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lunedì 27 gennaio 2014

AUSTRALIAN OPEN 2014 - PAGELLE ANTICONCEZIONALI







Day 0 - Saluti e baci dal vostro inviato (sì, sono quello in foto. Torno in patria a bordo di una canoa, lungo il fiume)


DONNE (inizio da loro per galanteria. «Premio Boldrini» ormai in saccoccia)

Li Na. «Ancora non sa quanto è forte» come dice il suo allenatore Rodriguez, e a 32 anni non ha paura di volersi migliorare. Si prende una rivincita sul destino dopo due sconfitte in finale, firma il secondo slam della carriera e gigioneggia nel miglior discorso di sempre ostentando il tipico humour cinese (salvate il signor Li). Epifania, involtini primavera e capodanno cinese a suon di accelerazioni titaniche, ma ad onor del vero trionfa senza battere nemmeno una top 20. Laddove Mariolona Bartoli (sobb), nella sua cavalcata a Wimbledon, fu crocifissa per non aver battuto top 10.
Voto 9

Dominika Cibulkova. Culo basso, gambe tozze, panzetta da terzo mese di gestazione, incitamenti da bovara (ohh-lllééé) e viso angelico. Questa slovacca alta quanto un tubo di palline (da tre) o Brunetta, è la vincitrice morale del torneo. Sotto le sue strambe bombarde (quasi smasha colpi che le altre impattano ad altezza sterno) cadono ben due top 5. Implicitamente appagata e un po' pavida, le manca l'ultimo scatto in finale.
Voto 8

Agnieszka Radwanska. Sant'Agnese Martire (con diploma di sapiente esorcista conferitole dall'anima di Padre Amorth). Suo il picco tennistico in un torneo poverissimo tecnicamente: il modo in cui disinnesca ed esorcizza l'indemoniata tamarra Azarenka è a tratti sublime, tra carezze, smorzate, tocchetti e furbesche magie da fattucchiera. Poi perde da una nana killer, perché uno slam non lo vincerà mai. Questo lo sappiamo, e non importa.
Voto 7+

Eugenie Bouchard. Bamboletta-macchinetta tennistica, già solida di mente oltre che nei colpi anticipati, senza fronzoli. Nuova sensazione Wta, se non sarà travolta dal vortice fesciòn-tennis-patinato, sponsorizzando omogeneizzati per chiwawa o scaldapeni in lana merinos. Resisterà? Boh. Chissenefrega, alla fine.
Voto 7

Ana Ivanovic. Bim-bum-bam. Splash (fiume Yarra). O crash (vetrata infranta a Gold Coast). O «Ajde». Balzelli. Risate insensate, come il suoi colpi. La sconfitta contro Bouchard svela la casualità della vittoria su una Serena scricchiolante (s.v.), frettolosamente dipinta come «guarigione» dagli stadi di dissociazione dell'Io corpo (d'acciuga).
Voto 5,5

Flavia Pennetta. Tornerà tra le venti, battendo il würstel Kerber (5-) dimostra come se la possa giocare anche con le top ten. Non può niente contro Li Na, come niente hanno potuto tutte le altre. Mi telefona un vischioso Signorini: è vero che Flavia ha lasciato il toy-boy fotomonello per il toy-boy Pierino Fognini? «Non saprei, Alf - rispondo -, bacio».
Voto 7

Vika Azarenka. In tour col sobrio fidanzato RedFoo, accompagnerà i suoi rap (vabbè) con rotti e peti.
Voto (pietà).

