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domenica 6 aprile 2014

DAVISCUP 2014. SUICIDI, RIMONTE E VIDEOTAPES






Chiacchiere in libertà, mentre torno a casa, dopo la trasferta. Week end a Napoli per la Davis? No, fine settimana a base di ricci di mare a Polignano e pioggia come nemmeno ai tempi di Noè. Pur con inattese trame thrilling, l'Italia vola nella tana di «RogerStan» per la semifinale

Italia-Gran Bretagna. I britannici sbarcano nella ridente primavera napoletana aspettandosi mare, sole, pizza e mandolini stornellanti. Invece trovano un temporale da rimpiangere le piogge di novembre in Cornovaglia, tra corvi e avvoltoi, e Murray si prende una gastroenterite mangiando cozze crude nel ristorante «'a cozza pelosa da Gennaro Sciosciammocca». Lo scozzese ha però colpi e variazioni per cuocere Seppi come un ovetto alla coque anche con mezza gamba (ma voi credete pure ai Testimoni di Geova in tv: «Murray prevale solo atleticamente, sul maggior tennis del nostro». Ambulanza, Tso). Poi assieme a un doppista di mestiere come Hutchins ha vita facile contro la coppia italiana che gioca due (brutti) singolari dal fondo (eppure «i nostri sono più doppisti», eh. Ah, sì. Ah, beh. Eh, già. Emergenza. Altra ambulanza, a sirene spiegate).
Bravo Fognini a prendersi la squadra in spalla, con personalità, e far girare l'esito del confronto. Tutto sotto gli occhi di Flavia Pennetta, che ricambia il tifo di IW con gli stessi occhiali simpatici: «That's ammmore». Al microfono è un tripudio d'incontenibili erezioni in tricolori mutande lise: «Gioca come alla Playstation Fabbbio!». «Ma non ci sono colpi così alla playstation (cazzo)!» lo ammonisce, severo, l'altro.
Urge un tutorial per nonno Santino, ospite della casa dell'anziano e tramortito dalle pirotecniche puttanate della tv. Perché tra il «McBorg» Fognini che vale la top 5 (forse top 2, o top 0,5) capace d'insegnare tennis allo scappato di casa scozzese e l'ammissione «prima del match Fognini aveva l'1% di possibilità di vittoria», non ci capisce più nulla. Pensa che le infermiere gli abbiano cambiato le pillole. Delle due, una. Ma pure una e mezza o nessuna. Roba da rimpiangere Fabretti. 
Al netto di stronzate: Fognini è numero 13 Atp. Murray numero 8. Fognini sulla terra vale più della sua classifica. Murray meno, e in più viene da un prolungato periodo negativo e dissidi intestinali. Giusta la valutazione dei book che davano favorito il britannico, ma di una bava (tipo 1,60/2,30). Perché loro lo sanno: Fognini non è Borg, ma nemmeno Narducci. E' numero 13. Andy però si rivela impresentabile, quasi avesse dato tutto negli altri due giorni. Serve come Volandri, remissivo, storpio nei recuperi. Vittima d'impotenza fisico-fallico-tennistica, dopo il primo set nemmeno si lagna più. Invece di un match equilibrato, Fognini dilaga. Bravo l'italiano a giocare come deve e sa, solido e senza sbavature. Ma questo era il sarcofago di Murray.
Rimonta completata da Seppi che regola tale Ward (n°160 Atp). Tipo che se lo becca Vagnozzi al primo turno del Challenger di Caltanissetta, si direbbe sorteggio fortunato per il nostro (eco: «Ma aveva battuto Querrey!!!11!1!». Sì, ma quello si batte anche da solo, guardandosi allo specchio).

