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sabato 6 agosto 2016

L'OLIMPIADE DELLA RACCHETTA, AL VIA RIO 2016








Si accende la fiamma di Olimpia a Rio. Pronti-via, si parte col tennis. Leviamoci il callo. Poi ci si concentrerà sul tiro con l'arco, tiro alla fune, canoa/kayak.
Sarà colpa della calura agostana, ma mi è venuta una sottile metafora per descrivere il tennis alle Olimpiadi: è come se Bobo Vieri, dopo essersi fatto migliaia di modelle a Formentera, decida di andare nella spiaggetta libera di Cozze e si masturbi su una foto di Marylin Monroe (col rischio che salti in aria o gli venga l'epatite per via delle cozze crude).
Meno ciance, a molti dei tennisti poco gliene cale dello spirito olimpico. Pochi mostrano entusiasmo, alcuni per un bizzarro spirito patriottico, altri (quelli scarsi) eccitati dall'infantile idea di poter incontrare un campione del basket o del calcio cui chiedere un autografo corroborato da selfie esibito sui social.
Campo di partecipanti impoverito a causa della paura per il virus zika, attentati terroristici e infortuni, più o meno veri o diplomatici per via delle paure di cui sopra. E allora, Federer? Raglierà qualcuno. Ma certo, lui, come Nadal o Djokovic, per motivi diversi, avevano puntato molto su Rio. Lo svizzero ci teneva moltissimo (da anni), non certo perché in lui bruci un particolare ardore patriottico, ma perché l'oro a cinque cerchi era l'ultimo obiettivo, il titolo mancante, ciliegina sulla torta di una carriera irripetibile. Insomma, doveva essere l'Olimpiade di sua Divinità Immortale, ma lo svizzero ha dovuto gettare la spugna. Ha provato, il Divino, a gestirsi al meglio dopo l'infortunio al santo ginocchio, concentrandosi su Wimbledon e Rio, ma gli sforzi di Londra sono stati fatali. Appuntamento al 2020.
Oltre a Federer, restano felicemente a casa in ciavatte e peroni fresca, Wawrinka, Raonic, Kyrgios, Zverev. Prova un proditorio rientro invece il portabandiera Rafa Nadal (sempre più nemesi assoluta di Federer), dopo l'infortunio al polso. Non solo in singolo, ma dentro anche in doppio e doppio misto (scopa e rubamazzetto), per portare una medaglia alla Spagna. Ecco, Rafito appartiene alla categoria dei patrioti con l'elmetto. Djokovic ovvio favorito per l'oro (troppa grazia se Del Potro lo abbattesse subito come un polpo aullo scoglio), insidiato da Murray. Occhio a Nishikori. Ma una medaglia possono vincerla in tantissimi, quasi tutti.

Altri forfait illustri tra le donne. Di Sharapova si sapeva. Vista l'atmosfera al nandeolone che si respira al villaggio, avevano pensato di riammetterla. "dilettante", pare abbia detto di lei una sollevatrice pesi uzbeka coi baffi da sparviero e barba incolta. Halep non vuole riachiare la sua salute per via del virus e sta a casa. Azarenka aspetta un bambino. (Pausa, risate). Ebbene sì, Vika è gravida. Un pensiero al temerario babbo del bebè, pioniere ormai conteso dalle migliori università per farne oggetto di studi. Vika dovrà stare lontana dai campi per tutto il 2017: stappate pure la bottiglia migliore. La notizia brutta è che ritornerà. Resta però la speranza che l'inattesa maternità le giovi, trovi serenità, e scopra di poter fare a meno di ruttare bestemmioni come posseduta da Padre Amorth (nel senso che se lo ingroppa) per campi. Almeno una trentina di papabili per dividersi le medaglie, con Serena favorita.

