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venerdì 24 gennaio 2014

AUSTRALIAN OPEN 2014 – TAYLOR TOWNSEND MUFFIN AL CIOCCOLATO. NADAL BATTE FEDERER, PARE







Day 12 – Dal vostro solerte inviato, in bikini, a Daytona Beach


Tanto tuonò che non piovve. Anzi, grandinarono magli arrotati da ogni verso.
Bene, avevo deciso di mettere on-line questa puntata specialissima di Game, set & Becuzzi in serata, dopo aver visto in modo tranquillo e per intero il big match della mattinata (nottata australe). «Il» Match per antonomasia, evento che avrebbe fatto fermare il mondo tennistico e battere i cuori allo unisono. Invece, in extremis, decido di mandarlo nella solita mezz'oretta di buco (al braccio) quotidiana.
Di cosa stra-parlo? Solo gli sprovveduti o i miserandi digiuni della magnifica arte racchettara, possono non aver capito ancora: Taylor Townsend - Alexandra Wozniak, secondo turno nel fondamentale Itf di Daytona Beach. L'incontro fa vibrare il mio cuore di vecchio appassionato, e mi solletica una scommessa da lestofante: Taylor a 3,00 va presa, comunque. La teenager americana pur vivendo quella strana fase della carriera tennistica tra junior e pro, densa di ombre, inquietudini, bignè e piccole delusioni, è comunque lanciata verso un futuro radioso. Altro mondo, il professionismo. E la canadese Wozniak, solida tennista di lunga milizia tra le top 100, rappresenta un banco di prova per il suo tennis così brioso, quanto estemporaneo, infarcito di frizzi e lazzi. Almeno per il tennis moderno. Era dai tempi di Martina Navratilova e di Maria Josè Martinez Sanchez (futura mamma), che non vedevo giocare un tennis così folle ad una ragazza. Servizi e volée, tagli, attacchi contro tempo, dritti uncinati di rara bellezza, smorzate, chip&charge e tutto un campionario assai divertente. Parte subito di slancio, un break di vantaggio che tiene con grande classe e testa già matura. Ah, che spettacolo.
Grassottina e rotolante come una «girella», questa ragazzona ha temperamento da vendere e non si accontenta mica. Parte a razzo anche nel secondo set, a suon di rasoiate e melliflue volée a chiudere. Un morbido e delizioso muffin al cioccolato. L'esperta canadese con la scucchia però non ci sta, prova ad approfittarne quando la bimba un po' trema sul punto di chiudere. Ma è tutto vano e inutile, Taylor alla seconda occasione va a servire per il match, aggredisce la rete come leziosa ballerina di un quintale che volteggia graziosa sulle punte, e la chiude. Di giustezza. Che spettacolo.
Come dite? Già la sento qualche stolta e afona voce, querula e petulante: «E di Nadal-Federer, che ci dici, che ci dici, eh? Eh?». E va bene, già premesso: «Tanto tuonò che non piovve un cazzo di niente». Onesta e dignitosa difesa di Roger Federer che conferma i buoni progressi mostrati durante il torneo, ma contro il suo animalesco incubo non può nulla. Il fatto che lo svizzero in questo inizio stagione sia riuscito con classe e sfolgorante rinascita fisica a deviare la parabola discendente, non cambia le cose. Non ci è riuscito, semplicemente. Nemmeno Nadal gli ha dato una mano, dopo i balbettii dei turni precedenti, nella sua ormai proverbiale caratteristica di alzare il ritmo smutandante nelle fasi finali. Rispetto ai turni precedenti Federer è un po' meno sicuro, Nadal molto più incattivito, e il gioco è fatto. Come sempre, o quasi.
Roger tiene bene nel primo, perso al tie-break, poi non riesce più a far male a quello strambo essere mezzo uomo e mezzo toro della Asturie che arpiona ogni sua stilettata e fluido attacco. Infilzato quando va a rete, col destino segnato se rimane dietro, con l'altro a riprender tutto. Almeno quello s'era detto: per provarci, Roger avrebbe dovuto vincere il primo set. Dopo, Nadal va in discesa la chiude in tre. E' una parabola divina, o infernale, questa. Lo sappiamo. Da anni. Etereo e distaccato Roger, carnale e cannibale Rafa, algido ed elegante lo svizzero, storto e irriducibile combattente lo spagnolo, goduriosa masturbazione della balistica Federer, evirazione di ogni credenza tecnica Nadal, estremo fino al violentarsi i tendini e lacerarsi palmi delle mani e dita fasciate, manco fosse un disperato giunto al pronto soccorso la notte di capodanno perché gli è esploso un petardo in mano.
Considerazioni finale, di questo (lasciatemelo dire, immortale. Immortale) Game, set & Becuzzi: Rafa Nadal lanciato verso il suo ennesimo titolo di Major (ci credete che conosco chi ha vinto il secondo turno dell'Itf di Daytona beach, ma non so quanti diavolo di slam ha vinto? No? E chi se ne frega) e difficile che Wawrinka, stando anche ai precedenti, riesca a impensierirlo. «Stan The Man» deve fare una sola cosa: tirare come un pazzo schiaffoni di dritto e rovescio. Poi si contano i punti. Quanto a Federer, le buone esibizioni avevano forse illuso i suoi tifosi, ma la strada imboccata sembra quella giusta. Stante una buona condizione fisica e fiducia con la nuova racchetta, deve giocare in questo modo, forcing e attacco dall'inizio alla fine. Non so se un altro slam lo vincerà, ma almeno potrà provarci.
E ancora sento delle vocine, tediose e pedanti: «E di Errani/Vinci super-campionesse del doppio, non dici niente? Sei un marrano in malafede, forse? Eh?». Giusto, me ne dimenticavo. Gran bella affermazione delle ragazze italiane. Ma proprio non vorrei guastare la festa ricordando come nella finale del singolo ci sia una Cibulkova. Dio mi strafulmini. Io ci provo.


