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mercoledì 30 ottobre 2013

FINALE DI FED CUP ITALIA-RUSSIA, IL GRANDE BLUFF






Sulla televisione federale m'imbatto nel promo sulla finale di Fed Cup tra Italia e Russia in scena questo fine settimana a Cagliari, e la birra rischia d'andarmi di traverso. Musica epica da mitologiche battaglie greche, ardimentose gesta, emozionante, brividi rizza carni, con l'animo italico che s'avvampa in una clamorosa erezione patriottica. E mi scappa una risata. Visti gli ultimi eventi non hanno fatto in tempo a modificarla? La sigla di «Benny Hill» o di un cartone animato a scelta descriverebbe meglio l'ignobile pantomima attorno a questa manifestazione ormai caricaturale.
Dalla Russia arrivano le prime notizie, dispacci della Pravda, forfait, rinunce, snobistici «niet». In ordine: Sharapova (forse alle prese con urlante gravidanza isterica) aveva già detto di no in Aprile. Vera Zvonareva rientrerà nel 2014, e ora si sta preparando ballando rutilanti kalinke in balere moscovite. Kirilenko, la Masha più bona ma depotenziata, declina gentilmente preferendo concentrarsi sul masterino consolatorio a Sofia, e per quei lidi vira anche la butterata Vesnina. Rinuncia pure la Makarova che, con sorrisetto submentale, si dice infortunata al polso (subito dopo gioca il Master di doppio assieme a Vesnina, roncolando come un'invasata e battendo le numero uno Errani/Vinci). Tarpischev, carismatico capitano mummia russo, non sa che pesci prendere. Ci sarebbe pur sempre la basculante Pavlyuchenkova. Intimamente devastata dal dubbio amletico: aggratise a Cagliari o pagata a Sofia? Meglio la seconda ipotesi, strano. Al capitano russo viene la botta di genio: e quella ex numero uno e vincitrice di slam, Sveta Kuznetsova? Se in giornata buona le italiane ancora se le papperebbe in un boccone. La chiama, ma quella fa una pernacchietta di sberleffo, poi un maschio rutto da irsuto uomo tutto d'un pezzo. Non ha alternative agonistiche ma un orgoglio da difendere. Una campionessa come lei non fa il tappabuchi di Masha, figuriamoci di mediocri connazionali smunte o butterate, specie se quasi gratis. Picche. Niet totale.
Tarpischev è devastato. Fa persino una smorfia col viso. Rischia di scoppiargli un esaurimento nervoso. Pensa a soluzioni alternative. Davydenko con caschetto/parrucca biondo stile Carrà o l'82enne Boris Eltsin ubriaco di vodka con gonnellino floreale. Al limite un paio di badanti moldave di Alghero, spacciate per russe. E tenniste. Nessuno ci avrebbe fatto caso. Alla fine opta per una soluzione saggia: chiama quelle rimaste. Alexandra Panova (n° 136), Alisa Kleybanova (n° 186), Irina Khromancheva (n° 231), Margarita Gasparyan (n° 317). Oltre allo sfortunato balenottero Klaybanova, appena rientrata dopo due anni passati a combattere battaglia più seria contro il cancro, una comitiva di scolarette semiadolescenti delle retrovie. Il capitano russo le carica, con animo da condottiero impavido: «Non abbiamo nessuna possibilità di vincere».
E l'Italia? Dati e precedenti alla mano, questa Russia si batterebbe anche schierando Bertina Brianti, Gatto Monticone, Lea Pericoli (dei giorni d'oggi) o la quasi illegalmente bona Alexia Virgili, per dare contenuti estetici (almeno). 
Barazzutti che di queste russe ammette di conoscere solo la Kleybanova (io, blogger faccia di Picasso, altre due, ma non ambisco a diventare Capitano) convoca le migliori. Tutte compatte. Unica a sottrarsi all'indecorosa pantomima è Francesca «auiiiih» Schiavone. Un titolo di Fed Cup non aggiunge nulla alla sua carriera, specie da vincere (come panchinara) spezzando le reni a una scolaresca russa in gita premio in Sardegna. Rinuncia all'inutile gloria e forse ai soldi della Federazione per vittoria (che già tanti ne ha ricevuti dopo la vittoria parigina), con scelta paradossalmente considerata irriconoscente.
Algide russe senza amor patrio e italiane commovente esempio di patriottismo? Immani cazzate. Agli atleti interessano due cose: i soldi e i titoli. Le russe (Vesnina, Kirilenko, Pavlyuchenkova), non essendo malate di mente, scelgono di giocare a Sofia dove hanno la possibilità di fare punti Wta e guadagnare più soldi di quanti ne vincerebbero giocando la Fed Cup (ingaggio in buoni pasto per scatolette di sardine). Pazze loro o chi pensa ai patrioti aggratise? Le italiane non avevano quest'alternativa, tranne Roberta Vinci con la possibilità di prendere le top ten nel Masters bulgaro. Ma ha scelto di essere a Cagliari, forse grazie a incentivi migliori rispetto ai buoni per le scatole di sardine. I 400 mila euro elargiti a Schiavone per la vittoria a Parigi sono un esempio. Storicamente noi premiamo le vittorie e le big di Fed Cup, i russi investono quei soldi nei giovani rinunciando alle coppe a squadra. Patrioti senza soldi non me ne ricordo, tenniste Onlus nemmeno.


