giovedì 1 marzo 2018

ELEZIONI DEL 4 MARZO, ISTRUZIONI PER L'USO (COME LE SUPPOSTE)




Qui nel reparto furiosi non si capta supertennis, quindi mi divido tra Netflix e le tribune politiche. La più ignobilmente cialtrona campagna elettorale del dopo guerra è agli scampoli. Non ci fosse il pericolo del definitivo baratro, un nauseabondo miscuglio di fascismo e merdoso nulla, quasi spiace non sapere fin dove si sarebbero spinti. Ad oggi il picco più alto, plastica immagine di un surrealismo tragicomico, è il fanta governo pre elettorale di Di Maio. Con sorriso ebete, passo tronfio da marionetta, una settimana prima del voto sale al Colle per presentare la lista dei ministri a Mattarella. E quello non si fa trovare, scappato notte tempo in Nicaragua. Dategli pure torto. Deluso, la consegna a due corazzieri (poroponendo loro un paio di dicasteri inventati, uno per i bambini, l'altro per la meritocrazia in fila alle poste). Tra i fanta ministri sconosciuti si leggono una ricercatrice agli esteri, una criminologa agli interni, una no vax alla sanità, uno contro il pil agli alle attività produttive, un renziano pro buona scuola (ma non era una porcheria?) all'istruzione. Se non vi basta ancora, generali, marescialli, comandanti di fregata. Mancano i colonnelli e poi il regime militare buffo sarebbe completo. Arrivano due ambulanze a sirene spiegate ma lui, tenuto a bada da due infermieri, ringhia contro i poteri forti, vuole giurare sul blog di Beppe. Gli riferiscono che è arrivato tardi: Salvini dopo essersi autoproclamato premier ha già giurato sul vangelo col rosario della zia. Giggino non ci sta e qualche giorno dopo manda una mail a Mattarella, allegando la lista. Si riderebbe anche, se questi fossero due mattaccchioni evasi dal reparto furiosi di qualche manicomio navale e non due (sul serio) capi di partiti che potrebbero risultare i più votati. Secondo l'amata costituzione difesa a suon di No nel referendum dello scorso anno non basterebbe per essere nominati Premier e formare un Governo, ma non diteglielo. Mai contraddirli, è la prima regola.
Basterebbe questo, mi dico, a un essere mediamente sano di mente per scegliere di votare l'altro, qualsiasi cosa che ci salvi dal pericolo. Chessò, Magalli o Malgioglio con un casco di banane in testa che canta "uticuticutì uticuticutà".
Invece i sondaggi dicono il contrario. Difficile dare una spiegazione a simile incubo. Ci ho provato, con una divagazione sulle tematiche sportive del blog, esaminando i singoli punti del programma. Pronti? Allacciate le cinture e trattenete il conato. (Abbiate pietà per gli errori ortografici, non ho studiato all'univesità di Di Maio ma scrivo da maledettamente sobrio e su un cell. con lo schermo rotto).

Si parte coi vaccini, punto significativo: il Governo di centrosinistra stabilisce l'obbligatorietà dei vaccini, sostenuto da fior di scienziati. Il M5S vibra e strepita. Forte per loro sarebbe il pericolo che le multinazionali del farmaco facciano affari (come il No alle Olimpiadi per il rischio che "quelli arrubbeno". Ragionano così i meravigliosi ragazzi, lo sappiamo) e che i bambini con tanti vaccini si ammalino perché l'hanno letto sull'internet, in un blog del Fatto, i più preparati alle iene). Se proprio, dicono, si potrebbe renderli obbligatori in caso di epidemia in atto: peste bubbonica, scorbuto, morbillo. Il centrodestra è diviso. Berlusconi pensa al viagra obbligatorio e gratuito per gli over 70, il suo alleato Salvini è contrario ai vaccini: il problema non sussisterebbe senza sbarchi dei negri portatori di malattie. Liberi e Uguali ha una posizione netta, espressa da un vibrante Grasso: sì a obbligo dei vaccini, ma solo nell'ambito della propria volontà discrezionale. Meraviglia. Avete ben chiaro già di che razza di "partito" sia questa fiabesca creatura dalemiana di vera sinistra rottamata, con Bersani regista e Grasso giovin punta di sfondamento, nata per far vincere le destre: un rutto.