14 commenti:

  1. Che bello leggere l'inviato.

    Qualcosa ho visto anch'io stamane, condivido molto sul fatto del primo set (andrò a guardarmi quante palle break ha avuto lui e quante il maiorchino, per sfinirmi di livore) ma per il resto mi pare il risultato parli.
    Ti sento richiamare più volte il discorso della racchetta e mi chiedo: ma può essere che sia, come dici tu, così rilevante a livello di fiducia? Io non credevo, ma non detengo il Sapere. In ogni caso: la camionista russa deve tornare a lavorare sul Mar Nero, a pulire il pesce, quello è il suo posto.

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    1. Io che il Sapere (assoluto, grazie per la maiuscola: nota di merito a te) lo detengo da sempre, ti dico che, evidentemente, sì. Nemmeno io davo troppo peso, ma per un tennista, quando si è quei livelli e c'è poca differenza, sono dettagli fondamentali. Come per chi vanga un terreno, una zappa qualche grammo più o meno pesante.

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  2. Torneo di Daytona Beach reso oltremodo interessante per la presenza dell'ancor più teenager Tornado Alicia Black, altro ottimo prospetto quindicenne. Poi, quel nome...Tornado. Perso al primo, ma frega poco. Si farà, sulla fiducia.

    Dancevic nel frattempo mi perde da Garanganga in quel delle isole Hawaii. Che sia la maledizione di Snoopy?

    Ciao Picasso!

