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giovedì 6 giugno 2013

ROLAND GARROS 2013 – Di Nadal e Djokovic, McEnroe, Panatta, Suzanne Lenglen…






Giornata undecima – Divagando bellamente dei bei tempi che furono e che tornano, a sprazzi


Ore palpitanti. Attesa frenetica e spasmodica per l’evento agonistico che infiammerà lo storico impianto del Roland Garros, facendo fermare quasi il tempo e battere di grondante emozioni i nostri cuori rigonfi di colesterolo e prossimi all’infarto. Di cosa parlo? Sarita Errani che porta ancora l’Italia in semifinale a Parigi? O di quel Nadal-Djokovic di semifinale maschile? Macché. Domani sarà il gran giorno: torna alle competizioni Adriano Panatta. Simbolo del tennis italiano e ultimo vincitore di uno slam, nell’era paleozoica (1976). Torna alle gare dopo una ventina d’anni, nel “Trofeo delle Leggende Perrier” (che non è la famigerata acqua Bertier di fantozziana memoria, ma poco ci manca). Secondo incontro, sul “Suzanne Lenglen”. Assieme a lui, in un doppio stellare, “il genio" John McEnroe, americano, ultracinquantenne anche lui, ma in perfetta forma. Contro di loro l’australiano McNamara (mitologico compagno di McNamee) e Michael Stich, volleante fenicottero tedesco che vinse Wimbledon nel ‘91. Corsi e ricorsi storici, proprio assieme al tedesco, Johnny Mac vinse il suo ultimo titolo di slam, a Wimbledon nel ‘92, dopo un’interminabile finale completata in due giorni.
Chi un po’ mi conosce (il mio strizzacervelli, in primis) avrà capito come mi avventuri in pinzellacchere e volontarie minchiate fatue, quando si dovrebbe commentare una giornata di tragedia sportiva, che richiama prospettive quanto meno nefaste. Bene, niente hanno potuto Stan Wawrinka e Tommy Haas per impedire la semifinale, attesissima già dal momento della compilazione dei tabelloni: Djokovic-Nadal. I due si sono avvicinati al confronto in modo diverso, nel loro stile. Qualche iniziale balbettio e solito spaventoso crescendo per il gigante ratto terricolo d’Iberia. Più costante, ma senza strafare, il serbo soldatino di caucciù, passato anche per i dolori di un lutto sportivo (la sua prima maestra di tennis in Serbia).
Nei quarti Nadal ha crivellato di magli arrotati lo spiritello di Wawrinka, pesante e prosciugato di ogni risorsa psico-fisica dopo la battaglia di rovesci vinta contro il leonino Gasquet. Molto più ardore e orgoglio ci mette Tommy Haas, anche lui consunto da un torneo massacrante, ma eroicamente in partita contro Djokovic. Capace di lottare per tre set contro il serbo, senza però mai dare la sensazione di poter realmente portare a casa la posta. Rafa-Nole dunque. Già dopo gli Internazionali di Roma mi sbilanciai  sulla vittoria finale del serbo. E ora sono costretto a confermare il pronostico. Un dato però salta alla mente, su Nadal. Roland Garros: 56 vittorie e 1 sconfitta (lo psicotico killer seriale in trance schizoide Soderling nel 2009). Solo un pazzo potrebbe andargli contro, e di certo i bookmakers non lo sono: 1,50/2,50.
Altra semifinale, tra Tsonga e Ferrer. Occasione della vita per entrambi. Per il francese, in gran spolvero e perennemente alla ricerca dell’acuto definitivo, e per lo zappatore iberico, finalmente in una semifinale priva dei carnefici che in questi anni lo hanno vessato sadicamente. Equilibrio. Ma prendo, ad occhi chiusi, l’iberico. Il perché è facile. Se azzecco la previsione è gran competenza, se vince Jo la potrete chiamare per quella che è: scaramanzia (sfacciata e bieca). Comunque vada, nessuno dei due avrà possibilità di vincere il torneo. A meno che l’altra semifinale non si concluda dopo 9 ore e 52 minuti, o con la morte per sfibramento muscolare di entrambi, decretando (prima volta nella storia) uno splendido, risolutore e finale “no contest”.

Qualche sorprendente emozione in più tra le donne. Serena ieri e Masha oggi hanno infatti sofferto più del previsto contro Kuznetsova e Jankovic. Secondo pronostico i successi di Azarenka ed Errani. Semifinali. Masha-Vika: urla, mazzate da baseball ad occhi chiusi, occhi da pazze e pugnetti a go-go. Si spera nell’apocalisse, la veemente rivolta di Giove Pluvio o una parallela lacerazione permanente delle corde vocali che colga entrambe. Serena-Errani: che dire? Serena col sigaro in bocca come Beppa Giosef mentre attende il servizio della nostra eroina, dipinge bene la situazione. L’italiana ha battuto la “senza tocco e meno talentuosa Radwanska” (Fabretti, dall’alto delle sue conoscenze nella punzonatura nella mountain bike), una polacca “capace di tirare servizi a 190km/h, smash non di meno infallibili…”, ancora l’adenoideo topo gigio Rai, che non si accorge dei servizi a 140km/h e smash appena appoggiati di Agnese, per i problemi alla spalla? No, Clerici Gianni. E allora capisci che non puoi prendertela con nessun Fabretti. Ma solo col mondo, gli anni e la mattanza giapponese delle balene nel Mar Glaciale Artico. Proprio oggi, che con Panatta-McEnroe si era portati a illudersi che il tempo si fosse fermato.


