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lunedì 9 giugno 2014

ROLAND GARROS 2014: NADAL, LA NONA SINFONIA DI BEETHOVEN SUONATA CON LA ZAMPOGNA (DJOKOVIC)







Pagelloni, bilanci, sentenze inappellabili, evirazioni pubbliche.



UOMINI

J.McEnroe/P.McEnroe. Sul centrale la finale di doppio femminile più noiosa di una partita di tamburello tra sessantenni in spiaggia, cui assistono tre sventurati (compresi i coach delle italiane, Cochi e Renato) colti da visioni mistiche e morte apparente. Sul Lenglen pienone per vedere le vecchie leggende nella loro finale. Vorrà dire qualcosa? Coi Bryan a picco, ecco i McEnroe brothers e un jazz di Cole Porter in sottofondo. Confronto divertente, agonisticamente teso. Dall'altra parte il roscio Woodforde e Andrez Gomez, vivente icona ecuadoriana reduce da un delicato intervento, che avendo sempre giocato da fermo patisce meno di altri l'età: è tutto braccio (mellifluo). Battimani del pubblico per il mattatore Supermac, zavorrato da Patrick versione orso Baloo. Dopo aver annullato due match point, i fratelli portano l'incontro al decisivo supertiebreak, e ancora volée, parabole mancine, per una vittoria dei McEnroe che manda il pubblico in visibilio. Sullo Chatrier intanto, l'unico spettatore pagante si è gettato dagli spalti urlando «pietà».
Voto: 8

Rafa Nadal. Giochetti da poker a parte, il suo vero obiettivo era questo nono, storico, successo. E pur di arrivare all'appuntamento in condizione, ha rinunciato a qualcosa nei suoi tradizionali feudi terricoli di primavera. Un Nadal normale, lontano da quello feroce, ma che a Parigi fa sempre un altro sport. Lascia sfogare Nole e se lo cucina alla distanza.
Voto: la nona di Beethoven, suonata con la zampogna

Novak Djokovic. Lo sguardo spiritato sul volto spossato d'inizio terzo set dice tutto. Sembrava chiedersi se valesse ancora la pena andare dietro a quel satanasso, col rischio di lasciarci le penne sullo Chatrier in cambio di una lapide a futura memoria: «spirò provando eroicamente a vincere il Roland Garros». Perso il secondo set alza bandiera bianca, spremuto come un limone, tra volée ignobilmente scotennate e colpi molli azzannati dall'iberico.
Voto: è ancora vivo

Ernests Gulbis. Il giovane pazzo e il mare. Ancora Parigi nel destino del lettone squilibrato, sei anni dopo. Nel mezzo sconfitte, mignotte, nottate tra night e questure svedesi. Ha scoperto che ci si deve allenare, in questo stronzo sport del demonio, e lui lo fa. Il minimo. Rovescio magnifico, rudimentale drittone come a prendere la mira per una pugnalata con spada medievale e melancoliche foglie morte sugli Champs-Elysées. Demolisce Federer dopo cinque set d'inattesa intensità, poi pialla Berdych (passa per essere sorpresa, ma sarebbe bibbia tennistica). S'infrange contro il muro Djokovic.
Voto: 7

Andy Murray. Torna a livelli ottimi, ma è stupro tennistico quello che subisce da Nadal. Lendl s'è defilato dopo averne cavato il massimo (?). Urge scossa. Ci riuscirà la neo coach Amelie Mauresmo? (avrei pagato per vedere le reazioni di Supermac al suo angolo).
Voto: 6

David Ferrer. Zappa con ingobbito ardimento. Poi scoppia, lingua penzoloni, dopo il primo set giocato a mille contro Nadal. Come un cavallo (che di cavalli parliamo) morto sul rettilineo.
Voto: ma pure no

Roger Federer. Tra gemelli, pannolini e Mirka già in perfetta forma (vabbè) sugli spalti, è sorpreso da un Gulbis deluxe. Ci mette anche una insolita cattiveria (le dichiarazioni del lettone sul noioso politically correct dei fab four lo avranno infastidito), con tanto di occhiatacce ed esultanze. Ma con Gulbis non funzionano mica, quello anzi si esalta. Appuntamento nella verdeggiante Londra dove, volleanti mine vaganti permettendo, la distanza con Nadal e Djokovic si appiattisce.
Voto: 6 politico

Thomas Berdych. In tenuta floreale da vacanziero in un gay bar di Mykonos, che Malgioglio si sarebbe rifiutato di indossare durante un party in spiaggia a Santo Domingo. Gulbis lo invita in bagno, ammiccante.
Voto: 4,5 (nuova icona gay)

Philipp Kohlschreiber. La plumbea Parigi gli ispira trame di tennis meravigliose, nella maratona (non podistica, ma di tennis) con Murray. Match d'intensa bellezza, ovviamente perso. Atteso ad Halle, tra petali di rose, crauti e birra a fiumi.
Voto: 7+

Gael Monfils. Rallenta quando c'è da attaccare, accelera quando deve difendersi. Questo in testa ha un neurone castrato, ma dobbiamo rassegnarci: a Parigi i suoi teatrali spettacolini da trapezista prestato al tennis e sceneggiate da morente eroe di guerra, sono la tassa da pagare. Ci salva Murray, rifilandogli un ovetto sodo nel quinto.
Voto: cazzo santo

RaiSport. Finale femminile interrotta 4-4 al terzo, rinverdendo epici fasti. Renzi vuole tagliare i costi della Rai. Allora è vero che non è comunista: un vero compagno li manderebbe tutti in Siberia. Io, più modestamente, li fucilerei nel petto.
Voto: fucilati