Maria Sharapova. Persino Cibulkova, al suo confronto, sembra istrionica figlia di Santoro e la lascia sul posto.
Voto 4,5

Simona Helep. Furetto rumeno ormai da top ten. Podismo, intelligenza tattica e colpi facili, pure lei giustiziata da Cibulkova.
Voto 6,5

Caroline Wozniacki. Zavorrata dal brillocco di sedici chili e mezzo dell'adone McIlroy, perde dalla Muguruza (6+), marcantonia spagnola in rampa di lancio.
Voto 2

Jelena Jankovic. La guardi sgroppare e parlare con un vocione baritonale e pensi: sono all'ippodromo di Capannelle o al Muccassassina, con una trans che canta una canzone di Mario Biondi?
Voto 5

Errani/Vinci. Le Bryan's in gonnella. Nemmeno un set vinto in singolare, tengono tutte le energie per il doppio: trionfo. Entusiasmo alle stelle.
Voto 6 (media tra singolo e doppio)




UOMINI


Stanislas Wawrinka. Cancella in un solo colpo anni da succube «svizzero minore» o «forte coi deboli e debole coi forti». Snodo fondamentale: la vittoria con Djokovic, dopo avergli preso le misure nelle due battaglie rusticane dello scorso anno. Primo slam e laurea tennistica per questo ormai maturo svizzero impettito e con atteggiamento da torello ebbro di Topexan, e laurea breve (di quelle che non servono a un cazzo) in psicologia, a distanza, dopo la finale thrilling. Ha però evitato quella in Criminologia, in caso di sconfitta. «Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better» si è tatuato sul braccio. Riassume tutto.
Voto 10

Rafael Nadal. El Toro di Manacor, divenuto bove con la sciatica. Il fisico, croce e delizia di una carriera decennale, stavolta lo tradisce. Bendato, spelacchiato, piagato e fasciato, sembra un martire votato al supplizio per via di un tennis che sfida convenzionali leggi dell'uomo. O un reduce dalla Guerra di Secessione. Dopo la vittoria su Federer, niente sembrava impedirgli il successo finale. Poi la schiena cede e addio ai monti. Vincerà ancora, perché questo è il tennis moderno e non si può pretendere la regola che giochi sempre sfasciato. O piombato.
Voto 8

Roger Federer: Ritorno al futuro. Il fisico regge, il braccio fluttua, la racchetta canta. Gran colpi, splendide dimostrazioni tennistiche e ancora la nemesi terrena Nadal a sbarrargli la strada. Con ulteriore, quasi sadico, sberleffo: l'inarginabile mostro iberico si fa male nel match successivo, contro lo storico (ex) numero due svizzero. Rigenerato anche dalla nuova paternità (dopo le gemelle, punta al parto trigemellare. Si sa, i record sono il suo maggiore stimolo).
Voto 7

Andy Murray. E' psicologia spiccia, infarcita di venature medico anaerobiche pornografiche. Sta lì sul letto, apatico e con lo sguardo al mare immaginario sul soffitto, in cui guizzano nutrie in amore. Come chi s'è chiavato una stragnocca, e nei giorni seguenti si ripete: ora posso diventare anche gay. Ma perché non siamo nati tutti froci? (cit.). E si masturba immaginando Marilyn.
Voto 5-

Tomas Berdych. Stanco di farsi notare solo per la topa fidanzata dal lungo collo di cigno, prova ad attirare l'attenzione con un completo a strisce da fantino del Palio di Siena (contrada dell'allocco gigante). Poi lo indossa anche lei sugli spalti, e nemmeno questa volta ce la fa. Buona semifinale, niente più. In medio stat orbo killer seriale di quaglie.
Voto 6

Juan Martin Del Potro. Uccellato da uno scaltro (e poco altro) Baustista Agut (6,5). Con due sole racchette nel borsone. Il timore è che arrivi a legarseli col fil di ferro come facevo io a 8 anni. Obolo spontaneo inviando sms al 144-69696969.
Voto 4

Grigor Dimotrov. Tennista femmina. Ancora poco cattivo e non ancora di bellezza perfetta per vincere uno slam facendone a meno (della cattiveria). Ma il futuro è suo. Top 10 a fine anno, forse.
Voto 7

Stephane Robert. Robert, chi? Sperando che Fassina si dimetta dall'essere Fassina.
Voto 7 (o 6 al superenalotto)

