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domenica 1 settembre 2013

US OPEN 2013 – VERSO L’ENNESIMO KOLOSSAL FEDERER-NADAL, GIORGI SCHIANTA WOZNIACKI




Dal vostro inviato in Italia-Berlusconia, ridente paese in cui Berlusconi si fa leggi ad personam e le altre, giuste per tutti, si evitano perché potrebbe beneficiarne pure Berlusconi


Passano gli anni, mutano i crini, cambiano classifiche ed equilibri, ma gira che ti rigira, l’attesa è sempre per quei due: Federer e Nadal. E pazienza non sia più una finale, nemmeno semifinale, ma incrocio di quarti. I due si avvicinano all'appuntamento in modo devastante e sicuro. Dopo i trionfi estivi, Nadal procede come una locomotiva. Mezza «locomotiva umana» stile Zatopek e mezzo «el caballo» Juantorena. Ieri ha disinnescato le subumane bordate di Dodig, di giustezza. Per lui ora un ottavo frizzantino contro Kohlschreiber. Il tedesco fa valere il suo maggior tennis rispetto al wurstel gigante bollito Isner ma non vedo come possa fermare Nadal (e dopo questa, rimangono i tradizionali rituali apotropaici post cena). Il modo in cui Federer liquida la pratica Mannarino (il ferocissimo, Mannarino) la dice lunga sulle sue condizioni. Prima di Nadal deve però battere il solito Robredo, esempio d’inguardabile costanza, bravo a domare le sfuriate del cavallino Evans (splendido torneo, comunque, il suo). 
Procedono spediti verso il quarto meno nobile anche Gasquet e Ferrer, versione mignon dell'altro accoppiamento. Il francese nell’ottavo forse più stuzzicante, per confronto di stili, affronta il bucaniere canadese Raonic. O zappatore ritrova Tipsarevic, in ripresa, per rinverdire i fasti del cruento confronto della scorsa stagione.
Fino ad ora, personalmente, trovo più appassionanti le trame del tabellone femminile. Avviene spesso nella prima settimana. Italiane protagoniste. Non vuole smettere di sognare Flavia Pennetta: domata in sue set anche Sveta Kuznetsova. Ora compito  proibitivo contro la tennista più calda del momento, quel cricetino Halep in condizioni spaventose (ieri stesa epocale a Maria Kirilenko), ma senza nulla da perdere. Impresa di Camila Giorgi, riuscita a sventrare nella notte il muro difensivo di Caroline Wozniacki. Si guadagna il derby con Roberta Vinci che, battendo in due set Karin Knapp, ha iniziato ad abituarsi ai missili terra aria nostrani. Tre italiane negli ottavi. Una sicuramente ai quarti. A conferma di come, tra le donne, l’Italia si confermi ai vertici assoluti.


Delineati gli ottavi femminili. Vediamo ‘n po’:

S.Williams-Stephens. Non si piacciono. Serena non aspettava altro che prendersi una cruenta rivincita in queste condizioni, dopo averci perso da azzoppata in Australia. E, temo, ci riuscirà. (85%/15%).
Suarez Navarro-Kerber. Più equilibrio di quanto non si pensi. La geometrica spagnola può mettere alle corde il teutonico parto di una notte scellerata tra Briegel e Kahn. (50%/50%).
Li-Jankovic. La rocciosa cinese non deve abbassare la guardia, altrimenti la serba è pronta ad approfittarne, trottando di giustezza. (55%/45%).
A.Radwanska-Makarova. Il cuore e la classifica dice Radwanska ma, essendo obiettivo come pochi, ammetto come la russa con la faccia da vecchietta dell’ospizio che ricama i centrini, martellando (palle e palline) può essere fastidiosissima. (60%/40%).
Vinci-Giorgi. Bel derby, sicuramente. Per la differenza di stili. La splendida arte di cesello di Robertina contro le sportellate spaventose di Camila. Prendo la prima, ovvio. Ma grande equilibrio. (60%/40%).
Halep-Pennetta. Ora, il cricetino dei Carpazi è in forma inarrestabile. Dopo i tentennamenti iniziali ha ripreso a mulinare gambe e colpetti di giustezza. Da sei mesi non si ferma mai. Ovvia favorita la rumena ma Flavia può, e deve, provarci, mettendo in campo la sua esperienza. (65%/35%).
Riske-Hantuchova. La freschezza della giovane americana contro l’esperienza della milf (da quando aveva 18 anni mi sembra tale) Hantuchova uscita vincente da un match rocambolesco con la Glushko. Match 50/50%. Prenderei la freschezza della prima.
Azarenka-Ivanovic. Confronto da horror vacui. E proibire per legge. O almeno da vietare ai minori di anni 18. La prima ha suonato l’antifurto («iiihhhh») salvandosi contro Cornet. L’altra si dibatte da anni alla ricerca del fagiolo borlotti costipato nella scatola cranica. (75%/25%).

