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giovedì 15 giugno 2017

HAAS E FEDERER, IL GIGANTE ETERNO E IL PICCOLO PAIRE SVIZZERO



Una salubre boccata di erba olandese è quello che ci vuole dopo la polverosa stagione terricola. Anche inglese o tedesca va bene. Pure cambogiana.
Stoccarda, 14 Giugno 2017, 58 D.M. (Dopo Mac). Sul già spelacchiato centrale tedesco in scena uno dei migliori accoppiamenti possibili nei nostri tempi decadenti, per generare tennis bellissimo, pregno di antichità in disfacimento: Federer-Haas. Di meglio solo il venturo Haas-Zverev (quello buono, cioè il mancino, più vecchio e meno forte) o McEnroe-Stich (56 anni l'uno, 47 l'altro, che due anni fa inaugurarono quel centrale con una bellissima sfida, vinta ovviamente dal Genio assoluto).
Bando alle ciance, accontentiamoci di Roger e Tommy. Federer, per una volta, non deve allenarsi al centro tecnico di Villa Arzilla per trovarne uno più vecchio di lui. Di ben tre anni. 39 primavere contro 36.
Le premesse sono ottime, malgrado i due mesi di stop volontario dello svizzero, le mille operazioni gravi patite dal tedesco, una specie di mistero della medicina, tenuto assieme dal nastro adesivo, l'ultima delle quali alla spalla, a 38 anni, avrebbe messo k.o. anche Terminator.
L'inizio conferma i pronostici.
Federer tirato a lucido e per nulla arrugginito dai due mesi di stop agonistico, si avventa senza pietà sul tedesco un po' contratto per il fatto di giocare in casa, davanti alla sua famiglia.
Il resto, lo spettacolo, è un campionario di bellezze tecniche superbamente demodè, radenti sviolinate, tocchi, carezze e fiammate a velocità siderale.
Severo 6-2 Federer, che scappa via anche nel secondo, strappando il servizio all'avversario. Tutto scivola verso la naturale evoluzione delle cose, quando qualcosa cambia, Roger molla un po' mentalmente e l'altro è un superbo falco ad approfittarne, rientrando nel match e rimanendovi aggrappato, tra graffi e sontuosi rovesci in controbalzo. Gran battaglia di fioretto fino al tie-brek trilling che Tommy porta a casa giocando in modo splendido, annullando anche un match point.
Potrebbe bastare. Federer riprenderà in mano la situazione contro un Tommy Haas già pago per la dimostrazione di classe fine a se stessa? Manco per idea. Lo svizzero fuoriclasse continua a mancare palle break mentre l'altro, il lazzaro campione mai compiuto, alla prima buona la arraffa di giustezza. E non la molla più, chiudendo 2-6 7-6 6-4.
Incredulo, nemmeno esulta.
Mi dico (illuso) che meriterebbe il plauso di tutti, in primis dello svizzero suo amico. Cosa è successo allora? Leggo di un Federer arrugginito. Cazzate. Se Federer ha perso il ritmo partita e l'abitudine agonistica per due mesi di stop (da sano e dominatore della stagione), cosa avrebbe dovuto perdere Haas, che di anni ne ha tre in più, che uno stop (per infortunio grave alla spalla) lo ha avuto di un anno, dopo le mille altre traversia da fatebenefratelli per cui i suoi 39 anni sulla carta diventano quasi 62 biologici?
La disamina invece è semplice, per chi non ha fette di bresaola svizzera sugli occhi: Palle break trasformate da Federer 3 su 13. Palle break trasformate da Haas 2 su 3. A leggerle, il campionissimo parrebbe quest'ultimo. Invece, come spesso gli è accaduto nella formidabile carriera, dopo un inizio più che ottimo (altro che ruggine) Roger ha mancato tante, troppe occasioni. Mentre l'altro è stato più bravo a sfruttare le sue, poche.
Situazione già vista, spesso contro Nadal. E in quelle circostanze, la disamina dell'interessato con tanto di genuflessi, servili, complimenti a Nadal che "ha giocato meglio", non è mai mancata. Stavolta no, solo colpa sua. "Quando manchi tante occasioni non puoi che perdere". Un minimo, dovuto, "bravo" ad Haas che dopo mille infortuni in una carriera a suo modo sbalorditiva, davanti al suo pubblico, a quasi quarant'anni ha giocato al suo massimo e meglio di lui i punti importanti come fanno i campioni? Nulla. Dichiarazioni che, riavvolgendo il nastro, ricordano quelle fatte da Benoit Paire proprio dopo un match perso col tedesco: "Avrei perso anche con mio nonno", disse lo stolto lazzarone. Uguali, anche se dette con maggiore attenzione alle parole, quelle di Federer, che ha perso lo stile (o meglio, forse lo ha sempre avuto come maschera di buonismo coi forti, e mai coi più deboli), trasformandosi in un Pirla Paire che non ce l'ha fatta.