Fernando Verdasco. Ridicolizzato dal «Gaba» Gabashvili (7). Il rimpianto è non poterlo vedere zimbellato anche da «Crazy Dani» Koellerer (una prece).
Voto 3-

Novak Djokovic. Nella volée scotennata sul match point contro Wawrinka c'è l'essenza del sodalizio tecnico con Boris «bum bum» Becker, che per dimenticare ha deciso di smettere con la birra. Per dieci minuti. Poi è partito a Leimen, per una gara di bevuta di birra e salsiccia. Stravinta. 
Voto 4,5

Florian Mayer. Lo vedi e d'incanto parte in automatico la sigla dell'Ispettore Derrick. E triste e smunto e lento e dimesso. Con deliziose pennellate espressioniste da Gattone (morto) Mecir, infilza Youzhny e Janowicz.
Voto 7

Tommy Robredo 7. Esempio per i giovani, straziante condanna per chi guarda.
Voto 6

Pizza e mandolino. Fognini (6,5) insolitamente normale: vince quando deve vincere, e raccoglie mezza bustina di lupini da Djokovic. Ottavi d'oro, top 15. Andreas Seppi (5,5). L'estate australiana a 45° lo trasforma in inconsapevole guerriero della steppa. Cotto come una scamorza affumicata fa fuori l'idolo di casa Hewitt (incredulo), torna allo stato gassoso contro Young (6). Filippo Volandri (6), gita premio e onorevole comparsa contro Tsonga


25 commenti:

  1. zitte zitte le nostre cuginette si son portate a casa quasi 300000 dollari l'una, un po' come aver raggiunto la semifinale in singolare. per la serie: ecchissene dei punti wta...
    contento per Wawrinka che è da anni che bazzica la top 10.
    Con l'età stai diventando più tenero con la jankovic, noto. 5 non è male. Ma paragonarla a un trans che canta Mario Biondi è irrispettoso. Per i trans.
    ciao Picasso

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    1. Parecchie ragioni per essere felici le due ragazze. Una specialità a tratti ridicola (sposo la tesi di McEnroe, e sarebbe meglio ridistrubuire quei soldi a chi si fa il mazzo nei challengers). Contente loro, contenti tutti. Ma rischiano di diventare come i Ratiwatana's, modesti quando giocano in singolo.
      Che vuoi farci, invecchiando m'intenerisco. Pure con Jankovic. E mi manca pure Mariolona Bartoli.
      Ciao a te Bruno, a presto.

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  2. Caro Picasso, tu scherzi su Becker, ma una volta ho avuto l'onore di assistere a una gara di birra e salsiccia (assieme a un folto pubblico, in un posto vicino a Lugano, in Svizzera)! Che spettacolo. Era una competizione a squadre di quattro, con tavolate di legno e grandi barili vuoti fra un tavolo e l'altro. Verso la terza ora di gara, ho capito a che cosa servissero quei barili. In particolare mi ricordo di un vero cavallo di razza, un tizio che dopo aver sboccato due volte (nei barili appositamente disposti), ci aveva dato dentro con uno sprint finale: 4 bottiglie da 33 cl bevute praticamente in serie, scolate al fiato. Il trucco? Inserire una cannuccia nella bottiglia, piegarla all'insù, e poi tracannarla d'un colpo "a mo' di fontana". Mi spiegavano che la cannuccia piegata all'insù trattiene l'aria della birra, e questa cola in gola che è una meraviglia, che neanche la senti.
    Ma in quella stessa occasione ho sentito anche delle stronzate galattiche. Dicevano che adoperando la cannuccia in modo "tradizionale", cioè per bere la birra come se fosse un thè freddo, l'aria ti finiva prima nel cervello e ti stordiva più alla svelta. Una ridente sera d'estate dello stesso anno, sulle coste di Praia a Mare, io e un mio amico di Napoli ci abbiamo provato. Siamo arrivati a quota 10 (dieci!) birre medie, tutte bevute con la cannuccia come due coglioni, e per finire ci siamo ubriacati. Ma la storia della cannuccia era una stronzata!
    Scusami la parentesi extra-tennistica; leggevo d'altronde un commento, altrove, in cui si diceva che ad ogni modo Becker ne capisce più vodka che di tennis. Sposo questa tesi.
    A presto, Fabio

