Giornata quindici – Guardando con molta attenzione l’incontro
di qualificazione del challenger erbivoro di Nottingham (due) tra Cox e
Bosssel. Bel tennis
Rafael
Nadal 8. Come gli otto titoli a Parigi.
E cinquantanove vittorie. I numeri parlano chiaro. Inequivocabilmente il
migliore di sempre su terra battuta. Il tutto enfatizzato in una storia
sportiva caratterizzata da tagliandi, continue soste per problemi alle
ginocchia e rigenerazioni. Solito anche il canovaccio del torneo: turbo diesel che
parte in sordina, sale di rendimento, tritura palline, avversari (e anche
maroni) e aumenta in modo terrificante i giri, quando serve. In quella
semifinale con Djokovic che valeva il titolo, grazie ad una rimonta
incredibile. Quasi invincibile su terra. Basta concedergli un centimetro o un
errore (come l’ormai famosa invasione del serbo) e quello ti punisce.
Inesorabilmente.
David
Ferrer 7. Ci regala una finale che
nemmeno negli incubi più atroci si poteva immaginare davvero così brutta. Podistiche
arrotate e senza nemmeno quel brivido d’imprevisto, agonismo o apparente
equilibrio. Niente. Talmente brutta che un malato di mente prova ad appiccare fuoco al campo. Per dire, robe mai viste. Poi si saprà che il malato di mente protestava contro la legge sui matrimoni gay. Una specie di nostrano Giovanardi, insomma. Ma Ferrer non ha colpa. Così come non ne hanno quegli stolti
per cui il lodevole zappatore velenciano, senza Nadal, avrebbe vinto tre o
quattro Roland Garros. Ma dove, se aveva come migliori risultati due quarti e
una semifinale? Al limite quest’anno. E nemmeno. Perché senza Rafa si sarebbe
ritrovato Djokovic in finale, e altri tre set sul groppone. Fa tenerezza,
durante la finale. E anche quando, quasi in lacrime, lo senti affermare “lavorerò sodo per arrivare al livello di
Rafa”. Lui, alla soglia dei 32 anni, l’altro, 27enne. Alla sudditanza verso il
carnefice aggiungeteci tennis, fisico e persino tic simili, ma
impietosamente più poveri del connazionale, e scoprirete come se rigiocassero
cento volte la finale, Ferrer la vincerebbe una sola volta. Se Nadal dovesse perdere il taxi che lo conduce al Roland Garros.
Novak
Djokovic 7. Chissà
per quanto tempo ancora l’immagine di quell’ingenua invasione gli tornerà in
mente. Un comodo smash che lo avrebbe portato alla palla del 5-3 nel quinto
set. Invece, sappiamo com’è finita, col serbo risucchiato nel gorgo della
battaglia dall’iberica anaconda terricola, e successiva sconfitta. Qualcuno meno
forte di testa ne rimarrebbe condizionato per il resto della carriera, costretto
a lunghe sedute d’analisi (senza risultati). Vedendola dall’altro verso,
potrebbe uscire rafforzato dalla convinzione d’aver perso solo per un
dettaglio, una bava di vento. D’aver giocato alla pari con l’imbattibile fenomeno
iberico sulla terra, e come su altre superfici invece, ormai non dovrebbe
esserci più corsa.
Jo-Wilfried
Tsonga. 5,5. Non potevi
aspettarti che vincesse il suo primo (di nessuno che mai ne vincerà) slam proprio
a Parigi, sulla superficie meno congeniale al suo tennis d’esplosivo attacco.
Ma nemmeno che cedesse in modo così ignominioso a Ferrer in semifinale. Inconscio terrore e desiderio di rifuggire l’esecuzione sommaria di
Nadal in finale (annesso rischio-Leconte e salve di fischi) o peso della
responsabilità, fate vobis, ma si sgretola come bisonte di cristallo. Un
tabellone simile lo potrà ritrovare a Wimbledon, nel 2025. Ma non credo, a
naso, lui potrà esserci.
