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martedì 27 giugno 2017

IL RITORNO DI BERLUSCONI, LA VERA SINISTRA IN TRIONFO



Mi perdoneranno i milioni di appassionati di tennis, ci sarà modo di cianciar di racchette durante Wimbledon (che seguirò giornalmente come inviato al fianco della novantaseienne regina madre, strafatto di tisana allo stramonio), ma il momento è topico:
Amici, Fratelli, Compagni della Vera Sinistra, questo è un grande giorno. Abbiamo patito anni di delusioni, smarrimento di fronte all'oscena evenienza di poter vincere. Cose orrende. Un incubo dal quale stiamo lentamente svegliandoci.
I fatti sono noti. L'altro ieri si votava per i ballottaggi in molti comuni. I risultati suonano come una soave melodia tzigana. Ok, l'indegno Renzi col suo Pd di destra che pensa a sconce leggiacce fasciste come su Ius Soli e Unioni Civili ha vinto in 67 comuni, ma il dato che tiene alte le nostre speranze di ritorno a una Vecchia, Sana, Vera, Sinistra, sono i 59 comuni tornati nelle sapienti mani di Salvini e Berlusconi, a suon di "prima gli itagliani (rutto) hanno stati i zincheri (peto)". In fondo, i 5 stelle. Una vittoria straordinaria, urla Beppe Grillo. Ben 45 sindaci su  8000 in Italia son delle stelle. Uno straripante 0,5 di stampo adinolfiano. Marcia inarrestabile. Se tutto va per il giusto verso, tra ventimila anni i 5 stelle avranno più del 50% di sindaci nel paese. Ma, sterili numeri a parte, il M5S ha vinto perché Renzi ha perso pur vincendo ma indietreggiando. Chiaro, no? L'importante è che Renzi (che è di destra) perda e vinca invece Salvini, che invece rispetto a Hitler è democratico.
Ce l'abbiamo fatta, ragazzi.
Abbiamo resuscitato Silvio Abbelluscone, riesumato dal mausoleo della sua Villa di Arcore, dov'era tenuto in vita grazie all'affetto di Dudù, effluvi di fica e le amorevoli cure di Gianni Letta e olgettine vestite da suorine smutandate.
È stato difficile, ma ci siamo riusciti. 

Tripudio e bottiglioni di Tavernello stappati nella sede (un monolocale a Tor Pignattara) in cui sono rinchiusi quelli della minoranza Pd, i minorati (dall'alto di un 3/5% in sede al congresso). Giubilo, mortaretti, trenini sulle note degli Intillimani. Poi via ai cori "Renzimmerda, rottamaci stocazzo! Ficcatelo nel culo il 70%! Viva Berlusconi che ci dà la vita!". Rispuntano cappotti color cammello, eskimo sdruciti, giacche verdine a costine di velluto, sigari del '73, dolcevita da pensatori francesi.
È incontenibile Pigì Bersani, euforico per questa sconfitta vittoriosa che ci rimanda a un passato glorioso che si voleva indegnamente rottamare. Speranza fa apprendistato per diventare leader accendendogli un sigaro maleodorante.
Poi arriva Massimo D'Alema, il mammasantissima. Vera mente oscura e geniale del trionfo. Tra i due c'è uno scambio schietto, maschio.
"Caro Massimo, ce l'abbiamo fatta! Abbiamo resuscitato Silvio! Abbiamo vinto perdendo!".
"Ce ripigliamme tutte chell ch'è o nuost!", tuona il Lìder.
"Adesso che la mucca è sul binario, lo smacchio io il giaguaro".
Baffino fa una faccia strana, come di commiserazione.
"Certo, certo. Ma una cosa alla volta, diciamo. Abbiamo sistemato l'arrogante ragazzotto sovrappeso Renzi e restituito agli italiani Berlusconi. Ora la linea è chiara: bisogna riprendersi il partito, far cadere Gentiloni e poi andare ad elezioni, da perdere magnificamente. Gli italiani potranno tornare a misurarsi per un altro decennio (il Cavaliere ha una salute robusta, tranquilli), sui problemi reali del paese, grazie al nostro programma collaudato. Di concreta sinistra. L'unico dal 1993: "Abbelluscone ci ha il conflitto di interessi!".
Applausi dirompenti.
Gotor balla una lambada con la Geloni. Speranza mostra una maglietta con Winnie the pooh e Che Guevara. Bersani, ubriaco di Tavernello, tocca il culo a Rosy Bindi che improvvisa un conturbante striptease, ingoia il sigaro e poi ri parte.
"Hai ragione Massimo! Viva il Pd liberato! Ma il momento è delicato. Occhio alla mucca che dorme da sveglia, eh. C'è il pericolo delle destre alle porte. E quello lì, Berlussssconi, è un pericolo per la democrasssia se si mette con Renzi e quella roba qua. C'è mica da fidarsi, oh. Occhio. Penso che dobbiamo dialogare con le forze di centro moderato, come il Movimento 5 stelle!".
Poi arrivano le ambulanze a sirene spiegate.