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    1. Nessuna scusa, aneddoto divertente. Birra&salsiccia 'ho citata perché avevo un vago ricordo di una gara simile (annessi barili al fianco). Non so se vista in un documentario o in un film (tipo Bud&Spencer o nei Simpson, sai, le mie influenze culturali). Se non sbaglio qualcuno ci è anche morto. Ma spero, nel vago ricordo, si trattasse di un film.
      Se ne dicono tante attorno a birra e dintorni. Una volta, un tizio che in cantina oscillava tra le 20/30 birre (piccole) al giorno, mi spiegò un segreto appreso quando lavorava in Germania (era diventato l'idolo, lo stallone italiano). Prima di una (prevista) bevuta colossale, bere un cucchiaio d'olio.
      Bene, forse avrò sbagliato dose, ma vomitai l'anima a metà serata. E non mi accadeva da anni.
      Quanto a Becker, alla fine si scherza. Quel serve and volley ridicolo di Nole, proprio quando si fa allenare da Becker, è abbastanza ridicolo (ma casuale). Uno che ha giocato tanti anni ad alto livello deve capirci per forza di tennis, però è un po' penoso vederlo sul campo. Pare si sia rifiutato anche di fare uno scambio, per problemi alla schiena. Voglio dire, al mio circolo c'era un tizio di 84 anni che ancora sgambettava.
      Ciao Fabio, a presto.

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  3. Wawrinka nel primo set ha letteralmente spaccato Nadal. Non ha avuto paura di spingere al massimo su ogni pallina né di variare il gioco quando serviva. Mi chiedo Federer sul suo divano cosa avrà pensato: di certo non ha meno talento di Wawrinka, forse però, anche se potrò sembrare blasfemo, ha meno coraggio. Infatti non ho mai visto Federer giocare con la sfrontatezza con cui ha giocato wawrinka ieri, con la voglia di fare vedere al mondo che se la sai colpire la pallina va più forte delle gambe, anche se hai le gambe di Nadal.
    Bello. È bello vedere quando i robot soccombono di fronte alla bellezza ed il tennis si riappropria di se stesso. Simili sensazioni le ho avute, per citare due casi, quando Leconte disintegro' Lendl in un ottavo di finale a Wimbledon o quando Gomez fece impazzire Muster in un lontano Roland Garros, mandandolo al manicomio a furia di volee' e di smorzate improvvise.
    Se Nadal è l'espressione del tennis moderno significa che il tennis si è allontanato dalla sua essenza: giornate come ieri ci ricordano che il tennis deve essere prima di tutto bellezza.

    Ste

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    1. Sempre uno dietro l'altro. Va beh, credo si possa detestare (sportivamente) un tennista anche senza perdere di vista un minimo d'equilibrio. E dio sa quanto mi stia sulle balle.
      E' stato un set. E un set (pure due) Nadal l'ha perso anche con Gulbis (su terra), persino Fognini, Brands o addirittura Petzschner.
      Non possiamo sapere come sarebbe andata senza infortunio. Avrebbe vinto ugualmente Wawrinka o recuperato Nadal come mille altre volte. Questo è quanto. Se poi si vuol dire che Nadal è il male del mondo e causa della seconda guerra mondiale, per carità, questo è un blog che fa ridere, ma basta dirlo.
      Pieno merito di Wawrinka per la vittoria su Nole, aver tenuto i nervi saldi con Berdych e primo set ieri. Stop. Giocare contro Nadal senza aver niente da perdere è un contro, farlo essendo Federer è un altro.
      Se vogliamo trovare qualcuno che ha stroncato Nadal o i robot, e per tre set interi, non occorre andare troppo indietro, a Gomez o Amritraj. Basta vedere questo Nadal 2008, al massimo. Che avrebbe vinto Wimbledon.