Roger
Federer: 5. Un
tabellone da Pasqua Epifania che mettendolo dalla parte di Ferrer (martirizzato
15 volte, con zero sconfitte) gli apriva le porte della finale. Invece si arresta
prima, senza quasi giocare il quarto contro Tsonga. Già detto abbastanza, nel
post relativo. Wimbledon e Flushing Meadows, ma soprattutto l’erba londinese,
chiariranno molte cose. Non solo in chi è avvezzo a sparar minchiate
interrogandosi sui perché dell’umano declino del sovrannaturale, ma soprattutto
nella sua testa: se ha ancora la forza e la voglia di misurarsi con questi
giovani energumeni per campi.
Tommy
Haas. 7+. Ogni torneo ha un eroe d’altri
tempi, protagonista di vicende epiche che vanno oltre il risultato finale. A 35
anni Tommy ancora protagonista, al miglior risultato parigino di sempre. Quarti
di finale raggiunti dopo una battaglia furiosa contro il gigante Isner. Incontro
vinto, perso, e poi incredibilmente recuperato e chiuso 10-8 al quinto. Cede con
grade dignità a Djokovic.
Stan
Wawrinka 7. Sua la
vittoria del più bel match del torneo, contro Gasquet. Ok, Nadal-Djokovic, ok. Preferisco un confronto intenso e bello esteticamente dove i contendenti al quinto set non si tengono (umanamente) in piedi, rispetto a uno brutto e
massacrante fisicamente (dove però i due continuano a correre, senza alcun cedimento). De gustibus, insomma. Mi piacciono quelli che si allenano meno e mostrano più la sofferenza, mettiamola così, senza entrare in meandri perigliosi. Lo svizzero minore è fenomenale a uscirne
vittorioso in rimonta, come un torello butterato, esplodendo i suoi magnifici
colpi. Niente può, essendo umano, contro Nadal, ormai spento fisicamente
mentalmente.
Tommy
Robredo 6,5. In un
settore dove ci si interrogava su chi tra Berdych, Gulbis e Monfils potesse
uscirne vittorioso, spunta lui, come una pantegana. Occhiali da sole e
pantaloncini vintage, sembra il mix tra un turista asturiano a Roma e un
cicloamatore che rischi di stirare con la macchina. Recupera due set a
Sijsling, Monfils e al lobotomizzato connazionale "Cicco orrendo" Almagro, facendo valere maggiore intelligenza tennistica. Record assoluto
di rimonte, a trentuno anni. Se tra qualche giorno doveste vederlo in maglia a
pois del gran premio della montagna al tour, non sorprendetevi.
Gulbis/Janowicz/Paire.
4,5. Le (mie) tre speranze per il
futuro. Un tris d’assi di bombaroli dalla mano fatata, con buona spavalderia,
irriverenti, talentuosi. Falliscono, tutti e tre una possibile consacrazione
(almeno da quarti). Il polacco cede alla maggiore esperienza di Wawrinka.
Gulbis perde la pazienza contro il tennis da trapezista acrobatico made in
Monfils (6). Paire, come Tsonga, soffocato dalla responsabilità, frana di
fronte alla maggior sagacia tattica di Nishikori. Mettendocene un quarto,
Dimitrov-Sharapovo raccoglie le briciole da Nole. Alla prossima (disfatta).
John
Isner: 5. La condanna del “match dei
record”. Ormai abbonato a epiche sconfitte in maratona. L’anno scorso Mathieu,
quest’anno Haas.
Richard
Gasquet 7+. Infiamma, esalta e illude ancora il pubblico francese. Che ci
casca sempre. Torna all’antico, da gladiatorio perdente merlettato che si
capotta, due set avanti su Wawrinka. Rovescio che è melodia ancestrale, e
talento che ti fa gridare rabbia alle stelle sul perché sia “solo” un top ten.
Semplice: fisico da tornellista e testa votata al suicidio. Chi nasce
Gasquet non muore Nadal, e non è neanche un male. Sarà anche un perdente, ormai
prevedibile, ma vederlo arrancare ed esplodere meravigliosi colpi da quasi
fermo, durante il quinto set, umanizza questo sport divenuto disumano.