15 commenti:

  1. Madonna è mezz'ora che rido, altro che il sito di Supertennisse o quisquiglie del genere. Stupendo. Un lettore affezionato (con 3 zeta). Simonez

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    1. Ma Grazzzie mille. Questo mi emoziona, con quattro zeta (ma anche cinque).
      Ciao Simone, a presto.

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  2. Ma dai abbonati a Sky (ti mando il mio codice per lo sconto) e lascia stare le briciole che la TV generalista concede ai grandi Tornei... Grazie x il tuo Blog !!!

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    1. Oh, ecco finalmente! Già tempo fa invitai qualche munifico lettore a regalare un abbonamento a questo bisognoso (invece di pagare l’8 per mille alla chiesa). Ho atteso tanto.
      Ti dirò, cito la Rai, perché l’effetto comico è irresistibile. Con quella convinzione e stato d’animo, si ascolta volentieri. E poi è un trattato su quello che è il pubblico in Italia: ignoranza, incompetenza e (unica spiegazione) raccomandazioni.
      Poi, francamente, il passaggio da Fabretti a Bottazzi sarebbe troppo. Da suicidio con le bacchette cinesi.
      Riesco, fortunatamente, a vedere France 2/3/4 in hd, e le tv tedesche e inglesi. Senza parlare di streaming vari per altri tornei e challengers.
      Sky, non mi interessa. Forse lo fare, se esiste, solo per lo smartphone. Esiste?

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    2. Puoi chiedere ad amico che ha sky con lo sport se ti dà nome utente e password e non paghi quindi nulla si chiama Sky Go ed è gratis per iOS e Android . A volte cambio canale su rai sport ma si vede una CACCA e i commenti sono fatti come ben sai . Ho Sky solo x lo sport e sul mio Plasma vedere lo sport in HD è veramente bello . Le offerte ci sono e con lo sconto pagheresti 100€ in meno per 10 mesi ma capisco che è una spesa di 31 al mese e non si può avere tutto . Ciao e grazie

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    3. Sì, quello lo so, scaricando il programma e loggandosi (si può eventualmente usufruire di un abbonamento altrui). Ripeto, per ora non ne senti l'esigenza, esistendo mille streaming hd ed altre tv straniere che capto agevolmente. Ma grazie per l'informazione. Ciao a te.

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  3. Ti dico Picasso, gradisco assai le tue pinzellacchere e volontarie quel che è. Sai, sta male per una signora pronunciare la (divertente) parola "minchiate". Ecco, l'ho fatto.
    Tommy Haas e Stan Wawrinka: c'era da immaginarlo. Hanno fatto quel che potevano, si sono difesi con onore. E ora avanti popolo, sangue e arena per le semi. A Roger i signorili spettatori hanno urlato "Roger t'es foutu". Avranno il coraggio di gridare Nole (Nadal e più amato dai francesi) t'es foutu ?
    Tra poco danno su France 4 il doppio stellare. Almeno loro si divertono e ancora c'è del bel tennis da vedere.
    Ciao Picasso ti auguro una bella giornata e ti mando un saluto quasi estivo.
    Anna Marie

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    1. I francesi pro Nadal, insomma, ci andrei cauto. Dopo la polemica dei pupazzi, la satira sul doping e la sua reazione stizzita. Proprio l’anno scorso si fece un gran parlare di “pubblico francese che fa la pace con Nadal”. Da anni a Parigi (Roma e ovunque) si fa un grande tifo per Federer, nei suoi match contro Nadal o Djokovic. Ovvio che quando gioca contro un francese, non possono mica tifarlo. Poi c’è sempre chi esagera. In Italia si gridava “devi morire” a Borg, quando giocava contro un italiano.
      Vedo il doppio stellare. John prova a sostenere un Panattono (appena-appena) appesantito.
      Salut Anna Marie

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  4. John & Adriano https://twitter.com/meloccaros/status/342639275952730115/photo/1

