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domenica 6 dicembre 2009

La Spagna si prende la Coppa Davis



Non è che ci fossero molti dubbi sull'esito finale. Ma se si esclude l'ammirevole tentativo di Stepanek il venerdì, è stata una finale assai deludente. Vinti i due singolari, gli iberici si sono giocati il match point nel doppio, schierando una coppia poco affiatata, ma di livello e ben assortita: Anvedi come perde Nando Verdasco (alias coraggiosissimo impalmatore di serbiatte) e Feliciano Lopez, il fotomodello volleatore.
Dall'altra parte, il capitano ceco prova a tirare due totani morti dal cilindro: Radek Stepanek (alias temerario impalmatore di serbiatte-bis), gran protagonista sconfitto ieri, ottimo interprete degli schemi di doppio, ma attempagto e per giunta ciucco di fatica come un mulo tibetano, affiancato niente meno che da Thomas Berdych, che già in singolare si era dimostrato di una imbarazzante pochezza. Pretendere che il tacchino sparacchiante giochi un buon doppio, è come chiedere ad una vongola verace di recitare a memoria la Divina Commedia. Navratil, omaccione con antologica capigliatura da tamarro anni '80, deve averci pensato tutta la notte, ed alla fine, in quel testone abnorme ha concluso che Stepanek-Berdych fosse proprio un gran bel doppio. Ah, si. In fin dei conti, niente di così strano. C'è una logica di fondo. Si era illuso che sommando due giocatori di maggior livello individuale, si avessero più chance che con una coppia semi-sconoscita a livello individuale, ma competitiva nei vari tornei di doppio. Doveva solo scegliere il modo di perdere. Ha optato per il peggiore.
Bene inteso, vedo solo il terzo set. In campo è dominio totale degli iberici, che si completano a vicenda. Nando, in forma monumentale, tira gran saette a rimbalzo, e risposte martellanti. Feliciano si limita a timbrare il cartellino, servendo bene ed esibendo buone volèe, perchè è uno dei pochi a saperle giocare ancora. Dall'altra parte, qualcosa che sfiora la tragicommedia, nemmeno Fantozzi-Filini al torneo aziendale dell'ufficio sinistri ("Vadi ragoniere, vadi...", "No geometra, vadi lei!".). Stepanek, complice anche una faccia che aiuta, sembra un cadavere deambulante. Berdych approccia le volèe, come se dovesse ogni volta ammazzare un piccione con una scudisciata. Tremendo.
Vincono gli spagnoli in tre set, e portano a casa anche la coppia. Bene, bravi. Gioia, tripudio, vamos a go-go. Bene per Nadal, che chiude una stagione difficile, con un successo importante, benchè di squadra (anzi, squadrone). E non sto qui a dirvi la fregnaccia della coppa Davis più importante di uno slam, un campionato del mondo a squadre, etc...Che già ci pensano Galeazzi e l'ottimo Barazzutti, quello si, un doppio spumeggiante. La Rai infatti, rispolvera a sorpresa Bisteccone, al posto del povero insipiente Fabretti. Forse qualcuno si sarà accorto di quanto risultasse penoso per gli spettatori, ma anche per lui stesso. E Giampiero da il meglio di se stesso. Stanco e annoiato, ogni tanto grugnisce farfugliando frasi incomprensibili su toreri e plaza de toro. Poi all'improvviso piazza la zampata del campione, come gattone Mecir. Galeazzi, bene inteso, non è minimamente aggiornato. E' rimasto fieramente ancorato al torneo di Roma 93', ai vari Becker, Muster, Perez Roldan, Gaudenzi...Ma se ne sbatte e non lo nasconde. Ha il gran pregio di non prendersi troppo sul serio o dimostrarsi gran saccente, per poi prodursi in figuracce ignomignose. Per dire, sul finale, in non chalance, piazza la stoccata da iperbolico allegorista ridanciano. Stepanek gioca una demivolè, quasi scavandola dalla terra, e lui: "Questa qui è la famigerata volè alla pescatrice...". Per dire.

5 commenti:

  1. Alla fine ce l'hanno fatta a vincere^^

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  2. Ciao Marty, con quello squadrone dovevano impegnarsi molto per perdere. Poteva giocare anche Albert Costa con la panzetta. =)

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  3. ciao! Lo fai un articolo sull'Amelie? E' strano, non mi ha mai convinto del tutto ed è paradossale la mia impressione, ovvero una giocatrice di talento molto vulnerabile, con un atteggiamento mentale e un rispetto dell'altra giocatrice molto più femminile (a parte la camminata e la mascella) di tante altre starlette della Wta.
    A presto.
    Bruno

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  4. Ciao Bruno,
    su Amelie? Non lo so, l'ho sempre ammirata, ma non ha mai acceso la mia fantasia. E non solo per qella faccia da bi-ergastolana mite. A presto.

    Ciao Marty,
    vediamo, appena riesco a stare più di cinque minuti al pc. Visto che non c'è niente da raccontare, narrerò delle mie mirabolanti prestazioni sul campo. Lo stesso tocco di McEnroe, la volè dirompente di Rafter, la proverbiale grinta di Jimbo Connors, con spruzzate feline di Gattone Mecir. E i polmoni di Bob Marley. Ciao, alla prossima

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.