DONNE


Maria Sharapova. Inizia la finale. Maria pronta a battere. Peccato, devo fare ancora il caffè. Carico la moka, metto sul fuoco, esce, lo sbevazzo fumante, rollo una sigaretta, l'accendo, sfumacchio sul balcone e, guardando le vacche pezzate all'orizzonte, immagino una impetuosa storia di incesti beduni su Marte invaso da cicale impazzite. Torno in soggiorno e quella sta ancora lì, come impalata statua, alta alta, pronta per battere il primo punto sotto lo sguardo sornione dell'arbitro Kader Nouni Lionel Richie. Assente Serena, completa il suo triviale spettacolo di disarmonica violenza urlata, per amanti di sado-porno estremo: urla da partoriente fino a quando l'avversaria sta per colpire, mazzate di baseball, pause infinite, trucchi sporchi e fuori legge (da tessera onoraria di Forza Italia). Dopo quasi tre ore, l'impavido Kader, a mezza tremula vociona, le infligge un simbolico warning. Perché per tre ore, nemmeno per sbaglio, batte entro quei maledetti 20 secondi. Mai. Chi ci salverà da tutto questo? Buon costume o polizia? Nessuno può andare contro una star che tiene in piedi il circo, al limite potranno vergare il mostro della Carinzia Koellerer. Poi il dodicenne figlio di un collega ci guarda stranito e, sottovoce, «però è figa». E capisci come anche al 90% di adulti che guarda questo sport, basti quello. Il tennis come alibi per chi ritiene che andare alle sfilate di moda sia troppo gay, e il car wash parecchio cafonal.
Voto: buoncostume

Simona Halep. La meraviglia di chi non è niente di straordinario. Paradosso che spiega tutto. In confronto al rumoroso spettacolo pulp di cui sopra, lo scoiattolo rumeno è oasi di salvezza, nemesi divina. Schiva ragazza che pensa solo al tennis, al punto di rinunciare alla sua quarta abbondante per una maggiore aerodinamicità. Corre, gioca facile, in modo semplice e intelligente. Le manca un pizzico di esperienza a grandi livelli per esorcizzare l'orrore siberiano in finale, ma slam ne potrà vincere.
Voto: 7,5

Eugenie Bouchard. Bieberona che piace a bieberoni e directioners. Buona macchinetta sparapalline da tennis, e straordinaria macchinona da soldi e pubblicità. Fa semifinale e ne farà altre, temo.
Voto: 5

Andrea Petkovic. Macchinosa come un cingolato del primo conflitto bellico, raggiunge la prima semifinale slam infilzando Errani come un polletto Vallespluga allo spiedo. Basterebbe per innalzare questa tedescona di rude bellezza equina a pupilla, in secula seculorum.
Voto 6,5

Carla Suarez Navarro. Troppo pulito (e delizioso) il suo tennis, troppo mite caratterialmente per vincere uno slam. E pazienza che giochi 117 volte meglio di Bouchard.
Voto: 7+

Jelena Jankovic. Ti sorprende che una vestita come cavallo della contrada del «Bruco» al Palio di Siena (fantino e cavallo messi assieme), possa avere Sara Errani come bestia nera?
Voto: 3,5 (nevrastenica regolarista fallosa)

Garbine Muguruza. Questa tira bordate capaci di piegare il braccione a Ercole (o a Serena Williams. Toh, Serena perde contro le donne). Nuova, violentissima, sensazione.
Voto: 7-

Taylor Townsend. Una ballerina balinese di un quintale con un candelabro di cristallo in testa, che volteggia leggiadra in punta di piedi. Il successo su «gramigna» Cornet, con cui ammutolisce ma al tempo stesso fa impazzire il pubblico francese, è solo un dettaglio. Questa diciottenne americana grassottina ha un braccio capace di generare musica e parabole magistrali. Grazia e poesia surreale, in grado di squarciare i canoni di cemento sempre uguale. E' quello il bello. Poi senti i soliti stitici minus habens buoni a blaterare solo di bilance, e ripensi a quel 90% di seguaci Wta: onanisti o cretini conclamati.
Voto: 8

Amandine Hesse. Chi cazz'è? Una che non avevo mai visto, e forse non ho mai visto e mai più vedrò. Su un campo secondario al tramonto m'imbatto in questa iperbolica Fognini in gonnella, versione d'oltralpe: proteste, teatrali piagnistei, a un certo punto ride in faccia all'avversaria, la malcapitata Meusburger, trentenne austriaca che sembra una sessantenne badante moldava. Alla fine Amandine perde, scoppiando in un pianto straziante.
Voto: bah, sarà

Errani/Vinci. Errani fa la figura dell'orsetto delle giostre contro Petkovic, perché stanca (volendo trascurare il vento, pioggerellina, squaraus, due bimbi sugli spalti che lappavano impunemente un lecca lecca distraendola non poco, l'invasione delle cavallette, le sue cose di donnino, l'albitro venduto, il completino dell'avversaria di un colore furbescamente fastidioso, la peste bubbonica, il gol di Turone, i francesi del cazzo, la guerra termonucleare e lo shivaismo tantrico). Vinci perde da Parmentier, solo perché infortunata (chi va con l'arrotina...). In doppio però massacrano avversarie riposate e sane. Ma perché, Cristo santo? Una volta nella vita, perdere ammettendo che l'altra abbia giocato meglio? Sì, Serena, ma perché quella dovrebbe giocare nell'Atp. La sconfitta in finale con le cinesi è giusto contrappasso, e via di stanchezza, le locuste, il vulcano islandese, le due cinesi che giocano sia dritto che rovescio a due mani e confondono le nostre (ma sarà regolare? si può fare ricorso?).
Voto: asteroide


46 commenti:

  1. Peccato hai dimenticato Camila.... :)

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    1. Ah, giusto. Mi cospargo il capo di cenere. dimenticato lei e altre 120 circa. Rimedio subito:

