualità e mutano tutti gli eventi futuri.
      Se Sergiy avesse mollato per un paio di quindici la presa, l'avrebbe spuntata al quinto. questione di poco. Come poca la differenza con quello che l'anno scorso si salvò con Benneteau.
      Tsonga stavolta s'è fatto male, ma ormai secondo me il primo a non crederci è lui.
      Anno di Murray, può essere. Vediamo chi salta oggi.
      Ciao a te

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  7. Ti scrivo ma francamente non saprei cosa commentare. L'eliminazione di Federer ? Troppo facile , ormai è da inizio stagione che in queste condizioni. L' importante è che ci creda lui a quello che può fare anche se per me è difficile che US Open siano un successo. Ai carneadi che vanno avanti nei tabelloni ? Prima di quest ' erba pantano era normale che attitudini erbivore si spingessero ai confini del tabellone. Di Nadal si è già detto. Forse qualche elogio lo meriterebbe Kimiko per le capacità e attitudini. Piagnistei di starlet e tamarre dell' est sarebbero da censurare per l'ignoranza che esprimono. Forse bisognerebbe puntare qualcosa sulla sconfitta di Serena nei prossimi turni o sulla vittoria della Kvitova.
    Ciao Picasso
    Amedeo

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    1. Ha detto che vuole andare avanti molti anni. E chi meglio di lui conosce il suo corpo. Le sensazioni, la voglia che ha e tutto il resto. Essendo lui svizzero e molto preciso e scrupoloso, saprà cosa fare.
      Erba pantano e gente fino ad ora ai confini...Né più, né meno, che quello che avveniva venti/trent'anni fa. Con gente incapace di vincere un solo match su terra battuta, che poi arrivava in semi a Wimbledon. Si voleva l'erba veloce? L'hanno preparata. Nadal non ci riesce a giocare per niente. Ma pure Federer ha i suoi problemi con chi segue il servizio a rete (forse avrebbe dovuto adeguarsi e farlo anche lui, persino Lendl lo faceva...).
      Kvitova...inaffidabile come nessuna, rischia già con Makarova, ma è la favorita da quella parte. A 15 credo sia. 7,50 la finale. Io tre euri su Kimiko winner (e viva) li metterei. A 1000,01. E lo 01 che fa la differenza.
      Ciao Amedeo

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  8. Tu credi veramente in altre vittorie Slam dello svizzero?

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    1. Fossi il mago di Arcella ti risponderei pure. E ci scommetterei anche. Come quel tale che puntò sui sette Wimbledon di Federer, ma è morto prima e non ha potuto incassare i soldi.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.