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lunedì 11 gennaio 2010

Stakanov Davydenko, sugli svogliati allenamenti di Federer e l'ostinazione di Nadal


Il circo ha appena riaperto i battenti, a mia insaputa. Nikolay Davidenko, riprende da dove aveva lasciato. Bardato da sessantacinquenne golfista in pensione, l'esangue pelato mette nuovamente in riga Federer e (con un pò più di fatica) Nadal. Nella stessa, strepitosa ed oscena forma smagliante del finale di scorsa stagione. Doha non è Melbourne, e un grand slam è quasi un altro sport, ma il russo con la perenne espressione di chi è prossimo al decesso naturale per vecchiaia, si candida al ruolo di outsider di lusso, per il prossimo Australian Open.
Roger Federer che lo aveva dominato senza pietà per dodici volte in fila, ora prende due scoppole, nel giro di un mese. Qualcosa vorrà pur dire, se proprio non ci si rassegna alla triste idea che il tiranno svizzero sia diventato meno forte dello stakanov russo nato in Ucraina. Ci sono le scemate motivazioni di un uomo, marito e padre di famiglia tranquillo e felice, atleta satollo di allori e trofei, e non più di primo pelo. Certo. Vicende che unite alla consapevolezza di non poter più reggere un'intera stagione al massimo, lo portano a queste svogliate comparsate in scendiletto di kashmir, meticolosamente studiate per presentarsi al top dove ha voglia e dove serve, l'Australian Open. Allenamento agonistico, che però di agonistico ha davvero poco. La sconfitta con Davydenko, inutile negarlo, gli ha evitato il poco gradito confronto con Nadal in finale. Affrontare il maiorchino in condizioni così precarie, avrebbe rischiato l'insorgere pericolose ricadute di quella sindrome, che lo stava conducendo sul sapiente lettino di uno strizzacervelli.
La dietrologia è uno sport assai comune, al quale non mi sottraggo. E a pensare male, non è che si faccia sempre peccato. Soprattutto se è lo stesso monarca svizzero a rendere evidente un complesso, che pareva superato. La decisione di non affrontare la Spagna in primavera, nel suo covo rovente in terra battuta, va in questa direzione, ed è in linea con le sue ultime scelte, dense di algida pavidità. Perchè cambiare superficie e palline, e rischiare una umana sconfitta ed un'altra macchiolina al suo ruolo di immacolato numero uno di ogni era glaciale? Campo, palline e continenti, si possono cambiare in 24 ore, solo per umiliare, con tanto di piglio monarchico, l'Italietta di Potito Starace a Genova. A tratti, il mio spirito di osservatore gaudente, si è eccitato nel vederlo vincere. Ma sono questi atteggiamenti, che non fanno amare appieno, un campione impareggiabile ed immenso tecnicamente. E sul quale, per carità, solo Gesù bambino, nella sua beata innocenza di putto, potrebbe mettere bocca. Scelte accuratamente disegnate a tavolino, come per un magnifico e bellissimo robot, senza anima. Il più forte di sempre, non ha paura di niente. Così mi insegnò qualche pazzo. Ma forse, io sono legato ad un tennis antico, e che non ha più ragion d'essere.
(Oltre che dietrologo, sono anche preventivo. E già mi vedo frotte di miliziani Federisti entrare nel blog chissà come. E armati di fiaccole, incendieranno tutto e tutti. "E chi è mai Ella, per criticare il nostro eroe RF the king? A morte il vil marrano!". Io, pusillanime, obietterò che mi piacciono il brocco svitato Petzschner e il codardo Gasquet. E loro, un pochino indignati e perplessi, capiranno tutto, andando a sfogarsi su tifo.net o tifo.com.).
Segnali di vita, invece dal pianeta Rafael Nadal. Qualche progresso, pur restando lontano dagli antichi ed inumani fasti. E costantemente battuto da avversari da top ten. Che abbia sgroppato come un mulo da soma tibetano anche la notte di capodanno, non era solo una boutade, ma somiglia parecchio alla realtà. Lui di certo, a bluffare o allenarsi in tornei ufficiali, non ce lo vedo. Perchè la fame non gli manca nemmeno con mezza gamba, e vorrebbe vincere anche il torneo condominiale di tresette e pinnacola. A Melbourne, partirà alla pari con gli altri, arriverà in fondo, ma vincere è un altro conto. Già in primavera, anche non a pieno regime, prevedo una resurrezione sulla terra europea. L'oracolo infallibile, vede nitidamente, una finale a Parigi tra lo spagnolo e Del Potro (occhio, io l'ho detta, segnate). A proposito dell'argentino, fitto mistero bulgaro sulle sue condizioni. Infortuni e fatiche supplementari con la leggiadra Yanina permettendo, in Australia sarà il favorito, quasi allo stesso livello del bizzoso monarca elvetico.
Andy Murray si è divertito nella Hopman Cup. Il 2010 sarà l'anno decisivo per capire se lo scozzese è solo un grande bluff sopravvalutato, o davvero grande tennista. Se i suoi limiti sono esclsivamente relativi ad autolesioniste scelte tecniche difensive o anche alle debolezze di un carattere da agonista scenico, le cui urla stridono grottesche, abbinate ad un'espressione assente da triglia dormiente.
Novak Djokovic sarà il solito top player (Gesù bambino, perdonami), coglitore di banani lasciati in terra dagli altri, a caccia di masters 1000 o financo slam, se gli altri decidono di sfinirsi a suon di racchettate sulle rotule. Continuando a strofinare la palla magica di Otelma, Novak può essere rimpiazzato nell'inutile e fastidioso ruolo, da Robin Soderling. Che almeno, rispetto a lui ha picchi di gioco più imprevedibili ed ingiocabili. E il resto? Roddick ha appena vinto un torneo di modesto livello tecnico, a Brisbane, contro il sempre verde e zompettante Stepanek. Malgrado i sorprendenti progressi di gioco, mi da l'idea di essersi giocato la fiche della vita, nella drammatica finale di Wimbledon dello scorso anno.
Attorno a questi, i soliti mestieranti fatui. Se Nando Verdasco vincerà uno slam, i Pink Floyd faranno una tournè mondiale con Ramazzotti come vocalist. Tsonga, boh. Monfils, se non si scarnifica troppo i muscoli in inutili evoluzioni, potrà essere pericolosissimo e avanzare ancora (Gesù bambino, perdonami ancora). Cilic, i mezzi per avvicinarsi ad uno slam li avrebbe pure, ma continua a non convincermi la sua indole da gibbone narcotizzato. Berdych potrebbe fare qualcosa, certo, deve fare qualcosa. Riritarsi. Oppure trasformarsi da brocco in gran tennista, se l'alga morta che gli hanno impiantato al posto del cervello, arrivasse a comprendere che nel tennis non valgono i fuori campo, come nel baseball.