      http://www.youtube.com/watch?v=Qt8S8Sq8KS8

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    2. Cao Pic,

      Non credo si tratti di disprezzare o meno Nadal. Non sono certo l'unico a deplorare l'abbassamento del livello tecnico del tennis moderno a favore della fisicità del gioco (vedi i questo senso 1000 o più articoli di Clerici su Repubblica). Credo che molti gioiscano della vittoria di Wawrinka in quanto Nadal rappresenta il prototipo del tennista in cui è preponderante la componente fisica su quella tecnica (così come anche Nole o Ferrer). Insomma io credo che tutti guardiamo il tennis per i bei colpi e che se il tennis proseguirà su questa china è probabile che proprio quelli come te o tutti quelli che seguono questo blog finiranno per non guardarlo più.
      Ma questo è un discorso che vale anche per altri sport, ad esempio il calcio, in cui ormai predomina il fisico sulla tecnica (anche se poi, nessuno si accorge o vuole trarre le conclusioni sul fatto che negli ultimi anni, al contrario, la squadra che ha vinto tutto, vale a dire il Barcellona/Spagna ha un'altezza media di 1,70 e, soprattutto, sono tutti tecnicamente straordinariamente dotati.) Ti parlo da ex osservatore di una squadra di C1 il cui direttore del settore giovanile mi diceva: "Mi raccomando portami giocatori fisicati". Il primo criterio era il fisico!!!
      Scusa per la digressione ma credo che il discorso valga anche per il tennis.

      ciao Pic

      Ste

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    3. Non lo leggo da anni ma non credo Clerici abbia gioito perché a qualcuno s'è incriccata la schiena, definendola vittoria del tennis.
      Non facevo una questione di bel tennis. Fa piacer(issimo) anche a me che vinca un tennista come Wawrinka o Dancevic rispetto a un Nadal o Gimeno Traver. Sottolineavo solo come il definire “vittoria del tennis” contro i robot un successo arrivato per infortunio dell'avversario, paragonandola a due/tre trionfi negli ultimi trent'anni, oltre che cattivo (e di stampo pallonaro/ultrà), mi sembra senza senso. In generale, l'infierire sullo sconfitto (e pure infortunato). Wawrinka aveva giocato un grande primo set, il resto non lo sapremo come sarebbe andata. Perché, in modo persino più entusiasmante, un set contro Nadal l'hanno vinto in tanti.
      Il tuo sarebbe stato un discorso condivisibile avessi parlato di Wawrinka-Djokovic.
      La fai drammatica, non è una guerra termonucleare e non ci stanno bombardando. Il tennis ormai è questo. Non lo seguirà più nessuno? Non credo, ai ragazzini piace molto, a noi bacucchi (mi permetto d'inserirti, viste le citazioni vintage) meno. Nessuno seguirà più questo blog? Scriverò di Pizza quattro stagioni. Ma chi mi segue davvero SPERO lo faccia per lo spirito goliardico e la capacità di trovare qualcosa di interessante anche in qualche Picasso o numero 176 Atp o di una sedicenne Townsend numero 340 (chiaro il senso di quel post su di lei? non credo). Non certo per contare slam dei vincenti.
      Ci sono giovani (donne e uomini) che giocano bene, personaggi interessanti. Quindi il tennista divertente non mancherà mai. Che vincano ventotto slam o faranno solo terzo turno arrivando al massimo al numero 80, mi interessa poco. Questo il mio modo di vedere e trattare il tennis e di questo blog, che forse non hai colto. Ciao Ste, tranquillo. Vivremo ancora.