Fabio Fognini
6. Poco altro da chiedergli. Fa il
suo mestiere, vincendo due incontri. Troppo per lui (e per tutti) Nadal, anche se ancora in fase di riscaldamento diesel, contro cui gioca un paio d’ore in modo brillante.
Buone accelerazioni e colpi improvvisi, e canonici teatrini che fanno gridare a
Wilander quella che è la differenza tra un campione e chi non lo sarà mai.
Vorrei anche dare torto allo svedese (per partito preso), facendo notare come ognuno ha il suo modo
di sconfiggere i fantasmi, durante il match. Non esistono automi tutti uguali.
Basterebbe vedere McEnroe. Poi pensi: McEnroe appunto, non Fognini. L’errore è
sempre quello. Oltre agli autoscatti di con slip di cip e ciop.
Italia,
il resto 4,5. Seppi
vince due partite miracolose, contro avversari modesti, ma le vince. Lorenzi
cede in battaglia a Kamke, Bolelli in gita premio (ben remunerata).
Rai-tivvì. s.v. (sembrano veri). Seguo il torneo sulla tv francese o su
vari streaming Hd. Ci si può sbizzarrire. Scopro in colpevole ritardo la sontuosa copertura del torneo ad opera di mamma Rai. Ovviamente negli intermezzi tra la differita della marcia
longa di Lavarone e 90° minuto del 1983 in cui Gianni Vasino da Milano ci
descrive una ficcante percussione centrale del comasco Notaristefano e parata del portierone Bistazzoni. E la rutilante tappa del Giro d'Italia 1982 con arrivo in salita a San Martino di Castrozza tra le avvincenti fughe di Van Der Velde, Van Impe e Criqueillon. E (ancora) il campionato europeo di bocce per seminfartuati a Barcellona Pozzo di Gotto. Non prima d'aver dato regolare precedenza alla funambolica finale intercontinentale di peto
acrobatico in scena in Mongolia occidentale nel 1978. Mentre intanto sul centrale giocavano Vinci e Serena. O Azarenka e Schiavone. Poi però senti il vate al
microfono dire, “possiamo mostrarvi solo i due campi principali perché gli
altri non sono coperti da telecamere”, e capisci tutto.
Be oggi e riuscito a dire che la quota di ferrer a 5.5era un ottima scommessa e poi che chiunque pensasse che oggi nadal avrebbe avuto vita facile o non conosceva ferrer, o non lo aveva visto giicare a parigi oppure non capiva di tennis!
RispondiEliminaDomani doppio roger haas..ma se giocassero anche a wimbledon?marco
Ciao Marco. Si visto. Credo che giochino il doppio solo per testare in anteprima il campo centrale. Non credo che possano giocarlo in uno slam, in cui entrambi devono dosare bene le energie (poi se non sbaglio dal secondo turno si gioca 3 su 5 anche il doppio).
EliminaFabretti, dici? Buona 5,50? Spero l'abbia preso e messo molti soldi sopra. Almeno perde un po' di quelli che percepisce dai contribuenti per mostrare la sua insipienza.
Buono era il 3,50 di Makarova/Vesnina. Anche a 50,00, su Ferrer non ci metterei nemmeno un euro. Nadal 3 su 5, per perderci deve morire in campo.
Parlando di TENNIS...Oggi doppio di lusso ad Halle roger haas vs. melzer pic.
RispondiEliminap.s. domanda pratica: il campo 1 del Queen's non si vede nemmeno su qualche streaming nord-coreano? c'è malisse, anche se non penso abbia problemi con garcia-lopez.
p.p.s. quanto è bella l'atmosfera del Queen's, per non parlare dell'erbetta verde ancora vergine...
saluti, ste
Non ho proprio controllato, bisognerebbe vedere in qualche televisione inglese, ma credo di no. Almeno per esperienza rispetto agli altri anni. Mi hanno detto che il doppio dei sogni (quasi quanto Panatta/Mac-McNamara/Stich) lo darà supertennis. Spero stasera. Ciao Ste
EliminaMi dava tristezza, la finale maschile di Roland Garros. Un'esecuzione vera propria. Comunque il diligente operaio Ferrer vuole allenarsi ancora di più, con el fin de ganar el proximo ano. Il suo nuovo coach sarà o Speedy Gonzales o il Road runner (pare che il buffo animaletto sia capace di uccidere anche i serpenti a sonagli). Nadal, per ordine dei medici, ora deve riposare, rigenerare.......