Svizzera-Khazakistan. Federer che per anni aveva snobbato la manifestazione per via di uno stalliere Stan incapace di viaggiare alla sua regale altezza, non credeva ai propri occhi vedendolo trionfare in Australia. Se lo coccolava: «Go Stanimal», «Allez Stan the man». Si mette in testa di poterla vincere in carrozza, questa insalatiera. Vuoi mettere nella stessa squadra il coronato Re dei Re assieme allo scudiero butterato, a cavallo dello slam appena vinto? Invece si rischia la tragedia fantozziana. Stan sembra reduce da un party stile «Animal House», gli mancano solo occhiali da sole e camicia hawaiana, mentre i mercenari dell'est giocano a briglia sciolta, senza nulla da perdere. Golubev trova in week-end di follia omicida in singolo e doppio. Personaggio folle, questo russo di Bra che i kazaki comprarono al mercato delle vacche. Caricandosi a barbera come Superciuk spara sassate terra aria da ogni lato e manda un incredulo Wawrinka al tappeto. Campanacci a lutto. Sotto 1-2, i padroni di casa rimettono le cose a posto grazie a un sussulto di lucidità di Wawrinka in rimonta sul mite «Kukuzza» Kukushkin e uno sciccoso Federer, chirurgico nel disinnescare il sassatore pazzo Golubev. Ma già trema al pensiero di Fognini top 0,5.

Francia-Germania. Nostalgia per quel che fu il «Dream team» circense di Crucconia (Haas, Kohli, Petz e Florian Mayer), ovviamente perdente: leggendaria squadra falcidiata da infortuni, dissidi interni e tumulazioni sportive. I tedeschi si presentano con giovani virgulti e mezze tacche (Kamke, Gojowczyk, Begemann, Struff) e per poco non sorprendono i galletti in versione polli masochisti, complice uno Tsonga calante e dissennate scelte di capitan Clement che lascia a casa Gasquet, in panchina Monfils e schiera in singolo e doppio Benneteau (manco fosse Sampras). Poi rimedia gettando dentro Monfils, e la spuntano.

Giappone-Rep. Ceca. Giapponesi senza Nishikori, cechi privi di Berdych. Facile successo dei bi-detentori, cui bastano il solito Stepanek e bombarolo Rosol. Nippo in disarmo, mancava che chiamassero Takao «Camel senza filtro» Suzuki, Naoto Date o Kimiko Date (eroica semifinalista, a 43 anni, in quel di Monterrey).





10 commenti:

  1. Fabretti le spara con maggior classe...ha più tocco.marvo.v

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    1. Ah, certo. Il Leconte delle telecronache.
      Però parlare di di 1% di chances di vittoria per uno che si considera top 5, contro uno scappato di casa scozzese, è meritevole però. Tocca ammetterlo.
      Ciao Marco V.

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  2. Murray nemmeno è sceso in campo oggi, ma Fognini è altro tennista rispetto a Seppia che non ha nessuna possibilità con lui. Fabio ha più soluzioni per metterlo in difficoltà e l'ha dimostrato. Con la Svizzera pronostico chiuso ma giocare senza niente da perdere è un vantaggio.

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    1. Seppi per me ha un gioco troppo prevedibile. Murray ci va a nozze, non ci perde nemmeno se è versione fantasma morto, come oggi. Fognini con la sua imprevedibilità (su terra) se la giocherebbe anche con Murray messo meglio, il fantasma lo batte facile.
      Svizzera-Italia, ora sarebbe 98%-2%. Ma abbiamo visto col Kazakistan. E da qui a settembre ne passa di acqua sotto i ponti.

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  3. Ho azzeccato i pronostici, o quasi ! Nota desolante: Stan, dopo le entusiastiche dichiarazioni alla stampa, come al solito, fa cilecca e il Rotschi interviene, come in sempre, in qualità di salvatore della patria.
    Ora il Belpaese che ha mandato a casa l'Inglaterra di Murray. Venite cari, venite, vi prepariamo un bel piattino (Stan permettendo). Sarà a Ginevra o a Berna. ('a cozza pelosa da Gennaro Sciosciammocca non ha succursali in queste città.)
    Ciao Picasso, erano buoni i ricci di mare ?
    Una felice settimana e un cordiale saluto
    Anna Marie

