Garanzia Pennetta, Schiavone si risveglia in tempo, Alona Bondarenko Dott. Jekyll e Mrs Hyde. "Sagra delle porchetta" Rai tv.Pennetta: 7,5. La brindisina di Spagna viene fuori d'esperienza. Riconduce a miti consigli la più giovane e trucida delle sorellone d'Ucraina, Kateryna. Doma alla distanza la più esperta e completa Alona. Brava soprattutto ad arginare le sfuriate scalpitanti dell'isterica avversaria, con calma e sagacia tattica. Ha oramai raggiunto una grande maturità tecnica e tattica. Contro avversarie meno quotate, si può puntare su di lei ad occhi chiusi. Perché raramente è soggetta ad amnesie e distrazioni.Francesca Schiavone: 6. Disarmante prestazione all'esordio, vittima impotente di Alona Bondarenko. Vuota e fallosa, lontana parente della lottatrice ammirata in altre occasioni. Proprio non riesce ad iniziare il suo match. La trentenne "leonessa" rischia di complicare un confronto che sulla carta si preannunciava abbastanza agevole. Si risveglia dopo un altro set da "signorina dormicchia", gentilmente donato a Kateryna. Si scioglie ed inizia il suo variopinto spettacolo da mangusta velenosa. E l'altra, senza più punti di riferimento fissi ed agevoli per esplodere le sue clavate, va in crisi.Alona Bondarenko: 6-. Calma, rilassata e quasi con un risolino stampigliato in faccia, nel vittorioso match con Francesca Schiavone. Ordinata, geometrica ed aggressiva senza strafare. Sembra quasi un'altra giocatrice, rispetto al solito. Si trasforma in orrida Mrs. Hyde appena le cose si mettono male, contro una Pennetta paziente e matura. Ed eccola assumere la tipica espressione da accigliato generale della Gestapo con l'esaurimento nervoso. Strepita, urla, sbraita, sbatte la racchetta con livore. Si scompone goffamente, perdendo i colpi ed ovviamente il match.Kateryna Bondarenko: 4,5. Massiccia e rudimentale. Più dirompente e dissennata della sorella. E si che ce ne vuole. Avvezza al randello tirato ad occhi chiusi, sempre e comunque. Disinnescata con relativa facilità da Flavia Pennetta nel match d'esordio. Per un set sembra poter approfittare di un'altra giornata di disgrazia suicida di Francesca Schiavone. Poi la nostra rinsavisce, e l'imponente ucraina dalle gote paffute va in cortocircuito neurocerebrale. Perché non è che l'abbiano programmata per saper fare più cose.Barazzutti:7. Scordate il tranquillo e serafico sguardo a scrutare orizzonti benevoli, di altri incontri tranquillamente gestiti dalle nostre. Ma anche il greve atteggiamento di scorata impotenza, esibita nei match di Davis maschile. Tosato a nuovo, pimpante e deciso, prova a scuotere Francesca Schiavone dai suoi torpori. Sostiene con preziosi consigli Flavia Pennetta, nelle delicate fasi del suo match con Alona. Purtroppo per lui, gli toccherà ancora interpretare il ruolo di badante avvilita, alle prese con l'espressione da patella agonizzante sullo scoglio, tipica di un Seppi e co.. Coraggio.Vlodymym Bogdanov. 6. Serafico e pacioso omaccione simile ad un bisonte di un quintale e mezzo. Si limita a calmare le sue bizzose "cucciole" furenti, a farle ragionare un minimo. In particolare Alona, quando perde il lume della ragione alla fine del primo set contro Flavia Pennetta. E quella non gli dona nemmeno uno sguardo sprezzante, preferendo inveire scomposta contro qualcuno dietro la panchina. Azzardo, l'adorata sorellina.Fabretti (primocomico/prima voce raitivvì): s.v. Pronti, via. Credendo che a seguire il match siano frotte di appassionati della settimana ciclistica valsugana, ci tiene ad erudire il popolo bue sulle regole basilari di quel misterioso (per la raitivvì) sport chiamato tennis. "Non tutti sanno come noi, il significato di 'over rule'...", sottolinea con una punta d'orgoglio. Magari non saprà chi diavolo è Del Potro, ma ben conosce la musica italiana da balera anni '70, sparata ai cambi campo ("eh ma questa è dei Ricchi e poveri...mi sembra una verione rivisitata però..."). Infastiditi da simile petulante ronzio da improvvisati commentatori della domenica: ("senti che schiocchi, eh?"..."giusta dal punto di vista schematico, la palla di Flavia"), si è indotti ad abbandonare il sonoro e seguire col rilassante sottofondo dell' "adagietto in fa minore" di Mahler. E intanto Gian Giacomo Bartezaghi, professione fruttarolo, continua ad inviare cv a saxa rubra. Si accontenterebbe del minimo salariale.Rita Grande (commento tecnico): 7. Avendo giocato, ed anche a buoni livelli, non le manca la competenza. Misurata e mai fuori dalle righe. Si arma di gran pazienza e prova ad arginare le raggelanti evoluzioni del suo partner. Mezzo punto in più per l'impegno supplementare richiestole. Ma si nota lontano un miglio, che a volte vorrebbe scomparire o trovarsi altrove. Chessò, magari in Buthan nordorientale.
