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sabato 1 luglio 2017

WIMBLEDON 2017, QUOTE E FAVORITI



Uomini

Roger Federer ve lo regalo a 3,00. Parte favorito per tutti, anche per me, con mille "ma" del caso. Frotte di esperti e massimi conoscitori della materia si sono spesi in suo favore, abbinandolo a possibile (sadicamente piacevole per questa specie) finale con Nadal. Siamo quasi allo stesso livello di enfasi eccitazione pre Cardiff, finita come tutti sappiamo. Certo, Federer sull'erba non è l'armata brancaleone bianconera in Europa, ma il suo successo lo vedo invece più complicato di quel che vaneggiano. Ha puntato tutto su Wimbledon, e spesso la cosa si rivela un boomerang. È fresco, gioca meglio di tutti sui prati, ma su quei terreni spesso un dettaglio può mandare a monte tutti i programmi studiati (sin troppo) a tavolino. E non ha certo la strada spianata. Inizia subito con la scheggia pazza Dolgopolov, difficile ci perda, ma da non sottovalutare. Poi Mischa camoscio Zverev, prima del gran replicante perdente Dimitrov (o Isner). Per arrivare alla semifinale con Djokovic (se ci arriva), banco di prova Raonic, o lo Zverev predestinato.

Andy Murray 4,20. In sordina, benino a Parigi, disastroso al Queens, per me può essere la sorpresa relativa. Tabellone di facile ingresso, poi l'ottavo che ci dirà le sue reali ambizioni contro il selvatico Kyrgios mezzo rotto. Quarti col Wawrinka annaspante sui prati e semi da giocarsi eventualmente con Nadal.

Rafa Nadal 5,00. L'erba è quasi un altro sport rispetto alla terra battuta di cui è Re indiscusso, ma quell'affare ammirato con timore a Parigi partirebbe sfavorito solo con Federer, forse. Come Federer a Parigi, se ci fosse andato, sarebbe partito battuto solo da Nadal. Il maiorchino però, questione di caratteri diversi, non scappa. Dà l'impressione di volerci provare. Il problema è ricreare la condizione di un mese fa. Che non voglia fare il figurante come gli ultimi anni lo si nota dalla decisione di giocare esibizioni di livello in preparazione, più utili di un torneo col rischio di uscire subito. Tabellone insidiosissimo. Bombardieri come Millmann, Kachanov, Muller o Karlovic (se i due si incrociano, il match potrebbe durare due mesi), possono stenderlo. Ma se passa questi esami e arriva alla seconda settimana, le sue quotazioni aumentano a dismisura e potremmo avere l'agognata finale con l'elvetico rivale, quasi un Prodi vs Berlusconi alle politiche 2018.

Djokovic 5,80. Il rischio di ritrovarselo in campo versione John Lennon in crisi mistica, capellone, collana con simbolo della pace e stafatto d'erba è forte. Al di là dei consigli di fermarsi da parte di soliti ex campioni sfaccendati, può ritrovarsi solo giocando. Per me può arrivare in findo. Vincere è più complicato. Del Potro al terzo turno, poi un Feliciano o Berdych, più che Thiem nei quarti, sono begli esami prima della semifinale eventuale in cui vorrà guastare la festa a Federer.

Wawrinka 12,00. Non intendo tediarmi/vi con questioni tecnico balistiche, ma è evidente come la sua attitudine agli slam cozzi con le difficoltà tecniche nel digerire l'erba: difficoltà a giocare senza i piedi ben piantati e produrre i suoi leggendari schiaffoni sui bassi rimbalzi. Certo, se un book me lo offre a 30, ci piazzo su un verdone tondo. Potrebbero metterlo in palla avversari complicati come Medvedev, Haas, quel che resta di Tsonga, prima di giocarsi tutto nei quarti con Murray o Kyrgios.

Marin Cilic 15,00. Occhio al bradipo. Per un qualche mistero gaudioso, su erba è avversario ostico. Poi, se trova la sequenza giusta come in quel'atroce Flushing Meadows e sta attento alle caramelle, può essere outsider concreto più di altri. Misurarsi e misurare Nadal in un quarto molto interessante. Primo turno ricco di spunti contro il Kohli versione capriolo zompettante sull'erba.

Altri: Ah, la rutilante next gen o giù di lì. Magari vincerà 15 Wimbledon, ma Alexander Zverev per me è l'antitesi del tennista da erba, troppo macchinoso per quei campi. Non merita nemmeno un euro a buttar via la quota 30. Un copeco su Kyrgios a 30
invece ce lo butto con piacere. Lui sì, si adatta all'erba come pochi ed ha la giusta incoscienza per affrontare i più forti. Questi i pro. Contro: il fisico non regge un tennis troppo potente, e sembra arrivare ai Championships tenuto assieme col nastro isolante. Thiem lo regalo a 80,00. Vedi Wawrinka, ma senza essere Wawrinka.