28 commenti:

  1. Dal poco letto sui siti russi nella federazione russa ci deve essere una mafia non da poco.
    Kuznetsova avrebbe giocato anche gratis se non le avessero risposto picche ad inizio anno, Gavrilova ha rifiutato per non aver ricevuto supporto in passato.
    Quel poco letto era perchè anche per quanto rigurda il maschile è una guerra con Youzhny e Tursunov tra i primi a contestare la federazione, sono abbastanza allo sbando.

    Ciao!!
    Paolo

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    1. Tra gli uomini non so. Youzhny ha 31 anni e ha chiesto di saltare un (inutile) turno di Davis per concentrarsi in singolo. Ci sta.
      Kuznetsova l'ho scritto, è l'unica che ha rinunciato per ripicca. Perché non fa piacere essere ruota di scorta di nessuno. Gavrilova sarebbe stata la decima/undicesima scelta e la sua presenza non avrebbe certo impreziosito la sfida perché è a livello di Panova e inferiore rispetto ad Alisona.
      Tolte le due infortunate, le altre avevano una scelta facile: andarsi a giocare punti e soldi al Masters di Sofia o giocare per la sola gloria alla Fed Cup (ultima mossa di Tarpischev ripartire il premio finale solo tra le giocatrici, ma capirai, equivaleva alla sola partecipazione a Sofia...).
      Quindi, tutto normale, probabilmente non riescono (o non vogliono) gestire e accontentare economicamente le loro "campionesse". Cioè, tutto sta nel mettersi d'accordo: mafia (che di solito aggiusta tutto) potrebbe essere anche pagare a peso d'oro le tenniste per esserci. E questo non mi pare i russi l'abbiano fatto.
      Ciao Paolo

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    2. Youzhny è ai ferri corti con Kafelnikov e federazione da ormai due anni. Quest'estate gli fecero una intervista in cui descriveva come la situazione del settore giovanile fosse disperata per mancanza di strutture e aiuto economico per i giovani al che Kafelnikov sbottò contro Youzhny buttandola sul personale tentando di screditarlo su una questione di ingaggi richiesti per la Davis cup. Qualche giovane tennista in Russia non c'è stato ed ha risposto che Youzhny pagò di tasca sua gli ultimi training-camp per i giovani.
      Lessi di un momento di imbarazzo generale in una ospitata tv quando Kafelnikov citò la Sharapova come prova di un recente successo della federazione russa.
      Tarpischev è in sostanza accusato di aver succhiato risorse per tornaconto personale nel corso degli anni a discapito del settore giovanile, i conflitti d'interesse nel dare appalti alla società del figlio (ora è anche direttore della Kremlin cup) che produce le superfici di gioco naturalmente scelte per il torneo di Mosca. E' notoriamente collegato al gruppo criminale Izmailovskaya con tanto di prove, era a capo di una fondazione che aveva ricavi su sigarette ed alcohol quindi si parlava di cifre enormi che erano potenzialmente destinate al giovanile.
      Tutte che cose che si dicono da anni comunque, la Kuznetsova sono anni che dà addosso alla federazione, Youzhny stesso dichiarò che nessuno lo chiamò nel '12 per giocare in DC, la Russia si presentò con Gabashvili, Andreev e Bogomolov.
      Non che la federazione italiana sia un qualcosa di lindo e trasparente per carità.