      Camila Giorgi. La giovinetta si fa ben valere. Perde dopo serrata battaglia contro una Kuznetsova in giornata da numero uno al mondo. Ma il futuro è suo. Ora arriva l'erba, dove il suo astro può esplodere definitivamente. Inutile blaterare a vanvera, il suo gioco è quello. La filosofia è chiara: Non è Camila a doversi adeguare al tennis, ma il tennis a Camila, assecondando il suo (rivoluzionario) nuovo sport. Vamos. Bomba: a Wimbledon può anche vincere. Deve solo azzeccare sette partite di fila. Del resto anche io potrei indovinare sei numeri al superenalotto. Sette è impossibile.
      Voto: ghgh (sinistro mugolio)

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  2. Finale persa da Nole contro un Rafa appena normale. Chi dice di Nadal invincibile come gli altri anni, la finale l'avrà vista per corrispondenza

    Vorrei sottoporti una riflessione fatta guardando la finale.
    Dopo un'ora Nole era morto e Nadal sudava come una fontana a mezzo primo set. Zio Toni ha specificato che ha giocato il quarto coi crampi.
    Sono gli stessi che nelle sfide degli ultimi dopo 4-5-6 ore di battaglia correvano pimpanti come inizio match?

    Mi è venuto un dubbio malizioso.

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    1. Concordo sul fatto che abbia perso Nole, giocando una finale orribile. E che fosse un Nadal tutt'altro che irresistibile. Riflessione interessante quella sulle prestazioni in calo. Ne avevo scritto diffusamente nei mesi scorsi non mi ricordo a proposito di quale finale (credo NY), ma non si ha scelta se non prendere quello che viene. O smettere di guardare questo sport.
      E' evidente come ci sia stato un calo di prestazioni (globale) dei due rispetto ai livelli monstre passato. Preferisco però una visione epica o romanzata (che ancora mi fa appassionare a questo sport), come un Nole che ha provato ad arrivare oltre la soglia umana e poi è scoppiato, piuttosto che pensare ad altro. Tipo che avevano raggiunto un livello tale da insospettire gli spettatori, colleghi e addetti ai lavori, o che abbiano cambiato marca di integratori.

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  3. Ciao Picasso,
    scusa ma non possiamo dare un voto in più alla Bouchard per aver provato con convinzione a risparmiarci la siberiana in finale e far vincere quindi la Halep? O forse non le hai dato la sufficienza proprio perchè non ci è riuscita?
    Le attese tra un servizio e l'altro, tra una prima ed una seconda, dell'urlatrice folle è stata tale che la durata dell'incontro va chiaramente ridimensionata: in cronaca hanno detto che eravamo vicini alla finale più lunga della storia, ma la storia non sapeva di poter essere stuprata a tal punto, il tempo tennistico non conosceva curvature di tale portata.
    Da parte mia, per questo torneo, posso vantare il commento più menasfiga: ti ho chiesto delle possibilità dell'Agnese e ha perso puntualmente il giorno dopo.

    Ciao, Giuseppe

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    1. Ma ci possiamo mettere anche 9+, cambia poco. I numeri li metto a cazzo di cane. O secondo mie simpatie. O per ridere. O in modo obiettivo. Dipende, l'occhio fino interpreta con che spirito li metto. O se ne sbatte.
      quanto al portasfighe, credo che Agnese se la porti da sola, abbondantemente.

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  4. Davvero non capisco queste critiche a Kader Nouni.. Provate voi a parlare mentre ingurgitate quintali di gustosissime caramelle Sugarpova... Davvero bisogna prenderla con sarcasmo altrimenti si fa il sangue marcio. Bisogna rassegnarsi (?), a questa' Diva' è permesso di tutto, d'altronde come si può intralciare il cammino di questo stupido format pubblicitario che ulula infrangendo la barriera del suono? Dovremo aspettarci che i raccattapalle gettino ai suoi piedi petali di rosa? Credo che ogni sua vittoria costituisca una ferita mortale a questo sport magico che sta sempre più diventando la costola di Vanity Fair. Come si fa ad uscire da queste logiche? L'unica certezza che al momento ho, è che non guarderò più alcun torneo Slam visto.il solito canovaccio. Meglio il magico sottobosco dei tornei minori. Ieri con Halle mi sono intrattenuto col funambolico Dustin Brown 'il giamaicano di Germania' (Cit. Storica), quello che va in giro col camper regalandogli dai genitori per tagliare le spese. Tutto un altro mondo.
    Saluti Picasso.
    Fabiomit

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    1. Inutile girarci attorno, la sudditanza c'è. Ma non solo per la casta diva partoriente, ma per tutti i big. Basti vedere quanti secondi impiegano Nole e Rafa (e vabbè, i loro scambi sono lunghi. E allora penalizziamo chi ha colpi vincenti e rispetta la regola?).
      A me la cosa diverte, e il sarcasmo è l'unica via. Se non ci trovano niente di anomalo gli avversari che ci perdono slam e soldi, figurati se posso lanciare petizioni io. Ma quelli sono buoni solo a fare raccolte di firme contro Koellerer numero 200, mica contro Rafa e Masha. Anche perché rischierebbero di non giocare più, come il gregario che accusò Armstrong. In questo, apprezzabili Gulbis (che pure per le sue dichiarazioni subisce un trattamento speciale dai big) o Malisse, che proprio lo disse apertamente in partita del favore degli arbitri accordato a Nadal.
      Meglio provare a vedere altro, e prenderla in modo ironico.

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  5. Ciao Picasso,

    settimana scorsa sono stata al Roland Garros ed ho avuto la fortuna (...) di sentire live i gemiti di Masha (contro la Bouchard): ti ho pensato tantissimo e se sono sopravvissuta è soltanto perché mi sono aggrappata al pensiero di potertelo raccontare.

    Un saluto colmo di stima da una che ti legge sempre con piacere.

    Elena

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    1. Ciao Elena, ben gentile a dedicarmi pensieri durante simile partita (immagino di bellezza struggente). Munirsi di tappi per le orecchie è l'unica via.

