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sabato 21 giugno 2014

WIMBLEDON 2014 NON VUOLE PADRONI






Sembra la frase ad effetto estrapolata da «Romanzo criminale», ma è effettivamente così. Un controsenso, se si pensa ed epopee del passato recente, con lunghi domini e dinastie ininterrotte. Da Borg a Sampras, fino a Federer.
Se tra le donne tutto pare più chiaro, l'edizione 2014 dei Championships al maschile nasce senza un favorito assoluto: i quattro leader storici appannati e appaiati al cancelletto, tradizionali outsiders a loro volta in riserva e ghiotta occasione per le nuove leve, ma passare dalla vittoria di un Atp 250 a quella di uno slam, non sembra cosa facile.
Vediamo un poco le griglie dei cavalli alla partenza (puledri, stalloni e molti castrati), facendo qualche considerazione sulle quote dei bookmakers.



UOMINI

Prima fila
Djokovic, se il problema al polso non è serio, sembra il cavallo buono per perdere in sicurezza. Da tempo arriva sempre in fondo, come Podenzana alle battute finali di una classica di primavera, senza il guizzo per la volata. O livido per le sberle di Wawrinka, o con la lingua penzoloni contro Nadal. L'ho pronosticato vincente negli ultimi tre slam e, pensando di portargli discreta sfiga, continuo. Tabellone insidiosissimo: Tsonga e Berdych prima della semifinale con Murray, ma se esistesse un Dio pagano e volleante, perderebbe già al secondo turno col mefistofelico vecchiaccio Stepanek.
Federer al suo fianco. Se il fisico regge, proverà la zampata del campione e vedendo alcune quote (a 6,50 addirittura), lo giocherei senza indugio. Perché? Quando hai gli anni di Cristo, su quei prati hai vinto qualcosa come sette volte e i principali avversari sono in fase di appannamento, la conclusione è solo una: questa può essere l'ultima occasione buona. Prima del derby con Wawrinka (se Stan ci arriva) e della semifinale con Nadal (quale occasione più ghiotta per fare i conti con la storia?), insidie Muller, Mahut e Janowicz (parlandone da vivo) negli ottavi.

Seconda fila
Nadal. Lo sanno anche gli esperti di lancio del gruviera: i rischi di scivoloni sull'infida e vergine erba nei primi turni, quando è ancora in fase di carburazione diesel, sono notevoli. Nelle fasi finali invece, per batterlo ci vogliono i pallettoni. Terra, erba, piombo o cemento armato. Rafito con l'elmetto: spettro di Rosol (ancora tu, ma non dovevamo vederci più?), poi Ivone Karlovic al terzo (se Frankenstein ci arriva), Gasquet il maschio col borsello negli ottavi e Raonic nei quarti, prima della sempre affascinante semifinale con Federer.
Murray. Mi pare di averlo visto col kilt, mischiato ai tifosi uruguagi a Brasil 2014. I book lo danno come secondo favorito, ma un suo bis mi sembra difficile e lo lascio in seconda fila, malgrado il connubio con la virago Mauresmo e un tabellone impacchettato della befana avvolta nella bandiera della Union Jack: l'ottavo più semplice (Fognini), il quarto sulla carta più agevole (Ferrer, ma grande occasione per Dimitrov), e una semifinale aperta a tutto con Djokovic.

Terza fila
Stan Wawrinka. Mai a suo agio sull'erba, e per giunta con un febbrone equino a debilitarlo. Un tabellone benevolo può permettergli di recuperare strada facendo, con insidia palo della luce (in fronte) Isner, per arrivare al derby elvetico di quarti.

Outsiders. Sempre quelli. Berdych e Tsonga (entrambi sulla strada di Djokovic), negli ultimi anni vittime designate dei quattro carnefici, potrebbero provare il gran salto, ma paiono incartapecoriti. La buon costume british priverà il ceco dei completini floreali H&M (rimedierà con candidi pizzi e giarrettiere), ma sa come si arriva in finale e con quella carocchia quotarlo 41,00 è un'esagerazione. Tsonga (a 51,00) idem, perché, pur in calo, sa come giocare sui prati.

