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lunedì 13 luglio 2015

WIMBLEDON 2015 - FEDERER INCANTA, MA TRIONFA DJOKOVIC. SCHIUMOSE PAGELLE








Un po' per abitudine, e un po' per non morire (cantava quello), eccovi servite le pagelle dell'ultima spumeggiante edizione dei Championships. Mentre faccio colazione a base di caffè allungato con flebo.



Uomini

Novak Djokovic 9. Per poco non ci lascia le penne col tremebondo palo della luce Anderson, poi è la solita inumana macchina impermeabile, emblema di uno sport sempre più forsennato atletismo balistico e meno fioretto. Torce la scucchia, appalla gli occhi e snoda le gambe di caucciù arrivando ovunque, difende e (se strettamente necessario) rintuzza. Manda ancora fuori giri gli attacchi fluttuanti di Federer, facendolo ripiombare tra gli umani.

Roger Federer 8. Cos'altro vuoi dirgli? 34 primavere a giorni e ancora capace di esprimere il miglior tennis di sempre contro Murray, in una semifinale da fantascienza poetica. Plastica perfezione che danza, spennella, vibra, percuote pallina e avversario con una facilità disarmante-devastante. Gli altri sudano, paonazzi e stravolti, lui danza leggiadro come Nureyev nel suo giardino, tempio d'erba romanticamente spelacchiata, fresco come un alieno dall'immutabile volto di cera sceso tra gli umani. In finale contro Djokovic non riesce a esprimere lo stesso tennis sublime, e scardinare il fortino serbo. Storia già vista, e match perso sul 4-2 del primo set.

Richard Gasquet 7. Il piccolo Mozart eunuco rifiorisce con concerti e acuti da soprano (non è un refuso) dall'inconsulta grazia, sui prati londinesi. Fisico da tornellista in pensione, meningi costipate sotto calvizie incipiente, palle notoriamente assenti, ma quando il braccio canta e si scolla dai teloni, perde solo contro i mostri. Sovrasta l'impostato talentino sopravvalutato Dimitrov, manda dietro la lavagna l'irriverente bombarolo Kyrgios e trafigge col fioretto gli schiaffoni di Wawrinka. Djokovic è di un altro pianeta. E a nulla serve pensare che nel '92, quando il braccio ancora prevaleva sul fisico, gli avrebbe rifilato un triplice 6-2.

Murray 6,5. Niente da rimproverarsi. Deve sentirsi un Pippo Civati scozzese avvilito, numero uno di qualcosa quando gli altri non ci sono o dormono. Gioca al suo massimo ma può solo a opporre tre set di dignitosa resistenza al marziano Federer.

Nick Kyrgios 6. Guascone, spocchioso e ciondolante come un rapper americano (di quelli veri, mica come latte & Nesquik Fedez), anche nelle interviste. Ma avrebbe colpi e carattere per vincerlo nei prossimi anni, questo torneo. Ma domani potrebbe decidere di dedicarsi al basket di srada.

Dustin Brown 7. Lo vidi battere Giannessi al challenger di Barletta. Ora batte Nadal (il Giannessi spagnolo) sul sacro tempio di Wimbledon. La sua tattica è sempre la stessa: folle anarchia insensata. Ma che spettacolo tennistico. E non solo folklore, come l'hanno descritto i media generalisti.

Rafael Nadal 5. Spia della benzina in rosso, motore fuso, sospensioni a terra, gomme sgonfie. Jimbo Connors a 40 anni battagliava con Agassi, lui a 29 è ribaltato da Dustin Brown.

Philipp Petzschner 7+. Toh chi si rivede, cinque anni dopo, sul centrale di Wimbledon: il Picasso neuroleso del tennis. Irrompe alla sua maniera. Surreale coppia da "fatebenefratelli" con l'israeliano Erlich, a metà tra manicomio e nosocomio. L'israeliano con una gamba sola, lui con una gamba, mezza spalla e due neuroni. Semifinale e solito campionario di funambolici guizzi e spennellate d'autore (con disagi mentali).

Berdych 4,5. Pertica rotta.

Gilles Simon 5. Ok, fa quarti, ma resta avvincente quanto un telefilm tedesco in un pomeriggio di luglio a 42°, quando hai mal di denti e cazzo moscio.

Leader Paes 8. Il più divertente in assoluto. 42 anni, triplo mento, clamorosa panza da allegro kebabbaro e manina di fata magica. In coppia (fenomenale) con la Hingis incamera un altro slam, tra carezze, tocchi e maramaldeggi da illusionista.

