"Lei tira sempre uguale, dovrò variare il gioco...". Con queste bellissime e battagliere parole, Flavia Pennetta si è presentata sul campo numero due di Melbourne, al cospetto dell'armadio belga Wickmayer, oggi in virginale e stridente completino bianco-rosa svolazzante.
Premesse da sottoscrivere, con entusiasmo. Sempre meglio che pregare e comprarsi un rosario elettronico (ebbene si, sono in commercio, per i più pigri). Peccato che a saper variare il gioco, nell'attuale circuito femminile, siano in tre (quattro, volendo fare i gradassi). E certe volte nemmeno basta. Se lo schema servizio e roncola fumante al primo colpo riesce, l'idea di variare rimane una idea. Bella, ma sempre idea, appunto. Chiedere all'anziana e piccina Kimiko Date, spazzata via in due set dall'orca kazaka Shvedova. Una che se gli entrano nelle righe tutte le mazzate tirate alla sperindio, diventa ingiocabile.
Tornando alle tristi sorti della nostra, il vero dramma, è che qualcosa si poteva anche fare. A saperlo fare, però. Perchè Yanina è stata fallosa, nervosa, incostante. C'era tutto lo spazio ed il tempo per progettare la tanto sbandierata tattica, così virtuosa a parole. La brindisina invece, gioca il suo solito tennis, ma condito da troppa tensione, errori gratuiti e doppi falli che piovevano come grandine. Nessuna possibilità di arginare il brutale tornado belga, che pure oggi viaggiava a folate intermittenti. Nel marasma di vicendevoli orrori, alla belga basta piazzare due randelli vincenti di rovescio nel tiebreak, per vincere il primo set. Nel secondo, Flavia Pennetta esce dal campo, esponendosi all'impietoso massacro.
Ora, a fermare la rudimentale belga, ci proverà Sara Errani, fresca di vittoria con la Makarova. Al terzo turno ancha Roberta Vinci, che si guadagna la Kirilenko, e testerà se davvero la russa velina da passerella, stia addirittura imparando a giocare a tennis. A proposito di tennis italiano al femminile, mezza impresa di Tathiana Garbin, che sconfiggendo la russa Vesnina, completa il sei su sei delle nostre. In controtendenza allo zero su cinque degli eunuchi al maschile.
Tabellone femminile che avanza, senza soprese. In scioltezza, Kuznetsova, Safina, Wozniacki e Clijsters. Orrore vero Maria Josè Martinez Sanchez, che crolla in tre set contro una cinese. Non chiedetemi chi possa mai essere. Prendetene una a caso, ma sarà scarsa senz'altro. Che dire, ennesimo suicidio della farfalletta iberica. Nella sezione occupata ed intasata dal triunvirato belga, match più importante di giornata, Henin-Dementieva. L'ex regina, a dispetto di un anno e mezzo di latitanza dai campi, non ha certo dimenticato di esser campionessa. Meravigliosa, variopinta e dalla mano fatata. Dementieva, invece, non può certo scordarsi da un giorno all'altro, di essere gran perdente di valore. Una che gioca bene, in fondo ci arriva sempre, ma sul più bello, la gelida manina smunta, le trema vigliaccamente. Come improvvisamente vampirizzata e ridotta ad esangue morta vivente. Risultato, due set tiratissimi, e vittoria per la divina Justine. Perchè campionesse vincenti, si è soprattutto nella testa.
Capitolo uomini. Rafael Radal si sgranchisce rifrullando palline ed il malcapitato slovacco Lacko. Murray passeggia su Giquel (quello che aveva lasciato le bucce di patata al talentuosissimo Bolelli, il piccolo Federer italiano, per intenderci). Avanti pure Roddick, Gonzalez sul turco Ilhan (eh si, turco-turco. I turchi hanno portato un esponente al secondo turno) e Isner, vittorioso sull'irlandese Sorensen. Ebbene si, persino l'Irlanda ne aveva uno al secondo turno. Mentre i nostri stanno già cogliendo le cicorie selvatiche, per campi.
Match che si è rivelato più intertessante di giornata, Del Potro-Blake. E che ovviamente è sfuggito al mio occhio sapiente. Sebbene in leggero declino, l'americano col deretano spropositato ed il fisico a pera, stile Homer Simpson colorato, gioca un gran bel tennis, piatto, pieno, vario. Divertente. E quasi mai vincente. Una carriera, quella di James, costellata da bellissimi match, e vittorie quasi zero. Una interminabile saga di confronti giocati punto a punto coi più forti, e puntualmente persi al fotofinish. Del Potro ne viene a capo solo 10-8 al quinto. Difficile giudicare avendo visto solo qualche higlights. Non ci riuscirebbe nemmeno Clerici, che pure di tennis ne sa. Ad occhio e croce, azzardo in sicurezza: La torre di Tandil, conferma che i problemi al braccio non sono una finzione di scena, ribadisce però gran cuore nel lottare e stringere i denti, per oltre quattro ore. Le cronache francesi (quelle italiane le schivo per decenza), narrano di un argentino semovente, che quasi si trascinava per il campo. Oltre ad un suo ace di seconda, ad annullare un break decisivo nel quinto set. Che Giovan Martino il campanaro abbia carattere da vendere, si sapeva. Ma contro uno che le partite le sa anche portare a casa, forse sarebbe stata faccenda diversa. Ennesima conferma anche per Blake, piacevolissimo perdente fine a se stesso.