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    3. Dimenticato la firma :D
      Ciao Picasso!

      Paolo

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    4. Scenari da 007 dalla Russia con amore, insomma. :) Che non conoscevo. Chiaro, anche in ambito maschile ci saranno dissapori, retroscena e altro. Il succo del mio discorso era altro. A meno che non si tratti di top players ormai appagati da entrambe le cose, i tennisti giocano: per il prestigio e per i soldi. Prestigio (punti per la classifica) e più soldi per le varie Vesnina, Pavlyuchenkova e Kirilenko erano a Sofia, e la Federazione russa non avrà promesso loro incentivi economici (almeno pari) per farle dirottare a Cagliari. In sintesi: è l'argent fait la guerre", mica patriottismo sbandierato a vanvera.
      Basti pensare che la sola presenza garantisce loro molti soldi, così come la presenza alle finali di doppio, circa 120mila dollari. Discorso che vale per le tre citate e non per Sharapova o Kuznetsova, il cui standard di prestigio ed economico cambia relativamente. Loro se ne sbattono semplicemente.
      Fed Cup e Davis, così come congegnate, saranno sempre manifestazioni sui generis, soggette a defezioni e casi strani, perché non assegnano punti, non c'è obbligo (implicito pena perdita di punti) e anche economicamente dipende molto dalle singole federazioni. Forse il Kazakistan dà ai vari Kukuzza e co., più di quanto i russi darebbero a uno Youzhny e soci.
      Salutia a te Paolo

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  2. La più brutta finale della storia della Fed Cup, pronostico, che comunque NON guarderò. Non potrei sopportare la vista del trattorino italico che esulta come un'invasata dopo aver battuto la millequaranta del mondo.... magari al terzo perchè sai, l'emozione.
    Saluti Pic

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    1. In effetti, tecnicamente non sarà un granché. Eppure c'è gran tensione. "Match durissomo", dice il captain. Fortuna giochiamo in casa,e spero allentino parecchio il campo in modo che ci si possa esprimere al meglio.
      Scherzi a parte, forse l'unico interesse sarebbe vedere Kleybanova. Nota lieta sarebbe rivederla roncolare a buoni livelli. Forse un set riesce a strapparlo. Saluti Simone

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  3. Massi tranquilli lo spettacolo sarebbe comunque assicurato,se il commentatore fosse fabretti non ci annoieremm,o anzi forse proprio queste assenze/presenze renderebbero la sua cronaca molto piu' avvincente.Paghiamo i russi che paghino fabretti.marco.v.

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    1. Ecco, il Fabretti nazionale porterebbe quella punta di ridicolo interesse in più. Elettrizzante. Lo immagino in estasi mistica e con voce adenoidea rotta dall'emozione per il 78% di prime di Errani: "Mamma mia Saritaaaaa! sta servendo in maniera splendida! Molto meglio di Serena Williams che ha solo il 64%!". :)
      Ciao Marco

