Dal vostro inviato, così euforico per
l’abolizione dell’Imu, da scommettere metà della casa che non ha sulla vittoria
di Seppi all’Us Open (a 501,00)
Anche Giove Pluvio sembra vergognarsene
e prova in tutti i modi a rimandare il tristo epilogo. Ma si temeva e sapeva
fin dall’inizio: l’ultimo killer di Xavier Malisse a New York doveva
essere Andreas Seppi, con l’occhio tagliente e omicida. Malvagio contrappasso
per tutte quante le nefandezze scritte in questo posto sulla tigre albina o
uno strano gioco del destino, surreale, che ben dipinge la situazione. Il
talento pazzesco, ormai a pezzi e semovente, buttato fuori dall’italica «scolorina
tennistica», con sibillina frase finale, dal vago sapore filosofico: «In medio stat virtus. Ma anche la noia mortale, eh».
Si gioca per un’oretta appena, prima
che la pioggia spadroneggi. Fanno in tempo a chiudere solo, come due topoline
previdenti, Li Na e Agnieszka Radwanska. Poi è una lunga
attesa, nel nubifragio nuovayorchese. Io intanto ricevo due amici iberici e
devo mostrare tutta la mia credibilità (e sobrietà) per far capire loro come
Santanchè e Serracchiani governino insieme. E perché tanti italiani in affitto
siano così contenti di non dover pagare più l’Imu per case che non hanno, ma di
pagare il prossimo anno quella sull’affitto. E come ci riesci? Alla settima birra
inizio a farfugliargli di filosofia epicurea, pansessualismo nelle tribù
boscimane e sodomia nell’antica Grecia. «Sono
felici perché ha vinto Silvio, e se vince Silvio sono sempre felici. Non
importa per cosa». Concludo con un sorriso agghiacciante. «Ce l’avete un Berlusconi, voi? E allora, di
cosa parliamo…».
E’ ormai tarda notte quando riprendono
i match, e prima di dormire faccio in tempo a dare un’occhiata. Malisse e Seppi
lottano, ma il destino è segnato. Oltre a Giove Pluvio, anche le telecamere censurano pietosamente. E' invece visibile un match
di bruttezza leggendaria, tra Smyczek e Duckworth. Sul Louis Armstrong va in
scena l’ennesima battaglia di Venus Williams, contro la cinese Jie
Zheng (JinJè rende più l’idea di fastidio sottopelle, anche nel nome). L’americana, malata
e in là con gli anni, non si risparmia e regala un’altra serata (nottata) densa
d’eroismo. Venere è la pallida controfigura di quella capace di dominare il
tennis anni fa, ma lotta punto su punto. Ci mette tutto quello che ha, qualche
colpo antico e l’orgoglio, immutato, di campionessa. Va sotto, sempre, contro
un’avversaria invasata, insostenibile. Una mosca tsè-tsè, capace di un tennis
ping-pong fastidiosissimo che non dà tempo e tregua all'americana. Corre, è ovunque, e rimanda dall’altra parte tutto,
in anticipo, a velocità doppia. Tra ghignetti e pugnetti. Uno (io, per la
precisione) arriva a sperare che nel pubblico ci sia un tiratore scelto che la
impallini (gli americani dovrebbero essere esperti in queste cose). Una
tortura, cinese appunto.
Venere ci prova, sempre sotto, a recuperare, trascinata dal pubblico. Nel vestitino sexy e tempestato di pseudo rose giganti, con toupet laterale stile «charleston» anni ’30, color viola. Recupera un set, riemerge a un passo dal doppio break di svantaggio nel terzo e anche quando sul 5-3 l’altra si trova a due punti dalla vittoria, fino ad un incredibile 5-5 dopo scambi cruenti. Altra pioggia e piccola pausa, con sullo sfondo il cielo gonfio di pioggia, di un bellissimo color viola. Venus prova l’ennesima rimonta anche nel tie-break, ma non le riesce. Si getta in avanti e si spegne tristemente su una volèe affossata goffamente.
Venere ci prova, sempre sotto, a recuperare, trascinata dal pubblico. Nel vestitino sexy e tempestato di pseudo rose giganti, con toupet laterale stile «charleston» anni ’30, color viola. Recupera un set, riemerge a un passo dal doppio break di svantaggio nel terzo e anche quando sul 5-3 l’altra si trova a due punti dalla vittoria, fino ad un incredibile 5-5 dopo scambi cruenti. Altra pioggia e piccola pausa, con sullo sfondo il cielo gonfio di pioggia, di un bellissimo color viola. Venus prova l’ennesima rimonta anche nel tie-break, ma non le riesce. Si getta in avanti e si spegne tristemente su una volèe affossata goffamente.
Si chiude in nottata in modo (immagino)
eroico la carriera di James Blake. Avanti due set, perde al tie-beak del quinto
contro il gigante croato Ivo Karlovic. Uno che, lui sì, la faccia da killer
spietato, ma buono, ce l’ha. Luc Besson l’avrebbe preferito anche a Jean Renò. Il mio
gatto Napoleone, al telefono, nel pomeriggio, mi aveva ammonito: «Guarda che quel Fognini lì, rischia di
perderci contro Ram. E in modo netto. L’americano gioca serve & volley e se l’italiano
rimane tre metri dietro la riga, fa la figura del pesce in barile». Cosa volete che vi dica, sarà rimasto tre metri dietro la riga come contro Del Bonis
ad Amburgo. Ram (nr 128), sul cemento, in uno slam, è altra roba: 6-1 6-2 6-2. Il gatto, per
consulti e scommesse, riceve dalla 13,00 alle 14,00.