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  6. Un'idea per far tacere la megera Masha l'avrei: le ficchiamo una pallina in gola (Serena Williams l'aveva promesso a quella giudice di linea dell'Australian Open colpevole di averle inflitto un foot fault). Guarda, mi sono sacrificata sabato e ho fatto un tifo sfegatato per Simona Halep, ma all'altra è bastato aumentare i decibel nel terzo set per annientarla del tutto.
    Nadal-Djokovic: ero pronta con la barella quando il Djoker ha vomitato (eccesso di bile ?) sul campo. Djokovic era fermamente convinto di alzare la saladière quest'anno (intervista prima della partita). Non ha evidentemente tenuto conto di Nadal determinato a vincere (vivo o morto). Angosciante, ho l'animo sensibile e ho preso un libro e mi sono messa comoda sul terrazzo.
    Da lunedì sono sintonizzata su Halle e Queens. E' decisamente più rilassante. Pensa, Karlovic oggi ha battuto Youzhny e si è esibito pure in alcuni prodigi a rete. Nadal giocherà il suo primo incontro con quel pazzerello di Dustin Brown che, se non altro, strapazzerà i nervi di Nadal. Ieri il buon vecchio Rusty, per la gioia degli inglesi, ha vinto a Queens contro Gimeno Traver.
    Onore e lode dunque a Townsend, Halep, Suarez Navarro e Kohlschreiber (gli è mancato poco per estromettere Murray.) Lode soltanto a Murray, primo giocatore del circuito a prendersi un coach al femminile. Non so cosa si aspetta da Amélie Mauresmo, ma la cosa fa comunque notizia.
    Ciao Picasso, bello il tuo "rapporto" con il quale possiamo archiviare questo Roland Garros 2014 piuttosto penoso.
    Ti saluto cordialmente
    Anna Marie

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    1. Insomma, basterebbe anche una museruola. O una regola anti-grunt di cui si ciancia da dieci anni. Ma se alle avversarie va bene, giusto che l'invasata ne approfitti.
      Djokovic aveva vomitato sul finire della semifinale, e in finale era bianco come un cadavere. Sicuramente non al meglio. Nadal buono, ma di certo non quello monstre, ha vinto a mani basse.
      Halle/Queens, su erba veloce ancora un altro sport. E io un Masters 1000 e una settimana in più su quella superficie la farei.
      Mauresmo. Sinceramente conosco poco, ma si dice sia molto brava anche come allenatrice. E alla fine è una scelta che tende ad abbattere certe barriere. Ricordo solo Chesnokov e altri russi negli anni novanta con una allenatrice (quasi maestra sadica della vecchia Urss). Stiamo a vedere come va. Il problema vero è che Murray sembra aver raggiunto il suo picco massimo, difficilmente ripetibile. Lendl non è un tonto.
      Grazie, e ciao a te Anna Marie

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  7. Forse Amélie Mauresmo in questo momento può fare di più che un Lendl o chiunque altro per Murray, nel senso che, come donna, giudicherà in modo diverso le necessità di questo essere umano, almeno spero. L'allenamento durissimo a qui era sottoposto dal suo entourage oramai non gli può portare più nulla di nuovo (salvo acchiacchi) e quindi occorre prestare attenzione ad altri fattori (penso al gioco più rilassato, a fargli capire che il suo corpo non è una macchina, a insegnargli il divertimento che si può provare giocando). Si, è probabile che non raggiungerà più il picco che ha avuto con Lendl (una macchina da tennis anche lui). Ma potrebbe pur sempre rimanere un giocatore di successo e più piacevole (tecnicamente, vale a dire libero da quell'incubo di "dover vincere" e penso a Mummy Judy) anche per se stesso. A 27 anni di cose se ne possono ancora imparare.
    Dico questo perché finora hanno pensato solo a spingerlo in modo quasi disumano (bagni di ghiaccio, lunghissime corse mattutine per dirne un paio) senza tener conto dei suoi limiti umani. Di queste "torture" Murray aveva parlato in un'intervista dell'anno passato aggiungendo che non li augura a nessuno.
    Magari Madame Mauresmo riesce a portarlo alla scoperta di se stesso e dello sport che pratica. A me pare che questo ragazzo ne abbia bisogno.
    Parere di una donna, caro Picasso.
    Con un augurio a Andy Murray (lo preferisco a Nadal e Djokovic) e un cordiale saluto a te
    Anna Marie

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    1. Lettura condivisibile. Per vincere uno slam in questa era, necessitava di mettere solidità al suo tennis e resistenza fisica. E in questa direzione sono andati, con metodi di allenamento estremi e l'esperienza nella meticolosa messa a punto di Lendl.
      Murray ha tocco e talento tennistico, ma solo con quello non riusciva competere con Djokovic e Nadal. Neppure Federer (che lo sovrasta in classe e tecnica) riusciva più a stare dietro ai due.
      Capito che quei picchi di lavori non può più sopportarli (è infatti scoppiato dopo Wimbledon), probabile che con Mauresmo si provi altra via. quella di nuovi schemi (spero più offensivi, che pure ne ha possibilità). Anche perché, come si diceva nei commenti precedenti, nemmeno i due energumeni sembrano ai livelli di due anni fa.
      Ciao Anna Marie

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  8. Ciao Picasso,lezione di tennis gratis su come si gioca in erba data a Camila dalla deliziosa Kirsten,magie,tocchi,carezze (esagero un po' ma Tu mi perdonerai visto che la ragazza e' la Mia preferita e non ne beccava Una da tempo immemore),quando la belga vede i campi verdi risorge,speriamo si confermi x la felicita' di Malisse e degli amanti di un gioco un po' all ' antica e un pizzico piu' divertente,tra l'altro sbaglio o il suo modo di giocare piace anche a Te?scusami l'essere uscito fuori tema,saro' inebriato Dai 33euro renziani o dalla calura di Milano che pare l'Havana a mezzogiorno del 15agosto..sempre un spasso le pagelle anche se ho l'impressione che questo RG ti abbia un po' stufato,ciao da Ste

