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lunedì 21 agosto 2017

L'ESTIVO DEBOSCIO



L'inizio del degrado va fatto risalire a Mtv, canale del disimpegno che ha abituato i giovani a non pensare. Il drammatico punto di non ritorno nel volto di Camila Raznovich. Ha pienamente ragione il sedicente filosofo marxista rossobruno Fuffaro. Prezioso e puntuale come una cistite e da qualche giorno mio unico punto di riferimento culturale (scalzando proditoriamente Marione e Bracconeri).
Mi permetto di completare la, pur mirabile, analisi socio-psico-filosofica, affermando che l'inizio del deboscio ebbe inizio ancor prima di Mtv, coi capelloni e le minigonne, senza trascurare il grammofono (come giustamente rimarcò Troisi a Robertino).
Sarà colpa di questo degrado, della generazione di egomaniaci sefatori mondialisti della decrescita figli del Mossad, se mi trovo oggidì a commentare le vicende del Masters 1000 di Cincinnati, masturbandomi.

La storia di questo 2017 è abbastanza chiara. Cadono tutti, come pere mature. Djokovic, Wawrinka, Murray, Cilic, Nishikori in officina a farsi riparare le ossa rotte. Nadal e Federer, come due gladiatori rimasti in piedi, hanno dominato la prima parte della stagione, dividendosi più o meno equamente i bottini. In questa estate americana, però, trovatisi a lottare per la prima piazza mondiale, mostrano anche loro il fianco all'umana usura: Nadal francamente impresentabile, Federer ai box.
Montreal, ma soprattutto Cincinnati, diventano due modesti tornei atp 250, allungando la scia dei 250 post Wimbledon con campo partecipanti da Challengers. Vien da dare ragione a chi chiede un calendario meno pressante. Piuttosto che creare nuovi 1000 o quinti slam, toglierne almeno un paio.
Altrimenti si rischia di assistere allo scempio di Cincinnati. Riesce a vincere addirittura l'algido Principe di tutti i perdenti, Grigor Dimotrov. Vittorioso su Kyrgios, re di tutti i tamarri, che ha il dono di saper giocare a tennis, ma odia il tennis e vorrebbe cimentarsi nel basket o fare il pompiere. Che si annoia quando c'è poco pubblico e si esalta nel mezzo di arene infuocate. Tranne poi tradire l'emozione nella finale con tribune stracolme.
Vince Dimitrov, insomma. Che non sarà un NextGen cui vaticinare improbabili domini, ma un Gen di mezzo sommamente perdente, trovatosi lì per caso, dopo anni da inconcludente predestinato. Bravo a vincere un 1000 battendo i coriacei Banzai Sugita, Palo della cuccagna Isner, il giovanotto Ferrer (nuovamente ebbro di nicotina) e il già citato Kyrgios che non sa cosa vuol fare da grande. Forse il carpentiere a Bellinzona a 1000 euri.

Discorso diverso tra le donne. C'erano tutte le rampanti protagoniste della lotta al numero uno nel breve interregno tra la Serena pre e post parto (o un'esplosione definitiva di Camila Giorgi). Tra la pitonessa a sangue freddo Pliskova e l'operaietta Halep, la lotta era elettrizzante. All'ultimo punto. Garbine Muguruza, tornata versione Terminator, finisce per abbattere entrambe con terrificanti colpi di mannaia. Basterà trovare tre mesi con questa continuità, ma anche meno, per diventare numero uno. Di certo più credibile delle varie Kerber, Halep, Pliskova.

Messaggio ai naviganti: presto o tardi, data la particolare macchinosità nel postar frescacce, allegare foto e video (stile Gue Pequeno), codesto diario verrà trasferito su altra piattaforma. Non so ancora se sarà Russò, Fasebuk, Tinder, l'instagram o Badoo. Vi terrò aggiornati.

