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martedì 2 luglio 2013

WIMBLEDON 2013 – LISICKI ALLA PROVA DEL NOVE, FIABA FLIPKENS





Day 9 – Dal vostro inviato, per mezz’ora imbottigliato in una stradina di campagna con le pecore, tronfie e incuranti, a pascolar sulla carreggiata


Leggevo, stamani. La Repubblica (delle banane)? La Paccottiglia quotidiana? Libero (fa già ridere senza storpiatura)? Ma manco per il cazzo. Sbirciavo, avido, un sito internazionale di scommesse. Ebbene, come riportato in un commento, con mia grande sorpresa, i bookmakers quotavano ieri Sabine Lisicki a 3,50 come vincitrice del torneo. La favorita in assoluto (seguita da Kvitova a 4,00, Li a 5,50, Radwanska a 7,00…). Forse una scelta dettata dal clamore, ancora caldo, dell’impresa su Serena o per la mole di scommesse di gente rimasta sbalordita dal successo sulla favorita americana. A me sembrava una quota esagerata. Soprattutto pensando a quelle rimaste ancora in corsa. Una Kvitova che, pur con mille problemi (disordine alimentare e “Mazza e Panella” Stepanek, tra i più evidenti), pesta sodo. Su erba i suoi colpi devastanti pagano e i Championships li ha comunque vinti. Non nel 1997, ma due anni fa. C’era ancora in corsa Na Li. Poco appariscente cinese, ma esperta, rocciosa e in buona forma, con slam nel palmares. E mica si può tacere di  Marion Bartoli. Ripugnanza a parte, peso forma ormai da fare invidia a Lilly, la scrofa pezzata che un eccentrico amico d’università aveva come animale domestico, da quelle parti è arrivata in finale. Su erba (misteriosamente, come avviene per Seppi) il suo orrido gioco d’anticipo quadrumane e la capacità di far rimbalzare bassa la pallina, risulta efficace. Il ritorno col babbo “scienziate” (citando Herbert la ballerina) e la perdita di due etti buoni nel corso del torneo, ne fa levitare le credenziali (non il peso). 
Ultima, ma non ultima Agnieszka Radwanska. Ignorata, sottovalutata, a tratti bistrattata. Non ha vinto nulla, dicono i più. Forse. Va bene, chiamatelo “nulla” una vittoria al Premier Mandatory di Miami e una finale, proprio a Wimbledon, dove costrinse abilmente al terzo Serena lo scorso anno. Non ha un tennis facile da vedere e capire, spesso cloroformico e tattico. Difesa e (se necessario) buoni attacchi contro tempo, smorzatine e volée da manina virtuosa. Abituati allo “spatapummete” urlato e accecato delle bionde valchirie o alle podistiche arrotate agricole di Errani, capisco come a molti appaia poco. Oggi ennesima sua vittoria in bagarre, proprio contro la sapiente cinese.
Perché questa inutile e, immagino, tediosa cappella iniziale? Per dire che, rispetto alla Lisicki, a mente (vuota) e lucida, vedevo altre con maggiori credenziali. Ma, invece di patire la "Regola Tommasi", col successo sulla pantera americana Sabine sembra aver invece aver acquisito sicurezza e fiducia nei suoi mezzi (devastanti, se entrano, su erba): servizio potentissimo e risposta aggressiva. In altre parole, è una Sara Errani al contrario.  Osservate nella foto il suo sadico sguardo da pericolosa evasa notte tempo da un manicomio di massima sicurezza. Vi convincerete facilmente. Anche io debbo arrendermi. La tedesca è assoluta favorita del torneo. Non vedo alcuna rivale capace di contrastare le sue bordate. E non vi salti in mente di pensare a una bieca e patetica scaramanzia dovuta a penose scommesse su ignobili pallettare polacche. GIAMMAI. A 13,00, poi.
Nell’altra semifinale, definirla sorpresa sarebbe riduttivo (allora lo chiamo terremoto), si ritroveranno Marion Bartoli e Kirsten Flipkens. La transalpina, tra un raglio, una "pizzica" storpia e coda unta sbatacchiante, si disfa agevolmente di Sloane Stephens. Miracolo di giornata, e sportiva storia che non può non allietare anche gli spettatori digiuni di tennis, quella di Kirsten Flipkens. Belga tarchiata, occhialuta e semovente. Con incedere maschio, ma dal tennis brioso e tatticamente intelligente. Spennellate slice e attacchi. Ha tutto per fare bene sui prati. Compreso un cervello, di cui è sprovvisto (studi in atto, sofisticatissimi, danno esiti incerti) il cetaceo Petronia Kvitova. Semifinale e poi ciò che viene “sarà comunque un successo”, per questa questa ragazzotta che a Roma vidi da vicino ridere, scherzare e allenarsi assieme alla connazionale Clijsters nuovamente gravida e con trotterellante prole attorno. Specie considerando come pochi mesi fa si fermò a causa di una trombo flebite alla gamba. Dal dramma, alla semifinale di Wimbledon. Passando per un buonissimo e gradevole tennis. Trionfo della normalità, talento e buoni sentimenti.