Passiamo al lavoro. Argomento delicato assai. Il Jobs Act renziano ha portato il milione di posti di lavoro proposto da Berlusconi vent'anni fa. Il problema è che molti sono a tempo determinato. Manca l'indeterminato, il posto fisso à la Zalone. E allora Liberi e Uguali mira all'immediata abolizione del Jobs act. Meglio disoccupati che lavoratori a termine. E come non rimpiangere, col magone, il lavoro in nero colpito vigliaccamente dai vaucher? Tornare indietro, compagni! I grillini invece hanno idee chiarissime su come risolvere il problema disoccupazione: reddito di cittadinanza e (novità) pensione di cittadinanza (a 700 euro la minima!). Affrettatevi, sior siori. Non farete un cazzo, ma prenderete il vostro bravo stipendio ogni mese. Un po' seguendo il loro esempio di disoccupati di colpo ritrovatisi stipendiati senza fare una beataminchia. Il paese dei balocchi e dei grulloidi. Dove li troverebbero i soldi? Facile. Restituendo una parte del loro stipendio da parlamentari, diamine. Che già hanno fatto aprire 7mila aziende. Se qualche gaglioffo farà il furbetto annullando bonifici, il tetto delle pensioni minime garantite scenderà a 680 euro. Berlusconi non ci sta e propone il reddito di dignità. Una sorta di mancia per i poveri in canna. Per gli altri, il sempre verde "sposate mio figlio". Poi meno tasse per i miliardari senza capelli e non molto alti. Salvini è d'accordo, ma pone l'accento sul problema nodale: i negri clandestini. Se non ce lo rubassero questi congoidi cannibali e irregolari, di lavoro ce ne sarebbe a iosa.
Neanche questo vi ha convinto a votare Malgioglio?

Passiamo a vedere come la pensano sul tema Europa e Euro. Il Pd è dichiaratamente europeista e
per la moneta unica. Persino il Prof. Mortadella Prodi scende in campo per sostenere Gentiloni, assieme a Vartere Vertroni e il serenissimo Letta (non Renzi, che suona male, malgrado sia la stessa cosa). Emblematica è la
presenza nella coalizione di Emma Bonino con "Più Europa", forte dell'ostinata forza radicale nel sostenere le cause più impopolari e meno demagogiche. Il M5s sbraita: via dall'Europa, basta euro. Anzi no, forse meglio stare dentro, ma avendo maggior peso. E chi meglio di Di Maio (col Dibba e Rocco Casalino del Gf in delegazione) per ottenere più credito in Europa? Sull'euro propongono un referendum. Ma siete pro o contro? Chiedono. Non si sa - rispondono con lo sguardo intelligente da triglie lesse - proponiamo il referendum e poi decidiamo. Del resto non sono economisti, ma leggono l'Economist, dixit una fulgida economa grillina. L'unica certezza è che sono decisamente sì neuro. Berlusconi fa parte del PPE europeo (magari pensa significhi Per le Puttane dell'Est) ed è alleato di Salvini che va urlando a ogni ora in tv, invadendo anche gli studi di Amici: via dall'Europa, basta euro e ripristino della lira, anzi del padanetto. E negri a casa, che ci sta sempre bene. Fascistoni di Casabau e Comunisti di Rizzo, a braccetto, sono per l'uscita dall'Europa, dall'euro, dalla Nato e dall'Uefa.