Mine vaganti da prendere con le molle, che non vinceranno, difficilmente arriveranno alla seconda settimana, ma col colpo in canna per abbattere un big nei primi turni: il vecchio Feliciano (a 36 anni gioca meglio che a 25, Federer non è mica un fenomeno per l'età), Muller, Kachanov, Isner, Karlovic (anni 38), Haas (anni 39).

Italiani. Fognini trova al primo turno Tursunov, che pensavo ormai ritirato e recluso in un manicomio moscovita. Invece, sfruttando il ranking protetto, ancora incassa assegni negli slam. Riuscirà il nostro prode alfiere a perderci? Sarebbe un capolavoro. Seppi è il nostro erbivoro per antonomasia, quasi fosse nato in australia negli anni '60, e può passare un turno. Bravo Bolelli a qualificarsi. Fanno presenza Lorenzi, Travaglia e Cecchinato.

Donne

Sono imbarazzato solo al pensiero di trovare una favorita. Serena al sesto mese potrebbe dire la sua. In assenza, l'unica campionessa vera è Venus. Malgrado l'età e gli acciacchi. A buona quota l'avrei presa, ma le ultime vicissitudini (denuncia penale a seguito di incidente stradale), complicano tutto.

Petra Kvitova è la mia favorita, davanti a Venus. Vicissitidini alle spalle, tennis ideale per i prati ed esperienza/carattere per vincere negli slam.

Karolina Pliskova. Avrebbe anche il tennis per risultare letale sui prati, ma ha carattere da Radwanska violenta. Picchiatrice senz'anima.

Halep. Se non ha vinto a Parigi, paradosso sarebbe vedere il suo tennis ordinatamente difensivo prevalere su erba. Ma i paradossi non spaventano la Wta.

Kerber, per carità. La tedesca che va ad uranio impoverito è sempre un rebus. E io non sono uno scienziato per risolverlo.

Muguruza. Vedi Kerber, bruna e coi colpi. Indecifrabile e terno a lotto. Troppe, inquietanti, le varianti. Come il Dandi all'ippodromo, guardi le quote e domandi attorno: Chi la monta oggi sta Muguruza? Er Bavosetto? È dei nostri, er bavosetto?

Kristina Mladenovic. La biondona francese gioca bene e si adatta a meraviglia all'erba. Senza le pressioni parigine e a buona quota, varrebbe un tentativo.

Poi un nugulo agghiacciante. Almeno una ventina di giocatrici che potrebbero fare il colpo o infilarsi: Konta (gesucristoemadonna), Svitolina pallettina, Wozniacki al piccolo trotto, Ostapenko misteriosa sull'erba, Svetonio Kuznetsova, Gnappa prataiola Strycova, bum-bum Lisicki al rientro, Garcia, la morticella Radwanska, Linda Blair Azarenza annaspante post parto, Barty (tra le due interessante primo turno), etc, etc.

Italiane. Vinci sfortunata, potrebbe lasciarci le penne già con l'altra Pliskova. Giorgi ha un bel primo turno contro Cornet. Può arrivare al terzo. Errani faticherebbe anche a vincere un set nel torneo delle glorie over 45, contro le sessantenni Navratilova o Sukova.

Fate il vostro gioco, io tengo il banco.

2 commenti:

  1. Trovo la via di Federer verso la finale un copione epico, di nuovo, con partite di qualità. Di Murray e Nadal dici bene, l'uno sorpresa relativa e con un percorso invitante; l'altro che sa prepararsi, che ha forgiato la propria vita per evitare che il proprio portentoso agonismo si trasformi in un devastante boomerang, e dunque sarà un torneo interessante, o almeno lo è ora che lo leggiamo a freddo.

    Se poi Nadal-Isner durasse due mesi .. da una parte sarei estremamente contento di leggerti ogni giorno, dall'altra credo piuttosto chiuderesti perdendo ogni interesse per il gioco finendo per accettare finalmente un ruolo di editorialista per la rivista FIT-TPRA che presto, per un giro di acquisizioni, diventerà FIT-TPRA-CdS con tiratura quotidiana.

    Mi farà piacere leggerti in questi giorni, e in questa mattinata arricchita da 3 caffè in 30 minuti, e una IPA maltata che mi aspetta a pranzo, mi sento gentleman abbastanza per dire che preferisco leggerti qui piuttosto che nella pagina web di qualche quotidiano di cui faccio volentieri a meno di aprire il noioso sito. Ma certo la rubrica T&S potrebbe spingermi a pagare per un altrimenti orrendo R+, Corriere+, o persino LaStampa+ di Torino.
    A presto

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    1. Sì, tutto lascia credere quello. Entrambi, Federer e Nadal hanno insidie notevoli fino a un'eventuale finale. Oltre alla diversa caratura tra i due su erba, rischia di più il maiorchino contro uno dei tanti bombaroli sulla sua via.
      Chiaro che sono considerazioni fatte in poltrona, per puro divertimento. La realtà, come spesso accade, potrebbe dire tutt'altro.
      Ciao Lorenzo, grazie e a presto.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.