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giovedì 29 agosto 2013

US OPEN 2013 – RAIN IN NEW YORK, BYE-BYE VENUS E BLAKE. FOGNINI (HORROR PICTURE) SHOW






Dal vostro inviato, così euforico per l’abolizione dell’Imu, da scommettere metà della casa che non ha sulla vittoria di Seppi all’Us Open (a 501,00)


Anche Giove Pluvio sembra vergognarsene e prova in tutti i modi a rimandare il tristo epilogo. Ma si temeva e sapeva fin dall’inizio: l’ultimo killer di Xavier Malisse a New York doveva essere Andreas Seppi, con l’occhio tagliente e omicida. Malvagio contrappasso per tutte quante le nefandezze scritte in questo posto sulla tigre albina o uno strano gioco del destino, surreale, che ben dipinge la situazione. Il talento pazzesco, ormai a pezzi e semovente, buttato fuori dall’italica «scolorina tennistica», con sibillina frase finale, dal vago sapore filosofico: «In medio stat virtus. Ma anche la noia mortale, eh».
Si gioca per un’oretta appena, prima che la pioggia spadroneggi. Fanno in tempo a chiudere solo, come due topoline previdenti, Li Na e Agnieszka Radwanska. Poi è una lunga attesa, nel nubifragio nuovayorchese. Io intanto ricevo due amici iberici e devo mostrare tutta la mia credibilità (e sobrietà) per far capire loro come Santanchè e Serracchiani governino insieme. E perché tanti italiani in affitto siano così contenti di non dover pagare più l’Imu per case che non hanno, ma di pagare il prossimo anno quella sull’affitto. E come ci riesci? Alla settima birra inizio a farfugliargli di filosofia epicurea, pansessualismo nelle tribù boscimane e sodomia nell’antica Grecia. «Sono felici perché ha vinto Silvio, e se vince Silvio sono sempre felici. Non importa per cosa». Concludo con un sorriso agghiacciante. «Ce l’avete un Berlusconi, voi? E allora, di cosa parliamo…».
E’ ormai tarda notte quando riprendono i match, e prima di dormire faccio in tempo a dare un’occhiata. Malisse e Seppi lottano, ma il destino è segnato. Oltre a Giove Pluvio, anche le telecamere censurano pietosamente. E' invece visibile un match di bruttezza leggendaria, tra Smyczek e Duckworth. Sul Louis Armstrong va in scena l’ennesima battaglia di Venus Williams, contro la cinese Jie Zheng (JinJè rende più l’idea di fastidio sottopelle, anche nel nome). L’americana, malata e in là con gli anni, non si risparmia e regala un’altra serata (nottata) densa d’eroismo. Venere è la pallida controfigura di quella capace di dominare il tennis anni fa, ma lotta punto su punto. Ci mette tutto quello che ha, qualche colpo antico e l’orgoglio, immutato, di campionessa. Va sotto, sempre, contro un’avversaria invasata, insostenibile. Una mosca tsè-tsè, capace di un tennis ping-pong fastidiosissimo che non dà tempo e tregua all'americana. Corre, è ovunque, e rimanda dall’altra parte tutto, in anticipo, a velocità doppia. Tra ghignetti e pugnetti. Uno (io, per la precisione) arriva a sperare che nel pubblico ci sia un tiratore scelto che la impallini (gli americani dovrebbero essere esperti in queste cose). Una tortura, cinese appunto.
Venere ci prova, sempre sotto, a recuperare, trascinata dal pubblico. Nel vestitino sexy e tempestato di pseudo rose giganti, con toupet laterale stile «charleston» anni ’30, color viola. Recupera un set, riemerge a un passo dal doppio break di svantaggio nel terzo e anche quando sul 5-3 l’altra si trova a due punti dalla vittoria, fino ad un incredibile 5-5 dopo scambi cruenti. Altra pioggia e piccola pausa, con sullo sfondo il cielo gonfio di pioggia, di un bellissimo color viola. Venus prova l’ennesima rimonta anche nel tie-break, ma non le riesce. Si getta in avanti e si spegne tristemente su una volèe affossata goffamente.
Si chiude in nottata in modo (immagino) eroico la carriera di James Blake. Avanti due set, perde al tie-beak del quinto contro il gigante croato Ivo Karlovic. Uno che, lui sì, la faccia da killer spietato, ma buono, ce l’ha. Luc Besson l’avrebbe preferito anche a Jean Renò. Il mio gatto Napoleone, al telefono, nel pomeriggio, mi aveva ammonito: «Guarda che quel Fognini lì, rischia di perderci contro Ram. E in modo netto. L’americano gioca serve & volley e se l’italiano rimane tre metri dietro la riga, fa la figura del pesce in barile». Cosa volete che vi dica, sarà rimasto tre metri dietro la riga come contro Del Bonis ad Amburgo. Ram (nr 128), sul cemento, in uno slam, è altra roba: 6-1 6-2 6-2. Il gatto, per consulti e scommesse, riceve dalla 13,00 alle 14,00.

10 commenti:

  1. Malisse 15*-40 servizio seppi 5-5 nel terzo, nada. Brekkato per il set il game successivo.
    2-2 nel quarto, brekka, bene ora tirerà dritto per l'epico quinto? brekkato il game dopo.
    Finisce brekkato a zero per restare nel match.
    Amarezza veramente.