6 commenti:

  1. Ciao Picasso!!Grazie per l'articolo profetico promesso!Non so se essere stupita dalle tue previsioni o sentirmi consolata perchè le idee che mi sono frullate in testa in questi giorni di inizio stagione...corrispondono molto alle tue, soprattutto per quanto riguarda i fab five. Dico stupita perchè caspita la pensiamo in maniera assai simile (oddio ora sembrerò lecchina o priva di idee autonome...) ma consolata perchè la cosa mi fa ovviamente piacere.Con me non potrai litigare ;p
    Procedo in ordine di classifica attuale:
    Federer: ti quoto praticamente parola per parola e forse la cosa è grave perchè ne sono tifosa adorante da sempre.Ovvio che è e rimarrà sempre lui e anche per quest'anno se non farà almeno semifinale agli slams non è il Re, però proprio perchè lo adoro trovo che non possa giocarmi seriamente 6 tornei all'anno.Per carità capisco tutti gli aspetti psicologici che hai sottolineato anche tu e da brava fanciulla sensibile forse li sopravvaluto anche: è sposato e papà direi felicemente, ha vinto qualunque cosa, non deve più dimostrare niente a nessuno, ha praticamente chiuso i conti con la storia, ma proprio per questo non dovrebbe costargli poi molto vincere un atp250...o come dici sempre giustamente tu, affontare la sua nemesi a viso aperto, alias Rafa Nadal.Sono questi aspetti che anche io trovo poco "terreni" a volte di questo ragazzo a non farmelo amare nella sua totalità, come scrivevo in un altro commento.Per lui insomma prevedo la solita grande stagione da semifinale certa a ogni grande appuntamento, ma non so quanti slams potrà incassare quest'anno, credo vincerà solo Wimbledon, Del Potro permettendo NY e se ne avrà voglia qualche master!
    Rafa Nadal: l'ho visto giocare in questi giorni e mi è sembrato a livelli simili a quelli dell'inizio dello scorso anno, con Davydenko dopo il surclassamento del primo set però l'ho visto nervoso, mi pare si agiti più facilmente rispetto al passato e di certo lui lo conosciamo, l'impegno massimo ce lo mette sempre.
    Se le ginocchia o altri legamenti reggono penso possa riavvicinarsi ai livelli passati, senza eguagliarli, ma uno slam quest'anno credo possa riacciuffarlo, se non l'AusOpen di certo Parigi.

