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giovedì 31 agosto 2017

US OPEN 2017 - TRAVGLIA, FOGNINI E IL SIMPOSIO SUL BOCCHINO



Che poi la vita è così breve per dedicarla alle cazzate, ma pazienza. Tali e tante sono le cose accadute nell'ultima giornata a New York, che io decido di trattare l'annosa questione del bocchino in salsa Fognesca.
I fatti li saprete. Il nostro funambolo ligure sta perdendo, perderà, in modo sacrosanto contro il buon Travaglia. Tecnicamente ci sta. Un Fognini non in giornata può perdere da un Travaglia che ha preparato benissimo Flushing Meadows e veniva da qualificazioni giocate benissimo. 5,50 dei book era un regalo da cogliere al volo, con mano felpata.
E allora? Ancora a disquisire del Fognato? Tra chi difende l'indifendibile e chi spara su una crocerossa sgarrupata, ci sto io che mi diverto un mondo con questo assoluto funambolo del niente orrifico.
Il trentenne campioncino potenziale sta perdendo e, al solito, si lascia andare nel circense numero del genio sregolato e maleducato. Una testa tutta matta, il nostro istrione. Stavolta che s'inventa? Rivolge insulti ed epiteti inqualificabili (poco eleganti secondo giornalisti seri) alla giudice di linea: Testualmente: "troia bocchinara". E che sarà mai, questa mancanza di eleganza? Non siamo mica moralisti da queste parti. Abbiamo visto, idolatrato financo, personaggi umanamente riprovevoli come Connors, McEnroe, Nastase (anche attualmente, come capitano Fed Cup), che in quanto a sboccata maleducazione potevano dare al nostro discolo mignon dotte lectio magistralis. Però ci sono alcune infinitesimali differenza. Quelli erano fenomeni veri, campioni di razza, che con una giocata ti facevano dimenticare tutto, anche certe scenate da buzzurri. Il nostro è da anni un mediocre tennista come ce ne sono altri cento. E ancora, i Nastase e Supermac, se dovevano insultare qualcuno lo facevano a muso duro, occhi negli occhi, da uomini, consapevoli di potersi prendere warning e squalifiche, perché erano (detestabili quanto si vuole) scatti d'ira improvvisi. Gli ominicchi lo fanno girati di spalle, a mezza voce, nelle propria lingua. Suona tutto in modo pateticamente costruito, anche nella maleducazione. Perde, sa che perderà, la butta in vacca con questi teatrini di terz'ordine che fanno passare in secondo piano l'unica verità: è un tennista mediocre, che può perdere da travaglia e altri 100 top 100.
Altro ancora si potrebbe dire. Come le puerili scuse, mai complete ma sempre mascherate da giustificazione ("se pur secondo me avendo avuto ragione" è da Nobel). Di certo il nostro ha ormai scavallato, dagli insulti razzisti ("zingaro di merda...") al più becero sessimo da adolescenti tonti. Perché, a ben pensarci, anche io a 14 anni consideravo poco di buono le donne che fanno certe cose, a 15 già avevo cambiato idea. Chissà cosa ne penserà la consorte. Pietà, direte voi. Pur'io. In ultimo, la domanda sorge spontanea: ero contrario per lui e lo sarei anche per il nostro, ma se Kyrgios per un "la tua ragazza esce con Kokkinakis" fu multato e squalificato qualche mese, a lui daranno l'ergastolo con isolamento diurno?

Via, passiamo alle cose serie. Nessuna sorpresa tra le donne, autentico tsunami in un già zoppo tabellone maschile nella parte bassa. Fuori il favorito per la finale Zverev, giustiziato dall'altro nexgen Coric. Se davvero questi due robottini esagitati si giocheranno gli slam nei prossimi anni, c'è da rabbrividire. Continua invece la marcia devastatrice del tornado biondo Shapovalov. L'ultra nextgen stronca senza pietà uno Tsonga ormai agli sgoccioli. Non diciamo nulla per scaramanzia, ma in alto i cuori.
Crescono le quotazioni di Cilic, Isner e Querrey. Tra questi uscirà un finalista da Famiglia Addams, potete scommetterci. Occhio però a Lorenzi (meraviglioso) e Fabbiano (commovente), uno di loro può lanciarsi verso il super saturday. Dall'altra parte tutto stabile, Federer annaspa, Nadal non incanta, entrambi rischiano d'essere uccellati da Dimitrov.

4 commenti:

  1. Le cose si complicano caro Picasso perché Dimitrov consapevole che stavolta poteva vincerlo uno slam ha ben pensato di farsi battere da Rublev....sai che?visti gli ultimi eventi punto su Rafito vincente,ne sono ragionevolmente sicuro...ieri notte ho visto dall'inizio alla fine Cibulkova Stephens,partita o forse meglio dire battaglia emozionante,game lunghissimi,la Sloane in un bel completo rosa confetto ha giocato benissimo,
    Ti abbraccio caramente e credici pure tu in Rafa
    Stefano

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    1. Poesse. Tutto può essere ormai.
      Dimitrov solita figura da cioccolataio.
      Avevo puntato due spicci su Zverev e Muguruza, ma ormai è andata.
      Punto tutto sul fantastico Querrey.
      Tra le donne Muguruza e dietro Keys e Stephens.
      Ciao Stefano, alla prossima

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  2. Visto Shapovalov contro Edmund. L'inglese ritirato per cervicale, non gioca malaccio. Del canadese non voglio dire nulla per scaramanzia anti-iettatura, però il ragazzo ha dei colpi che in un 18-enne non si vedevano da tanto. Quel rovescio, misto di selvaggio e malefico, va via che è una meraviglia.
    Alla prossima Pic, attendendo fiducioso il prossimo reportage da Trump-landia.

    Dom

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    1. Infatti, bocche cucite. Contro Carreno è un bel banco di prova. Di certo, tra tanti nextgen che si aspetta maturino come peri da anni, questo a 18 anni sembra un bel cavallo di razza.
      Ciao Dom, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.