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mercoledì 22 gennaio 2014

AUSTRALIAN OPEN 2014 – SEMIFINALE NADAL-FEDERER. RADWANSKA ESORCIZZA AZARENKA






Day 10 – Dal vostro inviato, in fila alla mutua, con vecchi smoccolanti contro il malgoverno. Sembrava Twitter


Una giornata di musica e magia, a Melbourne. E' notte fonda quando mi piazzo, avvolto da un virtuale bandierone polacco, davanti alla tv per vedere Radwanska-Azarenka La sveglia suonerà alle 7,15, ma conta poco, dormo meno di Berlusconi (io per insonnia, lui per alti impegni istituzionali e pensieri superiori: tette, culi e gare di burlesque). Avevo invitato i fedeli a fervorose preghiere laiche, ma anche a invocare il Papa polacco o i preti che la scomunicarono per quelle malandrine foto desnuda (perché poco desnuda, credo), persino l'anima fluttuante di padre Amorth, affinché Agnese facesse il miracolo d'esorcismo. Mai confronto fu così netto, tra il bene e il male assoluto della Wta. E l'inizio è di quelli che riconciliano col mondo: un miracolo d'intelligente leggerezza che umilia la violenza trucida. Agnese, occhio tagliente, scucchia e atteggiamento serafico, lascia sfogare il tamarro bielorusso, scava colpi dal cemento, inventa deliziose rabdomanzie, fa apparire palline dal nulla come un prodigio di magia. Il commentatore inglese è in estasi mistica, un trionfo di: meraviglioso, incredibile, magico, geniale. Forse un po' esagerato, ma la smilza polacca manda in tilt e fuori giri il paracarro ululante. 
Sul punto di beccarsi un ovetto la vedi, tutta violacea, urlare frasi rabbrividenti (canonico «ohhhh» atterrito del pubblico), tirarsi pugni e racchettate sulle gambe. Spettacolo orrendo. Perché l'interpretazione di Linda Blair sia perfetta manca solo il rigurgito verdognolo. La maghetta vince il primo, tiene anche nel secondo mulinellando colpi leggeri nel concerto di urla da sirena d'ambulanza (che sia una invocazione freudiana?) che mai arriverà, per portarsi via l'indemoniata buzzica dell'est. E io m'addormo sul 2-2.
Stamani mi sveglio alle 7 meno quasi, e vedo il risultato 6/1 5/7 6/0. Esorcismo completato, con sadica illusione nel secondo set (che fattucchiera sarebbe la dolce Agnese, altrimenti?). Provo a trovare in rete qualche filmato, e trovo questo. Godetene tutti e andate in pace. E accendete due ceri a Sant'Agnese martire fuori le mura, sulla Nomentana.


Semifinali completate: Na Li-Bouchard e Radwanska-Cibulkova. Tranne la cinese, semifinali a sorpresa. Nell'altro quarto, la gnoma Cibulkova aveva facilmente disposto di Simona Halep. Slovacca che ha trovato la settimana d'ispirazione violenta davanti al suo fidanzato hipster. Le entra qualsivoglia bomba terra aria accompagnata da inebrianti (come un mix di ebola e scorbuto) «ohhh-llllèèè» da toreador di tori nani di peluche. Secondo esorcismo difficile per Agnese (anche se quella bicicletta inflittale lo scorso anno è ancora nel cuore e nella mente).
E' ingiusta la programmazione quella che mi mette gli uomini di mattina, quando mi è impossibile vedere qualcosa, tranne appendici prandiali, perché a lavoro o alla mutua come stamattina. Continua la «Cavalcata delle Valchirie» di Roger Federer, sulla scia della splendida prestazione contro Tsonga. Da quanto leggo e vedo, batte Murray in quattro set, col brividino finale. Match già vinto e scozzese rianimato, portato al quarto set dopo aver servito per chiuderla in tre, con possibili fantasmi che si ripropongono nella mente a minarne la serenità. Tutto bene quel che finisce bene, nessuno psicodramma freudiano (e un po' gasquettiano), e Federer la chiude al quarto set. Sembra tornato leggero, rilassato, sciolto. L'impressione è che abbia mollato gli ormeggi e, stante condizione fisica e sintonia col nuovo strumento, voli sul manto azzurro. Sul match point Edberg esplode levando le braccia al cielo con una grinta ed entusiasmo mai visti, nemmeno quando vinceva Wimbledon. 
Vedo l'intervista post match dello svizzero e finalmente gli si legge in faccia una soddisfazione infantile, ringiovanito di dieci anni rispetto all'annus horribilis 2013. S'incupisce un poco solo quando gli parlano della semifinale con Nadal. Già. Match storico, ma cui arriva con speranze più alte rispetto al recente passato. Rafa il piagato, malgrado le stimmate sul palmo (la Santa Sede in serata manderà un emissario - che ne approfitterà per aprire un gay bar a Melbourne - per analisi accurate sul fraticello di Manacor) dispone del bulgaro Dimitrov. Il giovane signor Sharapova pecca d'inesperienza, fallendo tre palle per andare avanti due set a uno. E lì la perde. Con maggiore fiducia, in futuro potrà dire la sua.