Malisse 15*-40 servizio seppi 5-5 nel terzo, nada. Brekkato per il set il game successivo.
RispondiElimina2-2 nel quarto, brekka, bene ora tirerà dritto per l'epico quinto? brekkato il game dopo.
Finisce brekkato a zero per restare nel match.
Amarezza veramente.
Bogo-Paire han fatto l'unico partitone che ho visto finora nel maschile, ovviamente Paire ha servito per il match...
Faccio quota sotto pari per il ritiro entro l'anno di Venus, che dici?
Ciao Picasso!
Paolo
Per quanto si può capire da un livescore, sì, Malisse avrà avuto diverse possibilità. Più regolare (e sano) Seppi.
EliminaPaire non l'ho visto. Aveva almeno gli ottavi a portata di mano. Soffre di mal di schiena.
Ritiro Venus...non ho visto/letto sue dichiarazioni. Direi 1,33 a essere generosi. Ieri davvero si è trascinata di solo orgoglio, e per poco non batteva una invasata cinese da top 20. Tutto sta a vedere se si diverte/accontenta di essere una normale numero 50, col suo palmares. Quello conta. A me piacciono queste sfide di ex/quasi ex, animano i primi turni.
Ciao Paolo
Dispiace vedere l'ultima partita di Malisse, battuto dal regolarista falloso d'Alto Adige. Comunque il punteggio dell'ultima partita del belga è più che dignitoso contro una testa di serie. Un bel finale comunque
RispondiEliminaFogini, ohibò, che mai è successo? Diamine, ma secondo l'Istituto Luce non doveva essere inferiore solo a Nadal e Djokovic dopo aver vinto quei prestigiosissimi tornei su terra?
Mi sarebbe piaciuto molto vedere un incrocio tra Venus e Serena ai quarti. Come epilogo un ultimo scontro con Serena a New York sarebbe stato molto bello. Purtroppo l'orgoglio non è bastato.
Non è l'ultima partita in assoluto, perché Saverio smetterà dopo l'Australian Open. Certo non l'ha mollata via, come il fenomeno nostrano.
EliminaBeh, sì, Fognini parte sconfitto solo con Nadal e Djokovic ormai (cit. che rimarrà nella storia). E ogni tanto Ram Rajeev.
Venus, difficile si potesse arrampicare ai quarti. andata così, la mosca tsé-tsé (una da sf a NY) non ha lasciato niente.
eh,eh, avevi ragione, quando il cuore chiama, la racchetta va in soffitta e sarita va a casa, nel singolo. adesso vediamo se fanno pace per il doppio;-)
RispondiEliminama fognini che c´é venuto a fare negli stati uniti? in barca, in barca a portofino e bonalé
ciao
lucas
Splendida Flavia (che pure mai m'ha entusiasmato, ma al confronto...sembra Hana Mandlikova): 7 ace, 33 vincenti in poco più di un'ora. Piallata bellamente. Un risultato che ci sta tutto. Amore o non amore di "Cosette". Chissà quale scusa tirerà fuori oggi. forse il fastidioso volo di gabbiani provenienti dall'Hudson.
EliminaFognini, bah. Striscia Narducci a Genova, ora.
Ciao Lucas
Come ti scrivevo ieri Saritta mi sembrava scoppiata. E infatti oggi è caduta sotto i colpi di una grande Pennetta. Ma quello che colpisce è l'appannamento fisico e le spiegazioni sull'orlo di una crisi di nervi sanno molto di scuse da dare in pasto al pubblico. Un'annata a correre come una forsennata lascia il segno su un fisico non supportato da alcun talento innato. In piccolo è il paragone tra l'annata 2011 di Nole , iperbolica , e quelle seguenti buone ma più comprensibili come rendimento. ( il serbo ha comunque un talento sicuramente maggiore ). Penso che le cause del down della Errani siano da ricercare altrove. Comunque Flavia è una giocatrice dotata e di talento. Peccato per gli infortuni.
RispondiEliminaCiao
Amedeo
Chiaro che per tennisti simili, essere sempre al 1000x1000 è fondamentale. Sul veloce soprattutto. Dopo le figuracce estive le davo poche possibilità, ma visto il tabellone ridicolo (tra reduci di Lourdes e over 100), almeno i quarti erano d'obbligo.
EliminaAnche Ferrer arranca, ma partita dopo partita sta carburando.
Djokovic non ha più raggiunto i picchi mostruosi 2011 (era impossibile, rimanendo vivi), ma è comunque costante numero 1. Ha vinto uno slam, fatto finale in un altro. E questo è ancora in corso. Risultati comunque straordinari.
Brava Pennetta. Impeccabile. Non ricordo chi, durante Wimbledon si sorprendeva fosse tra le 100. Una che è stata #9, e ha vinto Gli Us Open Series (non nel 1971).
Ciao Amedeo
ricordo qualche mese fa quando avevi fatto notare a qualcuno che protestava come le quote di bet365 davano la Errani alla stessa quota della Pennetta nell'antepost vincente US Open, direi che ci avevano visto giusto i quotisti.
EliminaPaolo
Non solo Pennetta. Anche a una picchiatrice numero 100 (ma capace d'impazzire e trovare una settimana folle) normale venga dato più credito rispetto ad una top ten regolare ma che oltre a quello, sai al 1000% che non potrà tirarti dal cilindro nessuna sorpresa. Lo sa chi capisce di tennis, i book che non vogliono certo perdere soldi, ma è difficile da spiegare a chi ha le fette di bresaola sugli occhi.
EliminaCiao Paolo.