Mine vaganti. Nel panorama di ammosciamento generale Dimitrov può mostrare le palle e dimostrare di non essere solo il tronista da riviste patinate che si accompagna all'algida (vice) regina urlante Masha, inoculandosi come una biscia nel quarto di Ferrer. Tre su cinque è però altro sport rispetto al Queens, dove pure ha faticato a battere Feliciano. Tra lui a 21,00 e Gulbis a 67,00 prendo il lettone, malgrado il rude drittone troppo macchinoso per l'erba, ancora nei paraggi di Berdych (che se lo sogna pure di notte e urla). I book lo sottovalutano, dandogli meno credito di Janowicz (l'ombra moscia di quello dello scorso anno) e Raonic (51,00), bucaniere terrificante, che però sull'erba è sicuro sulle gambe come un neonato vitellino incartapecorito.

Italiani. L'erbivoro della scuola indocinese Seppi ha problemi di sinusite (Baghdatis o Brown al secondo possono fargli male). Fognini ha un tabellone da challenger di Poznan fino al terzo turno, poi con Anderson saluta e va a Formentera con fidanzata e reduci del Gf. Volandri su erba perderebbe anche da Ramesh Krishnan (di 53 anni e 130 kg). Turbo risposta e culo di Sacchi Bolelli, numero uno al mondo dei lucky loser e nei sorteggi, pesca il fenomeno paranormale giapponese Ito. Lorenzi numero uno dei sorteggi sfortunati, becca Federer. Il mondo è ingiusto, si sapeva. D'obbligo evitare i pietosi battimani d'incoraggiamento del centrale.




DONNE

Prima Fila.
S. Williams in pole position. Ma nel suo spot c'è un mucchio selvaggio. Bimbominkia Bouchard negli ottavi e finale anticipata nei quarti con Sharapova. Se sta bene, la disossa e rispedendola in California a promuovere le caramelle lassative. Poi Halep o Ivanovic in semifinale.
Masha e l'avvilente destino di sentirsi regina del mondo, ma di esserlo solo quando le altre le levano di mezzo Serena. Starà già pregando. Rischia di suicidarsi prima dei quarti come balena spiaggiata (su erba), o facendosi infilzare con una fiocina da Giorgi.

Seconda fila
Azarenka è rientrata in discreto peso forma, dopo un periodo pre maman. Se ritrova ritmo partita strada facendo (e Muguruza le dà tempo), sarà orrido osso duro e può provare il trucido exploit in una parte bassa di tabellone clamorosamente più povera di quella alta. Nei quarti con Radwanska e semifinale con Li (o Kvitova), partirebbe tutt'altro che battuta. A 17,00 la prendo al volo. Dopo essermi imbottito di Plasil.
Kvitova su quei prati ci ha già vinto e se non incappa nei soliti orrendi altri e bassi nei primi turni (occhio a Venus al terzo), nei quarti può battere Li, diventando osso durissimo per tutte.

Terza fila
Na Li. Mai troppo a suo agio con gli imprevedibili rimbalzi dell'erba, lei che è una macchinetta di precisione (spesso impazzita). Sarà la volta buona? Che cazzo ne so. Per me rischia già contro Stosur.
Halep. Essenziale e poco appariscente, sa quello che vuole, pensa in grande. Altro ritiro tattico a 's-Hertogembosch. Ostacolo serbo (Ivanovic, più che Jankovic), prima della semifinale con Serena (quoto 2,20 che ne esce viva).

Quarta Fila
Ivanovic. Negli ultimi tempi, grazie al nuovo coach ex sparring e al ricovero in una clinica per menti disagiate, ha trovato un minimo di serenità. Sfortunata a finire nella tonnara in alto, nella parte bassa avrebbe potuto dire la sua. Ma la quota 34,00 dei book è clamorosa (da provare).
A. Radwanska. Dopo la stagione terricola da horror vacui può regalare qualche gioia in più, ma la possibilità di vincere uno slam l'ha gettata via contro un'invasata chiappona mangia crauti, lo scorso anno. Avviata a una carriera da perdente d'alto livello e quarti come massimo obiettivo. (Ormai ridotto alla penosa scaramanzia).

