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venerdì 20 maggio 2016

MARCO PANNELLA, LO SCANDALO ININTEGRABILE





Chissà quale prorompente parolaccia gli sarà partita ascoltando telegiornali, social, giornali, stamattina. Fiumi di commosse parole, inutili stronzate di melassa, postumi tributi colmi d'enfasi, servizi ai c del retorico paranormale, per lui che era arrivato a imbavagliarsi, pur di ottenere un trafiletto sui media. Paradossale, o forse logico. Nell'illogicità di fondo che dipinge il personaggio e questo paese contraddittorio.
La faccio breve, questo è uno spazio in cui straparlo di palle e tennis, ma dovevo pur scrivere due parole che mi stanno sullo stomaco. Quindi, non stracciatemi il cazzo (cit.). 
Parto da un parallelo che mi ha messo i brividi: quello dei Radicali con alcuni moderni partiti populisti, capeggiati da nani sciacalli che da tv o sui social straparlano alla pancia malata del paese per ottenere un vile consenso drogato. Pannella, censurato dai media, urlava, sbraitava, contorto, prolisso e logorroico fino a farti venire il mal di mare, per strada, rivolto alla coscienza nascosta dei cittadini, di temi impopolari che riguardano gli ultimi, l'uomo nei suoi diritti.
Così sideralmente lontano dagli strepiti demagogici delle odierne forcaiole sette-partiti attuali, che ha finito per annientare un partito battendosi per cause che non portano voti e chare. Quindi, fuori dal parlamento e oscurato dalle tv, impresentabile col suo mare di parole cesellate, simili a lucidissima farneticazione, oltre che geneticamente fuori dal potere, cui al limite strizza l'occhio. Politico talvolta maldestro, consapevole e quasi compiaciuto bastian contrario, seppe anche fagocitare la sua stessa creatura fino a ridurla ai minimi termini. Ma non era importante. Santone, religioso, più che politico. La religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce.
"Premesso che sei un coglione, grossissimo e spessissimo, che non capisce niente...che dopo quarantacinque anni di politica possa fottermi più di quanto pesi la tua chioma, di fare il ministro, o farlo fare a qualcuno dei miei...". 
Questo era Pannella, in una rara sintesi, rinvenibile nella missiva inviata all'allora Premier Craxi. Opposizione della maggioranza, opposizione dell'opposizione che vuole essere maggioranza. Uno scandalo inintegrabile, come lo definì Pasolini. Un rompicoglioni odiato, mal tollerato da chiunque, democristiani e clericocomunisti. Da solo a battersi per quell'abominio da eretici scomunicati chiamato divorzio. Inintegrabile perché imprevedibile, pericoloso per l'imperante clericalismo e gli establishment, fuori dagli schemi, fedele solo alla sua libertà e a quella degli altri. Che del potere se ne è sempre fottuto altamente, creando quella libertà individuale con altri strumenti nonviolenti, il referendum, e il suo stesso corpo.
Gli stessi che passano sopra i propri ideali non facendo cadere governi, perché la pensione è davvero importante (cit.), ora applaudono chi come il leader radicale, di vitalizi e pensione se ne è sempre fottuto, dimettendosi a metà mandato per non ottenerli. È maraviglioso anche questo, perché in un riflesso inconscio nascosto nelle loro coscienze corrose, si danno degli stronzi. Loro sono i politici di mestiere. Lui aveva scelto vita come politica, appunto. Una dettaglio, forse, può sintetizzare il tutto. Pannella non è mai stato condannato perché si è arricchito, ma solo a seguito di una manifestazione provocatoria, per la legalizzazione delle droghe. Il suo corpo ora magro ora grasso, ma sempre imponente, come scudo.
Infastidiscono tanti tardivi attestati, specie da parte di chi gli ha negato anche una carica simbolica, di Senatore a vita. Però, tornando sulla roboante parolaccia che avrebbe pronunciato stamattina leggendomi giornali, forse mi sbagliavo. Fedele al personaggio, mi avrebbe stupito. Il riconoscimento postumo l'avrebbe inorgoglito. La magia di avere pagine e pagine dedicategli dopo anni di censura, tutti quei fantocci al suo capezzale dopo anni di ostracismo: è qualcosa di unico. Irrazionale. Anzi, irrazionalmente razionale. 
È una metafora avvincente. Una processione di potenti politici, star della musica, cinema, tutti nell'umile casa in cui ha vissuto gli ultimi giorni. Così vicino in linea d'aria, ma tanto lontano, quel monolocale bazaar in cui l'eretico fascista, drogato, frocio, non violento impotente, assassino abortista, taditore della patria, senza-Dio, si riposava, dagli attici sfarzosi di porporati professanti povertà. O dalle case di chi della politica ha fatto un ricco affare. Ora salutano chi ha pensato alla libertà degli altri e per migliorare un po' questo paese, malgrado loro. Sì, ne sarebbe fiero, e poi via di liberatoria parolaccia.


6 commenti:

  1. Uno come Pannella che aveva avuto due figli ma dei quali se ne fregò altamente pur di continuare a fare la sua vita di libertino bisessuale non è che può essere considerato chissà quale esempio virtuoso di leadership, tutt'altro!!

    Poi ovviamente si può dire la qualsiasi, visto che in Italia c'è stata un sacco di gente che definiva il Berlusca lo statista del secolo!!

    Insomma, the sky's the limit!!

    Saluti.

    Fabrice

    1PS infatti al suo capezzale in punto di morte, c'era il suo nuovo giovane amante, neanche uno dei suoi due figli!!