Premesse da sottoscrivere, con entusiasmo. Sempre meglio che pregare e comprarsi un rosario elettronico (ebbene si, sono in commercio, per i più pigri). Peccato che a saper variare il gioco, nell'attuale circuito femminile, siano in tre (quattro, volendo fare i gradassi). E certe volte nemmeno basta. Se lo schema servizio e roncola fumante al primo colpo riesce, l'idea di variare rimane una idea. Bella, ma sempre idea, appunto. Chiedere all'anziana e piccina Kimiko Date, spazzata via in due set dall'orca kazaka Shvedova. Una che se gli entrano nelle righe tutte le mazzate tirate alla sperindio, diventa ingiocabile.
Tornando alle tristi sorti della nostra, il vero dramma, è che qualcosa si poteva anche fare. A saperlo fare, però. Perchè Yanina è stata fallosa, nervosa, incostante. C'era tutto lo spazio ed il tempo per progettare la tanto sbandierata tattica, così virtuosa a parole. La brindisina invece, gioca il suo solito tennis, ma condito da troppa tensione, errori gratuiti e doppi falli che piovevano come grandine. Nessuna possibilità di arginare il brutale tornado belga, che pure oggi viaggiava a folate intermittenti. Nel marasma di vicendevoli orrori, alla belga basta piazzare due randelli vincenti di rovescio nel tiebreak, per vincere il primo set. Nel secondo, Flavia Pennetta esce dal campo, esponendosi all'impietoso massacro.
Ora, a fermare la rudimentale belga, ci proverà Sara Errani, fresca di vittoria con la Makarova. Al terzo turno ancha Roberta Vinci, che si guadagna la Kirilenko, e testerà se davvero la russa velina da passerella, stia addirittura imparando a giocare a tennis. A proposito di tennis italiano al femminile, mezza impresa di Tathiana Garbin, che sconfiggendo la russa Vesnina, completa il sei su sei delle nostre. In controtendenza allo zero su cinque degli eunuchi al maschile.
Tabellone femminile che avanza, senza soprese. In scioltezza, Kuznetsova, Safina, Wozniacki e Clijsters. Orrore vero Maria Josè Martinez Sanchez, che crolla in tre set contro una cinese. Non chiedetemi chi possa mai essere. Prendetene una a caso, ma sarà scarsa senz'altro. Che dire, ennesimo suicidio della farfalletta iberica. Nella sezione occupata ed intasata dal triunvirato belga, match più importante di giornata, Henin-Dementieva. L'ex regina, a dispetto di un anno e mezzo di latitanza dai campi, non ha certo dimenticato di esser campionessa. Meravigliosa, variopinta e dalla mano fatata. Dementieva, invece, non può certo scordarsi da un giorno all'altro, di essere gran perdente di valore. Una che gioca bene, in fondo ci arriva sempre, ma sul più bello, la gelida manina smunta, le trema vigliaccamente. Come improvvisamente vampirizzata e ridotta ad esangue morta vivente. Risultato, due set tiratissimi, e vittoria per la divina Justine. Perchè campionesse vincenti, si è soprattutto nella testa.
Capitolo uomini. Rafael Radal si sgranchisce rifrullando palline ed il malcapitato slovacco Lacko. Murray passeggia su Giquel (quello che aveva lasciato le bucce di patata al talentuosissimo Bolelli, il piccolo Federer italiano, per intenderci). Avanti pure Roddick, Gonzalez sul turco Ilhan (eh si, turco-turco. I turchi hanno portato un esponente al secondo turno) e Isner, vittorioso sull'irlandese Sorensen. Ebbene si, persino l'Irlanda ne aveva uno al secondo turno. Mentre i nostri stanno già cogliendo le cicorie selvatiche, per campi.
Match che si è rivelato più intertessante di giornata, Del Potro-Blake. E che ovviamente è sfuggito al mio occhio sapiente. Sebbene in leggero declino, l'americano col deretano spropositato ed il fisico a pera, stile Homer Simpson colorato, gioca un gran bel tennis, piatto, pieno, vario. Divertente. E quasi mai vincente. Una carriera, quella di James, costellata da bellissimi match, e vittorie quasi zero. Una interminabile saga di confronti giocati punto a punto coi più forti, e puntualmente persi al fotofinish. Del Potro ne viene a capo solo 10-8 al quinto. Difficile giudicare avendo visto solo qualche higlights. Non ci riuscirebbe nemmeno Clerici, che pure di tennis ne sa. Ad occhio e croce, azzardo in sicurezza: La torre di Tandil, conferma che i problemi al braccio non sono una finzione di scena, ribadisce però gran cuore nel lottare e stringere i denti, per oltre quattro ore. Le cronache francesi (quelle italiane le schivo per decenza), narrano di un argentino semovente, che quasi si trascinava per il campo. Oltre ad un suo ace di seconda, ad annullare un break decisivo nel quinto set. Che Giovan Martino il campanaro abbia carattere da vendere, si sapeva. Ma contro uno che le partite le sa anche portare a casa, forse sarebbe stata faccenda diversa. Ennesima conferma anche per Blake, piacevolissimo perdente fine a se stesso.