RispondiEliminaBella invece la finale del doppio maschile che vedeva i fratelloni americani Bry/Bry opposti a Llodra e Mahut (la tragédie grecque, lo hanno battezzato ieri). I due francesi sono dei giocatori brillanti che offrono sempre spettacolo vero. Peccato che abbiano perso.
Ora a Queens Mahut dovrà affrontare nel secondo turno Murray ed è proprio a Queens che ho visto, qualche anno fa, la prima volta Nicolas Mahut. Giocava contro Roddick che non riusciva a cavare un ragno dal buco contro questo emerito sconosciuto e cercò persino conforto presso gli spettatori perché Mahut gli rendeva la vita difficile per gli ultimissimi punti. Poi venne la partita più pazza di tutti tempi, a Wimbledon 2010 contro Isner. Insomma, è un perdente si, ma come tennista (pare che giochi soprattutto nei tornei sull'erba) lo trovo fenomenale. Perché non lo inserisci nel tuo speciale elenco dei preferiti ?
Alle 5 giocano Roger Federer/Tommy Haas e Jürgen Melzer/Philipp Petzschner.
Ciao Picasso, ti saluto cordialmente
Anna Marie
Tranne l'arrivo di un meteorite, non c'erano altre possibilità di evitare il massacro. Al limite, con un Nadal distratto si potevano vedere quattro set. Ma alla fine, meglio tre.
EliminaVisto Mahut/Llodra, avanti di un minibreak nel tb del terzo sembrava fatta. Mahut è famoso per un punto sensazionale in tuffo, che fece in quel match con Roddick.
Haas e Federer hanno perso. Meglio così, volevano solo allanarsi. Che vadano avanti gli "svantaggiati" di mente scemo + scemo, Melzer/Petzschner.
Un saluto a te, a presto
A proposito di scemo + scemo, uno dei due stamattina lo hanno dato per ammalato (Petzschner).
EliminaUn sacco bello, questo torneo di Halle. Tutti si divertono, bambini piccoli e bambini grandi. I giocatori si trovano completamente a loro agio. Tant'è che il Roger Federer ha chiesto solo domenica a Tommy Haas se gli va di giocare una partita di doppio. L'hanno persa contro vedi sopra. Vorrà dire che o Roger o Tommy dovrà sacrificarsi per giocare con Melzer il prossimo doppio ? Per dirti come l'ambiente è piuttosto rilassato a Halle. Gente in gamba, questi fratelli Weber. L'anno prossimo vedrò di ritornarci.
Ora sta giocando il Kohli contro il Berloq (chissà perché mi viene sempre in mente "alloq"). 6:3 per il Kohli. Janowicz ha perso stamattina contro un certo Basic (subentrato a Petzschner). Si vede che il Jerzy non è erbivoro. Hihihi
Ciao Picasso, mi diverto molto, perché tra una partita e l'altra danno gossip, interviste, informazioni da dietro le quinte.
Non mi voglio perdere nulla e quindi ti saluto cordialmente
Anna Marie
Sì, immagino. Ambiente rilassato e bella osasi felice.
Eliminapeccato per il sommo fesso, in condizioni normali avrebbe battuo tranquillamente Janowicz. Che non è erbivoro, come non lo è Raonic. E non lo è più nessuno. Per questi giganti è importante capire come muoversi bene sull'erba, tanto poi ci giocano come su terra o cemento.
Salut
Visto il primo set del doppio. Strano da dirsi ma il più quadrato era proprio il buon Pic (con tanto di maglia dell'Arminia Bielefeld nella foto di rito).
RispondiEliminaDall'altra parte Malisse pare ne abbia combinata una peggio di Bertoldo (l'arbitro si è persino rifiutato di stringergli la mano a fine match), ma è venuto a capo del suo match.
