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sabato 25 gennaio 2014

AUSTRALIAN OPEN 2014 – FINALE FEMMINILE, TRIONFA LI NA






Day 12 + 1 – Dal vostro inviato a San Martino di Castrozza (gita premio per il week end)


Un alieno verdognolo e con tre occhi, sceso in quel momento sulla terra, vedendo Dominika Cibulkova esalare un trascinante «ohhhl-llèèè» da bovara, penserebbe a finale avvincente, combattuta o, almeno, tirata. Invece la giovane gnappa slovacca è sotto 7-6 5-0 40-15. E ha appena annullato un match point alla sua avversaria Li Na. Sta tutta lì l'essenza frenocomiale della vita, del tennis e del mondo. Talmente in trance da aver perduto di vista la realtà. O davvero ha un nocciuolo di percoco al posto del cervello.
Li Na, signora cinese composta e gradevole prossima ai trentadue anni, si prende finalmente il meritato titolo a Melbourne rocambolescamente sfuggitole due volte in finale. Gridava vendetta soprattutto quella dello scorso anno, con ruzzolate fantozziane in serie, infortunio alla caviglia e titolo alla trucicomica bielorussa Azarenka tra salve di fischi Qualcuno, saggio e detentore del S.T:A. (Sapere Tennistico Assoluto), lo aveva subodorato. Era scritto a chiare lettere dal fato, nelle stelle. E quanto vedi le streghe sdentate e qualcuno ti salva acciuffandoti per i capelli dall'abisso (vedasi match point annullati contro Safarova), tutto il resto appare una passeggiata di salute.
Molta tensione e finale brutta, a conferma di un livello Wta abbastanza scadente, ma con esito da Sacre Scritture. L'esperta cinese sente la pressione, sbaglia parecchio, perdendo molto della violenza senza sbavatura mostrata nei turni precedenti. Cibulkova, protagonista a sorpresa del torneo, invece di proseguire in quell'abbrivio insensato e folle di bombe sparate sulle righe che le ha fatto battere due top 5, decide improvvisamente di pensare. Dà quasi l'impressione di voler stare lì, affacciata alla finestra, sperando che la cinese possa regalargliela. Barry Sheene professore di un corso di guida sicura. O kamikaze che si lancia col paracadute. Non ha senso. E se un pugile capace solo di menar colpi a vanvera inizia a pensare, non diventerà certo filosofo e nemmeno fine stratega sportivo. Può solo pensare una cazzata. Perché la signora Li Na, pur non nella giornata migliore, mostra la maggiore classe e testa di campionessa. Fa suo il set con un tie-break quasi perfetto, poi nel secondo, ormai libera di mente, infierisce in modo terrificante.
Rimane un ottimo torneo per la Slovacca Dominika alta una racchetta (di ping pong) e mezza, cui è mancato solo lo spunto finale. Ma almeno ci evita lacrime e stridori di denti (di vampira) stile Lisicki a Wimbledon. Se dovessi scommettere su una nuova carriera da costante top players, preferirei tenere i soldi in tasca, ma è l'esempio di quanto si vaneggia da tempo: una tennista da anni nel limbo, ma con colpi potenzialmente devastanti, ha sempre qualche sorprendente possibilità di vincere uno slam. Cosa proibita ad altre, magari costanti top 5. I book l'hanno capito da tempo, i tifosi meno.
Gran soddisfazione per Li Na invece. Una che lo scorso anno voleva smettere e dopo un bel match a Wimbledon vinto in modo insolito, giocando servizio e volée, ha deciso di continuare. E migliorarsi ancora, perché negli ultimi anni, grazie al contributo del nuovo allenatore Rodriguez e senza più l'unica guida del marito coach (che si vantava di non ascoltare. Un Sandra-Raimondo in salsa cinese, confermata dall'umorismo quasi zemaniano, rivolta durante la premiazione«Thanks my agent, he makes me rich, My husband, you're famous in China... He fix drinks, fix my racquet. Thank's a lot, you're nice guy») ha saputo migliorarsi tecnicamente, rendendo il dritto meno sfarfallante e arricchito il repertorio tattico con trovate offensive in passato sconosciute. Esempio per molte, così come esemplare e, ormai desueto (abituati come siamo a rotolamenti, lacrime e maglie strappate), è il modo composto con cui esulta alla fine.

2 commenti:

  1. Ciao Picasso,non Una gran finale,primo set con tanti errori Della cinese che domina pero' tie break,secondo senza storia,Cibulkova ha commesso incredibile errore di 'pensare' invece di dar sfogo a furia cieca...ma credo avrebbe perso comunque...al contrario dopo partita fantastico con esultanza composta ed educata della bella(io la trovo affascinante)cinese e dichiarazioni spiritose,ironiche e simpatiche,Brava!!10,lode e bacio accademico!domani Rafito contro Stan 12-0 (26 set a 0)i precedenti,lo battera' pure stavolta sicuro ma forse(spero)non lo triturera'...tornando a Na Li mi permetto dire ha vinto Una di talento e intelligente,un abbraccio da Ste

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.