    Bogo-Paire han fatto l'unico partitone che ho visto finora nel maschile, ovviamente Paire ha servito per il match...

    Faccio quota sotto pari per il ritiro entro l'anno di Venus, che dici?
    Ciao Picasso!

    Paolo

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    1. Per quanto si può capire da un livescore, sì, Malisse avrà avuto diverse possibilità. Più regolare (e sano) Seppi.
      Paire non l'ho visto. Aveva almeno gli ottavi a portata di mano. Soffre di mal di schiena.
      Ritiro Venus...non ho visto/letto sue dichiarazioni. Direi 1,33 a essere generosi. Ieri davvero si è trascinata di solo orgoglio, e per poco non batteva una invasata cinese da top 20. Tutto sta a vedere se si diverte/accontenta di essere una normale numero 50, col suo palmares. Quello conta. A me piacciono queste sfide di ex/quasi ex, animano i primi turni.
      Ciao Paolo

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  2. Dispiace vedere l'ultima partita di Malisse, battuto dal regolarista falloso d'Alto Adige. Comunque il punteggio dell'ultima partita del belga è più che dignitoso contro una testa di serie. Un bel finale comunque

    Fogini, ohibò, che mai è successo? Diamine, ma secondo l'Istituto Luce non doveva essere inferiore solo a Nadal e Djokovic dopo aver vinto quei prestigiosissimi tornei su terra?

    Mi sarebbe piaciuto molto vedere un incrocio tra Venus e Serena ai quarti. Come epilogo un ultimo scontro con Serena a New York sarebbe stato molto bello. Purtroppo l'orgoglio non è bastato.

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    1. Non è l'ultima partita in assoluto, perché Saverio smetterà dopo l'Australian Open. Certo non l'ha mollata via, come il fenomeno nostrano.
      Beh, sì, Fognini parte sconfitto solo con Nadal e Djokovic ormai (cit. che rimarrà nella storia). E ogni tanto Ram Rajeev.
      Venus, difficile si potesse arrampicare ai quarti. andata così, la mosca tsé-tsé (una da sf a NY) non ha lasciato niente.

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  3. eh,eh, avevi ragione, quando il cuore chiama, la racchetta va in soffitta e sarita va a casa, nel singolo. adesso vediamo se fanno pace per il doppio;-)
    ma fognini che c´é venuto a fare negli stati uniti? in barca, in barca a portofino e bonalé
    ciao
    lucas

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    1. Splendida Flavia (che pure mai m'ha entusiasmato, ma al confronto...sembra Hana Mandlikova): 7 ace, 33 vincenti in poco più di un'ora. Piallata bellamente. Un risultato che ci sta tutto. Amore o non amore di "Cosette". Chissà quale scusa tirerà fuori oggi. forse il fastidioso volo di gabbiani provenienti dall'Hudson.
      Fognini, bah. Striscia Narducci a Genova, ora.
      Ciao Lucas

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  4. Come ti scrivevo ieri Saritta mi sembrava scoppiata. E infatti oggi è caduta sotto i colpi di una grande Pennetta. Ma quello che colpisce è l'appannamento fisico e le spiegazioni sull'orlo di una crisi di nervi sanno molto di scuse da dare in pasto al pubblico. Un'annata a correre come una forsennata lascia il segno su un fisico non supportato da alcun talento innato. In piccolo è il paragone tra l'annata 2011 di Nole , iperbolica , e quelle seguenti buone ma più comprensibili come rendimento. ( il serbo ha comunque un talento sicuramente maggiore ). Penso che le cause del down della Errani siano da ricercare altrove. Comunque Flavia è una giocatrice dotata e di talento. Peccato per gli infortuni.
    Ciao
    Amedeo

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    1. Chiaro che per tennisti simili, essere sempre al 1000x1000 è fondamentale. Sul veloce soprattutto. Dopo le figuracce estive le davo poche possibilità, ma visto il tabellone ridicolo (tra reduci di Lourdes e over 100), almeno i quarti erano d'obbligo.
      Anche Ferrer arranca, ma partita dopo partita sta carburando.
      Djokovic non ha più raggiunto i picchi mostruosi 2011 (era impossibile, rimanendo vivi), ma è comunque costante numero 1. Ha vinto uno slam, fatto finale in un altro. E questo è ancora in corso. Risultati comunque straordinari.

      Brava Pennetta. Impeccabile. Non ricordo chi, durante Wimbledon si sorprendeva fosse tra le 100. Una che è stata #9, e ha vinto Gli Us Open Series (non nel 1971).
      Ciao Amedeo

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    2. ricordo qualche mese fa quando avevi fatto notare a qualcuno che protestava come le quote di bet365 davano la Errani alla stessa quota della Pennetta nell'antepost vincente US Open, direi che ci avevano visto giusto i quotisti.

      Paolo

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    3. Non solo Pennetta. Anche a una picchiatrice numero 100 (ma capace d'impazzire e trovare una settimana folle) normale venga dato più credito rispetto ad una top ten regolare ma che oltre a quello, sai al 1000% che non potrà tirarti dal cilindro nessuna sorpresa. Lo sa chi capisce di tennis, i book che non vogliono certo perdere soldi, ma è difficile da spiegare a chi ha le fette di bresaola sugli occhi.
      Ciao Paolo.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.