    2PS per carità, non sto dicendo che sia stata una cattiva persona, ma di qui a farne un eroe laico senza macchia e senza paura, ne deve scorrere di acqua sotto i ponti!!

    3PS poi non è che tutte le sue battaglie politiche siano state buone e giuste, una fra le più recenti ad esempio quella dell'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ha portato e sta portando solo disastri colossali!!
    Ovviamente i giornaloni mantengono il silenzio assoluto sulla faccenda perchè conviene all'attuale sistema di potere avere dei partiti facilmente manipolabili dalle lobby più potenti!!

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    1. Madiosantissimo e onnipotente. Scusa, ma mi sono fermato al secondo rigo, non ce l’ho fatta a leggere quest’accozzaglia di pruriginosi luoghi comuni e moralismi d’accatto che nemmeno Signorini travestito da Travaglio che limona con la Binetti.. O una lettura di 200 copie dello strafatto quotidiano usata come tortura nel carcere di Guantanamo.
      Non giudico Socrate o Pasolini dagli inchiappettamenti, Maradona dai chili di coca che si è fatto, Dalì perché si chiavava una gallina. Figuriamoci se devo giudicare un politico da chi, cosa e quanti uomini, donne o pecore si è portato a letto. O credere che non possa essere un "eroe laico" perchè non ha una famiglia da mulino bianco. Nemmeno Berlusconi giudico pessimo per cause erotico-porno goderecce, ma per altri, ben più gravi motivi. In primis l’assoluta inettitudine e l’aver fatto politica per arricchirsi. Come tutti, in base alle loro possibilità.
      Figuriamoci se mi metto a giudicare Pannella per la sua vita privata e quelli che (dicono su novella 2000) si portava a letto.
      E neppure entro negli errori politici, che soprattutto negli ultimi anni ha fatto. Mi limitavo a sottolineare di come abbia speso la sua vita per arricchire altri di diritti concreti, senza arricchirsi (anzi). Mentre tutti gli altri hanno gonfiato le proprie tasche, senza curarsi di calpestare diritti. Questo, comunque la si pensi, è innegabile. E se oggi abbiamo alcuni diritti, anche cattolici, democristiani, ammuffiti vetero comunisti mangia preti (a chiacchiere, nel senso che mangiavano assieme a tavola) lo devono a questo vergognoso libertino che andava con gli uomini (scantelo!!11!!). Senza ps, lassa perde le lobby dei potenti, di cui sono autorizzati a indignarsi solo pseudo analfabeti grullini che non sanno nemmeno da quale buco di culo sono nati.
      Non è un caso come, oltre all’ipocrisia e riconoscimenti postumi dei potenti, la sua grandezza è stata riconosciuta dalla gente comune in questi giorni. A migliaia. Che, fortunatamente non giudicano persone da presunti amori e propri cazzi sotto le lenzuola.

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  2. Ho condiviso molte idee di Pannella, meno altre ma mai ho messo in dubbio passione onestà e integrità.
    Ti sottopongo un articolo bellissimo di Adriano Sofri

    http://www.ilfoglio.it/politica/2016/05/19/prima-di-pannella-uomo-di-marciapiede-e-senza-ipocrisia-alla-politica-mancava-la-notte___1-v-142245-rubriche_c428.htm

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    1. Sì, l'avevo letto. Molto bello, tra i più veri letti in questi giorni. Nel mare di retoriche o, peggio ancora, viscidi moralismi di menti piccole e vuote che ormai ammorbano questo paese.

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  3. Ma come...entro per leggere una nota sulle imprese di Errani-Vinci al Rg e ti trovo a discutere di politica? Leggendo i commenti pensavo di essere sul blog di Grillo! :D
    Scherzi a parte, non so la tua età ma io ne ho una che mi consente di ricordare il funerale di Berlinguer. E ammetto è la seconda volta che la morte di un politico mi commuove. Possono dire tutto ora, la cosa importante è che quello che ha fatto per il paese rimarrà. Senza ricevere niente in cambio.
    Questo fa la differenza con gli altri. Visto il tributo la cosa è stata capita.

    Un caro saluto,
    Fabio

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    1. Massì, alla fine i commenti al sacro blog i sullo strafatto quotidiano hanno una funzione importante: farci capire il livello di abiezione morale di uno strato di popolazione, aizzato da cialtroni (politici e giornalisti).
      Non ricordo Berlinguer, ma concordo. Tolta la spessa coltre di ipocriti encomi postumi, chi ancora critica Pannella? Leva un altro strato di totali imbecilli inconsapevoli a se stessi, chi resta? Cattolici antiabortisti/antidivorzisti felici che non si muoia più di aborti clandestini e di poter divorziare, bavosi forcaioli becchini travaglini che una volta in carcere (mi auguro al più presto) per errore, frigneranno di garantismo e ricorreranno alla corte europea per i diritti dell’uomo per lo stato delle carceri, militaristi che per non fare il militare chiedevano raccomandazioni, coglioni contro la troca legalizzata che vaneggiano di cosa finanzi le mafie, indignati per la morte di Cucchi che non sanno come col reato di tortura e senza legge Fini-Giovanardi, sarebbe vivo...etc.
      Insomma, la sua grandezza è stata quella di fare, in altri casi provato a fare senza riuscirci, qualcosa che renderà migliori le vite di tutti anche di questi figuri, così ipocriti da negarlo. O troppo cretini per capirlo.
      Un saluto a te Fabio. (Torno al tennis, delle chiquitas leggi sopra)

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.