Day
8 – Italia, terra di santi, poeti, navigatori, allenatori di
pallone ed esperti di leggi elettorali
Game,
Set & Petzchner speciale: tra gli uomini, sette su otto delle
prime teste di serie giungono ai quarti. Manca all'appello solo Del
Potro, ipotetico spauracchio di Rafa Nadal (e si sa, il nostro
smutanda anche la sfortuna nei sorteggi).
Confronto sempre interessante e
brioso quello tra Federer e Tsonga. Per quanto si possa capire da otto minuti di highlights
mangiando un sandwich al tonno (anche per me che sono 666 volte più
intelligente e intuitivo di Gesù Cristo – cit. il pazzo del mio paese –),
sembra un Roger Federer deluxe, tirato a lucido, smagliante,
nuovamente leggiadro come ballerina del Bolshoi in calzamaglia. Intendiamoci, Jo è tipologia di tennista che non lo
impensierisce troppo, carente in difesa e con un
punto debole a sinistra in cui chiuderlo impietosamente, asfissiandolo dal primo all'ultimo minuto. Appare uno di quei magnifici soliloqui indisturbati da «uomo solo al comando», che tanto eccitano le folle. Frizzi, lazzi e lampi di
classe finissima come il cioccolato Lindt. Fila via che è una
bellezza e anche nel suo sguardo si legge una malcelata
soddisfazione punitiva. Leggero e mortale. Deciso, in questa sua
seconda carriera, ad abbreviare gli scambi e proporre subito le sue
tante soluzioni attaccanti, evitando sfinimenti da corride iberico-serbe. Merito di una
condizione fisica buona, schiena in ordine e forse della nuova
racchetta. Il nuovo, e più umano ovale allargato, gli dà sicurezza
e si vedono meno inquietanti stecche.
Un
Federer show, che malgrado l'estasi mistica della commentatrice
(sembrava venirsene impunemente anche per come l'adorato Roggger
porgeva l'asciugamani al raccattapalle, valletto propizio: «Ah,
che grazia sublime!» temevo squillasse), non deve portare a facili
entusiasmi. Contro Murray, poi Nadal ed eventualmente Djokovic,
sarebbe altra musica e spartito probabilmente inguacchiato. Difficile
vedere un altro soliloquio d'estate contro combattenti capaci di
fargli sentire il fiato sul collo, il peso del loro agonismo e di una
difesa strenua. Vicende che spesso gli generano confusione e turbamento, ammaccando l'ego da infallibile. Stiamo a vedere. In ogni caso è un bene che ci sia, e in queste lucenti condizioni.
Nadal-Dimitrov.
Occasione per la consacrazione definitiva di Dimitrov. Crediamoci.
Vedo e prevedo: Spagnolo in quattro set.
Federer-Murray.
Vedi sopra. Murray non l'ho proprio visto e gli avversari battuti
fanno poco testo. Direi Federer in quattro set, per affetto.
Ferrer-Berdych.
Si salvi chi può. Più divertente guardare la corse virtuali dei levrieri. Per me vince il ceco.
Djokovic-Wawrinka.
Il nuovo Stan «The Man» o «'u tuost» ci proverà. Nessun dubbio.
Bombe di dritto e manrovescio come piovesse. Ma scardinare la «cosa»
serba è affare improbo. Dico Nole in quattro. Spero Stan in cinque.
Tra
le donne, dopo il tonfo Serena, altra grande sorpresa l'eliminazione
di Maria Sharapova per mano della gnoma killer Cibulkova (una che a
24 anni, pur restando sempre fuori dalle prime dieci, in carriera ha battuto
venti volte una top ten. Inutile fare paragoni con
nostrane top ten). Anche qui, complice un mezzo infortunio della
siberiana alla chiappa (flaccida, ho occhio clinico) sinistra.
Quarti femminili con più sorprese e infiltrate rispetto agli uomini,
ovviamente.
Ivanovic-Bouchard.
Festa nazionale degli onanisti militanti che ostentano pallore e
occhiaia da competizione. La picchiatrice acefala di Serbia contro la
nuova sensazione canadese. Per esperienza dovrebbe prevalere la
prima. Meno peggio la seconda.