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  2. Nole Djokovic: eheh cosa vogliamo dire di Pokovic (così ribattezzato da mio padre!) se non che se non si dà una mossa e non smette di usare la racchetta come fosse una clava racimolerà qualche master a fine anno, quando tutti saranno a pezzettini, come suo solito?Temo che rimarrà lì al suo 3-4 posto per inerzia, ma tant'è!
    Martinello Del Potro: (novello n.4 atp per un pelo, Murray tiè) ecco lui mi pare un'incognita...data la sua giovane età devo dire che per lui ho qualche timore...tu me lo dai vincitore molto papabile già a fine mese...io foooorse a settembre ma sono indecisa...sicuramente ha dimostrato di avere una tenuta mentale pazzesca e una maturità non comune per la sua giovane età, unita all'umiltà e alla semplicità, merce rara nell'ambientino della top10...ma a dispetto di ciò ho paura che la scorpacciata di successi del 2009 possa aver assopito l'ambizione che c'è in lui...e poi dico la verità, ho il timore che in questo momento abbia lasciato il cervello e qualcos'altro che non posso dire sulla spiaggia con la sirenetta (non mi pare fosse la Yanina che ho intravisto qualche mese fa ma sempre di fanciulla leggiadra e molto graziosa si tratta, ah beate gioventù e beltade) e ho la sensazione che tennisticamente parlando (è il caso di sottolinearlo mi sa) non si sia sforzato molto nell'ultimo periodo...Insomma per lui temo che la concentrazione almeno per questo inizio stagione non sia ottimale, ma spero proprio tanto di sbagliarmi e che quest'anno dia tante altre soddisfazioni, visto che il giovine ha mostrato forza mentale da vendere e tanto carattere. Non so se bisserà già un altro slam, bisogna dire che si sveglia puntualmente in estate sul cemento americano, ma almeno in una finale me lo vedo anche io ;)
    Andy Murray: non nascondo di non sopportarlo per niente, non credo che quest'anno vincerà granchè, seppur per 5 miseri punti è diventato n. 5 e fossi in lui mi guarderei le spalle, altro che rubare corona e scettro a Roger. Mi sbilancio dicendo che questo potrebbe essere il definitivo anno della consacrazione a più grande bluff della storia del tennis britannico, così gli inglesi imparano a ridursi a tifare uno scozzese pieno di sè e del suo ego, presuntuoso e viziato.Non parlo solo per antipatia personale ma anche dal punto di vista tecnico se non smette di giocare dalla prima fila delle tribune, visto che i mezzi per giocare in maniera varia e completa li ha pure, dubito possa fare molta strada.Credo che però a Wimbledon farà bene senza vincerlo ovviamente :p