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  4. Meraviglioso epilogo contro pronostico e, fino al 2-0 secondo set, Wawrinka show. Quando si dice avere le idee chiare: tirare tutto, dritto e rovescio, aggredire sempre per non cadere nella trama mortale dell'arrotino. E' riuscito a dominare sulla diagonale cara a Nadal, non perdendo campo e riuscendo a colpire forte anche con la pallina all'altezza della spalla (quello che non è riuscito a Federer, che oramai con Nadal perde psicologicamente, prima che tatticamente).
    E pensare che 2 o 3 anni addietro Stan mi fece perdere un'ottima scommessa perdendo al primo o secondo turno del Roland Garros con Bolelli (3 set a 0!)
    Tennis difficile e spettacolare il suo, vittoria meritata anche se agevolata dall'altrui malanno. C'è da dire che pochi altri, sotto 2 set a 0 con un avversario in stato di grazia avrebbero proseguito con un acciacco del genere, anche in una finale slam.
    Tra le donne impressionante Li Na: se limita frequenza e durata dei suoi cali di tensione diventa ingiocabile, e secondo me è migliorata molto negli spostamenti.
    Saluti!

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    1. Sì, aveva iniziato facendo l'unica cosa da fare, e giocando nell'unico modo possibile. Federer, niente da fare, ci entra già in campo poco convinto. Poi non ha la stessa sicurezza (o incoscienza) di Wawrinka da sinistra, nel rovescio.
      Sì, ricordo che con Bolelli ci ha perso anche a Wimbledon. O era Verdasco, boh.
      Li Na è già molto migliorata in tutto rispetto a quando vinse a Parigi. Negli spostamenti e dritto che gioca più in sicurezza. Bisogna vedere se tiene nel resto della stagione. In Australia è sempre andata bene
      Saluti a te

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  5. Ciao Picasso. Nelle interviste dopo le partite contro Rafael Nadal, Roger Federer dichiara più o meno da anni le stesse cose: "ho cercato di impostare il mio gioco ma non sono riuscito." Come dire, non mi voglio rovinare la salute con quel forsennato. E chi può dargli torto ? Tanto, non deve provare più nulla. Il suo tennis è e rimane un bel spettacolo.
    Nadal, bontà sua, si tiene la sua mano, la sua schiena, il suo ginocchio e chi sa quale altro malanno. E il Djokovic si tiene il Bobele (lui partecipa all'Oktoberfest e altre feste dei VIP (Leo Gullotta diceva Vipsi*), non si mischia col "popolino").
    Tutto sommato, l'Australian Open (con Wimbledon i miei preferiti) quest'anno non mi ha dato particolari emozioni. Salvo naturalmente per la vittoria di Stan, meritata già per il fatto che è riuscito a estromettere il Djoker nei quarti.
    Ciao Picasso. Se hai bisogno di un timoniere, fammi sapere. Vengo con il megafono a darti il ritmo.
    Ti saluto cordialmente.
    Anna Marie

    * dalle miei parti vengono definiti Cervelat-Prominenz. Cervelat è una salsiccia molto popolare da noi e Prominenz sono le personalità di spicco. Sarebbe quindi quella gente che si fa vedere/fotografare ovunque che però conta poco o nulla.

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    1. Non credo abbia molto altro da dimostrare Federer. Con quella convinzione, credo potrà fare una buona stagione. Poi quando è in dolce attesa, gioca sempre bene.
      A Bobele è un radical-biere-chic? Lo vedo abbastanza irrisolto. Aspetto da beone di cantina, vestito sempre come un dandy e feste vip. Un bravo psicologo farebbe ricadere tutto alla sua passione per le donne mulatte. O al nastro fortuito con Derrick Rostagno. O alle troppe caramelle al rabarbaro mangiate da piccolo. Boh.
      Sì, capito chi sono i Cervelat-Prominenz. In tempi da «La Grande Bellezza», poi. Credo siano gli «imbucati», quelli cioè che vivono attorno ai famosi.
      Ciao, un saluto cordiale a te

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  6. Aggiungo a proposito di Cervelats: mia madre preparava le Arbeiterkoteletten (cotolette dei lavoratori) per noi bambini. Si taglia in lunghezza (dopo aver tolto la pelle) il cervelat e le due metà vengono impanate. Se ben fatti (i cervelats) e non bruciati sono una delizia insieme ai Rösti. Un surrogato della Viennese o Milanese. Arbeiterkoteletten, è comunque una bella definizione per una salsiccia.
    Scusa Picasso. E' solo un ricordo d'infanzia che non ha nulla a che fare con il tennis.