Italiani 4,5. Seppi fa il suo compitino (picco il siparietto da simpatica canaglia con Murray, sul Mto). Bolelli perde con Nishikori incapace anche di salire su un autobus. Fognini va a farsi un pic nic sull'erba londinese, sui prati anche Montanes ha più armi.



Donne

Serena Williams 9. 34 anni, 21 slam, 3/4 quarti di slam 2015 in cascina. Mai stata così forte. Unici avversari: la narcolessia e gli infortuni. In finale sbrana furiosamente Muguruza, come una tigre che s'avventa su un prosciutto pata negra, tranne soliti (ormai noiosi e prevedibili come la novantaduesima replica de "Il tenente Colombo") pisolini iniziali e finali. 

Garbine Muguruza 7,5. La giovane puledra iberica pialla Wozniacki e Radwanska con badilate cruente. Serena è fuori categoria. A 22 anni fa finale a Wimbledon ed entra in top ten. Ma io continuo a credere in Sergio Giorgi (mio mentore assoluto): "Camila è più forte, mooooolto più forte.". A freesbee.

Agnieszka Radwanska 7. Alla chetichella, reduce da una stagione da tragico martirio, azzecca un bel torneo. E perde l'ennesima occasione. Il suo lezioso tennis in punta di fioretto e colmo di magheggi da fattucchiera, spesso soccombe di fronte alle trucide vanghe. Uno slam lo vincerà nel '96.

Maria Sharapova 3. Altre, goduriose, mazzate sul grugno da Serena. L'americana sa come ridicolizzare il suo demenziale, sempre uguale, picchiare urlato a occhi chiusi.

CoCo Vandeweghe 7+. Oh-là. Finalmente una con le palle quadre. Dopo le estenuanti scorrettezze della divina urlatrice Masha Dallara tra la sua prima e la seconda, si rivolge all'arbitro: "Se hai paura a parlarle tu, lo faccio io". Eroina impavida. Simpatica ragazzona dal gran servizio, che su erba si fa valere e fa quarti.

Vika Azarenka 6,5. Ancora Serena, versione monsignor Milingo a esorcizzarla. Stavolta senza (troppi) teatrini da trivio in un bar guatemalteco zeppo di camionisti ubriachi. Detestabile, ma ha più mobilità e intelligenza di Masha, e Serena la soffre di più.

Martina Hingis 8. Accoppiata di doppio e doppio misto. La terza vita sportiva della svizzera è sempre più vincente e piacevole.

Italiane: 4,5 Errani su erba è un geco nell'acqua. Vinci trasparente. Pennetta incolore. Giorgi, più che le statistiche tradizionali, tocca analizzarne altre: numero di tordi, quaglie e aquile reali sterminate nel Regno Unito. Farnesina avvertita, l'italia dovrà anche pagare i danni della mattanza ornitologica. Si teme vicenda simile a quella dei "duemarò".


IMPORTANTE: Per misteriose ragioni, mi hanno inserito tra i blog dell'anno 2015. Chi volesse votarmi può farlo qui.
Chi non lo farà verrà: espulso, bannato con ignominia, esposto al pubblico ludibrio in piazza dopo aver assistito a una elettrizzante convention di Italia Unica, con folla aizzata da Guido Passera e reindirizzato automaticamente al rutilante blog di Fabretti sulla mountain bike.



18 commenti:

  1. bentornato.marco.v(quello della farfalletta)

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    1. Ciao Marco, un saluto a te.
      (peccato Maria Josè no voglia più giocare il singolo, tra l'altro a Baastad si ricordano epiche gesta...).

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  2. Ciao Picasso, mi chiamo Giovanni Bianchi e lavoro presso una modesta ma tenace accademia(con la "a" minuscola, la maiuscola è roba da federales) in Toscana.
    Se non fosse lesa maestà vorrei chiederti il permesso di pubblicare i tuoi articoli nel nostro sito.
    Un saluto

    Giovanni

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    1. Ciao Giovanni. Ma quale lesa maestà, anzi grazie per avermelo proposto e chiesto il permesso.
      Puoi pubblicarli tranquillamente, ovviamente mettendoci con link a questo blog.
      Mi dai l'indirizzo del sito della tua accademia?
      Grazie, a presto

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  3. Ciao Picasso ,la Coco veramente fantastica,finalmente una con gli attributi...ma Sergio era lucido si quando diceva quella cosa?
    Mi permetto dare due 7 uno al mitico Karlovic ed altro a Timea che gioca bene su tutte le superfici ed è simpatica.....te lo immagini a Rio un doppio misto Martina /Roger?dici è fantatennis?...pagelle sempre fantastiche ti abbraccio
    stefano(oh mica facile votare tuo blog ci vuole laurea in informatica)