Outsiders. Ancora negli occhi la clamorosa edizione 2013, ma difficile ci sia un Bartoli-bis e voglia il cielo anche un Lisicki-bis. La tedesca però si esalta solo a Londra, come drogata di wurstel e crauti. Poi le rivelazioni parigine: Bouchard (alla prova Serena negli ottavi. Uau: 50 cent contro Justin Bieber) e Muguruza (se riesce a stare in piedi sull'erba), Keys (se entra in fiducia). Nostalgica menzione per la rientrante Vera Zvonareva e la vecchia Venus. Difficile riescano a fare qualcosa più degli ottavi Wozniacki, Jankovic e Kerber. Incomprensibili le quote così alte (81,00) per Cibulkova e Stosur (non saranno al meglio, ma nemmeno tumulate, credo).

Italiane. L'unica con discrete possibilità, pur nel suo strambo bungee jumping tennistico, è Giorgi. Può esaltarsi nel confronto da cricket su erba con Sharapova. Pennetta ha un buon tabellone (Stephens alla portata prima dell'ottavo con Kvitova), ma dopo Indian Wells è solo selfie con bocca a culo di gallina. Vinci su erba può andare avanti esaltandosi in un leggiadro tennis d'attacco, la versione erranizzata pallettara di talento imbolsita, rischia di lasciarci le penne già contro l'impertinente bimbetta Vekic. Knapp, bah. Schiavone sfortunata, sarà prevedibilmente rullata da Ivanovic. In tabellone c'erano due/tre giocatrici (ancora vive) cui Errani avrebbe potuto strappare un set. Fortunata a incrociare la giovane Garcia, lontanissima dalla forma primaverile, con cui può vincere anche più di due giochi. La quota 501,00 (come la carica) è però buona. Per chi da mesi (anni) abbotta le pudenda sulle sue doti da funambolo (tutt'altro che terricola arrotina), consiglio di puntarci la casa e macchina. Quota buona, ma l'ho vista anche a 650. Affrettatevi.
 

Per un refrigerante week end (senza puttan tour) al lago di Caldaro:
Federer v/p 6,50
Azarenka v/p 17,00

Per un mese a Santo Domingo
Ivanovic v/p 34,00
Gulbis v/p 67,00 (o Berdych 41,00)

13 commenti:

  1. Federer a 6.50 lo prendo al volo. Tra le donne faccio l'azzardone e piglio Radwanska anche se so già che me ne pentirò.
    Comunque, a quanto è quotato un golden set della Garcia alla Errani? No, perché io un pensierino ce lo farei :)

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    1. «Paganini non ripete», no? quindi vedo modo difficile un altro golden set. Ma, ardita, ci proverà.

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  2. Le giovani leve hanno la possibilità di mettersi in mostra. Gulbis dalla parte di Nole. Raonic in quella di Nadal, Janowicz nello spot di Federer e Dimitrov da Murray.
    Quanti di loro raggiungeranno le SF al posto dei fab four?
    Io mi sbilancio e dico uno.
    Malgrado tutto i 4 in alto mi sembrano ancora un gradino sopra i giovani.
    Un saluto a tutti e buon Wimbledon.
    Pier

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    1. Sui giovani (che poi, giovani, hanno dai 23 ai 26 anni) ancora un gradino sotto ai big, non ci piove.
      Ma, prima o poi, qualcuno dovrà pur fare l'acuto. Altrimenti ci aspetta un'epoca «tardo fab four» davvero triste.
      Un saluto a te

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  3. Una giornata incredibile e schedina di scommesse di quasi tre zeri persa per colpa di Muguruza. Da dove esce questa Vandeveghe?!
    Per quello che ho visto è un'erba che lascia molto giocare i regolaristi...di certo meno veloce rispetto allo scorso anno.

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    1. E chi è, CoCò. Un paracarro attaccante che si trova molo bene sui prati. L'iberica sull'erba è una mucca, ma avrei puntato anch'io lei perché pensavo a un'americana rilassata dopo l'exploit di Easbourne.
      Campi lenti, boh. Visto poco, il finale di Fognini, un po' di Tsonga e Errani. Difficile giudicare senza sapere tipo di palle o altro. Sembravano rimbalzi alti, che danno il tempo di caricare topponi e difendere meglio rispetto agli ultimi due anni. Errani-Garcia fa poco testo, perché la transalpina, pur dotata, mastica poco l'erba ed è fuori forma (decente solo per due minuti: dal 5-6 al 7-6).
      Certo è che, se le condizioni di gioco si adattano bene ai difensori (e se ha qualche energia da spendere) le quotazioni di Nadal salgono.