pubblicato da Tennis.it
Ciao Picasso, grazie del tuo resoconto di Fed Cup, purtroppo non ho avuto tempo di vedere nulla...nè di sentire con mie proprie orecchie le mirabolanti evoluzioni del famigerato Fabretti, le testimonianze direi che mi bastano e avanzano aiuto!!
RispondiEliminaAh, peccato per il tuo pittore preferito, mannaggia, ha guadagnato 13 posizioni però, alla conquista del ranking ;)
Occhio al torneo di Rotterdam, ci sono due dei nostri favoriti + i bellissimi a vedersi Djoko poco ma Djoko e Nosferatu, e non traliasciamo Soderling redivivo!!
Complimenti alla redazione di tennis.it per la scelta delle foto di Verdasco... tanta robba come si suol dire!
A presto ciao!
Ciao Silvia,
RispondiEliminasi, che gran peccato per il pittore. Quando capiterà più. Se ti riesce, cerca qualche spezzone della semifinale. Il pittore ha eseguito un controsmash memorabile, con annessa ovazione di dieci minìuti del pubblico -va beh, un pò meno-. Poi ha affrontato il match con lo stesso ardore di una coglitrice di violette. Preso a sgozzare orride palline, da imbianchino con la gotta. Tutto il repertorio, insomma. Tremendo. Per non parlare dei surreali movimenti dei colpi mimati nell'aere, con quella faccia ritorta, da squilibrato vero. Mai visto uno così assente a se stesso. Dico sul serio.
Ah, bel torneo Rotterdam. Ci sono tutti quelli abituati a vincere quando non ci sono gli altri.
Ciao, a presto.
Bè Fabretti dà sempre soddisfazione,a volte guardo la fed cup solo per sentire le sue perle e per poi leggere i tuoi commenti.Comunque ti è sfuggita la migliore:dopo aver raccontato del contrattempo dei bagagli della schiavone smarriti all'aeroporto, e del conseguente prestito di una racchetta da parte della pennetta per gli allenamenti, come ti esordisce il nostro fabretti? "eh infatti quella non è la sua racchetta!" con intanto un bel primo piano sulla schiavone che provava la tensiomne delle corde sulla sua babolat gialla....e ancora dovevano iniziare il riscaldamento
RispondiEliminaCiao Marco,
RispondiEliminain effetti quella perla m'era sfuggita. A me fa una gra tenerezza la povera Rita Grande. Ogni volta che lui maramaldeggia, ergendosi a gran intenditore rispetto al popolino che guarda, lei lo gela garbatamente: "E ma credo gli spettatori ne sappiano più di noi...". =)
la competenza di fabretti nelle sue telecronache è l'equivalente delle capacità tennistiche dei nostri tennisti.purtroppo.
RispondiEliminaIn effetti, stessa protervia insipiente. Risposta indiretta, nell'ultimo post pubblicato. =)
RispondiElimina