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sabato 21 gennaio 2017

AUSTRALIAN OPEN 2017 - OTTAVI, BILANCI E SCOMMESSE





Rieccomi a voi, empi, dopo mesi di latitanza in giro per il sudamercafricasia come il nostro adorato futuro Premier Ale Di Battista (non oso prevedere futuro più logico per questo paese). Mesi di autostop e avventure tra le steppe, mangrovie, in lotta con narcos, indigeni e temibilissime anaconde ammazzate a morsi. Da questo viaggio nascerà un immortale romanzo d'avventura pieno di spremute di vita  (e di palle), sulle orme del faro Dibba.
Ma bene, Australian Open al giro di boa dopo un'infuocata settimana piena di match tirati, sorprese e (a tratti) bel giuoco. Tra gli uomini, fuori Djokovic, i favoriti sono tutti nella parte alta. In basso solo Cesare Ragazzi Nadal. Analizzo la griglia dei due tabelloni, appena delineatasi


UOMINI

Murray-M.Zverev. Il numero uno più anonimo dai bui tempi di JC Ferrero verso lo scontato titolo, contro il più debole, vecchio e leggero, dei fratelli Zverev (per me il più bravo e divertente, ma è un altro conto). Prevedo massacro scozzese, col delizioso Mischa, rinvigorito dalla vicinanza al giovane fratello, strenuamente impegnato nel portare il match ai 30 giochi. Over 27,5 giochi può entrare.
Federer-Nishikori. Ottavo che vale una semifinale. Nella lezione ferocemente solluccherosa inflitta a Berdych, il vecchio Roger ha fatto provare antiche erezioni anche agli angeli asessuati. Ormai è così, occorre prendere tutto ciò che viene, sperando sia in quelle giornate in cui può perdere da pochi che somigliano a nessuno. Con questo tabellone però, per vincere il torneo serve un'impresa da mitologia greca. Con Nishi è tutto maledettamente diverso. Il nippo è meno appariscente ma più regolare, intelligente, costante, della pertica ceca, e se Sua celeste divinità dovesse calare un centimetro rispetto a venerdì, lui è pronto. Dico Roger in tre o quattro, Nishi al quinto, per ovvie, banalmente grilline, motivazioni: "laggente tengono fame, i politichi rubbeno e i personi invecchieno".
Wawrinka-Seppi. Svizzero secondo favorito del torneo, non dovrebbe avere problemi col lodevole Seppi. L'atesino è affidabile come un buon merluzzo bollito quando hai l'influenza. A Melbourne, mentre gli altri fondono, lui lessa procedendo della sua andatura compassatamente orrenda. Scoppia Kyrgios (Gesù), si squaglia Darcis, resta lui, paonazzo e assente. Memori dell'eroica battaglia romana, col gladiatorio Fabio Massimo Seppio Undicesimo vittorioso su Stan, qualcuno avanza aspettative forse eccessive. In condizioni normali, il nostro atermico gladiatore proverà a strappare un set, già molto portarlo al tiebreak.
Tsonga-Evans. Scopro che il buon Tsonga è ancora vivo, e sembra persino in palla. Contro il cavallino pazzo inglese (brioso come una 7up dopo una sbronza), dovrebbe venirne fuori un match naif, allegramente inutile, ma non banale. Tsonga in quattro, o tre tirati.
Monfils-Nadal. Qualche anno fa ne sarebbe uscito un match di rarissimo raccapriccio difensivo, coi due spalmati ai tabelloni come salamandre, intenti a riprendere l'impossibile grazie ad acrobazie circensi lacera tendini (e palle di chi vede). Ora, complici i tedini (appunto) logori o sostituiti con protesi in vetroresina, i due anno cambiato un po' atteggiamento. Nadal, in attesa che gi cresca un ciuffo da Little Tony, è un altro rispetto allo scorso anno. Forse ancora poco per vincere sul "veloce". Match non così scontato. Se non ha recuperato dopo le fatiche per arginare il virgulto degli Zverev, rischia. Over e forza asterode.
Bautista-Raonic. Confronto di stili diversi, attacco storto da un lato, difesa mortale dall'altra. Dico Raonic, ormai vicinissimo ai top.
Thiem-Goffin. La generazione dei giovani non più giovanissimi, dotati ma non troppo, forti ma non top player. Non mancherà il bel tennis, geometrie da una parte e violenza dall'altra. Dico Thiem, ma è un match assolutamente alla pari, che puà girare per un refolo di vento.
Dimitrov-Istomin. Il bulgaro rischia di prendere la pensione di vecchiaia continuando ad essere considerato "una promessa". Il piccolo Federer (che potrebbe smettere anche prima di Roger), dopo l'anno orribile 2016 sembra essersi messo di buzzo buono e in una parte di tabellone clamorosamente desertica confezionata da Babbo Natale, ha la finale nel mirino. Istomin Terminator non solo fa fuori Djokovic, ma passa la prova del nove battendo l'ostico Carreno dopo un'atra maratona. Difficile che stia ancora in piedi. Per perderci, Dimitrov deve davvero inventarsi qualcosa di leggendario.