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    1. Insomma. Se parli da tifoso, più che comprensibile. Chiaro che la Flipper è ancora una delle poche capaci di taglie e tocchi nel circuito e su erba è un carillon. Molto divertente, ma...visto qualcosa nella replica su supertennis e mi sono trovato di fronte a qualcosa di IMBARAZZANTE (grassetto).
      Una volpe come Flipkens (già l'aveva ridicolizzata sul veloce, figuriamoci su erba...) ha capito cosa bisognava fare: slice. Che la submentale dall'altra sparava tutto fuori. Ma, dico io, ci vuole un luminare della Nasa a capire che sugli slice che rimbalzano bassi se tiri i soliti scaldabagni ti finiscono tutte sui teloni (è una banale legge fisica). Lo capivo io a 5 anni sul piazzale in cemento davanti al trullo, lei top 50, no? E un allenatore a spiegarglielo? Mamma mia, mi chiedo come si faccia a considerare tennis quella cosa che presenta sul campo. Minus habens tennistica. E mi dicono che "ha alcune cose da limare" e che Vekic o Bencic (17enni) non sono questo granché, come promesse, in confronto alla nostra. Che a 23 anni gioca come ne avesse 3, ma dopo aver battuto la testa nella culla.
      Ciao a te Ste

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  9. Oggi, caro Picasso, non mancare Nadal-Dustin Brown a Halle. Quel giamaicano (tedesco) con la sua roulotte e il suo copricapo di lana rossa è imprevedibile e strapazzerà mica male i nervi di Rafà.
    E di quel tedesco Peter Gojowczik che mi dici ? Si è permesso ieri di battere niente popò di meno che Raonic, ove Raonic non sembrava a suo agio su quel campo. Alla fine della partita, l'intervistatore, per sottolineare la bravura del ragazzo (pettinato come Malisse), ha messo l'accento sul fatto che a gennaio (a Doha forse ?) ha tolto un set a Nadal. Voilà ! Per uno che sta a malapena nei primi cento è una prestazione di tutto rispetto.
    Peccato che ieri Baghdatis già dopo i primi scambi contro Wawrinka si è ritirato. E io, pronta davanti allo schermo, perché il cipriota è anche lui un giocatore che mi piace seguire.
    A Halle e al Queens c'è da divertirsi, caro Picasso.

    Ciao, una buona giornata
    Anna Marie

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    1. Gojo se non sbaglio aveva anche battuto Tsonga al quinto in Davis. Potsie-Raonic fa poco testo. Sì, su erba ha un servizio quasi ingiocabile, ma alto com'è, sui rimbalzi bassi soffre tremendamente. Petzchner, proprio ad Halle anni fa, lo ridicolizzò con il back. La coperta è corta.
      Nadal-Brown lo vedrei anche, se programmato dopo le 19,00. Sai com'è, prima sono al tornio a guadagnarmi la pagnotta. Un Nadal poco rodato, contro il circo-rasta di Brown, rischia.
      Ciao Anna Marie, a presto

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  10. Rafito e Reggae Man giocano "non prima delle 17h30". Potresti sempre tentare uno svenimento per il caldo e bye bye sotto la doccia e vedere la partita.
    Ciao
    Anna Marie

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    1. Letto ora 6/4 6/1. Sorpresa prevedibile, per dire una cosa che sembra non avere senso ma ce lo ha. Gran soddisfazione per Dustin. Ciao Anna Marie

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  11. Ciao Pic,

    Credo sia giunta l'ora di fare una riflessione sui "tabelloni" nei grandi slam di Nadal. È già da tanti anni che sospetto qualcosa, che ci sia cioè una "lunga mano" che guida i sorteggi ben al di là del meccanismo delle teste di serie al fine di permettere al Nostro di raggiungere tranquillamente la finale.

    Mi limiterò a riportarti qui di seguito alcuni scorci (partendo dagli ottavi di finale) dei tabelloni di Nadal di qualche slam che ha vinto e poi ti proporrò alcune riflessioni...

    RG 2010: Bellucci, Almagro, Melzer (!), Soderling; al primo turno ha incontrato tale Gianni Mina.... So che è un primo turno ma era bello ricordartelo per riderne!

    Wim 2010: Mathieu (!), Soderling (non male), Murray, Berdich

    US 2010: (tieniti forte Pic) Lopez (!), Verdasco (!!), Youzhni, Djokovic

    RG 2012: Monaco (!), Almagro, Ferrer, Djokovic

    US 2013: Kohli, Robredo, Gasquet, Djokovic

    Non voglio citare il Roland Garros di quest'anno per carità di patria; mi limiterò a dire, ad integrazione, che in semi di Wimbledon 2008 ha affrontato Shuettler, rendiamoci conto, e che, in semi dell'Australian Open del 2009 ha giocato con il buon Nando...

    Come direbbe Mourinho: "pourque'???"

    Ora, ci sono due modi di manipolare un tabellone favorendo questo o quello: fare in modo che il preferito abbia un cammino comodo e/o complicare il cammino degli avversari (Moggi docet...). A me sembra che nel caso di Nadal entambi i metodi siano stati utilizzati, basti pensare al numero di volte che Djokovic ha avuto dalla sua parte Federer (quando era ancora Federer) dovendo affrontare semifinali durissime (ad esempio RG 2011, dove Federer giocò in modo fantastico battendo un Djokovic che pareva invincibile, o le oltre 4 ore della semi dello US dello stesso anno) mentre invece di là, il buon Rafa se la spassava col fido scudiero Ronzinante Ferrer...

    Il motivo ci questa situazione? Non lo so, ma credo vada ricercato nel fatto che lo show per funzionare deve portare in finale i gladiatori nell'arena o nel fatto che Rafa è l'uomo di punta degli sponsor (Nike e quant'altro) e che, quindi, in finale deve arrivarci.

