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venerdì 6 settembre 2013

US OPEN 2013 – MURRAY, E L’IRA FUNESTA DEL POLPO SBATTUTO SULLO SCOGLIO







Dal vostro inviato, cui un pescatore di polipi spiega l’essenza del tennis visto ieri


M’imbatto fatalmente in quella faccia e, inutile dirlo, ne rimango scosso. Un variegato campionario di sconcertanti espressioni degne di un film del terrore si sussegue sullo schermo. Senza nemmeno che regista o uomini di buona volontà piazzino ammonente «bollino rosso» per minori di età, facilmente impressionabili e cardiopatici. Niente. Facce angolari, bocche spalancate e denti alla rinfusa. E sì che, pensandoci bene, una volta vista Azarenka nella versione estate-autunno 2013, lo stesso concetto di «bollino rosso» viene a cadere miseramente.
Più che un quarto di finale, quello tra Stan Wawrinka e Andy Murray è stato il rituale dello «sbattimento del polpo sullo scoglio». Murray è disgustato dal disgustoso tennis capace di offrire sul centrale di Flushing Meadows e dalla sua stessa essenza. E ci tiene a farcelo capire. Lo svizzero butterato, senza paura o timori, si mette in mezzo al campo e inizia a sbracciare e spanciare splendidi colpi. L’altro vaga, remando in tragica difesa: esecuzione autentica. Un polpo o seppia morta, appunto. A nulla serve il partecipe (certo) tifo del vecchio «Highlander» scozzese Sean Connery. Più che immortale, Andy è in coma neurovegetativo e non assistito. Wawrinka perfetto. Killer spietato che non si fa impietosire da faccette, laceranti urla e insipienti mulinelli difensivi a mezz’altezza. Pesta senza nessuna pietà sul pungiball e via. Dopo Berdych secca, in modo molto più netto, anche il campione di Wimbledon. Adesso per lui Djokovic in un re-match di quella battaglia a Melbourne a tutt’oggi forse il più bel match della stagione. E di sicuro lo affronterà senza troppi patemi. Semifinali pronte quindi: Nadal-Gasquet e Djokovic-Wawrinka. I due grandi favoriti della vigilia contro due splendidi outsiders dal destino segnato. Forse.
Murray vittima di un inevitabile e inconscio appagamento dopo il trionfo londinese. Una sbornia colossale di whiskey di puro malto scozzese (ma più sicuro di Orangina frizzante) ormai lunga due mesi.
Giornata assai interessante anche per via dei doppi, giunti alle battute finale. Ha del clamoroso l’eliminazione dei gemelli «Righeira» Bryan’s sconfitti in tre set dai giovanottini Paes/Stepanek (75 anni in due) con l’indiano gonfio come un otre. Una roba ridicola, ma anche divertente, questo doppio, tra vecchi satrapi volleanti e palline di caucciù a rimbalzare da un lato all’altro. Dramma autentico l’eliminazione dei gemelli, caduti sul più bello, alla ricerca di uno storico Grande Slam.
Tra le donne, altra categoria le sorellone Williams. Occasione buona per elargirvi una (compensativa) foto di Venere, sempre bella a vedersi. Se Serena sta bene e Venus si tiene appena in piedi, è praticamente altro sport. Nulla possono Errani/Vinci numero uno della specialità (numero uno delle altre, cioè), spazzate via come petulante pulviscolo per 6/3 6/1. Errani s’inarca manco fosse un bacherozzo colpito da baygon, con scoordinato balzello tutta sulla sinistra, producendosi in agghiacciante servizio da torneo dopolavoristico e Serena le schianta una risposta a 200km/h sul gozzo. Leggo poi l’interessante disamina di un tifoso nel sito dell’amor patriottico. Più o meno, l’ode, recita così: «Non c’erano con la testa le nostre chichis. Considerato che per il Master sono già qualificate, ormai hanno la testa solo al singolare». Amen, e così sia.


12 commenti:

  1. Buongiorno Picasso
    Grande torneo del butterato,(che gran doppio farebbe con Paes) butta fuori con un clinic lo scozzese che di suo è inguardabile quando vince figuriamoci quando fa gli occhioni da cerbiatto smarrito.. se Ferrer è lo zappatore lui al massimo è una mietitrebbia, ovvio che i risultati siano con lui ma di fondo c'è quello: butta più palle possibili aldilà della rete senza un minimo di estro o fantasia, ora che ha portato a casa qualche slam qua e là lo immagino un pò scarico mentalmente e come lo zappatore quando non zappa la sua mega macchina agricola si ferma senza il carburante, poi quando becca uno che non solo non soffre il suo rovescio ma ne ha uno con cui potrebbe anche scrivere ecco servita anche la sconfitta umiliante.
    Semifinali che a voler fare filosofia da 2 soldi sarebbero una specie di testamento ideologico del grande maestro svizzero sul viale del tramonto, i 2 massimi esponenti del tennis noioso ed iper-atletico di oggi contro 2 anacronistici "giocatori" di tennis prima che atleti la cui massa anziché accumularsi sotto forma di muscoli ben distribuiti su tutto il corpo ha deciso di "invadere" il capoccione di uno e il giro vita dell'altro.
    Temo che come accade sempre ultimamente i muscoli avranno ancora la meglio, sperem
    Luca