Spedizione italica in pompa magna. Ora, se uno dovesse prendere i risultati degli ultimi slam, faremmo meglio a guardare il windsurf a Copacabana. Ma la particolarità del torneo, campo partecipanti zoppo, clima, le cavallette, possono darci una miserabile possibilità di medaglia. Quella che Malagò, iper eccitato, come drogato di feijolada, sogna anche di notte. Lo hanno avvistato alle tre di notte nel villaggio, occhio pallato, mutandoni e canotta, che impartisce lezioni di dritto e rovescio a malcapitati azzurri che provano a nascondersi. Speranze riposte soprattutto sulle donne, in particolar modo sul doppio della ricomposta coppia di Chichis-wawa Errani-Vinci, dopo gli stracci volati in Fed Cup lo scorso anno. La reunion dell'anno, dopo quelle di Axl e Slash e Albano e Romina. Ci voleva tanto? Un anno di maniacale stalking alla povera Pennetta intenta a scegliere il vestito da sposa, quando bastava usare polso con le due bizzose separate. La storia è piena di coppie che si odiano, ma hanno vinto. Queste due hanno in bacheca successi di slam, quindi qualsiasi risultato sotto la medaglia sarà un fiasco. L'alibi preventivo dell'affiatamento non regge. Più difficile in singolo, servirebbe una Vinci versione New York (occhio a un possibile quarto Vinci-Serena: sarebbe più pulp di un film di Tarantino, e Robertina con casco e giubotto antiproiettile), ma nella Wta tutto è possibile, figuriamoci alle Olimpiadi.
Minori chances tra gli uomini, orfani dei Bryan's italiani Fognini-Bolelli. Qualcosa possono provare Seppi-Fognini. In singolo occorrerebbe una congiunzione astrale di diverse cause concatenate. Nell'ordine: la vendetta di Montezuma che metta fuori causa 53 atleti, un miracolo del Cristo Redentore e, ultima ma fondamentale, una botta di culo clamorosa.


4 commenti:

  1. E grazia fu.Per quanto provi un fastidio fisico nel vedere qualsiasi evento sportivo che non sia trasmesso da Sky o Eurosport,devo dire che mi sono divertito a vedere Delpo prendere a pallate il fenomeno,che pur perdendo,si e' confermato tale,visto che spesso ribatteva sassate inumane.l'argentino ha poi,a differenza del serbo,a mio parere,una "serenita'"meno ipocrita del serbo che in permalosita' e' secondo solo a Errani.Comunque bravo tu,polpo allo scoglio.Ciao,Paolo.

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    1. Più che pronostico era una speranza. Bravissimo l'argentino, Nole insopportabilmente isterico da sempre. Ciao a te, Paolo

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  2. sai che forse Rafa ha chance di medaglia in tutte e tre le gare?dico questo innanzitutto perché lui non è nuovo a rientri boom dopo lunghe pause,perché la superficie e lentissima e la palla rimbalza come su terra,poi perché Novak è fuori e poi perché lui gioca benissimo in doppio e la sua presenza da sola può esaltare Lopez e soprattutto la Muguruza,quanto agli ori io credo gia' al collo di Murray e Serena,ho visto il doppio Venus/Serena dominato da Lucie e Barbora(in streaming ceco con telecronista più eccitato di Galeazzi versione Abbagnale),le due ceche erano spiritate ..poi vedo solo i risultati singolo il giorno dopo e Lucie si ritira dopo un set e Barbora fa 4game con la Errani sul cemento(per quanto lentissimo).....due pazze...off topic:hi scoperto uno sport divertentissimo che manco sapevo esistesse:IL rugby a 7 e tra i commentatori rai mi piace parecchio Patrizio Oliva..ciao Picasso ti abbraccio caramente
    Stefano

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    1. Concordo su tutto. Superficie e medaglie Nadal. Ci sta, viste le assenze di Raonic, Wawrinka, Federer, è anche logico. Non so se, malgrado la superficie resina riuscirà a colmare il gap con Murray. Nishikori e Delpo a completare chi si giocherà le medaglie.
      I doppi sono tutti equilibrati e sui generis. Magari non entrambe, ma almeno una medaglia può portarla a casa, mettendoci altro rispetto agli specialisti.
      Vero anche delle due ceche. Al meglio mi giocherei le mutande su una loro vittoria contro le chichis. Così, una (malata si mente) e mezza (infortunata), contro le due motivatissime italiane, non credo abbiano speranze.
      Ciao Stefano, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.