Ora avete capito da che parte stare? Non ancora? Quasi quasi decidete per l'astensione come fanno i più puri di sinistra maoista, col pericolo fascismo alle porte? Vediamo, ci sarebbero i temi dei diritti civili. Il Governo Gentiloni ha messo a segno due bei colpi: unioni civili e legge sul fine vita. Insomma, minimo sindacale per chi vorrebbe ancora di più, ma
miracolo dopo anni di destre ripugnanti e inette "vere" sinistre dalemiane (s)palle di Abbelluscone. Il governo meno peggio degli ultimi tre anni, a mio modo di vedere, e non solo per la leggera ripresa economica. Gli stellati sono combattutti. Tra il fare una cosa giusta e una sbagliata non vogliono correre il rischio di farne una giusta ed escono dall'aula. Berlusconi rassicura: il suo governo penserà agli animali e alle donne. Testuale. Poi abolizione di unioni civili e legge sul fine vita. Anzi, se sarà possibile, cancelleranno anche divorzio, aborto e diritto di voto alle donne. Salvini preme per i vagoni dei treni a parte per i negri (quelli regolari) come nel Mississippi degli anni '50.

Se neanche questo basta, vediamo un po' come si pongono a livello di democrazia, questa strana bestia. Partiamo da quella interna, che un po' ci fa capire come si comporterebbero al governo. Il Pd sceglie segretario e candidato con
primarie cui partecipano milioni di elettori. Costa un euro e vota anche qualche cinese: scandalo, vergogna, ladri, farabutti. Vince Renzi (descritto come dittatore, despota, capo del regime antidemocratico) che surclassa il Ministro della Giustizia Orlando e il governatore della Puglia Emiliano. Nel centrodestra non si sa un cazzo, ma alla fine decide Berlusconi in base a cos'ha da fare quella sera. Al M5s vige la massima trasparenza, democrazia on line. Un vento salvifico. Decidono Grillo e Casaleggio, plagiano i grulli e poi fanno simil votazioni on line, coi like di facebook. Nelle parlamentarie vince Di Maio con 30mila voti on line, stracciando un fruttariano, due gif inanimate, un ambulante e due pastori sardi che non sono riusciti nemmeno a votarsi perché non avevano il wi-fi. Questa sì che è democrazia. Era ora.
Come dite? Neanche questo vi basta per capire da che parte stare? Sono sul punto di maledire il suffragio universale, quando mi parte il guizzo a tradimento: ok, brutti stronzi decerebrati, maledette capre ignoranti, bestie senza senno, frutto di un rapporto scellerato tra un bonobo e un ratto con la gonorrea, mettereste il paese nelle mani di Bonino o della Taverna? Di Calenda o di Toninelli? Di Cappato o di Sibilia? Di Burioni o di una iena ignorante? Niente. La maggioranza risponde i secondi, al massimo a Salvini o al suo ex candidato Trani che spara ai negri.  Sono davvero al limite dello scoramento. Magari il problema è mio. Della droga che uso. Forse non serve a nulla mettere sul tavolo Gentiloni e Di Maio, Renzi o Dibba, allora provo un ultimo spunto d'artista: Pensa, amico elettore sommamente imbecille, di essere su una barca in mezzo al mare. Su un isolotto ci sono De Gregori, Staino, Michele Serra, Benigni. Sull'altro Fedez, Marione comics, Scanzi e Brignano. Verso chi ti dirigi, brutto str...carissimo amico? Qui proprio non potrete sbagliare. E invece, a sentire i sondaggi, la maggior parte nuoterebbe, con animo sognante, verso i secondi.