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    1. Sergione Giorgi lo disse mesi fa, prima di uno scontro diretto, a un giornalista di ST. Scocciato pure. Quasi gli stessero chiedendo: Vanni può infastidire Federer?
      Hingis/Federer non è fantatennis, ma sarebbe normalità. E oro al 200%. Ma Roger è un orologio, e col singolo in ballo dipende se vorrà sprecare energie.
      Difficile votare? Boh, pensavo bastasse cliccare su "dai il tuo voto a". Pazienza, ti sei salvato per l'intenzione. :)
      Ciao Stefano

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  4. Federer avrebbe dovuto bissare la partita perfetta giocata contro Murray, e forse non sarebbe bastato. Certo, mantenere quelle percentuali mostruose di prime e limitare i gratuiti malgrado una proiezione costantemente offensiva era improbabile, ma mi ero illuso che Nole potesse soffrirlo di più quest'anno. Sui prati di Londra non aveva impressionato, fino al match conclusivo.
    Sembra che il serbo centellini le energie partita dopo partita, con la consapevolezza di poter accelerare quando conta. In finale colpiva quasi piatto di dritto, quando per tutto il torneo gli era bastato giocare lavorato e profondo, a tratti attendista: non ha mai dato respiro allo svizzero, costretto alle magie per raccattare un 15.
    E la mano di Becker si vede: servizio preciso ed efficace, facilità di verticalizzare lo scambio e gioco di volo più sicuro. Ok, termino l'apologia del numero 1: ma non trovi stucchevole che i commentatori debbano rimarcare, ad ogni sconfitta di Federer, che si tratta quasi di un'ingiustizia? Non avrà l'eleganza e la grazia nei movimenti né lo stile dello svizzero, ma gioca un tennis pauroso in ogni zona del campo, oltre alla proverbiale fase difensiva.
    Semmai il problema diviene la noia: speriamo in un finale di stagione più incerto, e lo dico da estimatore dei folkloristici e/o folli Dolgopolov, Goulbis, Tsonga etc., su cui saltuariamente azzardo anche qualche scommessa, perdente come loro, s'intende.
    Ho adempiuto al dovere di voto del blog, nell'auspicio che non ti esimerai dal commentare la stagione sul cemento americano :-)
    Saluti!

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    1. Anche a me danno fastidio gli incensamenti al Quasi Santo che tutto puote, se Ello vuole. E se perde è un'ingiustizia divina. La penso come te e più volte l'ho scritto qui. Ma ci sono cose così evidenti, che è inutile pensare a cavillosi sofismi.
      Federer con Murray ha giocato la miglior partita della sua carriera. Lo ha detto lui stesso, non la Pero. Non avremo mai la prova contraria. Ma se Federer (il più grande di sempre?) bissa la sua miglior partita di sempre, con quelle percentuali monstre, e perde da Djokovic su erba, io aderisco alle bestie di Satana o a "Possibile" di Civati.
      Vero, annebbiati da Roger si tende a trascurare quanto il serbo sia migliorato. Ma senza quella difesa diventata mostruosa (e con gli anni migliorando il resto, diventando completo), non avrebbe vinto tanto.
      La mano di Becker, nell'impugnare birre (in finale aveva un piglio truce tragicomico). :) Scherzi a parte, la penso come Panatta. Per questi ultracampioni, un allenatore conta poco. Figuriamoci Becker (o Edberg). Il tedesco l'erba la conosce (anche se nell'era geologica in cui in 129 partite si vedevano 6 o 7 scambi dal fondo) e qualche aggiustamenti glielo avrà suggerito, concordo. McEnroe a Nadal cosa potrebbe spiegare dell'erba? A fare una demivolée stoppata vincente da metà campo? No, magari qualcosa sul servizio o altro contorno. Ma non credo decisivo per vincere.
      Ciao Luca, saluti.
      Vedremo, a presto

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  5. oggi complice il caldo asfissiante che impedisce uscire ho visto Sarita Niculescu.......un qualcosa di non so neanche io che,mi dirai potevi cambiare canale...vero ma ero come stordito ed incapace a reagire...quanto abbia giocato bene Federer contro Murray lo dice la forma dello scozzese che in Davis da solo sta asfaltando la Francia,mi permetto Picasso tre considerazioni se la Larsson giocasse sempre in Svezia sarebbe top ten gioca alla grande,Cecchinato non è male buon servizio bel diritto peccato senza rovescio e infine un australiano tal Smith,non è assolutamente un fenomeno ma gioca un tennis retrò a tratti piacevole...ti abbraccio da un forno chiamato Gallarate
    stefano p.s. quello che ha fatto Paire a San Benedetto è indegno spero e credo sia solo stupidità e non altro tipo scommesse (di certo non è cosi che si truccano partite) ...tu sai che io penso o forse mi illudo che Rafa la demivolèe vincente da metà campo se vuole sa farla,sono un folle assertore che lui abbia un braccio ottimo ...semplicemente lo hanno disegnato in altro modo...ariciao con questa affermazione sarò bannato a vita