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  4. Bel post. I media e la FIT faranno passare per una "grande impresa" questa quarta FED Cup, ma la verità la conosciamo tutti, è una "impresa" per default altrui. Credo sia "impresa" ancora più sbiadita delle finali vinte con gli USA privi delle sorelle Williams o contro il Belgio che senza la Clijsters affiancò un'ancora acerba Flipkens alla Henin. Si strombazzano molto i "grandi successi" delle ragazze italiane, e per carità è vero che nel circuito hanno ottenuto traguardi molto prestigiosi nelle ultime 5-6 stagioni, però la verità sui "trionfi" in Fed Cup dell'Italia chi è un po' smaliziato la sa. Italia e Repubblica Ceca sono le uniche squadre che riescono a convincere le proprie top players a giocare il torneo e infatti sono le due squadre che di solito vincono. Ricordo ancora quando la Russia schierò una squadra vera nel 2007, con Kuznetsova e Chakvetadze all'epoca numero 2 e 5 del mondo, come andò a finire.
    Per me, se si vuole invogliare le top players a giocare sul serio la Fed Cup bisogna in primis attribuire punti per la partecipazione e in secundis cambiare il calendario onde evitare queste sovrapposizioni.
    Comunque, al posto dell'allenatore della Russia io avrei convocato provocatoriamente la buona vecchia Anna Kournikova, almeno la sua presenza avrebbe dato qualche motivo di interesse al tutto, anche se per motivi extra-tennistici ;)

    Ciao e complimenti per il blog

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    1. Chi è assente ha sempre torto, sento dire. Ed è vero, ma di sicuro leva prestigio a un successo. Sono d'accordo su tutto quello che dici. Evitare la sovrapposizione col Masterino sarebbe già un inizio. E concordo, ci sarebbe bisogno di congegnare le manifestazioni a squadre in modo diverso. Con montepremi o punti per la classifica ad invogliare (in modo chiaro e uguale per tutti) gli atleti a partecipare. Mi pare che proprio Murray in una intervista disse una cosa simile.
      Con compensi differenti a seconda delle singole nazioni si potrà avere che squadre piccole schierino tutti i propri atleti e vincano spesso con quelle potenzialmente superiori ma prive dei top player poco incentivati dalle proprie federazioni. O per vicende poco chiare che gli appassionati non possono sapere.
      Detto ciò l'Italia è tra le più forti. Come valori per me ha davanti Usa e Russia, che se al completo sarebbero devastanti. Ma, appunto, non lo potremmo mai sapere, visto che portano in una finale le n° 136, 186, 231 e 317.
      Ah, Kournikova non sarebbe male. Almeno bilancerebbero dal lato estetico. E forse anche dal lato tecnico sarebbe ancora meglio di Gasparyan e co. :)
      Grazie Jack, ciao alla prossima

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  5. Alexia Virgili, Ambidextrous (Double Handed Both Sides), 26 anni, Italy. E basta. Ti confesso che non sapevo dell'esistenza di questa giocatrice.
    La finale di Fed Cup Italia-Russia e nessuno ci vuole andare. Divertente. La foto di Eltsin è ammiccante. Farebbe un figurone, la Russia, presentando una tennista di questo calibro. Potrebbero sicuramente riempire lo stadio (Sant'Elia?) a Cagliari.
    Ciao Picasso, sto seguendo un po' la Ana Ivanovic vs Samantha Stosur che a una buona azione fa seguire cinque errori grossolani. Ora però è riuscita a riprendersi il servizio perso e...... lo ha di nuovo perso. Aiaiaiaiai. Non c'è speranza. Dovrò, prima o poi, privarla del mio sostegno.
    Un saluto cordiale
    Anna Marie

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    1. E ti violenti con Ivanovic e Stosur, quando a Parigi RF e Nole furoreggiano? Curioso di vedere Federer contro Nadal o Nole a che punto di ripresa è.
      Alexia Virgili è sorella del più famoso (nel suo condominio) Adelchi Virgili. Ragazza dilettante, che mai ha intrapreso sul serio la carriera da pro. Praticamente gioca solo le pre qualificazioni a Roma, spesso passate. Quest'anno l'ho pure vista giocare contro Medina Garrigues, e ne ho scritto nel resoconto della mirabolante trasferta romana.