Na
Li-Pennetta. Classe '82 al
potere. Speranza per Flavia (in gran spolvero), ma oggettivamente
favorita la cinese, in possesso di arsenale più pesante.
Cibulkova-Halep.
La rumena corre e tira in modo ordinato, poco appariscente, ma facile
di braccio. Di Cibulkova già detto. Dovrebbe essere confronto
equilibrato. Vedo tre set.
Azarenka-Radwanska. Si spera Radwanska (già accesi tredici ceri a Santa Agnese, esorcista del maligno). Ma la trucida camionista bieloriussa è oggettivamente favorita, e solo lei può perdere il torneo. O per squalifica (abuse of rutti&bestemmie). Cosa inguardabile.
Azarenka-Radwanska. Si spera Radwanska (già accesi tredici ceri a Santa Agnese, esorcista del maligno). Ma la trucida camionista bieloriussa è oggettivamente favorita, e solo lei può perdere il torneo. O per squalifica (abuse of rutti&bestemmie). Cosa inguardabile.
Un Roger delizioso, che sicuramente anche contro muray ci regalerà momenti di tennis entusiasmanti.Poi se vincerà tanto meglio,la giusta risposta ,comunque,a chi teorizzava un ritiro dal circuito.un saluto marco.
RispondiEliminaCosì messo è un gran bel Federer, e domani chi lo sa. Quanto al ritiro...credo fossero reazioni infantili o di chi è stato abituato a vederlo arrivare sempre (almeno) in semifinale negli slam. Ma quando si ritirerà davvero, gli stessi vorranno pagare di tasca propria perché giochi uno o due turni in uno slam. Ciao Marco
EliminaHo rivisto il Federer di anni fa. Lo so forse sono azzardato o accecato dal tifo, ma a me è sembrato così. Poi è chiaro...contro Murray sarà altra partita ma se si esprime come oggi e la schiena regge ci divertiremo ancora a lungo.
RispondiEliminaEnrico
Anni fa o no, non saprei. Però secondo me se sta bene con Tsonga difficilmente ha problemi. Con gli altri si complica spesso la vita. Ora Murray, Rafito che ha la bua. Finale possibile. Contro Wawrinka. Ciao Enrico
EliminaRoger in gran spolvero, ma temo che alla fine sarà il solito confronto tra zappatori Nadal-Djokovic
RispondiEliminaDonne, nutro la speranza di una gustosa vendetta per Li Na in finale con la camionista di Minsk
Può essere, Rafa però non sta bene. Potrebbe essere operato questa notte alle vesciche da un'equipe di medici rettiliani.
EliminaDonne. Solo Azarenka la può perdere. Se ci riesce, bene. Altrimenti è lo stesso.
"Spero Stan in cinque"... Profetico!
RispondiEliminaQuando se ne dicono dieci, gioco forza una la si prende. Era una speranza, alla fine ha portato bene.
RispondiEliminaMi dispiace per Pennetum nostrum. (Ho visto che c'era pure Fabio Fognini nel box a sostenerla.) Appariva un po' sfiattata dalla partita contro la Angie Kerber, il che è anche comprensibile. E contro Li Na non esistone le mezze misure.
RispondiEliminaE' appena terminato il cardiopalma Djoko vs. Stan. (Bello Wawrinka di mamma tua !)
Ciao Picasso, sono emozionata per Wawrinka. Alla terza volta ci è riuscito a batterlo in 5 set. Vedremo se reggerà contro Berdych. Io dico di sì, Berdych ha 4 set alle spalle contro Ferrer e, mentalmente, Stan mi sembra sia più forte.
Cordialmente
Anna Marie
Insomma, visto quasi tutto il match di Pennetta. Fare a sportellate con una che è più potente precisa e tutto di te, è un ovvio suicidio. Avrebbe dovuto fare altro, qualche variazione, o attacco. Prendedere tempo. Ma l'altra proprio non le ha dato tempo. Forse avrebbe vinto qualche gioco in più. ma 9 su 10 la vince Li.
EliminaBerdych stanco, non so. Ha speso più Wawrinka credo. Sarà incontro equilibrato.
Ciao Anna Marie