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  3. Kolya Davydenko: la formichina si conferma in gran forma non c'è che dire...anche qui voglio sbilanciarmi, credo farà molto bene a Melbourne e rischia di vincere, o farà minimo semi, ma per il prosieguo d'anno sul lungo periodo non so se quel fisichino striminzito ne potrà qualcosa contro quegli energumeni con cui si ritrova a combattere.Temo che tra qualche mese lo sforzo si farà sentire eccome ma anche qui spero di sbagliarmi!
    A-Rod Roddick: è migliorato molto sotto il profilo tecnico, io invece non lo darei ancora per finito, credo che possa fare ancora bene sul cemento di casa, magari anche a NY, ma al di fuori di questa superficie non so cosa possa combinare...non penso abbia il coraggio di ripresentarsi in finale a Wimbledon contro Federer, piuttosto si farà battere in semi, magari proprio da Murray!
    Soderling: anche con lui voglio sbilanciarmi a costo di prendere una solenne cantonata e dico che prevedo ritorni a fare il salmone affumicato!Non so se abbia consapevolezza di come sia finito dov'è ora, temo il 2009 sia stato per lui l'anno eroico e nulla più...ma attendo sempre smentite dal diretto interessato, soggetto molto poco prevedibile!
    Perdasco: qui dovrebbe essere facile però dico...se la smettesse di farsela sotto nei momenti che contano potrebbe anche raccogliere qualcosa diamine...voglio dargli ancora quest'anno di fiducia ed essere buona e sperare che migliori!Ma temo la mia bontà sia sprecata e la fiducia mal riposta.
    Alì Tsonga: pare che le sue condizioni non siano al meglio (di già!), per lui non prevedo granchè di buono, temo dovrà lottare duramente per rimanere anche solo il n.10.
    Quanto ai giocolieri, dall'11 al 20 confesso non mi entusiasma proprio nessuno, scommetto su Monfils e Gonzo per sostituire eventualmente Soderling e Tsonga nei primi 10, e se la cosa succederà sarà più per demeriti di questi ultimi.Non vedo molte valide alternative, Cilic sarà pur giovane e forte ma mi pare fragile mentalmente e fisicamente, Barbarossa Del Potro è alto quanto lui, coetaneo suo e a vederli vicini è il doppio!Berdych per carità, con quell'espressione di chi sta per svenire da un momento all'altro, proprio no.
    Miei osservati speciali: Youzhny e Stakhovsky ;) tanto per rovinarmi i valori del sangue s'intende.
    A presto Picasso, grazie ancora, perdona la lungaggine del mio triplo commento!

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  4. Silvia,
    Ma guarda, con me poi litigare quando vuoi. Mi piace giocare con le parole. Basta che tu scriva, qualcosa di simile: "che peccato per Bolelli, uno col suo talento che perde con un giocatore mediocre come Petzschner, è sempre un delitto!". E lì mi scateno. =)
    Stai serena, che il tuo svizzero vincerà anche quest'anno. La mia idea è che Roger sia calato, ed i valori si siano livellati. Ma l'unico capace di stare al suo livello attuale - quello degli slam, mica quello di Doha o Bercy - è ancora solo Del Potro. E sono curioso di vedere se sarà capace di confermarsi.
    Poi, un gradino sotto ci sono gli altri, alla pari. Nadal, con le mille variabili relative alle ginocchia (normale sia inquieto, sembra si guardi attorno per vedere se ci sono le streghe sdentate), Murray, che giochicchia a sprazzi e spesso si uccide da solo (sugli inglesi e la loro idiozia di massa a Wimbledon, ne scrissi molto), Roddick non lo vedo più da slam (ma potrei sbagliarmi), Djokovic...beh, Djokovic quello è, mica può improvvisarsi da "regolarista falloso" in campione da un giorno all'altro.
    All'orizzonte vedo poco, forse solo Cilic. Su Soderling però non siamo in sintonia. Credo che abbia picchi tali, che in una partita può battere quasi tutti. E se acquista costanza, sarà una bella rogna per molti.
    Sulle scommesse, brava. Sarà l'anno dell'Ucraina. Oltre all'airone dei cieli grigi e radioattivi di Ucraina, Stakhovsky, che comincerà a svolazzare gaudente, segnati anche Dolgopolov jr. Bartezaghi me ne conta un gran bene. Ciao.

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  5. Ma io spero proprio che Del Potro batta ancora Federer

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  6. Dipende anche da come sta, la torre di Tandil. Comunqe li vedo come i due favoriti, con Nadal incognita, pronto ad inserirsi.

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.