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domenica 11 maggio 2014

CRONACA NERA/VERA AL FORO ITALICO, IN ATTESA DELL'AVVENTO DI ROGER FEDERER







Orde di fedeli, in devota preghiera e fremente attesa, aspettano che Ello si palesi a noi umani sotto forma di carnale semidio. Il Papa? macché, quello si è da poco affacciato a Piazza San Pietro. Rimangono solo il corpo mistico di Cristo, lo Spirito Santo e Federer. Verrà, non verrà, lo svizzero?
«Non scherzare, non è da tutti mettere davanti la famiglia...» mi dice una tizia al bar, col tono da fedele in attesa della visione.
«Eh già, altri due gemelli. Cosa sono quei sacri lombi! Se verrà ho paura a sedermi nelle prime file: potrei svegliarmi gravido di tre gemelli, per immacolatissima concezione.».
M'incenerisce. Lo stesso atteggiamento lo ricordo da parte di mia nonna, quando trattavo con leggerezza le questioni di Gesù («Attento, che ti bruci...»).
«Vabbè - taglio - non è che ci capisco molto, cosa consigli di vedere oggi?».
«C'è Isner-Melzer! l'americano è uno dei top, va visto...».
«Più che il lampione americano, meriterebbe Melzer. Anche se, ora che ci penso, c'è Petrella Cetkovska. Chissà se riesce ad esorcizzare quella rumena coi bekketti di dritto da agricoltrice. Via, andiamo a vedere.».
Quella mi guarda come fossi matto. Un'intuizione giusta, almeno.
Lo spettacolo è agghiacciante. Niculescu con maglietta del discount mette in scena il suo teatro buffo. Una irriducibile estremista del back di dritto. Poco da fare per la leziosa ed elegante Cetkovska di fronte a quelle estremizzanti brutture. Molti sgomenti: «'sta robbba manco ar circolo mio se vede...». Petra salva due match point con coraggio, e da lì cambia - meravigliosamente - tutto. Le forze del bello, per una volta, trionfano.
Da lontano sento gli echi dell'impresa di Stefano Travaglia. Prima lo avevo visto, solo e smarrito, preda di una milf d'assalto. 
«Ieri poi ho vinto contro...»
«'un me di' gnente...ti seguo da SEMPRE!».
Pienone sul campo n°1. Unico italiano su sette ancora in gara nelle qualificazioni e unico ad acciuffare il main draw battendo seccamente lo sloveno Rola. Visto un game, sembra solido il ragazzo.
Venus in favore di tribuna si stiracchia in tutto il suo sinuoso splendore. Poi tira due colpi.
Ricevo un messaggio da codice rosso, presto, emergenza, «C'è la Oprandi che si allena, vieni. Subito!». Una notizia epocale. Meteo incerto, ma potrebbe piovere o grandinare. Li raggiungo e sì, la tortorella si sottopone al supplizio. E' tonica come uno stracchino, tira rovesci a una mano premettendo: «Ecco il rovescio di Wawrinka!».
Ripasso dopo e sta simulando una partita col fuscello Rybarikova. Sì, partita di palle corte. Dieci in tre game. Stravince (clamoroso) il fenicottero slovacco. La condanna finisce e Romina finalmente si allarga in un radioso sorriso.
Dimenticavo: Victor Estrella. Personaggio deliziosamente mostruoso. Si allena in modo animalesco, rantola, bekkeggia, colpisce e tira bestemmioni in dominicano. 160 centimetri (più o meno) di cosa estrema. Di fronte, in piena notte, in un vicolo, preferirei trovarmi di fronte Tevez o Er Canaro.
Incrocio Quinzi (cammina sorridendo: perché?). E' alto, gobbetta e brufoli sul volto da bimbo. Mi chiedo, visto che è lì, come mai non abbia fatto le pre qualificazioni.
Merita assolutamente una visita il vecchio Radek Stepanek: perché potrebbe essere l'ultima visita a Roma e perché rischia già di salutare contro il solido Andujar. Tanto più che ha perso il primo set. Nessuna speranza, ma ogni tanto sbaglio anch'io e il vecchio maramaldo s'inventa qualche magia delle sue. Ricami e spennellate degne di un pittore di pop-art con tendenze melancolicamente neo-romantiche.
E la porta a casa con sapienza e quel pizzico di adorabile sadismo tennistico. Viva Radek.
Perso in stand, puttanate et similia, mi sfugge il resto della giornata. Janowicz-Kohli meriterebbe anche, ma la Supertennis Arena, fila e attese, mi fanno rinunciare.
Fuori, mentre proviamo ad arrivare alla macchina, capiamo d'aver sbagliato momento. C'è agitazione, traffico impazzito, poliziotti in tenuta anti sommossa, elicotteri controllano dall'alto. Kabul sotto l'assalto americano? No, Roma-Juventus. Per giunta ininfluente. E io ringrazio di tifare il tennis.