DONNE

Kerber-Vandeweghe. L'americanona tira forte, serve come Tanner. Per vincere deve trovare una prestazione immacolata al poligono (in lacerante movimento): prenderla in fronte, fortissimo.
Cirstea-Muguruza. March buono per gli onanisti orfani della Ivanovic (una prece e buona vita). Pensate a un comizio di Trump, leggete un tweet pregno di consecutio sublimi di Di Maio, guardate Salvini in dopo sci ospite alla prova del cuoco, guardate una telepromozione di Predolin. Insomma, dopo anche Muguruza-Cirstea vi sembrerà bellissimo incontro.
Barthel-Venus Williams. Mona, malgrado quel nome che rimanda a Tinto Brass, l'acne e un'espressione afflitta da giovin crucca in vacanza a Riccione alla ricerca di italica verga, gioca bene. Fa viaggiare bene la pallina. Ma non si può andare contro Venus, una statua vivente.
Pavlyuchenkova-Kuznetsova. Derby russo interessante, pieno di chili e talento divorato come le ciambelle. Vince chi ha mangiato meno (un vitello da latte intero a colazione, invece dei classici due).
Pliskova-Gavrilova. Non che la ceca sia emblema di costanza, ma la corsa della svampita isterica russoaussie Gavrilova sembra arrivata al capolinea, sotto i colpi della contessina di Valacchia.
Brady-Lucic-Baroni. Ottavo che avrebbe dato lustro all'itf di Buccinasco. Prendo la Lucic per l'esperienza.
Makarova-Konta. Immaginate la Konta che si appresta a servire con movenze di cigno colto da ictus cerebrale e il faccino contrito da ottantenne della Makarova pronta a rispondere. Fatto? Ok, potete drogarvi in pace o girare canale.
Strycova-Serena Williams. Che peccato, un ottavo che avrebbe potuto essere tranquillamente una finale. Barbora mai così in palla, ha l'argento vivo addosso. Ha aggiunto condizione fisica, serenità e sicurezza al bagaglio tecnico da sempre pregevole. Serena però è Serena. E a Melbourne non sta facendo sconti a nessuno. Certo, dovesse addormentarsi un po', chissà.

10 commenti:

  1. Bentornato!!!!!!!! Hai portato l'apocalisse, fuori Murray contro uno che veniva a rete pure sulle seconde e fuori la Kerber impallinata da Coco!!! Mi sto arrovellando a trovare un vincente maschile, Dimitrov a 9 ? Invitante ma non ci credo, Roger a 4,5? No....una cosa è sconfiggere al 5nto il Samurai altra trovare un Rafa animalesco, uno Stan cazzuto stile slam o un bombardiere come Raonic...non vincerà. ..restano i tre suddetti:Raonic al top o giù di lì a 5,5 sarebbe scelta più logica ma ci vado contro, quindi Stan a 4,5 o Rafa a 5,5? Sai che? Dico Stan (non so se hai visto qualcosa ma Seppi ha ammosciato pure lui nell'ottavo..quasi si addormentava) anche se Rafa fisicamente mi pare molto ok e non ci credo perde con Monfils, donne ancor peggio :Serena, Garbine, Pliskova, Konta ma nessuna tagliata fuori...per me ad ora Pliskova Ostapenko la partita più bella ma anche Venus contro la Mona ha dato spettacolo a tratti,
    Ti abbaccio caramente
    Stefano

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    1. Ciao caro, beh forse bisognava puntare sull'accoppiata Vandeweghe-Dimitrov prima del torneo. Ma credo nessun pazzo l'abbia fatto.
      Vero come Seppi riesca ad ammosciare chiunque, vengono quasi al sonno. E' una tattica diabolica. Ciao, buone semifinali

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  2. Ciao Picasso! Perché non fai un articolo sulla Vandeveghe o come diavolo si scrive che batte la Kerber? Sei un grande continua così :)

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    1. Appena vincerà il torneo, forse. Speriamo di no. Grazie, alla prossima

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  3. Bentornato,
    per fortuna hai scritto ancora, sono mesi che entro e trovo quella foto inquietante di Andy e nel frattempo lui zitto zitto diventa nr. 1.
    Ora scrivi di nuovo, la foto non la vedo più ad inizio pagina e lui sparisce anche dal tabellone, sarà un caso?

    Saluti.
    Fabrizio

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    1. In effetti, quella foto è surreale. Ipnotica.
      Non escludo nulla, ma tenderei ad escludere le mie capacità da paragnosta-stregone.
      Non ci credo, ma proverà a lasciare la foto di Stepanek per qualche mese. :)
      Saluti a te

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  4. Forse il mondo conoscerà ancora una finale Federer Nadal...e a quel punto su chi butteresti le mille lire? Rafa? Mmmhh, più che probabile, visto che andrebbe su 4 o 5 e mi pare che a parte i cerottini sulle dita, il ragazzo si sia ripreso di gambe (meno tranquillo quando deve ferire).... Però personalmente entrerei nello psicodramma, i nnome e per conto di Roger.
    Ciao Picasso

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    1. Possibile, sarebbe bello. Ma Wawrinka e Dimitrov sono ossi durissimi. Buone semifinali, comunque vada. Ciao

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.