15 commenti:

  1. Petra è fuori. Ci speravo in un suo bis su erba ma è fuori. Certo perdesse qualche chilo e corresse di più forse sarebbe più vincente. Ma io dico : in un tennis come quello odierno dove la preparazione atletica è fondamentale non puoi andare in campo mostrando ciambelle e trippa prominente che ti trasporti come una zavorra su e giù per il campo. Ammetto ho scommesso su di lei e ho sbagliato ma ci credevo. Ma come dice il grande Rino i pronostici li può sbagliare solo chi li fa. Lapalisse docet.
    A questo punto a malincuore devo ammettere che le possibilità che il troll francese arrivi in finale e che riesca anche a vincere il torneo sono molte. Penso che sarà d'obbligo scommettere qualche eurino su di lei. La Lisicki non mi convince anche se arriverà in finale. I teteschi di Cermania vincono le battaglie ma perdono le guerre. Per domani Janovicz lo vedo vincente e sono convinto arriverà in finale. Ci scommetto.
    Ciao Picasso e buona serata

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    1. Appunto, grande Rino. Solo chi non li fa non li sbaglia. Poi, a volte ci si prende, altre no. Come coi cavalli.
      Kvitova è pesante, ma oltre a quel ventre pingue, c'è la zavorra davanzale. E lì, tranne scelte drastiche tipo Halep, non si risolve con la dieta. Potrebbe migliorare dimagrendo, innegabile.
      Marion ha chiaramente delle possibilità. Prendila, se credi. Io ho Radwanska, e non ho idea come coprire e quanto (e se) scommettere sulle altre tre.
      Idem Janowicz. Beato te che hai questa certezza. Per me, visto il soggetto, rischia anche contro Kubot. Buona serata a te

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    2. Grande Picasso, è davvero un piacere leggere i tuoi articoli... Sono un po' in controcorrente, io sono un grande tifoso della non leggiadra tennista d'oltralpe, anche per la mia metà francese... Onestamente mi sembra un modello, un esempio di come pur senza un fisico scultoreo,un talento puro e una tecnica ortodossa, si riescano ad ottenere grandi risultati sopperendo con il mentale e la volontà... in un certo senso è un esempio, anche nella vita. E' vero, il suo continuo "shadow-tennis" tra un punto e l'altro può irritare non poco, e alcuni "allez" e pugnetti vari non sono indici di grande sportività... ma credo sia tutto riconducibile ad una sorta di trance agonistica, seguendo le sue interviste fuori dal campo è una ragazza simpatica e molto più normale. Del resto, è sempre stata sola senza federazione e anche la stampa francese non è mai stata particolarmente tenera con lei... ora lo è di più, anche perché altrimenti la Francia deve puntare su isteria Cornet e su ghiaccio Mladenovic...

      In ogni caso, io credo che Lisicki possa far fuori una Radwanska esausta, e la Bartoli è troppo motivata per lasciarsi sfuggire l'unica occasione della sua vita per uno slam. In finale, si giocherà sul mentale... e penso che tra un punto e l'altro si sentiranno soavi grugniti con la r moscia :-)...