      http://tennispsiche.blogspot.it/2013/05/una-giornata-al-foro-italico.html

      Ciao Anna Marie, saluto a te

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  6. Ciao Pic,la cosa piu ' triste e' che la magnifica F.I.T. nasconde tutte le sue colpe sbandierando come successi queste penose situazioni,lo hanno fatto con la Davis finche' potevano da qualche hanno a Questa parte con la fed....almeno il decoro di contrappore alle ragazzine russe qualche volto nuovo facendogli fare esperienza e giocare partite tipo la Giorgi che grazie allo scellerato contratto di usufrutto stanno rovinando(criminale che Una ragazza cosi non palesi progressi),SI usino meglio anche I danari invece di elargirli per far presenziare robertina e sarita,Mah...tutto sbagliato tutto da rifare....passando a cose piu ' allegre ma la halep a Sofia?....fosse stata presente a Istanbul mica so come sarebbe finita....a bercy gran torneo.....un abbraccio da ste

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    1. Chiaro che L'Italia avrebbe vinto anche schierando le seconde linee (forse pure le terze), ma a quel punto, anche volendo, non credo potessero rinunciare alle eroine classiche. Giorgi è caso a parte, sentito le interviste e da come si pone, lei e il babbo, non ha alcuna voglia di modificare il suo tennis. Tira forte e basta. "Mi sento sicura così", amen. O la va, alla grande, o spacca.
      Halep vista da vicino a Roma spazzolare Sveta e Hantuchova, sinceramente non credevo mantenesse questa condizione psico-fisica. Ormai vale le top 10.
      Ciao Ste

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  7. Kohli per mille anni1 novembre 2013 alle ore 19:03

    Fra circa mezz'ora assisteremo ad atti di cannibalismo sul Nostro Richard.
    Ma le meraviglie a volte accadono ed il momento sembra proprizio. Avanti Richard, suonatore di Stradivari.
    Meraviglioso blog, sfogo di deliri tennistici.

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    1. Primo set andato. Ma prima o posi succederà (a memoria i precedenti dicono 10 o 11 a zero). Spero il miracolo non avvenga solo nel Senior Tour tra dieci anni, coi due ingrigiti e panzoni, e lì varrebbe il braccio (6-1 6-2 Richard). Così come l'unico successo di Gasquet risale a quando avevano 13 anni e il fisico non aveva troppa importanza.

      http://www.youtube.com/watch?v=KzKuv4j67aw

      Sfogo di deliri tennistici non è male. Grazie, a presto.

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  8. Fed Cup che tristezza. Per fortuna che c´é il tuo post!
    Una proposta per vivacizzare il weekend sardo: due partite di apertura a fini promozionali: Kournikova/Alexia Virgili e Safin/Adelchi Virgili.
    Non mi sovvengono altri italiani bonazzi ma fuori dal giro pro, ma le donne possono sempre proporre...
    E per evitare tribune deserte per lo show di Sarita schianta russe, doppio misto a fine giornata con i nomi del singolo.
    Ciao. Lucas

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    1. Tanto per la par condicio, dici. Va beh, una roba da baraccone. Bolelli dicono sia un bel ragazzo, ma non m'intendo troppo. Tra le donne c'è pure la bellina Chieppa (un luminoso passato da top 1200), ma l'avevo vista un po' gravida mesi fa. le russe stanno meglio da quel punto di vista. Basta andare a Porto Cervo e ci sono molte mestieranti (nei pressi del billionaire). :)
      Ciao Lucas, alla prossima.

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  9. Ciao pic vedevo oggi al tg i lavoratori
    dell' Alcoa manifestare fuori i cancelli dell' tc cagliari,
    loro muoiono e la regions spends 600.000euri
    per fed cup,eh eh benvenuti in Italia...vabbe'...piallato ieri richard
    stessa sorts temo oggi per lo zapparore..nadal finale pure a bercy...
    che Il prossimo a essere asfaltato sia Roger?ha iniziato bene contro djoko...
    un abbraccio da ste

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    1. Ah beh. Ma «manifestazione pacifica», tiene a sottolineare il Fabretti. Poco ci mancava li definisse tifosi. Visto Federer, e sono contento. Per un set e mezzo è tornato lui, lontano dalla controfigura dei mesi scorsi. ancora però non basta per battere i due, ma prevedo un buon Master.
      Ciao a te Ste.