    Io non credo che gli organizzatori siano degli stupidi o degli incompetenti: sanno benissimo che se mettono sul suo cammino, ad esempio, 3 avversari duri consecutivamente quello difficilmente ci va in finale e quindi agiscono di conseguenza.

    La cosa che mi lascia di sasso è come nessun altro giocatore protesti, nessuno sollevi una minima perplessità (un po' come il caso dei troppi secondi sul servizio della Sharapova e, dello stesso Nadal o Djoker: nessuno che abbia il coraggio di dire "il Re è nudo!").

    Sono consapevole che potrò essere tacciato di dietrologia e che le ragioni che ho addotto non sono sicuramente sufficienti ma non è detto che se uno e' ammalato si conoscano le cause della malattia.... io mi voglio limitare ad esporre fatti e a far notare che a mio avviso c'è qualcosa che non torna e che, piuttosto di temere il doping "fisico", occorra prendere in considerazione questo doping "amministrativo" peraltro fin troppo evidente.

    Che ne pensi Pic?

    Ste

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    1. Ma cosa dovrei (potrei) risponderti? Che è tutto un barbatrucco? E allora uno guarda il wrestling. O chiama Adam Kadmon o una commissione d'inchiesta M5s.
      Non capisco il senso. Hai citato 5 slam degli ultimi 30. E che ci devo vedere?
      Indubbio che molti sorteggi siano stati benevoli. Altri meno.
      Magari con Gianni Mina invece che Kamke spende meno in vista della finale, ma sposta poco. Per quello che ha fatto sul campo (e non voglio tornare se sia un tennis pane e salame, perché si rientra nella dietrologia-bis) è stato imbattibile su terra. O vuoi dirmi che Djokovic quest'anno è arrivato così spompato in finale, per colpa del sorteggio? (ah, sì. Insidiosissimo).
      L'unico torneo dove primi turni complicati possono metterlo in difficoltà è Wimbledon. E ne ha avuti, ma è spesso riuscito a salvarsi con trucchetti (di dubbio gusto) e mestiere e erba molto più lenta di quella che c'è negli ultimi anni o che, per esempio, c'era ieri ad Halle.
      Ciao Ste

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    2. E quindi tu cosa suggerisci? silent ban anche per chi guarda? proibito avere dei dubbi? Per me ci sono e anche ben evidenti. Ma il circo massmediatico deve andare avanti sempre e comunque.

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    3. Tu invece cosa suggerisci? petizione da sottoporre ai lwttori di questo diario? moratoria? sciopero della sete?
      I dubbi sono leciti. Lecitissimo sollevarli. Ne ho scritto diverse volte, cosa devo fare, ripeterlo ogni volta? Dubito anche che il mio vicino s'inchiappetti una pecora, ma non è che, senza prove, lo debba dire ogni volta.
      Già espressa la mia teoria, se uno è davvero convinto che tutto sia finto, guarda altro. Io, pur con i miei dubbi, lo seguo ancora, quando (e se) trovo aspetti interessanti. Anche del numero 300. Magari dedicando più attenzione a un doppio di veterani rispetto alla finale di uno slam.

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    4. Ri-ciao Pic!,

      Come ti dicevo nel mio precedente post, la cosa che mi lascia basito è che nessuno , ma proprio nessuno sollevi un minino dubbio: né sui tabelloni, né sui troppi secondi al servizio, né sui medical time-out e neanche su quelle strane "assenze" dal circuito per mesi e mesi che poi sono spiegate con malattie stranissime come la sindrome di Hoffa.... (salvo poi al rientro correre come una lepre sul cemento con degli scatti per recuperare le palline che romperebbero uno perfettamente sano....).

      E così da un lato tutto il circuito tace omertoso ma dall'altro il Nostro Rafa e il suo clan protesta su tutto: non gli va bene come è organizzata la stagione perché dicono che è troppo piena di impegni (certo per la sua tipologia di tennis sicuramente....), non gli va bene se un arbitro si permette di dargli il warning alla 50esima volta che serve in ritardo, non gli va bene che il master si giochi indoor perché lui non vince e quindi propone la barzelletta di giocarlo su terra battuta e chi più ne ha più ne metta.

      Tutto questo per dire che basterebbero un paio di parole degli altri grandi (un paio di conferenze stampa del Djoker o di Federer per intenderci) per far finire certe situazioni o mettere il silenziatore a certe assurde lamentele.

      Ma si sa, tutti i tipi di clan prosperano proprio nell'omerta'; ma se agli altri tennisti va bene così ce lo faremo andare bene anche noi...

      Ciao

      Ste




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    5. Più che su doping o tabelloni (credo che solo un pazzo potrebbe accusare il suo avversario, senza prove ma per chiacchiere di corridoio), credo che dovrebbero lamentarsi di questioni lampanti, con prove evidenti, tipo i 20 secondi che diventano 30 tra un servizio e l'altro.
      E' incredibile vedere le partite di 20/30 anni fa, come quella postata nei commenti sotto, e la rapidità tra un punto e l'altro. Ora è diventata una roba estenuante e noiosa. Negli anni 80/90 se lo sarebbero dette in faccia, durante i match, sistemandola lì. Meglio una sincera rivalità, che un fair play di facciata.
      Ma, ripeto, se ai suoi rivali va bene, non vedo perché i tifosi debbano avvelenarsi.
      Ri-ciao

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  12. Eh… questo è il periodo dell’anno in cui rispunto dalla tana per godermi la superficie che più mi piace (3 settimane di tornei… ma vabbé). Mi accodo al tuo pensiero, un Master 1000 sull’erba dovrebbero infilarcelo. Per quel che mi concerne, potrebbero anche toglierne uno sulla terra per far spazio…

    Ma in effetti me lo sono spesso chiesto, perché così pochi tornei sull’erba? È una questione pratica, perché costa molto di più mantenere dei campi in erba piuttosto che dei campi in terra o cemento/sintetico? È una questione di calendario (sarebbe triste)? È una questione di sponsor, nel senso che gli scambi sull’erba dovrebbero (uso il condizionale vista l’erba di Wimbledon degli ultimi anni, a parte forse l’ultimo) essere più rapidi e quindi contrari a quelli che sembrano essere i gusti dei tifosi odierni?