10 commenti:

  1. Ciao Picasso. Vedo che al Foro Italico ci si diverte. (Vengo anch'io !) Ma, dimmi, si può girare così liberamente o questo privilegio spetta solo a te ?
    Lo svizzero, temo, non verrà a Roma. (E' ancora frastornato dal parto....). A dir vero, dice che deciderà all'ultimo momento.
    Visto Nishikori a Madrid. Bravissimo. Ma prima contro Ferrer poi oggi contro Nadal, poveraccio, si è quasi spezzato la schiena. Comunque un bel 6:1 (1° set) lo ha inflitto a Nadal.
    Ti saluto e ti auguro una divertente settimana.
    Anna Marie

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    1. Privilegio mio e delle altre migliaia che entrano con regolare biglietto centrale/ground o solo ground. La mia è la solita capatina per il week end. Anzi, bagarinaggio on line: servono bigletti per giovedì-venerdì. Faccio prezzi da favola.
      Su Federer è una tua impressione o hai fonti segrete?
      Sentito di Nishi, annesso tripudio ridicolo di pubblico e Nadal. Come a Melbourne. Chi ha giubilato allora perché Nadal era incriccato (alcuni su questo blog) ha però perso il diritto d'indignarsi ora, e parlare di vittoria falsata.
      Ciao Anna Marie, altrettanto a te.

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  2. No Picasso. So quanto te sulla partecipazione o no di Federer. Pensavo semplicemente a tutti gli uomini che hanno assistito al parto dei loro figli: in genere, i padri sono rimasti sconvolti più delle madri.
    Hai menzionato Stefano Travaglia ed io, cuoriosa, l'ho seguito contro Bolelli. Il primo set l'ha vinto lui. Il secondo di misura (knapp !) Bolelli. Di Travaglia (il commentatore di Tennis TV lo chiama Travaklia) non ho mai sentito parlare. Atp Nr. 290 e oltre ha comunque dei bei tiri e riesce a sorprendere Bolelli. Ma impararerà ad essere più riflessivo ? A capire che non basta saper emettere gli urli di Nadal ? Invece no, Travaklia s'è fatto fregare al tie break. Peccato.
    In quanto a Nishikori, ha un tennis e un atteggiamento che mi entusiasma. Ma non ha il fisico per contrastare a lungo i bombardamenti dei torelli quali Ferrer e Nadal. Poi, il pubblico madrileno voleva vincitore Nadal, questo era chiaro. Vittoria Nadal falsata ? No di certo. Nishikori per vincere deve farsi i muscoli ! Gli daremo una dieta da seguire ! (Padelle di fagioli à la Bud Spencer.)

    Prezzi da favola, fantastico. Purtroppo, sono ignara delle cose come il bagarinaggio online. Un aiutino ?