    Ciao, buon pomeriggio.
    Anna Marie

    P.S. Si proprio quelli che vivono attorno ai famosi, possibilmente con vestiti costosi e, soprattutto, vistosi. Mi piace anche "imbucati".

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    1. No, no, figurati, si potrebbe trasformare il blog in un programma di cucina. Chiamiamo pure la Parodi. Sai, oltre al S.A.T. (Sapere Assoluto Tennistico), detengo quello della Tuttologia e potrei essere tranquillamente giudice a Master Chef.
      Prendo appunti, che magari la faccio: salsiccia (mista, maiale o cosa?) tagliata a metà, senza pelle e panata (uova e pangrattato con un pizzico di noce moscata) o solo pangrattato? O farina?

      Torando al tennis, notizia Ansa:
      Pattaya City
      Kimiko Date (43 anni)- Muguruza (20) 6/7 7/5-7/6
      Dopo 2 ore e 50.
      Non male.

      Ciao Anna Marie, a te

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    2. Sei uno spasso. (Niente maiale, solo manzo nel cervelat nazionale. Uovo e pangrattato e basta. Tra l'altro, il cervelat è anche su google, pensa te.)
      Bella di mamma sua, la Kimiko Date. La notizia della sua vittoria mi illumina la giornata (uggiosa).
      Sto guardando un po' di Paris GDF Suez. Gioca Kirsten Flipkens (a lei il primo set) vs. Mona Barthel. Il secondo è però partito male per Flipkens. La tedesca ha inserito il turbo.
      Ciao Picasso, ti auguro una bella giornata.
      Anna Marie

      P.S. Tuttologia: vorrà dire che andrò dalla Parodi con i miei cervelats, i Rösti e la cucina del Medio Oriente (con il mio aspetto da nordica) e stupisco tutti.

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    3. Ah beh, vedrò la ricetta su google allora. Che poi, a proposito di tuttologia, la Parodi per me non sa cucinare.
      Non sto seguendo il Gdf (suona come guardia di finanza) e qui da noi è cosa brutta. Flipkens è brava, ma pure Mona non è malvagia. Un po' tonta, ma gioca facile.
      Buona giornata a te Anna Marie

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    4. La Sara Errani, il tuo trattorino, gioca oggi pomeriggio al GDF Suez Paris contro la Karin Knapp. Non puoi snobbare le tue connazionali. Vai tranquillo, tanto GDF sta per Gaz de France e quindi nulla in comune con l'italica Gdf! (Bisogna dire che tutte queste abbreviazioni sono un autentico invito alla satira...).
      Ciao Picasso, ti mando un saluto
      Anna Marie

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    5. Ah, Knapp-Errani. sarà stato un match avvincente quanto una colica renale. Talmente bello che ho paura anche a vadere il risultato.
      Ciao, saluti a te.
      (finalmente Federer ha capito che vincere una Coppa Davis, giocando 5/6 incontri in un anno, non è poi un martirio).