    Non so dire, e forse le mie sono solo seghe mentali fine a se stesse. Però, trovo che sia peccato. Ma non è il momento di lamentarsi, ora è il momento di godersi lo spettacolo, già sogno una finale Kohli-Federer ad Halle…

    In ogni caso, approfitto di queste rare volte in cui mi paleso per farti di nuovo i complimenti, nell’attesa di leggere i tuoi commenti di questo breve scorcio erboso!

    A presto!

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    1. Di un Masters 1000 su erba se ne parlava tempo fa, e credo fu Roddick a chiederlo. E' una stagione così breve che metterci un 1000 e uno Slam sarebbe complicato, ma comunque bello.
      L'erba è il passato. Se uno si sofferma a pensare: fino al 1975 tre slam su quattro si giocavano su erba. E fino al 1988, due su quattro.
      Per dire, un tempo le finali di slam agli Us Open erano queste. Tre ore, scambi da dietro zero, e palle impossibili da alzare in top spin.

      https://www.youtube.com/watch?v=o_NFgIa1I7g

      Così come è ora sembra la virgola di un romanzo, ma indubbiamente si potrebbe levare qualcosa alla stagione estiva su cemento (mi viene in mente Cincinnati o Montreal), senza problemi.
      Avere campi in erba costa più di un campo in cemento, come manutenzione. Ma sarei più propenso a considerare decisiva la tua seconda motivazione: è ormai un tennis lontano da quello moderno e prediletto dal 90% di tennisti e spettatori, per cui lo spettacolo non sono tanto i funambolismi a rete di Dustin Brown, quanto le maratone estenuanti, scambi prolungati e muscolari lotte tra tori. Anche per questo, per anni, hanno rallentato la superficie di Wimbledon (tagliandola più bassa).
      Speriamo quest'anno sia bella insidiosa e privilegi i Stepanek, piuttosto che i Montanes.
      Federer-Kohli, e perché no. Non ho visto il tabellone ma potrebbe essere. Poi c'è 's-hertoghembosh (chi rinverdirà gli epici fasti di Petz e Malisse? forse Sijsling).
      Ciao Siro, a presto.

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  13. Brown ha giocato in maniera sublime e folle. Tutte le seconde a 200 all'ora, ogni risposta una sbracciata alla ricerca del vincente, ogni voleè o sulla riga o smorzata o in acrobazia.
    Spettacolo.

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    1. Visto solo gli highlights. Sì, sembra aver azzeccato la partita della vita. Nadal a tratti deriso.

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  14. Il reggea man, dall'alto del suo metro 96, spara palline da e in qualsiasi posizione e distrugge tutta l'arte del Kohli (disperato). Tutto gli riesce a questo signorino dalle treccine incollate, tutto serio e impegnato (più gradevole di Monfils) .... salvo quest'ultimo diritto (16-18 nel tie break del terzo set). Alla fine ce l'ha fatta, il Kohli, per un punticino ed è ben cotto per il prossimo appuntamento.
    Ma come sono divertenti, questi tornei minori sull'erba.

    Ciao Picasso. Avessi visto il Kohli. Un eroe.
    Anna Marie

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    1. No, ma non paragonerei Brown a Monfols Uno è gioia e divertimento fine a se stesso, l'altro fastidio e demeza.
      Già, il proditorio Kohli. Con Nishikori mica lo vedo spacciato.
      Stepanek furoreggia, dopo Murray fa fuori la pertica.
      Ciao Anna Marie

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  15. Ti sottopongo due notizie da prima pagine:
    Dancevic che vince un CH su terra durante la stagione da erba.
    Il ritorno di Petzschner a Hertogembosh. Passa il primo turno e si ritira al secondo. E di passaggio due giovani promesse che fanno i fenomeni. :-)
    http://www.youtube.com/watch?v=KX7FJQBxbsE

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    1. Oh-là. Finalmente argomenti seri.
      Dancevic su terra nella stagione erbivora, lui che su erba gioca in modo fantastico, dipinge il personaggio surreale. Scelta malata, ma ha avuto ragione lui.
      Il fesso Petzschner ci ha provato, proditorio come al solito. Strano non abbia tentato a casa sua, ad Halle.
      Stepanek, tennista infinito. Peccato abbia perso, perché oggi avrebbe dato una lezione a Dimitrov. Un po' come quei vecchi chiavatori che danno lezioni di vita ai giovani fighetta.

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  16. come sarà l'erba di wimbledon quest'anno? più o meno veloce dello scorso anno? marco.v

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    1. E chi lo sa. Spero veloce come lo scorso anno e non terra verde stile Forest Hills anni '70. E che dia spazio a chi fa s&v.
      Anche se molti se ne lamentarono perché (pore stelle) non abituati e volendo giocare come su cemento, finivano battuti, o col culo all'aria o con le caviglie storte.
      Ciao Marco V.