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    3. Ciao Michelangelo. Sicuramente. Marion m'indispone. Ma spero traspaia il fatto che mi risulta anche buffa e divertente, nella sua goffaggine orripilante. Forse il suo atteggiamento mi dava più fastidio in passato, rispetto ad ora. O quando gioca contro una mia pupilla. Contro Oprandi, lo scorso annoa NY l'avrei infilzata con una fiocina.
      Sinceramente non fa nulla per rendersi simpatica a chi guarda, e quindi anche la stampa francese non l'adorerà. Poi chiaro, in privato sarà una ragazza adorabile, colta e tutto il resto. Non credo Cornet riesca a raggiungere i suoi risultati. Ghiaccio Mladenovic invece la vedo parecchio scaltra e intelligente sul campo. Sharapova avrebbe potuto farla fuori lei con un po' più di mestiere. Ma da lì a fare finale di uno slam come il botolo ce ne corre.
      Anche io credo che Lisicki vinca (e non sono scaramantico. GIAMMAI). Polacca anche mezza infortunata.
      Ah sì, guarda...quei rantoli e gli "aaahhrrrleeehrrrrzzzz" sono un bijoux. Favorita pure lei.

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  2. La kvitova è pesante ma lo è anche la Bartoliche è passata, io penso che la ceca sia proprio una "ragazzona" come la chiama spesso Pic, è una. La trippa è fisiologica dimagrisse ne avrebbe solo un pò meno e il seno togli poco, è altissima. Taglie a parte, è calata molto, bisogna solo capire se l'altro slam è stato il caso o è giovane e deve rimettersi in quadro. E' la Bartoli che in finale non si può vedere e non per il peso ma per il tennis.
    La belghetta ha davvero una bella varietà di gioco, speriamo è che la francese è un riccio attaccato a .....
    Ed a proposito di scommesse, punterei anche io sulla polacca, rapporto qualità-prezzo, sia mai che zitta zitta
    ciao
    Jess

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    1. Sì, quello del peso è uno dei problemi. Forse uno dei meno gravi. Perché penso che questa abbia anche problemi di mente. Oddio, detta così suona male. Ma insomma, nel senso che dopo il grande exploit di due anni fa si pensava dovesse spaccare il mondo. E se si scomoda pure Martina a predirle un futuro di dominio, capirai il peso (più del suo, pur notevole).
      Forse non ha retto a quel peso, e non ne è stata capace. Infatti ogni suo match ora è un'angoscia. Quasi sia oppressa dal non riuscire a giocare come vorrebbe.
      Penso anch'io che non si sfugga da Bartoli-Lisicki. Poi la biglia è rotonda, e ancor più piccola di quella di cuoi. Il tennis è sport strano, e l'imponderabile....
      Ciao Jess

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  3. Mi sono accorto di non avere firmato il mio post precedente. La notte è insonne fare tardi è normale.
    Amedeo

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    1. Nessun problema, ciao Amedeo. Vediamo come finisce il derby. Io forse riuscirò a vedere qualcosa dei fratelli McEnroe vs Bahrami/Leconte.

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  4. ma sai che sabine è pure carina...tu dici di no lo so però nella pubblicità che faceva su tennispoint lo era.marco

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    1. Indubbiamente. Anzi, passa per molto bella. Quindi, io che quella dentatura abbinata a sguardo sadico da pazza evasa di un manicomio un po' avrei paura, sono un caso isolato. :) Ciao Marco.