Ciao Picasso!
RispondiEliminaAhi Flavia, povera non è sopravvissuta al frontale :( era prevedibile in parte, però se dici che la Wickmayer ha pure giocato male a sprazzi, è davvero un peccato.
Dunque io assistetti facendo zapping da un campo all'altro a Henin-Dementieva e Del Potro-Blake!!
Che musica per gli occhi rivedere Justine, ci voleva proprio che sollievo. La Dementieva come al solito ha molto da recriminare, se la fa sotto sempre puntualmente quando è ora di dare la zampata finale... posso dire che è la versione in gonnella di Verdasco?Ho paura di offenderla perchè sinceramente tra i due meglio lei però...
Del Potro l'ho "ammirato" dal 4 set, sinceramente non pensavo che James fianchi a botticella Blake potesse dargli filo da torcere in questa maniera assurda, certo è un ex top palyer per carità...Hai letto bene comunque, io Del Potro cuor di leone più che dolorante al polso, che sia mai non metto più in dubbio che gli faccia male davvero specie dopo 5 set, mi è parso lento e anche affaticato, come se in vacanza non ci fosse stato, e dubito abbia passato dicembre ad allenarsi come un mulo, al contrario conferma il mio sospetto che non si sia preparato a sufficienza!E come dici tu, avesse avuto un altro avversario meno sprecone altro che 10-8 al quinto da schiattare dopo un po'!!!E lui stesso un paio di match points se li è mangiati alla grande... pare le amnesie siano contagiose!
A proposito di amnesie, di Roger non mi lamento dai... è che ci ha viziati troppo in questi anni ;)
Poi insomma non è per giustificare il mio favoritissimo e il mio giovane aitante pupillo, ma non mi pare abbiano avuto la strada asfaltata come gli altri top diciamo 7 finora, che hanno avuto a che fare con semisconosciuti personaggi che non si sa bene dove siano in classifica. No perchè già i presunti superesperti su altri siti mi danno Federer penosamente prossimo alla pensione, il peggior match della carriera ecc, e Del Potro è diventato improvvisamente un bombarolo incapace... sempre quelli che volevano Nadal defunto a dicembre senza appello e Juan Martin prossimo a diventare minimo minimo numero 2 a febbraio.
Pooooi siccome sono sia curiosa che masochista mi sono sorbita 5 set di Cilic-Tomic, volevo valutare questo giovanotto 17enne che i soliti esperti giurano sia il nuovo Hewitt (ah che culo).
A un certo punto era tutto così esaltante che mi sono abbioccata e solo la torcida australiana mi disturbava, quindi in certi momenti seguivo in catalessi.
Cilic niente da fare non mi piace, ha dei vuoti mentali imbarazzanti, mi fa anche lui tenerezza, le occhiate disperate verso il suo angolo mi mettevano l'angoscia, però diamine che drittacci ragazzo mio...Inoltre non mi piace proprio il suo stile, le sue movenze sembrano meccaniche, a scatti, mi disturbano, e trovo il suo servizio proprio brutto, ma come si piega, un giorno si spacca la schiena a servire in quella maniera lì!
Tomic per i suoi 17 annini è certamente assai notevole, ha già un buon tocco e mi pare sufficientemente stabile mentalmente, fisicamente crescerà per forza, insomma i margini di miglioramento lasciano ben sperare. Non mi ispira troppo a livello personale, la sua faccia non mi fa troppa simpatia e non manca la mamma capo ultras irriducibili curva sud, ho detto tutto.
Domani non vedrò un tubo perchè andrò a bighellonare tutta la mattina, miraccomando Picasso conto solo sulle tue cronache!
Me lo passi il manuale di °___° Nole e cavallona Jankovic? Titolo? :PPP
A domani ciao ciao!!!
Silvia,
RispondiEliminaDementieva come Verdasco, vero solo in parte. L'una, prima di perdere, arriva a livelli sempre altissimi, l'altro ha fatto solo una semifinale. Il nostro "anvedi come perde Nando" poi, è un grande e scenico agonista. Quasi un torello da combattimento finto. Perde con inutile, virtuosismo, diciamo. Dementieva invece, gioca e pare morta da qualche giorno.
Cilic non è un bellissimo vedere. Meno peggio di altri, comunque. Tomic il nuovo Hewitt? Ah beh, il nuovo che avanza.
P.s. il manuale si intitola "la tracotanza incosciente del nulla". Ciao. =)