Viglio dire, mi disgusta ma non sorprende che Salvini abbia molto seguito. Fa terrore sul terrorismo e l'elettore terrorizzato, e mediamente fascio, non può che seguirlo. I fascistoni autentici, pseudo nazi, li ha già dalla sua. Basta poco a risvegliare il loro animo, farli uscire dalle fogne, complici giornalisti sdoganatori che ospitano le sue farneticazioni xenofobe populiste h24 in tv. Poi irrompono coi manganelli nelle loro redazioni e fanno le facce allibite. Mi sorprende di più il consenso dei 5stelle. In piena crisi esistenziale penso di usare una droga più pesante. Un mix di stramonio e ketamina mi svela il trucco. Inutile stramaledire Basaglia con atteggiamento da snob perdente che ha perso di vista il paese (di merda) reale. Il vero nodo è la questione morale. Gli italiani, specie quelli pregiudicati, estenuati dalla corruzione dei partiti tradizionali, ora vogliono pulizia. Se devo farmi un trapianto di cuore, meglio un macellaro maremmano onesto di un cardiochirurgo lazzarone che ha evaso duemila euro da spendersi in puttanoni dell'est. "Viva l'onestà", urlerà prima di farsi operare stringendo un rosarione.
Non hanno titoli accademici, competenze, eperienza, non avevano un lavoro prima che la politica li sistemasse per sempre, propugnano meritocrazia ma vogliono governare un paese con curriculum da vice bidello. Ma li votano perché sono facce nuove, dementi ma pulite. Messi alla prova si rivelano di un'incapacità imbarazzante. Pazienza, almeno sono onesti (honestà-tà-tà). Dove governano, avvisi di garanzia a grappoli in percentuale superiore anche ai partiti dei ladroni che volevano al cappio anche per aver fatto una scorreggia in ascensore, candidano gente condannata. E allora? Va be', incapaci e corrotti pure loro, ma almeno si dimezzano gli stipendi. Niente, scopri che in molti fingono di restituire stipendi e poi annullano truffaldinamente i bonifici, sbafano coi rimborsi. Peggio degli altri, con in più l'aggravante di aver acquisito consensi sbandierando una presunta onestà, una superiorità morale quasi genetica.

Basterà? Ma quando mai. I sondaggi sbagliano spesso ma danno il M5s in crescita. Mi sbilancio, come un vecchio retroscenista con la gotta: non vincerà nessuno. I fascisti buffi grillini saranno il primo partito che però non potrà contare un cazzo, malgrado liste dei ministri consegnate via mail. C'è il problemino che bisogna avere una maggioranza in parlamento. E loro non possano averla. Potranno raccattare l'appoggio dei fascistoni o di Grasso e Bersani che "col Pd no, con Berlusconi mai (tranne farci due governi negli ultimi dieci anni) ma i 5stelle, centro democratico, staremo a sentirli", ma non basterà. Come coalizione vincerà l'aborto del centrodestra, ma senza i numeri per governare. Salvini serve a Berlusconi per prendere voti, ma (pena suicidio politico) nonpotrà portarselo come sbavante cane antieuropa in europa. Lo teme più dell'impotenza. A maggior ragione se la Lega dovesse prendere più voti di Forza Italia. A Salvini non basta certo il solo appoggio dei fascistoni per andare al governo.
L'unica ipotesi plausibile resta un governo Lega/5stelle. Avrebbero i numeri per governare ma, malgrado le affinita elettive, il matrimonio resta complicato e i 5stelle morirebbero, restando schiacciati dalla Lega.
Scenario fantasioso, in caso di improbabili risultati elettorali: Gentiloni bis con appoggio di Berlusconi, garantendo ai grillini e ai loro cantori del Fatto 5 anni di ululati e paginoni "schifio Renzuscone " e colpo di stato, dimenticando (o magari non lo sanno proprio) che la Costituzione più bella del mondo dice che non governa il partito che vince le elezioni come ai 100 metri piani delle Olimpiadi, ma chi riesce a costruirsi una maggioranza parlamentare. Ah, e spetta al Presidente della Repubblica nominare il Premier. Lo riferiscono anche i corazzieri a un allibito Di Maio ancora al Colle con la lista, mentre mangia un panino col salame, pagato coi rimborsi.

4 commenti:

  1. grande articolo, ne consiglierò la lettura a qualche conoscente che "questi rubbbano è ora di cambiare..."
    desolato che non saranno in grado di apprezzarlo.
    saluti da milano. Marco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Boh, più che altro saranno impegnati a contare i fanta soldi del primo fanta stipendio da fanta reddito di cittadinanza. Ciao a te Marco, a presto

      Elimina
  2. Tutto molto giusto. Avvilente ma giusto. Vado a farmi uno shottino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non dirlo a me. Dilapidato tutto il primo stipendio da reddito di cittadinanza in shottini e droghe varie.

      Elimina