Ma non cadiamo nell'errore di considerare i minorati Pd come unici artefici della rinascita di Silvio. Buona parte del merito è anche del M5S. Completamente scomparsi (0,5 di sindaci in tutta italia), i loro voti (di merda) sono ovviamente confluiti nella cloaca maxima del centro destra. Perché quello è il loro habitat. I topi escono dalla stessa fogna. Il M5S non è né di destra, né di sinistra, è di merda (cit. un genio su Twitter). Nel loro quartier generale del Fatto, è grande festa. Travaglio in perizoma di pelle e Scanzi in tutù rosa si lanciano in un liberatorio amplesso saffico. Finalmente torna Abbellusconi. I mignottoni, falso in bilancio, Emilio Fede, le Tv. Dopo anni in cui, arrabbattandosi sul babbo lazzarone di Renzi, le indagini del prode Woodcock uccello di legno e il culo cellulitico della Boschi, le vendite erano scese al di sotto della rivista "uncinetto facile a puntate". In più via ad una dozzina di libri che andranno a ruba tra i fans grillini (con versione audio libro per il 97% che sta ancora imparando a leggere).
Riecco Silvio, che appare in videoconferenza per ringraziare. Bersani scatta in ginocchio, con un terrificante rumore di rotule frantumate, per baciare lo schermo.
"Ti vedo bene, Silvio. Bentornato! Sei un grande uomo di sinistra. Il più grande di tutti. Nessuno come te ha portato lavoro a disoccupati, sfaccendati, giornalisti e politici senza idee e programmi. Lunga vita a Silvio e al conflitto di interessi!".
L'emozione è palpabile.
Anche Baffino si complimenta.
"La vedo in grande forma Cavaliere, diciamo...".
"Voi merdacce invece siete ingrigiti, stantii e puzzate di verze lesse...ma non c'è un po' di figa lì?", risponde Silvio, che poi li guarda, con ampio sorriso, ciuccia la tetta della badante, pulisce la sedia del ramarro Travaglio (che arrossisce di virginale emozione), e getta loro due banconote e tre noccioline.
"Viva la vera Sinistra!".

10 commenti:

  1. Ma si Picasso,alla fine della rinascita del Berlusca e' felice pure Matteo,tanto dopo le prossime elezioni non governeranno insieme ?larghissima maggioranza e via,guarda quasi quasi mi trasferisco a Cuba a vendere mani',lasciamo stare va..sai che oggi ero a Milano?ho visto Cecchinato in singolo(e sti c...i dirai tu a ragione)e Maldini in doppio ,ha preso 6 1 6 1 ma poco male,beh dopo questa giornata da vip torno alle mie miserie quotidiane ,ti abbraccio caramente e ti faccio i complimenti per tutti gli ultimi meravigliosi post
    P.s. :Roger Rafa pure a Wimbledon in finale?
    Ciao ciao
    Stefano

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    1. Sarebbe il male minore, e in Germania l'hanno capito da mo. Ovvio che la fuga all'estero resta la soluzione migliore.
      Grande Paolino. Finalmente un giovane italiano con concrete speranze per il futuro.
      Grazie mille, alla prossima

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  2. Grande Picasso, ero venuto per leggere l'unica penna tennistica che merita da quando Clerici ha iniziato la sua deriva senile (ma scrivi da qualche altra parte o solo qui?) e con soddisfazione vedo che il tuo senso estetico funziona anche applicato alla politica...