6 commenti:

  1. Mamma Mia Picasso che Bella e brava
    Camilla,cosa darei per vederla contro vika,per carita' nulla contro la splendida robertina anzi...pero' credo che la Giorgi se in giornata se la giocherebbe meglio,se imparasse che non tutti I punti sono uguali,che non sempre e' necessario tirare bombe.....bravissima pure la woz so che non ti esalta pero' e' coraggiosa,lotta e cio' da maggior merito a Camilla....hai visto ci hai azzeccato sulla Suarez !!Io la consideravo la verdasco in gonnella splendida perdedora e invece ha fatto fuori la kerber,ciao e grazie
    Ste

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    1. Bella, insomma, non mi dice niente. Brava, pure lì, insomma. ha un potenziale incredibile. E delittuoso che sia ancora così dietro. Ci sono molte picchiatrici, ma lei è veramente estrema. Con un allenatore normale, sarebbe venuta fuori prima. Non è mai troppo tardi, ma del "contratto" con la Federazione non ci ho capito molto.
      Suarez sì, bel talento. Contro una Kerber in calo poteva fare il colpo.
      Ciao Ste

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  2. Purtroppo è andata come avevi previsto. Sloane molto nervosa e fallosa, Serena indemoniata. La "sorpresa" della Suarez me l'aspettavo, la Kerber quest'anno è stata decisamente deludente mentre la Suarez ha fatto una stagione maiuscola. Sarebbe bello se anche la Vinci giungesse ai quarti insieme alla spagnola, giusto per far vedere che il buon vecchio rovescio a una mano non è poi così superato come si crede.

    Stavolta Seppi non è riuscito ad addormentare Istomin. Certo che Seppi, convertire 5 break point su 19, mah... Comunque la "rivalità" continua, come finirà il prossimo thrilling Seppi-Istomin?

    Parlando di partite serie, bello spettacolo Wawrinka-Baghdatis negli ultimi due set. Il cipriota s'è svegliato un po' tardi, però è stato piacevole rivederlo, almeno per due set, come ai giorni migliori.

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    1. Sì, se è al meglio, Serena ancora troppo forte per Sloane. Suarez poteva sgambettare la Kerber (da diverso tempo in riserva), così come Makarova fare lo scherzetto ad Agnese. Non so cos'è successo, non ho visto, dopo il 4-0 iniziale.
      Il prossimo Seppi-Istomin, ma magari nel triangolo delle Bermuda. O su una piattaforma petrolifera in mezzo all'Oceano, circondati da squali e sotto un temporale. Roba da uomini duri.
      Baghdatis se in (rara) giornata, è un funambolo. Più solido però il butterato.

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  3. Mi unisco al coro, che spettacolo la Navarro! forse al femminile è stato il match migliore, ha una naturalezza di colpi imbarazzante. Negli ultimi games avrà preso 5-6 righe di cui 4-5 con rischio assolutamente inutile. Ha sfogato tutta la frustrazione di perderli sempre questi match, dura giocare senza servizio ma ha sempre mostrato attributi, in tv dicevano che invece era debole mentalmente, roba che la Kerber era in già in crisi isterica con tanto di lacrima quando la Navarro ha servito per il match (ovviamente brekkata a zero).

    Youznhy partitone!

    Ciao Picasso,
    Paolo

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    1. Sì, Carlita nella Wta, è una di quelle che gioca meglio. e ne "infatuai" quando sbarrò la strada a Pennetta a Parigi (a sorpresa) dopo l'impresa con Venus. E lo stesso anno credo, in un derby con MJMS (a proposito auguri alla futura mamma! sobb).
      Salut Paolo

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.