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  17. cosa ne pensi delle modifiche del seeding? marco.v

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    1. Non credo cambi molto con Murray al posto di Wawrinka tra i primi quattro. Ci sta. Uno è detentore, l'altro su erba ha sempre faticato.
      In generale gli inglesi sono gli unici a fare a cazzo loro, facendo valere anche i risultati ottenuti a Wimbledon. Una differenza che, però, aveva più valore in passato, quando un Muster numero uno al mondo nemmeno veniva messo tra le teste di serie o gli davano la 13 (e infatti non vinceva mai una partita, e manco un set a momenti). Ciao Marco

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    2. Ciao Picasso, hai ragione cambia oggettivamente poco sul piano pratico ma non trovi sia una 'falta de respecto' verso Rafito metterlo al due? Alla fin de la fiera l'uomo di Manacor ne ha vinti due e Novak uno, in generale negli Slam ha rendimento mostruoso (meno a Wimbledon ok mah....), insomma ingiusto a mio avviso, passando ad altro e sapendo di attirare su di me l'ira italica, ti dico che sono stato felice oggi x la sedotta e abbandonata Caroline, di cui odio il modo di giocare ma mi sta simpatica e mi piace(p.s. se no fosse miliardario Mcilroy chi se lo filerebbe?), nell'intervista dopo partita la ragazza era sinceramente felice...la Keys sta finalmente azzeccando partite in serie ed è quasi ingiocabile ...che bel posto deve essere Eastbourne, da pace dei sensi, seconda opzione di residenza dopo l'avana quando arriverà redditto cittadinanza o botta di fortuna, un abbraccio da Ste (no ho scritto io dei complotti pro Rafito)

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    3. Nadal #2 e non #1. Manco ci avevo fatto caso. E credo che poco freghi anche a lui. E nemmeno è un atto di lesa maestà o complotto giudaico massonico della perfida Albione. Hanno, semplicemente, seguito alla virgola il loro regolamento per stabilire le tds: un mix tra classifica e risultati degli ultimi anni a Wimbledon, e Rafa negli ultimi due anni ha perso al primo turno. Tutto lì.
      Ciao Ste1, Ste2 e Ste3

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  18. Caro Picasso,
    oggi ho seguito qualche game di Camila sparatutto contro la bella abbandonata sull'altare, e dopo aver contato 13 vincenti, generosamente sottolineati dall'italico commentatore, e 17 errori, opportunamente sottaciuti, mi sono chiesto come sia possibile arrivare a questi livelli giocando in modo così ottuso.
    Poi hanno inquadrato il padre, e tutto è divenuto più chiaro.
    Non è neppure questione di tattica, ma di fisica e geometria: pretendere di tirare sempre a tutto braccio, piatto, da qualsiasi zona del campo a prescindere dalla posizione del corpo e della pallina. Neanche a 15 anni dovrebbero spiegartele certe cose.
    Dispiace perché la ragazza ha timing e braccio buoni per le superfici veloci, e lo sta dimostrando nonostante una condotta di gara, a tratti, da principiante.
    Nell'auspicio che l'erba di Wimbledon sia verde e veloce, ti saluto cordialmente.

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    1. Discorso lungo e complesso, o molto semplice. Se mi gira ne scrivo qualcosa, ma è evidente. Nessuno nega che questa abbia doti fuori dal normale. Ma le usa (e così è stata programmata), per giocare un altro sport. E a 23 anni, è difficile cambiare. Si sente più sicura picchiando ogni cosa, servizi e risposta (due metri dentro il campo). Amen.
      Non sapremo mai se l'avessero seguita altri facendola giocare in modo (appena) più tradizionale avrebbe avuto altra carriera o se nemmeno sarebbe entrata nelle 300.
      Io propendo per la prima ipotesi, ma è una sensazione. Non c'è prova contraria.
      Con quello strambo sport che gioca, i risultati sono ovvi e obbligati: ridicolizzata da Flipkens (o da una numero 300 che sappia giocare lo slice), se invece entra in fiducia può battersi alla pari con top ten submentali (vedi Azarenka) che le danno ritmo di sparo.
      Ciao a te Luca, a presto

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  19. kohli e taylor per mille anni20 giugno 2014 alle ore 20:29

    Leggo delle quote dal bookmaker verde ed irlandese riguardanti la vincitrice di Wimbly. Errani quotata a 500, stessa quota di Taylor Townsend. Mi chiedevo come mai la migliore del mondo tra le "donne" ,colei che ha ha oltre l' 85% di PRIME in campo,sia quotata come la cicciona tanto bistrattata ultimamente. Semplice: i book ne capiscono e non lavorano per la Fit, ma soprattutto non commentano su Supertennis.
    Viva Taylor!
    Saluti Picasso,
    Kohli

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    1. Ma penso anche Oprandi (senza un braccio e due legamenti) e gnappa Zahlavova, Kimiko Date e Chris Evert (se fosse in tabellone).
      Credo che, per coerenza, chi da anni blatera di top 5 (e che anche sul rapido vede Sarita battuta solo, e forse, da Masha e Serena) dovrebbe puntarci la casa e qualcosa di più, a una quota simile. Uau, 501.
      Ma penso ripiegheranno sulla Hsieh.
      Ciao Kohli

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  20. Io invece, caro Picasso, mi limito ad esprimerti il mio entusiasmo per Stepanek, stupendo Stepanecchio. Peccato che non sia riuscito a portare il Djoker al quinto set. (Sono incinti i Djokovic? Mi è sembrato di vedere un pancione.)
    Ed ora il Rosolino che sta facendo barba e cappelli a Rafael Nadal Mancanza totale di rispetto, il ragazzaccio. E il tutto con una nonchalance... (Ora però il Rafà si è inferocito. E lo zio Toni fa coaching!)

    Ah, come mi diverto.
    Ciao Picasso, buon pomeriggio
    Anna Marie

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    1. Ci voleva un miracolo, Stepanek ne ha fatto solo mezzo.
      Nadal, bah. Alla fine l'ha vinta. Le chiacchiere stanno a zero: i campi sono tornati molto lenti e lui, pur soffrendo nei primi turni, ne viene a capo.
      Vedere Nadal o Monfils recuperare bombe terra aria tre, quattro volte, remando sulla sabbia a fondo campo manco si giocasse su terra battuta, fa male allo stomaco. Su campi simili gli slam di Ivanisevic o Kraijcek li avrebbero vinti Muster o Bruguera.
      Ciao Anna Marie, anche a te

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.