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    1. Il paradosso è quello: proprio quando sembrava che con un Wawrinka ormai top 5 dovesse essere tutto facile, Federer ha dovuto mettere una pezza. Ci sta che dopo l'affermazione di una vita, a 29 anni, uno si rilassi. Vedremo se Stan riuscirà a tornare ai livelli di Melbourne.
      Da qui a settembre possono cambiare molte cose (magari al posto di Seppi spunta un Bolelli versione Golubev - sine -). Sul veloce però...mah. Di buono è che partire sfavoriti potrebbe aiutare gli italiani.
      Ciao a te Anna Marie, a presto

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  4. Lodevole non salire sul carro del vincitore come stanno facendo tanti, ma fai le capriole pur di non ammettere il valore di Fabio. :-)
    Ormai sono mesi che esprime un tennis da primi dieci su ogni superficie.

    Siparietti simpatici come sempre e pur da tifoso anche a me la cronaca così faziosa ha dato fastidio...in specie nel doppio.

    Ho avuto il piacere di conoscere Golubev anni fa prima della vittoria ad Amburgo, un ragazzo simpaticissimo e con mezzi incredibili. Il suo dritto è un 'ira di Dio. Spero torni in alto.

    Andrea.

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    1. Più che carro mi sembra ancora una carriola, ma non mi interessa. Il valore di Fognini l'ho sempre ammesso. Da anni (forse dall'86) dico che l'unico italiano da cui potersi aspettare qualcosa. Poi mica lo nego: non credevo arrivasse al numero 13.
      Trovavo insopportabile atteggiarsi da McSafin (quand'era n° 80 e anche adesso), è un fatto personale. Ora è maturato, non si distrae più e avrà anche trovato stabilità sentimentale: evviva il veschivo.
      Il tifo nelle telecronache Davis ci sta eccome (Bisteccone era e rimane un mito). Sono insopportabili nel mistificare. Se dici che Murray batte Seppi solo perché corre, mentre il nostro ha più colpi...perdi ogni credibilità per 1200 anni. Coi colpi piatti e sempre uguali di Seppi, Murray ci scherzerà come il gatto col topo fino ai 65 anni.
      Golubev sì, in giornata è pazzesco. Delitto non stia nei 50.
      Ciao Andrea, alla prossima

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  5. A dar retta ai commentatori Fognini è il favorito per Roma e Roland Garros...:-)
    C'è da dire che, immutata l'insopportabile spocchia, sul campo è un giocatore più centrato e soprattutto attaccato ai singoli punti. Certamente scomodo da affrontare sul rosso, specie nella versione sabbie mobili - mota del fondo napoletano. Sul veloce in Svizzera sarà un'altra storia: ma le premesse per divertirsi ci sono, quest'anno.
    Murray dopo aver vinto da solo il doppio contro i nostri dando loro lezioni di volé e verticalizzazioni (si ricordasse ogni tanto di perfezionarle in singolare), contro Fognini era irriconoscibile: ma stava male?
    Saluti

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    1. Educanda non lo sarà mai. Da qualche mese è maturato, evita di uscire e rientrare dal match, dopo ogni teatrino. Resta il fatto che lo trovo eccessivo. Parlando tecnica pura (che tecnico, sono), Gulbis o Janowicz li vedo "talenti naturali" nelle sceneggiate. Lui è più costruito.
      Semifinale: Da qui a settembre potrebbe cambiare tutto. Considerando che uno dei due svizzeri, o entrambi, possono arrivare in fondo a New York, la settimana prima...
      Murray. Non so cos'ha detto dopo. Aveva problemi intestinali, ha giocato due buoni match ("Incredibileeee gioca le volée e fa s&v in doppio!!!1!!1!", che invece per loro si gioca spalmati ai teloni). Per servire e muoversi in quel modo, tirando i remi in barca dopo il primo set (manco si lagnava più) bene-bene non stava.
      Saluti a te

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.