6 commenti:

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    1. La santificazione di Edberg la trovo un po' offensiva verso lo stesso Federer. Leggevo che anche Wawrinka ha postato su twitter una cosa a riguardo. In un mese cosa avrà potuto fare Stefanello, mica è un santone? Oltre alla fiducia che gli avrà dato l'ovale più grande, il merito di questa “rinascita” è del tennista. Sta bene fisicamente, e questo lo fa giocare sciolto di mente, in attacco. Punta ad abbreviare gli scambi, ma anche l'anno scorso ci aveva provato, con scarsi risultati, perché in alcuni match non stava in piedi e ancora rodava il nuovo mezzo.
      Contro Nadal, lo sappiamo, è sempre un'altra storia. Subentrano questioni differenti. Inutile nasconderselo, lo patisce mentalmente, prima ancora che tecnicamente, con quel maglio mancino incrociato. Alla prima distrazione Nadal non lo perdona, e lui lo sa, gioca teso e perde sicurezze. Se al posto di Murray oggi ci fosse stato Nadal? Il fatto di stare così bene può aiutarlo, ma è difficile fare previsioni.
      I book danno favorito Nadal 1,50/2,50. Io credo Federer se la giochi alla pari, e questo, viste le previsioni iniziali, è già grande cosa. Azzardo: se vince il primo set vince la partita. Poi non sono in grande forma con le scommesse (una vinta su otto), sono solo riuscito a tirargliela a Nole e Azarenka. :)
      Quanto a Wawrinka, la finale se la merita tutta. Leggo però che molti sottovalutano Berdych. Se è in giornata, è tosto.
      Ciao Carlo, a presto

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    3. Quella di Nadal contro la regola del time violation che impedirebbe scambi duri e match appassionanti (come le superfici veloci), è vecchia. Ne avevo scritto prima dell'AO credo, boh. Normale, è nel personaggio. Parla dei vantaggi per lui, come fossero vantaggi di spettacolo per tutti. Si sa.
      Quanto a Edberg nessuno nega che possa portargli vantaggi. Ma se non è colpa di Becker se Nole sgozza volée, in pochi giorni Edberg non può aver resuscitato Federer. Poi è chiaro che il binomio potrà dargli benefici. E forse ha anche una tattica nuova per giocare con Nadal. Lui ne aveva solo una: serve&volley prima e seconda. :) Credo che ne farà molti di più. Vedremo.

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  2. Dopo la sconfitta inflittale da Agneszka Radwanska, la signorina Azarenka ha deciso di cambiare mestiere. Farà una breve vacanza e poi si darà all'avventura alla guida di uno di questi Road trains australiani. (Il cambio dei pneumatici è compito dell'autista.)
    www.youtube.com/watch?v=yb5d6ISHoMU‎

    Ho appena visto la registrazione della partita e ho idea che quello dei Road trains potrebbe essere un ambiente più adatto alla Vika. Che ne dici ?

    Ciao Picasso, ti saluto cordialmente
    Anna Marie

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    1. Non male, per tutti, se Vika staccasse un po'. Magari in modo definitivo, chi lo sa. Già la immagino, col sobrio boyfriend in un on the road estivo per le terre australiane. Anche a caccia di coccodrilli, perché no.
      Anche a te, buona serata

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.