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    1. Scrivo anche nella rubrica "manette e dintorni" del Fatto.
      Scherzo, solo qui. Anzi, mi han detto che in alcuni siti han chiesto se fossi io, senza ricevere risposte in un silenzio assenso. Beh: No. Anzi, è partita la denunzia penale.
      Ciao, grazie e a presto

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  3. Non ho nessuna intenzione di spezzare una lancia per i D'Alema,i Bersani o Gotor,che ho sempre detestato e che non mi rappresentano. Anche perché questi loschi figuri non sono affatto, come tu scrivi, quelli della "vera sinistra" Per me la sinistra è quella dei Corbyn, dei Melenchon, dei Montanari, per fare un esempio italiano. I voti della sinistra Renzi non li avrà.Perché Renzi con la sinistra non c'entra nulla. È un liberale di centro, alla Macron, perché prentende i voti di chi non condivide le sue idee? Se Berlusconi vince è colpa di chi lo vota, non di chi, in assenza di qualcuno che lo rappresenti, legittimamente se ne sta a casa. Io il progetto di Renzi,la sua visione del mondo, che pure rispetto,non li condivido. Per me è equidistante rispetto a qualcunque altro candidato o partito. Non lo sento piú vicino di altri, né più lontano, sono semplicemente indifferente a lui così come lo sono verso i 5stelle. Non mi piacciono le loro idee e non li voto. Perché questa gente continua a pretendere il voto della sinistra senza alcuna affinità? I Renziani voterebbero un Ferrero per contrastare Berlusconi? Non ne sarei così sicuro. Un abbraccio in attesa di Wimbledon Zibí

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    1. Renzi è talmente di destra che ha perso le amministrative per via della politica di sinistra sui migranti e dello Ius Soli.

      Berlusconi vince (o meglio, riappare) perché c'è chi lo vota, ma anche (e soprattutto, stavolta) per merito di chi nel Pd ha pensato a far perdere il segretario, con mesi di logoramento. Conta più la sete di potere interna al partito, di un paese lasciato nelle mani delle destre.
      Renzi si è candidato nel Pd, eletto segretario col 70% e passa. Non è che pretende i voti della sinistra, li ha avuti.
      Ha fatto gran cazzate, si è circondato di gente inadatta, ma criticare perché non è di sinistra chi propone e fa approvare Ius Soli e Unioni civili, quando dall'altra parte ci sono Salvini e i fascisti che ormai non si nascondono più dei 5stelle, che votano contro, per come la vedo io, è folle. Significa non aver capito il problema di un populismo di destra xenofobo dilagante nel paese. Sinistra, centro o liberaldemocratico di destra con scappellamento a destra, per
      me va bene uguale. Non è che in attesa di Guevara o un messia zapatista esistente nelle favole, lascio il paese alla destra alla fogna xenofoba.

      Ora va di moda Corbyn. Un par d'anni fa Tsipras (un successone). Sempre a inseguire la moda estera del momento. A chi lo faranno interpretare? Via al casting. Pisapia? Rutelli c'ha il physique du role. O magari Vertroni o Prodi con maglia di Cie Guevara. Per uno spumeggiante 15% di fuffa idealista filo venezolana e paese nelle mani di Salvini. O del capocomico genovese.
      Auguri a chi resta.
      Ciao Zibì, alla prossima e buon Wimbledon

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  4. Ti leggo sempre con estremo interesse e continuerò a farlo ma la difesa di Renzi proprio no. Il falso giovane berlusconiano carambolato da destra verso il PD (d'altronde sangue democristiano non mente) è riuscito nell'impresa di rendere il partito egemone della scena politica italiana un partito a rischio sconfitta. La sconfitta del PD renziano (balsamo per l'umanità) sta tutta nell'attività del segretario fiorentino, altro che una sparuta minoranza di quattro catafalchi coperti di ragnatele. Smettiamola di nasconderci dietro ad un dito. Il nucleo base dei grillini, ahimè, nasce dai delusi di sinistra e i risultati delle politiche del 2013 sono lì a dimostrarlo. L'eclisse politica di Berlusconi e il dilettantismo pentastellato avevano di fatto lasciato i dem come padroni incontrastati potenzialmente per 20 anni, vista l'età del giovanotto toscano. Eppure il fenomeno da baraccone è riuscito a toppare tutto quanto si poteva sbagliare. Dire che lo Ius Soli è di sinistra è una gran sciocchezza, paesi di secolare tradizione liberista come gli USA lo applicano da sempre. In Francia Hollande, che non mi pare rappresentasse la destra, ha dato il primo strappo all'istituto in questione. Macron, dirimpettaio transalpino di Renzi, ha appena annunciato di chiudere i porti ai migranti che fuggono da situazioni che in primis il suo Paese ha contribuito a creare. Non è certo di sinistra approvare il Jobs Act, introdurre i voucher, l'abolizione dell'art.18. Sotto il governo Renzi c'è stato un bombardamento a tappetto del mondo del lavoro in nome dell'estetica rampante e finta intellettuale della sinistra neoliberista. Renzi si è circondato di un manipolo di yes men (non c'è nessuna personalità politica vera intorno a lui, perfino il Cavaliere ne aveva di più), ha cannibalizzato le tutele dei lavoratori e soprattutto ha levato alla sinistra il collante del proprio senso di appartenenza; ha tolto la lotta di classe, ha trasferito l'invidia sociale alle classi basse. Una volta l'operaio invidiava il ricco professionista, oggi invidia il dipendente statale o l'impiegato di quarto livello che guadagnano 1.300 euro al mese. Le politiche renziane non hanno fatto altro che allargare la forbice reddituale tra gli abbienti ed i meno abbiente, generando un'oscena guerra tra poveri. Questo non è di sinistra, lo si guardi come lo si guardi. Renzi (e ad onor del vero non solo lui ma anche Monti e Letta) sono riusciti a fare all'Italia quello che Berlusconi non era stato in grado di fare in 20 anni. Pensare che Renzi perda per le forche caudine interne di quattro cateratte attempate mi pare, con tutto il rispetto, abbastanza in malafede.
    Per il resto godiamoci Wimbledon e Sua Santità Roger.
    Francesco