    Ciao Picasso e buon pomeriggio (il merlo di cortile mi sta recitando la sua composizione).
    Anna Marie

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    1. Travaglia per me ha mezzi buoni. Servizio (per gli italiani spesso taboo), dritto e mentalità argentina (si allenava a Tandil). Carriera spezzata da un infortunio assurdo: pare cadde su una vetrata rischiando di compromettere i tendini della mano. Era a rischio la carriera, ma l'anno scorso ha ripreso. Chiaro che a quei livelli, pecca ancora d'inesperienza.
      Nishi a me piace. Ha talento, trova begli angoli. Chiaro gli manca la potenza e resistenza di altri, ma non si può avere tutto.
      Sì, poi Federer pare sia sbarcato, coi quattro gemelli. Vediamo.
      Bagarino: niente, vendere i biglietti che non userò giovedì e venerdì.
      Ciao a te Anna Marie, a presto

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  3. Altro che ultima visita, Radek altri 5 anni, o almeno spero! Quinzi ha rinunziato alle prequali perchè impegnato nell'ITF di Galati, bella città tra l'altro, ci andai per turismo. http://www.itftennis.com/procircuit/tournaments/men's-tournament/info.aspx?tournamentid=1100032105

    Salutone!
    Paolo

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    1. Ma sì, però se era a Roma per il Garden e anche ieri in giro al Foro...tanto valeva giocarle quelle due partite.
      Radek, ma anche dieci, fosse per me. Il fisico regge, è ancora competitivo, ma bisogna vedere quanta voglia ha.
      Ciao a te Paolo

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  4. Ciao Picasso ,oggi qualche sorpresa al foro ,vince Karlovic ma soprattutto cade Fognini piuttosto disarmante la maniera in cui si arrende a Rosol e la Bouchard e' dominata dalla Schiavone,era triste e incredula la bambolina canadese,passano due delle mie preferite Venus in buone condizioni e dall'eleganza innata e la Stephens il cui match invece non ho visto,fuori purtroppo la mia terza preferita la Flipkens della quale mi inquieta il nuovo trainer di...Xavier Malisse!!!!ho appuntato tre incontri dei sedicesimi da non perdere: Halep-Keys ,Ivanovic-Cornet e presumibilmente Venus -Suarez Navarro,sto guardando Flavia pare almeno lei non deluda,un abbraccio
    Ste

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    1. Insomma, sorprese relative. La più grande forse Schiavone, che se però trova la giornata i numeri li ha.
      Visto Flipkens che si allenava con Xavier (capello corto e triplo mento). Da quando è iniziato il sodalizio, non ne ha azzeccata una la poveretta.
      Ciao, a presto

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  5. Ricordo come se fosse ieri, primo turno al foro, anno domini 2007, Massu ebbe la meglio su Karlovic solamente dopo 2 ore e 47 minuti primi per 6-7(2) 7-6(5) 7-6(0). Alla snai di piazza San Giovanni Dio davano il croato come 'certo', e sappiamo la fauna di sala raramente sbagli. Karlovic veniva infatti da un trionfo sul veloce har-tru di Houston avendo ceduto il servizio una sola volta in quattro partite. Sprezzanti del pericolo, io e compari decidemmo di andare all in sul Vampiro e ne uscimmo trionfanti e con polsini sudatissimi dell'eroe cileno al seguito.
    Se non sbaglio vi fu anche un Karlovic sconfitto di misura da Federer in quel di Roma l'anno dopo.
    Ora con tutto il rispetto per Busta mi sento di dire che oggi Ivo ben sopra 5 di quota aveva 'value'.

    La Flipkens ha voluto dare il colpo di grazia alla sua già traballante carriera assumendo un professionista del calibro di Ciccio come coach.

    Ciao!!
    Paolo

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    1. Non so che quote avesse ieri. Qualche vittoria in rimonta l'avei anche tentata e presa (Cetkovska e forse Robert), ma su Karlovic, perso il primo, non avrei puntato un euro. Ciao

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.