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    1. Malgrado il mio Sapere assoluto (sottolineato sibillinamente sopra), ammetto piccolissima falla: non conosco la giovine Tornado. So che lo scorso anno ha fatto finale a NY, ma mai vista all'opera. Taylor invece qualche volta, e mi ha (sul serio) entusiasmato.
      Dancevic sconfitto da Garanganga. Alle Hawaii. Ci si potrebbe scrivere una sceneggiatura. Lo immagino con corone e collane di fiori, e nottate goderecce in spiaggia. E poi perde da un passante zoppo.
      Ciao a te Roberto

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  3. Io sono contento di roger e di come ha giocato questo torneo,metterei la firma per vederlo nuovamente in semifinale a parigi,londra e new york,con un pizzico di forma in piu,un ranking migliore,un avverssario meno animalesco può regalarcio davvero un altro slam o una finale.
    Di sicuro qualche torneo in più dello scorso anno lo porterà a casa.saluti .marco

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    1. Chiaro che tutto è mutevole, e le situazioni di oggi, a maggio/giugno potranno essere altre, come non sono quelle di settembre (Lapalisse), ma quello visto a Melbourne è ancora un signor tennista, tornato tra i 2/3 più forti. Con Nadal sappiamo bene come va, ma quando arrivi in fondo ai tornei, non sai mai come va a finire. Magari a Wimbledon può provarci. Ciao Marco.

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  4. Giusto, diamo la precedenza al futuro del tennis,Taylor Townsend che, pare, viene considerata troppo ciccia dalla US-Federation pur essendo una libellula sul campo in confronto a Azarenka e molte altre.
    In quanto alla semifinale AO c'era da aspettarsi che Rafael piuttosto si fa portar via dall'ambulanza che perdere contro Federer. Devo dire che avevo una vaga speranza che il Rotschi si buttasse un po' come uno che non ha nulla da perdere, 4/5 set. Invece sembrava un cerbiatto addomesticato (vengo in pace, porgo l'altra guancia). I guerrieri inferociti non sono proprio il suo pane. E nemmeno il mio. Va bene anche la semi finale, all'età di 32, quasi 33 anni.
    Stasera cerco quel torneo di Daytona Beach, voglio vedere all'opera Taylor Townsend.

    Ciao Picasso, inviato molto speciale.
    Anna Marie

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    1. Daytona è un paradosso. Avrei potuto dire Bucamaranga o Maui nella Hawaii, dove si giocano challengers, ma non vedo nessun personaggio che m'interessa.
      Vedevo ora. Nadal veramente straripante e in ogni dove. Quando è così, Federer dà l'impressione di perdere certezze e sicurezze. In avanti veniva infilato, stando dietro, quello arpionava tutto. E lui inizia a sbarellare.
      Semifinale non è male. Pensando a quanto si diceva dopo la sconfitta con Robredo a NY o Stakho a Wimbledon, conviene guardare il bicchiere mezzo pieno.
      Saluti a te da Daytona (ora aperitivo in spiaggia, poi balli di gruppo)

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    2. Il duello mediaticamente più pompato di tutti i tempi si è di fatto estinto agli Australian Open 2009 (e non lo scopriamo certo oggi). Da lì in avanti, c'è stato soltanto un dominio IMBARAZZANTE per Nadal (salvo un paio di occasioni minori). Federer, questo è accertato, con Nadal non vincerà mai più: al di là delle difficoltà tecniche, in sette anni non ha fatto un passo avanti che sia uno né a livello tattico, né a livello psicologico. Con queste premesse, e col corpo che invecchia, non si vede come lo strazio possa finire.
      Domenica Wawrinka verrà asfaltato. Non so se giocarmi il "3 set a 0" o "3 set a 1". Rafito vincitore a 1.14 è poco interessante. Molto di più lo era Federer a 1.5 contro Nadal (bookmakers impazziti?), lievitato addirittura a 1.65 stamani (ma "purtroppo" avevo già fatto la mia puntata: 100 euro netti, con un ovvio incasso di 50). Consigli da dispensare?
      Fabio

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    3. Dal 2009 credo Federer abbia vinto quattro volte. Più o meno la stessa media del passato. Un po' abbassatasi perché mentre uno invecchiava, l'altro diventava maturo e meno ragazzino.
      Nessun progresso. Federer tecnicamente può fare tutto. Ma non c'è, per me almeno, nessuna miglioria tecnica o accorgimento che gli permetta di trovare la quadra. Nemmeno il rovescio di un rettiliano. Forse solo volare. Rimangono alcune partite che avrebbe potuto.vincere e perse soprattutto di testa.
      Scommesse: ma boh.

