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domenica 4 settembre 2016

US OPEN 2016 - VISIONI E PRONOSTICI, ORFANI DI SUA DIVINITA' FEDERER







Prima settimana dell'Us Open alle spalle, tra rimpianti, sbadigli, muggiti orrendi, equilibrio apparente e rari slanci di divertimento.
Manca Roger Federer, in un'anticipazione di quello che potrà essere dopo il suo ritiro. Pur senza essere il favorito, la sua assenza ha paradossalmente mischiato le carte creando una situazione di abulica incertezza. Potere dell'ultraterreno. Manca soprattutto uno dei pochi spunti d'interesse delle ultime stagioni: riuscirà il Divino a piazzare una inattesa, immacolata, ultima stoccata di giustezza? Un plastico colpo di coda in sospensione mentre percuote un dritto in veemente leggerezza? Qualcuno l'ha avvistato, di bianco, sulle rive dell'Hudson intento a moltiplicare pani e pesci. Altri giurano di averlo sentito impartire un Urbi et Orbi ai fedeli affranti, dalla finestra di Piazza San Pietro. I più credibili l'hanno visto ammazzare a suon di feroci sciabolate un drappello di muggenti falegnami della racchetta. Meraviglia.
Comunque, a meno che non siate fatti di stramonio, occorre scovare, inventarsi dal nulla, nuove situazioni interessanti: che ne so, un surreale Tomic che vorrebbe mettere le palle (lui che ne è atrocemente sprovvisto) in bocca a uno spettatore. Fognini accerchiato da poteri forti e solo contro il mondo delle lobby (di chi gioca a tennis, o semplicemente ama il bel giuoco), manco fosse un Di Maio qualsiasi. Lorenzi nuovo super eroe jeeg robot palle d'acciaio.
O, se proprio volete farvi due risate, ci sono le prossime, avvincenti, elezioni Fit nella democratica Repubblica di Bananas. Qualcosa da far impallidire i maldestri mestieranti Erdogan e Kim Jong-un. Unico candidato: il megapresidentissimo, Sultano e Papa-Re, Binaghi, al quinto mandato. Mica colpa sua se non si è presentato nessuno sfidante. Eppure non era così difficile avanzare la candidatura: bisognava solo attraversare a nuoto il triangolo delle Bermuda, dopo di che, fare i 1500 stile libero in una piscina infestata di coccodrilli e, infine, buttarsi a volo di gabbiano dal 15mo piano di un grattacielo. Ecco, se mandrie di decerebati grillonzi, vetero fascio comunisti e costituzionalisti novantaseienni con la gotta considerano una deriva per la democrazia l'italicum, devono ringraziare che Renzi non abbia tratto spunto dalle leggi Fit.

Ciance a parte, la griglia dei favoriti, dopo l'allineamente agli ottavi, è chiara. Djokovic distratto dal gossip e Murray avanti a tutti. Poi Nadal come un ratto nell'ombra. Quindi Wawrinka, solito toro da combattimento salvatosi contro il delizioso Evans, uno che pare uscito da Trainspotting o dalla curva del Liverpool. Un po' più dietro il gigante d'argilla Del Potro e Nishikori. Ecco gli ottavi:

Uomini

Djokovic-Edmund 85/15. Tra un Djokovic distratto e il giovane albino inglese in rampadi lancio, può venir fuori un match fatto di lunghi, scontati, scambi a specchio.
Tsonga-Sock 50/50, Sfida generazionale tra l'usato garantito (a perdere) e uno della new generation yankee strappata al baseball. A livello di sensazione, dico Sock al quinto.
Monfils-Baghdatis 60-40. Poi dicono che il circo sia in crisi. Venghino, venghino sior siori. Sfida tra Medrano e Togni. I due si esibiranno sotto un tendone improvvisato sul vecchio Grandstand, tra rutilanti esibizioni ai trapezi, mangiafuoco, domatori, pagliacci. Poi alla fine vincerà Monfils. Ma è uguale. 
Nadal-Pouille 70/30. Il francese è uno buono, forse non ancora abbastanza per battere Nadal depotenziato, ma comunque in salute.
Thiem-Del Potro 45/55. L'ottavo più interessante. La freschezza del rampante austriaco pesta sodo e l'esperienza del lazzaro argentino. Se l'austriaco riesce a spingere l'avversario sulla diagonale rovescia, la vedo dura, ma alla fine può spuntarla il cuore "frio" (ad avercene) di Juan Martin. Over e non si sbaglia.
Wawrinka-Marchenko 90/10. Tutt'altro che brillante Stan, ma contro il miracolato ucraino, per perdere, deve addormentarsi.
Nishikori-Karlovic. 65/35. Favola meravigliosa sarebbe il 37enne gigante Karl di Big Fish che manda a casa il nippo sapientino.
Murray-Dimitrov 65/35. Il Murray falloso visto contro Lorenzi può perdere da chiunque. Difficile però ce la faccia il bulgaro senza gonadi, un sopravvalutato (solo perché recensito da qualche pappone che conta) quadro vuoto. Se Lorenzi gli prestasse mezza palla, se ne potrebbe riparlare. 