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    1. Insomma, tra Ferrer e Murray io ci vedo un po' di differenza. Non quella tra trebbiatrice e zappa, ma almeno tra un the (spesso) insipido e piscio di cane (mi si perdoni la sottile metafora neoromantica). Più o meno.
      Murray non mi è mai piaciuto, tranne che in rare occasioni, ma ha tocco e mano che Ferrer si può sognare nelle notti di luna piena. Per me. Che poi non sfrutti al massimo, è altro conto.
      Quando è così ridotto, è penoso. Normale contraccolpo dopo un grande successo, per chi come lui non è abituato. Ma in condizioni normali simile lezione da Stan non la prende. A memoria anzi, qualcuna l'ha inflitta anche allo svizzero più nobile. E non mi si venga a dire che un pur grande Wawrinka è paragonabile a Federer.
      Quanto alle semifinali, purtroppo credo ci sia poco da fare. ma la pallina è rotonda, il mondo potrebbe implodere, la Santanchè dire qualcosa di sensato, etc...
      Ciao Luca

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    2. il paragone trebbiatrice/zappa era una provocazione, so perfettamente che tra i due c'è un oceano di talento, anche se lo scozzese si accontenta nel tirare cannonate da fondo e stop - ma ormai chi non lo fa'?- ma se per un Ferrer che più di così non può fare è quasi comprensibile per il figlio prediletto del popolo britannico invece è un peccato.
      Non volevo assolutamente paragonare Stan al re ci mancherebbe!!!!! dio abbia pietà di me se ho dato questa idea ahahah
      volevo solo fare un raffronto tra il tennis (se così possiamo chiamarlo) vincente di oggi fatto di bordate da fondo senza il minimo estro e recuperi al di fuori dall'umana comprensione tutto eseguito da energumeni che tra le altre cose riescono a tenere una racchetta in mano contro dei reietti che ancora giocano a tennis con il talento e la fantasia. Una battaglia persa.
      Ciao a presto
      Luca

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    3. Manno' il super Kinke dei Kinke of the Universe end di ogni iperstellare Galassia (di quelle luminescenti, però) a Wawrinka non l'hai paragonato tu, e nemmeno io. :)
      Era solo un provocatorio esempio per dire come, se Murray in buona giornata è riuscito spesso a intortare Federer, a maggior ragione rimane due spanne sopra Wawrinka.
      Quindi, ok, gradissimo Stan ieri, splendido. Ma su un Murray in giornata oggettivamente penosa. Altrimenti si ricade nell'errore di alcuni (pazzi) per cui, dopo la vittoria di domenica Robredo è diventato Sampras e Federer uno scaldabagno da buttare.
      Ciao Luca, a presto.

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  2. Sognando Wawrinka-Gasquet in finale, che sognar non costa nulla (ma distrae dal lavoro direbbe Zio Paperone)

    Klimt

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    1. E quasi quasi abbinando il sogno alla pragmaticità di Zio Paperone uno scommetterebbe l'accoppiata Gasquet-Wawrinka. 70 volte la posta circa. Più probabile che la Bindi giri un porno con Siffredi.
      Ciao Klimt.

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  3. L'avresti mai pensato, Picasso ? Non potevo credere ai miei occhi. All'inizio osavo soltanto sperare che Stan avrebbe portato Andy al 5° per poi perdere la partita. Invece questo lo batte in tre set che finiscono con 4, 3, 2 in sequenza perfetta dei numeri. Murray spacca la racchetta, si esibisce in pantomime da horror, frustrazione totale, mentre Ivan Lendl, dopo il secondo set, si appoggia rassegnato sulla sedia. E pure Sean Connery. E Wawrinka snocciola colpi da maestro uno dietro l'altro e, soprattutto, non perde la calma. Una goduria ! Mi sono strofinata più volte gli occhi.
    Ho visto anche il doppio di Stepanek/Paes vs i fratelli gemelli. Un Stepanek (il più giovane del quartetto) scatenato, uno spettacolo entusiasmante. C'è da dire che il pubblico US era piuttosto tiepido nei loro confronti. Ma cosa vuoi che capiscono, quelli vogliono vedere la vittoria dei loro.
    Bella la foto della Venere nera. Ha coraggio da vendere, questa donna. E la Serena sostiene con tutte le forze la sua sorella. Un gesto raro al giorno d'oggi.
    Ora mi sono riconciliata con l'US Open. Fuori i picchiatori (rimangono solo due) e avanti il bel tennis. Non so se ci potranno essere altre sorprese. Sognare è bello.
    Ciao Picasso, ha scritto un bellissimo diario.
    Ti saluto cordialmente
    Anna Marie








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    1. Murray davvero boccheggiava, ma Wawrinka non ha dato la minima possibilità all'altro di rientrare.
      Isner giorni fa si lamentava che gli americano nona vessero tifato per lui, ma per Monfills nella speranza lo portasse al quinto set. Il pubblico yankee a volte non guarda la nazionalità del tennista, ma "lo show". ieri comunque i gemelli Bryan's si giocavano qualcosa di storico quindi normale ci fosse tifo.
      Ciao Anna Marie

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  4. Sono in ferie quindi risparmierò qualche soldo invece di scommettere e poi piangere come spesso accade..detto questo mi piacerebbe sapere la quota di rafa 3-0 più Nole 3-1
    Non altissima credo ma se sopra 6 volte direi invitante (dubito comunque)

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    1. Controllato per te: 3-0 Nadal 1,33. 3-1 Nole 3,50. 4,66 la posta. Può starci, poi in altre agenzie potrà essere anche oltre i 5,00. Insomma, difficile come tutti i set betting, ma ci può stare. Meglio del 3-0 Gasquet e 3-1 Wawrinka. :)

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    2. Grazie Picasso, non giocando verranno comodamente.

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    3. Li trovo probabili, comunque. Certo che Nadal 1,03, in una semifinale, e non contro Vagnozzi, è quota imbarazzante.
      Poi Richard spesso ci vinceva. Quindici anni fa. :)

      http://www.youtube.com/watch?v=KzKuv4j67aw

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.