6 commenti:

  1. Muguruza quando gioca fa veramente paura ,forse solo le migliori versioni di Petra o Vika la metterebbero in crisi ma sia l'una che l'altra per diversi motivi sono fuori gioco o quasi,ho rivisto con piacere qualche sprazzo della Stephens,tennista che io ho sempre(magari sbagliando)considerato di talento,però caspita la pausa infortunio le ha fatto fisicamente davvero male,la hai vista?pare la Townsend ed il vestito pre-maman che indossa non ne nasconde i kg,ultime due cose:
    1-tra i malati c'è pure Raonic
    2-per la piattaforma assolutamente badoo,
    -27 giorni alla partenza ,
    Un abbraccio caro Picasso mi fa enormemente piacere leggerti con costanza
    Stefano

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    1. Certo, se trova costanza non ce n'è per nessuna. Forse la miglior Kvitova, se c'è ancora. O Serena motivata.
      Su Stephens non sbagliavi. Che la stoffa c'è, è evidente. Mai esplosa perché caratterialmente non mi pare abbia killer instinct, poi l'infortunio ha fatto il resto. Taylor credo ormai vada presa per quello che è, non perderà mai peso. E non credo non si alleni stile Oprandi 2006. Anche di solo braccio però, può fare una buona carriera e mettersi nella sacchetta molte virgulte.
      Ciao Stefano, alla prossima

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  2. Aldilà del fattore estetico, sinceramente a me Dimitrov non è mai piaciuto: remissivo e poco incline all'attacco, mi è sempre parso una summa di tante cose qui e lì (atletismo tira e molla alla djokovic, telonaggio alla nadal, movenze (sic) alla federer, figaggine alla feliciano) senza avere i picchi di ognuno dei loro migliori rappresentanti; ne esce fuori un giocatore che i più definiscono un talento sprecato, mentre a me sembra esattamente quello che è, acqua, inodore, insapore, incolore. Certamente meglio lui da vedere di un Bellucci o un Granollers, ma non confondiamolo con i cavalli di razza pura, quelli alla Nick per intenderci: se avesse (ed è questo il bello, il condizionale irrealizzabile) voglia di saltellare un pò tra un 15 ed un altro e un minimo di strategia sarebbe di un'altra categoria rispetto al bulgaro. Ma ben venga così, a me Kyrgios fa ridere e sorridere.

    Giusto per dire che sono d'accordo con te al 100% sul tabellone grottesco di questo Cincinnati: se avessero giocato quelli rotti avremmo avuto Federer, Djokovic, Murray, Wawrinka, Cilic, Raonic, Nishikori...Fognini. Praticamente gli ultimi master di fine anno!

    Ciao Pic facci sapere come continuare a seguirti
    Klimt

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    1. Su Dimitrov mi trovo d'accordo. Intendiamoci, buonissimo giocatore, ottimo. Forse la sua rovina è stata il continuo paragone con Federer e parlarne come erede presestinato da quando aveva 18 anni. Sì è rivelato un ottimo giocatore, con limiti caratteriali e tattici, fino ad ora.

      Ciao Klimt, a presto

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  3. Finale di stagione aperto a scenari imprevedibili: di questo passo al master di Parigi Bercy potrebbe avere qualche chance persino il Fogna!
    Spero soltanto che qualcuno dei big resista fino agli ATP finals (non per altro, ho investito un centone su una sessione del torneo londinese), altrimenti il rischio è di vedersi Bautista Agut - Isner... rabbrividisco all'idea.
    Attendo con curiosità il tabellone di NY. Vedremo se i finalisti di Cincinnati saranno in grado di confermarsi al top in uno Slam, sebbene si tratti di quello tradizionalmente più incerto (a maggior ragione quest'anno). Qual è la mina vagante su cui butteresti 1€?
    Sulle donne basterebbe un no comment. Oramai ho smesso di seguirle, tale è la noia del gioco espresso: schiaffoni da fondo campo indirizzati al 90% dove l'avversaria non è, per farla correre; guai a variare e men che meno scendere a rete, anche solo per vedere come è fatta.
    Ciao

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    1. Sì, già immagino la scena a Parigi. Col Fogna che porta sul campo il pupetto, dopo elettrizzante finale contro Ramos Vinolas.
      Scenario abbastanza strano in vista di New York. Se Federer sta bene e si gestisce, anche al 70% di quello visto a Londra, vince. Nadal, a meno di rinascite, mi è sembrato poca cosa. Se il mal di schiena mette k.o. lo svizzero niente è da escludere. Zverev è lì, pure i due finalisti di Cincinnati. Un euro non so, non ci sono quote straordinarie (e nemmeno un under dog credibile).
      Forse vado sul semi sicuro con un'accoppiata Zverev-Muguruza (quota 63). Il primo lo davano a 9,00 e secondo me, se cade Federer è il secondo favorito. La spagnola a 7,00 è quasi un regalo, anche se dopo Cinci è calata. Stante che con le donne è sempre un terno al lotto, mi sembra quella più in forma.
      Vedremo, disse il saggio.
      Ciao Luca, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.