Lo sciagurato Dimitrov, sotto gli occhi della (oggi) mansueta e premurosa cerbiatta siberiana, batte Sela solo al tie-break del terzo. Se con Rocchio se la giocherà così dovrà solo consolarsi con la sua bella(se concesso) fuori dal rettangolo di gioco...
p.s. l'anno prossimo propongo raccolta fondi per inviarti (come i migliori, quelli veri) al Queen's...
un saluto, ste
Cioè, l'arbitro si è rifiutato di stringere la mano a un giocatore? Nuove frontiere (fonte?). Proprio con Hewitt avrebbe potuto giocare una finale a Wimbledon, se la tachicardia non l'avesse colto in semi. 11 anni fa.
EliminaDimitrov...bah. Credo questo sia veramente cretino. Trovo indegno paragonarlo a Federer, perché ha il cervello di un canarino morto. Visto la fine, e l'ha vinta per miracolo divino. Il suo (pietoso) 1,16 mi completava una buona scheda di scommesse (con Kudla, Mayer, Evans e Malisse). Appena ho visto la gelida urlante a bordo campo, ho messo qualche euro su Sela a 5,00 (pensando l'avesse consunto per due giorni).
Fai partire questo obolo per il Queens: biglietto di andata e ritorno, albergo, biglietti, più una settima di stipendio base.
Ciao Ste (tienimi aggiornato sull'obolo)
si anche io rimasto basito...cmq ecco l'articolo http://www.10sballs.com/2013/06/10/no-love-lost-as-xavier-malisse-beats-guillermo-garcia-lopez/
RispondiEliminaah oggi malisse a 3,65 con delpo a occhi chiusi proprio, abbinata magari alla "sorpresa" rocchio con dimitrov...
salut, ste
Ovviamente pensavo che al secondo turno potesse esserci Malisse-Hewitt e non Dimitrov-Hewitt, da lì il richiamo a 11 anni fa.
EliminaDue sorprese, per me difficili. Con Del Potro di Roma, sì. E con Dimitrov di ieri, anche.
Salut
A birbingham la farfellatta gioca contro la cepelova ed è quotata 1.92-marco
RispondiEliminaIncuriosito, ho controllato (col cuore grondante di speranza), in realtà è Maria Sanchez. Senza Josè. Tennista americana.
EliminaMaria Josè purtroppo difficilmente la si rivedrà. Infortuni cronici. Forse, a mezzo servizio riprenderà in doppo. A Roma giocava (a 1/4 di servizio) assieme a Huber.
mannaggia che bufala che ho preso quasi come nadal con mandela o moratti con (ahimè l'elenco è troppo lungo).sorry.marco.
RispondiEliminaCapitato anche a me lo scorso anno, con lei. Consolati, Fabretti l'avrebbe anche commentata convinto fosse lei. :)
EliminaNeanche il tempo di godere in doppio di Petzschner che s'è già ritirato dal singolare... e Janowicz ha anche perso con il LL Basic che lo ha sostituito.
RispondiEliminaCiao Picasso!
Paolo
Ciao Paolo. Ma quello è così. Regala un paio di pennellate, e se ne va. peccato, ero convinto Che (in condizioni buone) avrebbe battuto il polacco.
EliminaMa guarda cosa fa Malisse...a un certo punto pareva il circo Togni...cosa'è andato a perdere???
RispondiEliminaMa perchè la prossima volta non rinasco tifoso di Ferrer????
un triste commiato, ste...
"Perché non rinasco tifoso di Ferrer". Mettiamola così. tutte le delusioni poi, aumenterebbero in modo esponenziale quando lo zappatore si trova di fronte ai sui carnefici. Penso che quelle sono situazioni davvero avvilenti. Più che una partita (atroce) persa da un Malisse con Del Potro (atroce, eh...).
EliminaNon vorrei aumentare i rimpianti, ma quella scommessa, malisse 3,75 e Hewitt (che ha appena vinto) a 3,00...
Salut
http://www.popnsport.com/tennis/111845/tennis-le-slip-de-fabio-fognini/
RispondiEliminaNon ci volevo credere......
Le tic e le tac (alias Cip e Ciop). Mi avevano postato l'incresciosa notizia e link nei commenti dell'altro post. Tralasciando il velo (mica abbasta), lenzuolata pietosa.
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