8 commenti:

  1. Concordo, questa è un pò una caduta di stile per Re Roger, che poteva spendere una parola in più per l'avversario, tanto più perchè sono amici.. che dire, qualche volta anche gli Dei sbagliano. Ho sempre pensato che questi supercampioni abbiamo tutti un carattere particolare, e non parlo solo del tennis, in qualunque disciplina, il super campione, quando perde, difficilmente dà credito all'avversario, o se lo fa, sembra una cosa quasi dovuta dalle "circostanze". non so, ho sempre avuto questa impressione, come a dire io sono sempre il numero uno, oggi hai vinto tu perchè non ero al meglio. Probabilmente per arrivare ad essere Senna, Jordan, Rossi o Federer, in fondo in fondo bisogna essere un pò stronzetti.

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    1. "Amici" è un parolone, comunque sì, diciamo che c'è sempre stata stima. Ma hai ragione, proprio per quello sorprende.
      La sindrome "io sono io e voi non siete un cazzo" ci sta. Anzi, sempre provato simpatia per gli sbruffoni. Lui però di match simili, con occasioni cannate a ripetizione, ben più clamorosi, ne ha persi tanti. Da Nadal a Berdych, Djokovic, Tsonga. Ed ha sempre detto che l'altro aveva giocato meglio. Strano solo non l'abbia fatto stavolta, dove in qualche occasione è stato pavido lui, in altre bravo Haas.
      E la storia dello stop, proprio contro Haas che è stato più in cliniche che sui campi, fa ridere.

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  2. Grazie Picasso, 2 tue perle (vincenti) dopo due mesi di stop sono una luce nella buia selva di blog e testate (pseudo) giornalist-tennistiche. Spero nessun infortunio ti fermi mai, ti vogliamo in forma per il resto della stagione.
    Re roger stavolta non è piaciuto per nulla, ma non è nei momenti diffixili che si vede il vero carattere? È troppo facile elogiare l avversario che hai battuto, in generale. Amplifica la percezione della propria impresa, mentre è esattamente il contrario quando ci si crede piu forti.
    Comunque il campione va giudicato più per le gesta in campo che per le dichiarazioni, d d'altronde ci deve vivere Mirka assieme, non il resto del mondo.
    A presto
    Dom

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    1. Certo, in piena forma per Wimbledon e l'assalto ai Champiknships di Seppi (che zizzo zitto...).
      Ovvio, poco me ne cale del carattere di uno sportivo nel privato, o se un artista, musicista, pittore, sportivo, nella vita privata sia un essere spregevole.
      Di Federer sottolineavo solo il paradosso. Perché lui, per tutti gentleman, ha detto paro paro (senza cadute di stile linguistiche del lazzarone transalpini) le stesse cose di Paire, venendo (giustamente) disprezzato da tutti.
      Ciao Dom, alla prossima

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  3. Innanzitutto ben tornato con due splendidi ed esilaranti post. Riguardo a Federer pure a me non son piaciute le sue dichiarazioni. Gli costava tanto ammettere che Haas ha giocato uno dei migliori incontri della sua carriera? Credo che la stizza dello svizzero sia dovuta al fatto che questa sconfitta farà ripartire le solite critiche ai suoi record, ovvero i suoi detrattori cominceranno a dire che se Haas non avesse subito quello che sappiamo, forse tutti questi record Federer non li avrebbe fatti. Son discorsi che, per quel che mi riguarda, lasciano il tempo che trovano, ma evidentemente per un iper-perfezionista come lui contano e probabilmente gli rodono tanto da togliergli la notoria patina mielosa

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    1. Non credo proprio sia quello. Un Haas sano avrebbe avuto una grande carriera, forse si sarebbe giocato una finale slam o due. Ma non credo intacchi nulla di Federer.
      Forse ha solo tanta pressione. Ha rinunciato alla terra (a Parigi avrebbe fatto finale perdendo da Nadal in modo impietoso), perché punta tutto su Wimbledon. Dove se la gioca, ma non è favorito. Per me rischia già con un Raonic o Kyrgios in giornata. Lieto se mi sbaglierò. Ha già dimostrato di sapersi programmare come nessuno. Ma perdere già a Stoccarda con un residuato bellico, non gli è andata giù e sente la pressione.

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  4. Pressione?
    Murray e djokovic sono malandati. Nadal é salito a 15 slam.
    Visto il livello del circuito maschile quest'anno, non é improbabile che salga ancora.
    Alla fine i numeri hanno il loro peso, nadal ne ha vinti 19?
    É stato il migliore.
    Io sarei estremamente sotto pressione.
    Speriamo bene.
    Che le divinità tennistiche lascino alla meraviglia il posto che si merita, difendendola dalla roncola (dicono ex dopata) nadal.

    Cari saluti, marco

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    1. Appunto, non è come in Australia. Ora tutti se lo aspettano. Lui stesso rinunciando a Parigi ha fatto capire di puntarci tutto. Quindi le pressioni sono doppie.
      Murray non l'ho visto male a Parigi. Nadal non credo farà comparsa come gli ultimi anni. Poi ci saranno bombardieri mine vaganti. Insomma, non è così facile come sento dire.
      Ciao a te Marco, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.