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  10. Ma siamo su scherzi a parte... apro il livescore, la vinci è 6-6 al terzo con la Panova, metto supertennistv e non la danno??? bah

    leggo ora sul loro palinsesto che la daranno IN DIFFERITA ahah

    Paolo

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  11. Ah ma sono su Raisport1, come non detto. Canale talmente mal utilizzato che ne avevo rimosso l'esistenza

    Paolo

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    1. Pensavo anch'io la desse Supertennis, poi ho visto che era Raisport. Vedevo Bercy, ma ogni tanto ho cambiato. Vinci imbarazzante. Infortunata ma soprattutto tesa. E se davvero era in condizioni così approssamative, rischi di partire 0-1 senza il coraggio di mandare dentro Knapp o Pennetta che avrebbero vinto facile. Basito.
      Ciao Paolo

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  12. Kohli per mille anni2 novembre 2013 alle ore 16:13

    A proposito di Fed Cup.
    La Vinci è riuscita a farsi trascinare al terzo set, poi vinto 8-6 dall' azzurra.
    Grandi festeggiamenti da parte degli italici commentatori, che hanno sottolineato la forza gladiatoria della Robertina che ha fronteggiato una Panova che serviva per il match.
    Nessuno ha fatto sapere loro che prima dell' incontro la Vinci era quotata @1.04?
    Saluti schifati,
    Kohli per mille anni.

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    1. Va beh dai, hanno animato una sfida altrimenti senza alcun pathos. A modo loro, e va beh. Come detto sopra, Vinci in condizione normale ci avrebbe perso al massimo quattro giochi da quella russa. Poi la tensione e il torcicollo e il non coraggio di schierare Knapp o Pennetta (ma pure una pianta rampicante bastava contro sta girraffona con braccino) hanno animato la serata. :)
      Ciao il Kohli

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  13. Caro Picasso, Parigi si conferma un torneo speciale per Ferrer. Per noia poco fa guardo il punteggio della semifinale contro Nadal: 4-1 al primo set per lo zappatore valenciano. Mi sintonizzo sull'incontro e quello mi diventa subito più simpatico. Roncolate (quasi) aggressive e pressanti sul rovescio di Nadal per poi concludere con vincenti di diritto o volee agricole ottimamente eseguite; grandiosa quella con cui chiude col punteggio di 6-3.

    Nel secondo set si assicura un break iniziale, ma Nadal inizia ad essere competitivo sugli scambi da fondo. Ferrer si aggira per il campo sempre più nervoso, con la mascella sempre più serrata ed i denti sempre più stretti sull'asciugamano. E non puoi non chiederti quando mollerà il colpo. Si trova a servire per il match ed ecco che prontamente concede il controbreak. Ma poi accade quello che non ti aspetti. Nel game successivo si rifà aggressivo e strappa nuovamente il break a Nadal, per poi chiudere sul 7-5.

    Bella vittoria per Ferrer e partita molto avvincente (scommetto che non l'hai guardata, ho ragione?). Ora però temo che il trofeo sia già in mano al cyborg serbo. Si preannuncia però un Master londinese interessante. Complimenti per il blog e saluti da Milano.

    Carlo

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    1. Visto quasi tutto Federer.Djokovic, facendo zapping con lo Zelig della Fed Cup. Ferrer-Nadal non l'ho vista, no. Posso essere franco? Per me Nadal ha un oboettivo, e non è Bercy: vincere il Masters di Londra (che gli manca). E ci arriva un po' spremuto, contro un Djokovic sempre solido e Federer in ripresa, Del Potro che roncola forte...per me (implicitamente o volontariamente), questa partita l'ha lasciata all'amico. Evitandosi anche l'ulteriore fatica della battaglia di finale col serbo. Prendila come una boutade, una mia semplice sensazione.
      Grazie Carlo, alla prossima.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.