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  4. Ciao Picasso, tra mondiali e wimbledon gran scelta se hai pomeriggi/serate libere, ieri Seppi ha perso una maratona immagino oscena contro il Mayer argentino, mah....oggi ho appuntato un paio di sorprese Kanepi contro JJ (ma l'estone come sta? è mesi che non ne becca una) e Taylor contro Kokulova...vorrei provare pure Vekic ma non mi fido...pure per me in salita quote monacello da Manacor , vediamo oggi contro Kilizan che non so come sia in erba ma ha un discreto talento, ciao Ste

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    1. Kukalova ha grande esperienza, non è certo la prima cretina che passa di lì. Tra Rybarikova (2,5 vs Bencic), Townsend 2,8, Vekic 2,2 e Mladenovic 1,9, qualche sorpresa uscirà. O forse nessuna. Ciao Ste

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  5. Visto che siamo in tema, l'esperto consiglia:
    Bolelli
    Mladenovic
    Over Kubot-Struff
    Over Sela Kukushkin
    Over Ilhan-Kudla
    15,86
    Terzine, quartine e cinquina.

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  6. Eh già, per Rafael Nadal si ripete l'incubo del buon Rosol(ino). A Halle Dustin Brown, a Wimbledon lo gratificano con un altro cavallino pazzo. Non vorrei rivederlo così indifeso come a Halle, il povero Rafito. Per ora se la deve vedere con Klizan che appare tutt'altro che un cliente facile. Vince infatti il primo set e lo zio Toni si sta mangiando le unghie. Fusse che fusse la vorta bbona. (O sono troppo cattiva ?)

    Il Rotschi ha dato un po' di lezione a Paolo Lorenzi eroico (nel terzo set si piglia il terzo punto dopo 8 o 9 deuce). E' o non è un eroe ?
    Ciao Picasso, grazie del "Wimbledon 2014 non vuole padroni". Confesso che non mastico la scienza dei bookmaker. Magari studiando un po' potrei diventare ricca. Oppure mi butto conscia del fatto che spesso la gallina cieca trova il granello.
    Ti saluto cordialmente
    Anna Marie


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    1. Nadal, bah...Klizan difficilmente poteva metterlo in difficoltà. Non è un tennista da prati, coi suoi sbraccioni.
      Rosol è malato di mente. Tira ogni cosa. Se (una possibilità su dieci) ripete la partita di due anni fa ri-vince. altrimenti può perdere anche da Becuzzi che mangia un gelato seduto.
      Lorenzi, visto l'inizio mentre pranzavo. Federer si allenava, scherzando, in sicurezza. Paolino concentratissimo ed emozionato come alla prima comunione.
      Bookmakers, meno ne sai e meglio è.
      Un saluto a te Anna Marie

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  7. Peccato Picasso oggi ci era quasi scappata una settimana avanera, Kanepi a 3,65 ed altre 18 partite prese...vado ad incartarmi con Falla che perde da Pavic!!!! Siamo pure fuori dal mondiale abbiamo raccolto quanto seminato, scelte indecenti a partire dalle convocazioni in poi...perdiamo Taylor , perdiamo Sara (e sti c...i), Robertina sta lottando...visto solo Rafito oggi, avevi ragione tu è erba lenta , Klizan aveva tutto il tempo di preparare il suo ampio diritto...occhio al monacello da Manacor. ..ciao Ste

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    1. Jankovic su erba è poco meno di un cesso a due ruote. Ma l'altra la davo per tumulata nel '97 in un camposanto di Tallin.
      Klizan ha colpi potenti, ma rimane da terra. Erba veloce o meno (rispetto al 2013), se aveva più tempo per caricare i suoi colpi, ne avrà avuto altrettanto Nadal per recuperare. La coperta è corta. Vediamo domani contro il malato di mente.
      Vinci è una penosa moviola, ormai.
      Pallone: qualcuno davvero pensava a un'Italia tra le prime 16 al mondo? Bah. Ciao Ste

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.