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  5. Ciao Picasso. Ho visto la Kirsten Flipkens. Mi ricorda il gioco di Justine Henin. Picchia quando occorre ma fa uso anche di tecnica sofisticata, propria del bel tennis. Brava, ha meritato ampiamente di vincere.
    Niente incubi stanotte, anche se la Sloane Stephens è stata messa al palo dalla "françoise". Altro che "sconfiggere il vile dentro di te". Madame sans gêne, tutto li. A momenti fa ridere con il suo circo. Ma dopo un po', quando la vedi con il "sangue negli occhi", indispone terribilmente. Pazienza, rischiamo che vinca il torneo.
    Leggo sopra che "i teteschi di Cermania vincono le battaglie ma perdono le guerre". Temo anch'io che la Lisicki abbia già dato tutto. Agnieszka Radwanska dà a volte l'impressione dell'indolenza ma quando occorre trova delle soluzioni irresistibili. La Lisicki è piuttosto "o la va o la spacca". Vedremo.
    Ti auguro una bella giornata, Picasso e ti saluto cordialmente.
    Anna Marie

    P.S. Roger Federer, a quanto pare, partecipa al torneo di Gstaad. Un po' di lustro anche a questo torneo minore che è piuttosto mal frequentato (dagli spettatori). Il posto è bellissimo e con il Roger aumenterà l'affluenza.

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    1. Flipkens gioca bene, e si sapeva. Ma dopo i suoi tanti problemi, è un bel miracolo trovarsela in semifinale di Wimbledon. Contro la tarantolata francese sarà durissima, temo.
      Agnese è una delle poche (anche la belga è altra eccezione), ancora capace di usare il cervello su un campo da tennis. Pregio non da poco. Pure lei la vedo spremuta, facile preda dell'orca tedesca. Difficilmente potrà indurla a "spaccare" come pur potrebbe fare. Ma stiamo a vedere.
      Federer a Gstaad. E beh. Scelta a ribasso (tecnicamente), ma credo molto ben remunerata che gli consentirà agevolmente di stampare il record 78 e prendere punti (leggevo addirittura che teme di non rientrare negli otto del Master. Non credo) Amen. Gstaad ho visto in passato, sì. Alcuni servizi televisivi testimoniavano di quanto costino gli appartamenti comprati lì da arcimiliardari. Per affittare un appartamento di un fine settimane, dovrei dare i miei stipendi dei prossimi due anni. E' la vita. e non voglio certo mostrare il mio (bieco è un po' vile) odio di classe. :)
      Ciao Anna Marie.

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  6. Sai, Picasso, noi svizzerotti i posti come Gstaad li lasciamo a quei arcimiliardari. Si divertino pure nei loro Club privati, molto altro non c'è. (Anni addietro avevano rifiutato Kashoggi che si era presentato con dei body guard armati. Gli hanno mostrato l'uscita.) Comunque, nei d'intorni, a pochi km di distanza, ci sono dei posti altrettanto belli, accessibili anche ai "tengo famiglia". Per dirti, ho cercato una camera d'albergo a Gstaad e d'intorni e, credimi, è tutto esaurito. Sicché non potrò andare a vedere il Federer. (Mi piace tanto vederlo giocare.)
    D'altra parte, dubito che a Gstaad gli paghino più di quel tanto. Ho piuttosto l'impressione che sia interessato (occorre prepararsi per il futuro) a rilanciare, a livello internazionale, i tornei svizzeri. Gstaad per esempio si presterebbe bene. Federer, Godsick, Annacone qualcosa riuscirebbero a fare. Oddio, sono chiacchiere mie ! Ma Federer non mi sembra il tipo da Scuola di Tennis.
    Salut Picasso
    Anna Marie

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  7. Hola, Picasso, lo vedi il Verdasco ? Non ci posso credere, 2:0 e Murray sembra piuttosto in difficoltà. Comunque non si vende la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, anche perché nel terzo set la murena s'è svegliata e l'ha vinto. Tuttavia, non nego che una vittoria di Verdasco mi renderebbe assai gongolante. Cattiva ? Noooo.
    Ciao, buona serata
    Anna Marie

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    1. beh, un peccato che venga a Gstaad e non riesci a vederlo. Tutto pieno, anche nelle zone limitrofe?
      Anche io confidavo in Verdasco (per un attimo ho provato a dimenticare chi è). Ho fatto appena in tempo a vedere lo scempio finale. Perdente assoluto. Un fuoriclasse, in quel ramo.
      Ciao a te

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.