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    6. Knapp, oltre ad essere un cognome, in lingua tedesca è un aggettivo che significa scarso ! Credo che abbia vinto il trattorino in due set. Partita noiosa.
      Sono contenta anch'io che Federer sia andato in Serbia. Personalmente tengo però conto del fatto che in tutti gli anni passati la squadra CH era praticamente lui. Si sapeva per certo che due partite le vinceva Roger, più il doppio con Stan. E la cosa era fatta. Federer, salvatore dell'onore della patria, che per giunta dà, attraverso la sua Fondazione, un bel contributo allo sport in CH. Più comodo di così !
      La difesa ha terminato !
      Ciao Picasso, ti auguro una bella giornata
      Anna Marie

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    7. Tutto sta ad aver voglia di giocarla. La Davis l'ha vinta la Rep. Ceca con un top ten incostante e un vecchio lupo come Stepanek. O stravinta dalla Spagna con Nadal e un numero due giocabile (idem la Serbia). Negli anni passati c'era Federer Wawrinka, non a questi livelli ma Stan era pur sempre un numero due validissimo. Ma non c'era la convinzione, forse di dannarsi. Ora come ora Federer e Wawrinka, se vogliono, partono da 3-0 con tutti. Imprevisti a parte.
      Buona giornata a te Anna Marie.

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  7. Un set contro Nadal l'hanno vinto in molti. In finale di uno Slam, direi al massimo in due.
    E Wawrinka non ne aveva vinto mai nessuno contro di lui.
    Dire che Stan ha vinto solo perché Nadal si è infortunato significa sminuire tutte le sue partite precedenti in questo AO.
    Poi è ovvio che qualsiasi congettura non ha senso.
    Resta il fatto che il tennis è l'unico sport (che io sappia) in cui nel bel mezzo del gioco puoi uscirtene dal campo senza dire perché al tuo avversario e rientrare a giocare dopo un tempo X. Cambiando non attraverso il gioco l'andazzo psicologico del match.
    Finchè c'era con la testa, Stan stava arando Nadal. Dopo no.

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    1. Vedi se tocca a me difendere Nadal, dopo anni di antinadalismo militante. O se dire che ha perso perché infortunato deve sembrare lesa maestà di Wawrinka.
      Sembra come quelli per cui, se sei di sinistra devi per forza volere Berlusconi morto. Altrimenti sei fascista-berluschino.
      Più volte Nadal è stato scorretto e ha usato il MTO per spezzare il ritmo dell'avversario. Stavolta no, e pensare abbia servito a 70km/h per destabilizzare Stan (come pure ho letto) è un po' azzardato.
      Ho sempre scritto, nei post e nei commenti, che l'ENORME merito di Wawrinka sta nella vittoria su Djokovic. E nell'aver tenuto di testa con Berdych (mica è scontato) in semifinale. La finale per me non conta. Possono solo farsi congetture. Potrebbe averla vinta, come persa. Ma la vittoria del torneo di Stan è stra-super-iper-meritata, finale o non finale.
      Ricordo altri casi di MTO negli spogliatoi. Per discrezione, quando debbono massaggiare pudenda o chiappe (non sarebbe uno spettacolo, la chiappa di Rafa). Non credo se ne sia andato senza dire il motivo. Magari l'avrà detto all'arbitro che (sbagliando) non l'ha voluto dire a Wawrinka. O, sempre sbagliando l'arbitro, non ha chiesto niente a Nadal.

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  8. Non leggo di Kyrgios e Kokinakis, giovani australiani pronti per l'esplosione. Soprattutto mentre il nostro Quinzi è in India per qualche future. Qualcosa su cui riflettere

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    1. Giusto, li ho dimenticati. Ma se dovessi scrivere di tutti finirei per scrivere posta ancora più lunghi di quanto lunghi sono. E si sa, la brevità e immediatezza è tutto al giorno d'oggi.
      Indubbiamente Quinzi è rimasto indietro (credo giochi a Bergamo e non in India). Su Quinzi s'è detto tutto: da fenomeno, numero uno per i prossimi dieci anni e mix tra Federer e Nadal, a bidone assoluto. E non ha ancora 18 anni. Aspettiamo due/tre anni per vedere, almeno.

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    2. Si scusa visto anch'io che ha scelto per bergamo, altra scelta a ribasso e provinciale. Giusto dargli tempo ma lo scorso anno molti hanno esagerato pompandolo troppo. I due australiani mi sembrano già tennisti veri invece

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.