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  5. Ma è possibile che, come ironizza Clerici, il (presunto) "più grande tennista di tutti i tempi" non riesca a trovare le contromisure contro questo Nadal?? Pensando al passato ricordo un tennista molto meno pompato di Federer, il nostro Adriano Panatta, che fu in grado di scardinare grazie ad un tennis geniale e fanrasioso quella muraglia umana di Borg (che, di certo, non era inferiore a Nadal....); e per di più ci riuscì al roland garros (!) e per ben 2 volte, giocando su terra battuta un grande serve and volley... ma questo vale anche per Mac quando sconfisse Borg sia sull'erba che sul cemento americano. Ora, si dirà che Roger ha battuto 2 volte Rafa a Wimbledon: vero, ma quello era ancora un Nadal impreparato alle superfici veloci. La mia conclusione è questa: non è che Federer, ancorché tecnicamente sublime, difetti di quell'estro e fantasia che ha permesso a tennisti precedenti di sconfiggere i robot travestiti da tennisti? (Si pensi, ad esempio, alle difficoltà che palesa Nadal quando incontra l'ultimo tennista veramente estroso, vale a dire Ernsts Gulbis).
    Che ne pensi, Picasso?

    Ste

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    1. All'epoca non ero nemmeno nato, ed era altro tennis. Panatta aveva classe e inventiva per battere Borg. Ma Nadal a Borg non lo paragono. Sono altri sport, c'era più spazio per l'estro di battere un regolarista.
      McEnroe ha sempre battuto Borg, anche da teenager e Borg numero uno (11-11 e 7-7). Mac il suo genio lo metteva nel suo schema: servizio e volée, ed erano gli altri a doversi adeguare. Si può capovolgere: come fa un ribattitore/regolarista come Borg ad arginare uno che ha il micidiale s&v di McEnroe? Si sono divisi la posta.
      Federer come Mac mette il suo genio nella sua tattica. Ma non ha proprio l'attitudine all'estemporaneità, la trovata imprevedibile (per Nadal). Ma anche possedendola, non credo sarebbe stato il «metodo» per batterlo con regolarità. Il punto centrale è solo uno: il miglior colpo di Federer impatta col migliore di Nadal. E il migliore di Nadal col meno efficace di Federer. Lo sappiamo a memoria, il paradosso.Dovrebbe essere meno svizzero e più fantasioso? Può darsi. Ma questo significherebbe snaturarsi, e magari si rivelerebbe un successo isolato, incapace di diventare regola. Cambierebbe poco.
      Gulbis? Spero sia un paradosso volutamente ironico. Non mi pare sia in vantaggio. Anzi, ha sempre perso. Infastidisce Nadal, rispetto ad un altro numero 30, perché tira bombe impressionanti. E non sul colpo preferito di Nadal. Ma spesso di rovescio lungolinea, e usa le smorzate. Sì, meno prevedibile dello svizzero. Ma ci perde ugualmente. Per batterlo ci vorrebbe un circense mentalmente solido, e pure potente nei colpi. O E.T. Oppure uno quasi come lui, a specchio, tipo Djokovic. Col rischio che gli scoppi il cuore. Ciao Ste/Fabio

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    2. Guarda Pic, non so chi sia questo Fabio, io ti ho già scritto in passato: sono quello che ti parlava del grande Leconte e di Pietro Korda, che sono i tennisti che più ho amato, magari non ti ricordavi di me.
      A proposito chissà un genio imprevedibile come Leconte cosa farebbe contro Nadal....

      Ste

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.