Donne

Serena Williams-Shvedova 90/10. Shvedova piscerà anche in piedi, ma non credo Serena si lasci impressionare troppo.
Suarez Navarro-Halep 45/55. Riedizione di confronti tremebondi a ciapa no. Carlita può farcela, ma giocate over e passa la paura.
Radwanska-Konjuh 70/30. La croata ha un bel futuro, gioca bene, ma Agnese per perderla deve fare un magheggio impossibile.
Pliskova-Venus Williams 55/45. Altra sfida generazionale. Il cuore dice Venus, la razionalità Pliskova.
Keys-Wozniaki 60/40. Riuscirà Wozniacki, col suo tennis frizzante, ad addomentare avversaria e spettatori (procurando suicidi di massa sugli spalti)? Spero di no. 2-0 Keys a 2,50 e pregate Sai Baba.
Konta-Sevastova 70/30. Unica incertezza, il suicidio: il soporifero, atroce, movimento di servizio dell'inglese, che può nuovamente auto indurla a narcolessia.
Vinci-Tsurenko 65/35. Italiana favorita, ma a quelle quote non gioco nemmeno Serena contro la Giovine. Forse over converrebbe.
Kerber-Kvitova 45/55. Dulcis in fundo. Mi sarò perso qualcosa, Kvitova ha una rara malattia tropicale, gioca con una gamba sola o senza racchetta? Perché altrimenti non si spiegherebbe la sua quota a 3,00. La ceca, pur umorale, è più forte di Kerber, e se trova la giornata giusta vince a mani basse. Anzi, dirò di più: 0-2 a 5,50 mi solletica.








8 commenti:

  1. Godibilissimo articolo, come sempre.
    Sono un lettore dell'ultima ora ma apprezzo davvero tanto questo blog, soprattutto per la caustica onestà intellettuale: complimenti!
    Sui pronostici darei qualche chance in più al bombardiere Karlovic: la possibilità che pieghi Nishikori al 4 set sotto il peso di un carrello di ace è meno remota di quanto dica il loro storico, in questo torneo. Vedremo!

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    1. Grazie mille, quanto a Karlovic, condivido. Nishikori con Mahut non mi ha entusiasmato, e in genere lo fa quasi mai. Dopo il terremoto di ieri, non sarebbe male. A meno che tutte le sorprese non le abbiamo esaurite ieri...

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    2. ...mi cospargo il capo di cenere, e molto banalmente non mi resta che dire: mai una gioia!

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    3. Eh, ma con tutte le sorprese che ci sono state e che hanno fatto la fortuta di chi scommette sugli underdog, questa non era poi campata in aria. Torneo comunque imprevedibile, non mi resta che puntare sui doppi. O sui levrieri virtuali...

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  2. mi sbaglierò come sempre o quasi ma io vedo la Woz più brillante della Kerber , per me vince la bella danese salvo poi farsi asfaltare in finale ma da chi? la Pliskova pare in moralità ingiocabile ma con Serena non la spunta (credo), stessa sensazione in Stan vs Jap ...io vedo lo svizzero favorito, comunque si ammazzano credo in 4/5set per la felicità di Djokovic. ...comunque in finale Stan ha più chance di mettere in difficoltà il serbo..il Jap ZERO CHANCE.....ciò detto vediamo che succede...ti abbraccio caramente Picasso,-11 giorni e sono all'Havana!!!!...spero ancora scevra di yankees in camicia hawaiana!!!
    p.s.:Quinzi quasi fa scherzetto ad Almagro ieri
    Stefano

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    1. Bah, torneo strano...gioco la tris Monfils-Wawrinka-Pliskova (tipo cancan-soldatino-d'artagnan). Tanto per perdere alla Mandrake...ciao Stefano, buon soggiorno a Cuba (pagato da questa tris, al contrario)...:)

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  3. Da oggi inizia il regno di sua cinghialositá Angie Kerber,regina delle moon-ball,duchessa dei contrattacchi. Che la principina di Valacchia Pliskova possa salvare lo Usopen dalle sue grinfie.Le cattive novelle non finiscono qui. Pare che la baronessa Masha,dopo un propiziatorio bagno nel Meldonium,sia pronta a tornare nel circuito per reclamare lo scettro. Virginio

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    1. Scenario agghiacciante, Virginio. Spero che almeno la Briegel lo vinca, in modo da giustificare il numero uno, ma spero nella contessina di Valacchia.
      Il ritorno di Masha sarebbe la ciliegina sulla torta.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.