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    1. Mai pensato che abbia perso "solo" per i minirati Pd scappati alla rottamazione, ma sono stati una delle componenti.
      Partendo da presupposti diversi, arrivo a conclusioni diametralmente opposte. E ci sta. Che tu continui a leggermi anche se ho idee diverse e lo sottolinei è esemplare di questo momento.
      Renzi uguaglio abbelluscone per me è propio l'emblema lampante dell'imbarbarimento politico e modo di pensare dell'elettore medio italico, ormai peggio degli anti juventini o anti milanisti. Demenzialità allo stato puro.
      Orfani di Berlusconi, bisognava trovare qualcuno verso cui essere anti. Poteva capitare chiunque. È necessario per vivere, essere anti, trovare il nemico per mascherare la nullità delle proprie proposte tra i politici, vendere qualche copia tra i giornali che campavano con Berluscone e che ora vendono meno dei giornali di caccia e pesca. Manna dal cielo per comici in crisi à la Crozza o Travaglio e nipotini scemi.
      Renzi ha fatto anche meglio. Avendo l'ambizioso progetto di eliminare Berlusconi seriamente (fatto dopo l'elezione di Mattarella) e rottamare i residuati bellici del suo partito, li aveva contro tutti. Destre, Pseudo sinistre e quell'informe cosa fascista dei 5stelle (se davvero per te questi fasci hanno raccolto voti da scontenti di sinistra, gli scontenti di sinistra non dovrebbero andare alle urne ma starsene nei cim).
      Quanto avvenuto col referendum è stato evidente. Sarà anche di destra, berlusconiano, democristiano (le cose mica coincidono, ma va beh), ma le proposte erano appoggiate da tutte le sinistre riformiste europee e osteggiate in Italia da bacucchi stalinisti da cartoni animati, fascisti e co. Aveva contro un'agghiacciante accozzagglia del peggio del peggio della politica italiana schierata contro di lui. Da Casabau a D'Alema, da Salvini, Berluscone (uau) ai Minorati, a Ciwati Fantozzi, ai minus habens grillini. Atroce. Tanto basta per farci ridere dietro dall'europa da cui siamo considerati un popolo di cialtroni incapaci di cambiare e poi stupirsi se al tavolo europeo contiamo meno del due di picche. E scrivere le letterine di lamentela in italiano alla UE come Di Maio.
      Spero che l'Italia sia consegnata nelle mani dei 5stelle, sarebbe un finale pirotecnico.
      Ciao Francesco, buon Wimbledon a te

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    2. Di Maio e poi l'asteroide? Asse m5s lega o m5s sinistra italiana? Aspetto i retroscena

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    3. La logica direbbe Salvini, i forconi o i nazisti dell'Illinois.
      Temo che il sogno mostruosamente proibito di Bersani, un governo di sinistra vera coi 5 stelle, resterà un miraggio. Anche se ci spero. Sarebbe l'apoteosi.
      Vedrò nei prossimi giorni di rivelare i retroscena.
      Ciao Marco, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.