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    1. Murray con Federer ha giocato al top. Semplicemente quella volta non poteva bastare.
      Niculescu-Errani, primo ban. Credo che sia la morte civile, atroce, lacerante, di quel che resta dell'umanità e del tennis.
      Nadal capace di una demivolée stoppata vincente con ricamo da mezzo campo made in McEnroe sul dirittone di Lendl. Secondo, e definitivo ban, con ignominia. :)
      Dai, Rafito secondo me è sottovalutato e a rete spesso fa il compitino, ma pensare una cosa simile è scusabile solo col caldo di Gallarate.
      Paire, non so a cosa ti riferisci. Si è ritirato, quindi le scommesse non credo c'entrino. Poi penso siano altri gli specialisti. Lui è semplicemente scemo. Ma di quelli hors categorie. Ormai è peggio di Fognini, e ce ne vuole.
      Ciao Stefano alla prossima.

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    2. oh Picasso perdona il ritardo, noi siamo l'accademia tennis apuano
      www.accademiatennisapuano.it
      Un abbraccio
      Giovanni

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    3. Ok Giovanni, leggerò volentieri.
      Ciao, a presto

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  6. Ciao Picasso. Ti voterei con piacere per il blog dell'anno 2015. Solo, come cavolo funziona ? Se mi dai un aiutino...... E poi, come mai il 2015 ? Siamo solo a metà dell'anno.
    In quanto al Rotschi e il suo ottavo Wimbledon. Per la miseria, dopo la partita con Murray mi dicevo "lo vuole a tutti costi". Invece, abbiamo "sacrificato" una calda domenica d'estate per vederlo sbagliare il suo diritto, il servizio e stare sul campo come il perdente predestinato. E il robot, bontà sua, ha saputo approfittarne senza troppa fatica. Poteva, o meglio, doveva darsi un pizzicotto nel fondoschiena, jawohl !
    Ciononostante, il Rotschi rimane il mio giocatore preferito. Lo perdono, si, lo perdono !
    Ti saluto Picasso. Qui ci sciogliamo come il gorgonzola sopra la polenta e i ditini rimangono appiccicati sulla tastiera.
    Anna Marie

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    1. Ma è davvero tanto complicato? Occorre una laurea in ingegneria aerospaziale? Clicchi sul link in rosso riportato a fine post e nella pagina che si apre "vota per Tennis e Psiche".
      Fa niente, come fedele del blog, ti evito il ban. :)
      Sì, Riger ha cannato la finale. Fino al 4-2 sembrava proprio che continuasse a pensare "di volerlo" a tutti i costi. Poi, malgrado il guizzo a fine secondo set, troppo sotto tono.
      Ciao a te Anna Marie, a presto.

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  7. Fatto, Picasso. Mi hanno confusa i Widget ecco perché ho lasciato perdere. Grazie comunque per la tua magnanimità !
    Sai, il Roger ha un carattere un pochino "wehleidig" che è traducibile più o meno con "se le cose non vanno come pensa lui, se incontra ostacoli, soffre e poi molla".
    Complici magari anche le dicerie prima della partita di quel genio del Bobele Becker - psicologia spicciola applicata per l'occasione.... E il Djoker fa finta di essere contrariato ma se la ride.
    Ti saluto cordialmente
    Anna Marie

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    1. Sì, una delle caratteristiche di Federer è sempre stata quella di esaltarsi negli assoli da tenore o chitarrista ispirato, nella fughe al comando. Mentre si disunisce nelle battaglie.
      Bobele Becker, lasciamo perdere. Piccole manovre psicologiche da Mourinho dei poveri, tra una birra e l'altra. E c'è ancora chi vede la sua mano nei successi di Djokovic...pietà.
      Ciao Anna Marie, un saluto cordiale anche a te

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  8. Ciao Picasso, se ho scritto delle cavolate denunciami pure
    http://www.accademiatennisapuano.it/?p=9642

    Un saluto

    Giovanni

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    1. Ciao Giovanni. Troppo buono, grazie.
      Comunque sì, quella è, era, l'intenzione del blog. Pura satira, gioco. Fa piacere che qualcuno gradisca e si diverta, altrettanto normale (non per me, ma in generale) che chi è troppo preso da qualche tennista, gradisca meno. Eufemismo.
      Un saluto a te, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.