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  5. che segata la errani, non ho visto la partita - tanto non c´era niente da vedere. L´avrei peró seguita sulla rai - se la davano. Non vivendo in italia mi manca un po´ la rai e i suoi commentatori, ho l´impressione che siamo quasi esilaranti!
    Panatta mangia spaghetti scandaloso, l´unico con una panza da tricheco e anche fermo come un piombo. ma con ancora qualche tocco sopraffino. Alla fine non ha poi giocato cosí male. hanno anche vinto!
    Una cosa mi ha sorpreso: media servizi 170 km/h o giú di li. Mooolto di piú dei miei, intendo quelli che vanno in piccionaia!
    Chissá se panatta lo ha chiamato mcenroe per tirar su quattro soldi, impetosito del fatto che risulta nullatenente...
    Ciao e continua a farci sorridere! Grazie
    Lukas

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    1. Sì, stesa abbastanza prevedibile. Con quel servizio, Serena si fumava il suo bel sigaro e partiva in micidiale risposta-fotografia. A tratti spettacolo penoso, ma più di quello con le prime tre, non può fare. Qualche euro però l'ho tirato su:

      1 Serena Williams vince 6-0 Open di Francia Femminili 2013 - Serena Williams v Sara Errani
      (Punteggio 1° Set) 06/06/2013 Nessuno 8.50 Vincente
      Puntata: 10,00 Vincita totale: 85,00

      Panattone...bah, ho una mia teoria, e credo sia abbastanza fondata. Dirò a tempo debito. Rimane un grande comunque. Sul campo, bah...s'è scelto Mac, che malgrado gli anni ancora batte i 40enni e corre ancora in modo incredibile. Chiaramente fermo, ma la palla Adriano la mette dove vuole (da dare ripetizioni gratis a Sharapova). Un paio di servizi nel sette da antologia. Come diceva Tommasi, nel pugilato, ma anche nel tennis, la potenza è l'ultima cosa che viene meno con l'età.
      Ciao Lukas

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  6. Panatta è un filosofo moderno.
    Quando lo senti parlare di tennis ti viene voglia di giocarlo, perchè capisci che è prima di tutto uno sport per talentuosi e non per maniaci vangatori.
    Quando lo vedi giocare, anche a 60 anni, hai la conferma del perchè quando lo senti parlare di tennis ti viene voglia di giocarlo. E il motivo è sempre lo stesso.
    Il mondo del tennis si divide in due categorie: i vangatori e i giocatori.
    Il circuito dovrebbe sdoppiarsi.
    Ma questa teoria mi sembra di averla già sentita.

    PS: ricordo Panatta che raccontava un aneddoto.
    Prima di una finale con un traccagnotto pallettaro, uscendo dagli spogliatoi per accedere il campo, i due contendenti sono passati davanti ad un grande specchio.
    Panatta, vedendo la propria immagine e quella del traccagnotto pallettaro accostate nello specchio, si rivolgeva al poveretto dicendo: "ma non ti vedi?!?!?....come puoi riuscire a vincere oggi?"
    Ecco...appunto.

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    1. So che ha scritto un libro, ma non l'ho letto. Credo sarebbe interessante e, sicuramente, ricco di aneddoti. Il personaggio è quello. Non ho, ovviamente, avuto modo di vederlo giocare, ma soltanto apprezzato quando ero piccolo, al commento. Mi ha sempre affascinato vedere i filmati dell'epoca (tennis completamente diverso) l'eleganza e la bellezza fisica e tecnica, una specie di adone dei campi.
      Chiara l'indolenza. Scarsa voglia di allenarsi e faticare come gli svantaggiati avversari pedalatori e poco più, dall'alto del suo dono. Leggevo interessanti aneddoti di quando lui e Bertolucci andarono a prendere in aereoporto di Milano il tamarro Borg numero 1 in zatteroni e jeans sporchi, e poi lo portarono per locali milanesi a divertirsi.
      Ognuno, alla fine, decide il suo destino. Lui ha sempre avuto quell'atteggiamento da playboy di Portofino. A lui, se vogliamo ad un safin a giorni nostri, è andata bene così, ha vinto uno slam e se l'è goduta in ogni senso. Altri invece, hanno dato un'impronta e una disciplina alle loro carriere, e hanno sportivamente ottenuto di più.

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  7. Se dovessi scegliermi una vita, non avrei dubbi.
    Ricordo ancora, come per l'attentato alle due torri, dove ero quando ho visto in TV la finale Safin-Sampras....in aeroporto a Detroit, dietro ad un bancone di un bar, a sorseggiare una bibita aspettando una coincidenza. Niente di più sublime.
    Per merito di Safin.
    PS: ho appena acquistato il libro su Amazon.

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    1. Io non l'ho letto il libro. Ho sentito opinioni discordanti. Ad alcuni è piaciuto. Ad altri infastidito quel suo modo di porsi e raccontare, da "ganassa" o "sborone" o come si vuol dire, a seconda da dove si scrive. E questo già positivo. Sì, Safin è un altro che ha concepito il tennis in modo personale, senza l'ossessione e provando a divertirsi. In un modo dove regna i massimo professionismo, lui dal su grande talento ha preso solo quel poco che gli interessava, non senza dimostrare qualcosa. A Sampras o a Federer (non gli ultimi due).

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.