Day 4 – Dal vostro
inviato che, nudo bruco sgargarozza sciampagna assieme a Rafito ed alla Merkel
Col
cuore gonfio, e l’animo eiaculante becero patriottismo d’accatto per le europee
vicende pedatorie, rischia di sfuggirmi forse una delle più grandi sorprese
tennistiche degli ultimi anni. Ultimo match di giornata sul centrale, il
secondo turno di Rafa Nadal. Incontro tranquillo, all’apparenza, per il
maiorchino due volte campione sui prati di Wimbledon, contro Lukas Rosol. Un
ragazzone ceco dalla faccia simpatica, di quasi ventisette anni, appena numero
cento delle classifiche e che in cinque partecipazioni a championships, mai era
riuscito a vincere un incontro. Nelle qualificazioni. Lukas è un bucaniere
d’assalto che dopo una rispettabilissima carriera passata a vangare minelle nei
chellenger, solo col bell’exploit dello scorso anno a Parigi ha iniziato a
frequentare il circuito dei grandi. Con alterne fortune. I più attenti
ricorderanno l’inquietante 6-0 6-0 6-2 subito quest’anno a Melbourne. Da chi? Da
chi? Djokovic? Federer? Mandrake? No, Petzschner. Per dire. Tutto tranquillo,
tutto sotto controllo allora, per l’ex numero uno. L’avversario grazie ad un
servizio devastante, tiene invece clamorosamente botta. Ma quando Nadal riesce
a vincere l’interminabile tie-break del primo set, sembra che il trampoliere
ceco con la faccia da bambinone gigante debba ammainare bandiera bianca. Lo
impone la regola del più forte, capitolo due versetto quattro del manuale di
psicologia tennistica applicata al giardinaggio.
Rassegnati all’inevitabile, ci si concentra sulle mirabilie pallonare di una
arrogante faccetta nera che sta facendo impazzire di gioia un popolo intero,
riuscendo nel miracolo di fargli dimenticare la sua indole storicamente
razzista. Prandelli è riuscito nel resto del miracolo, assemblando una squadra
che gira a meraviglia. Solido telaio, una spruzzata di campioni e due sublimi e
genialoidi cavalli pazzi in avanti, lasciati all’anarcoide pascolo, a far
vincere le partite. Perché viva Iddio, il genio ancora conta qualcosa. Due
gemme del nuovo Mario nazionale, nero della povera Italia sull’orlo del default
che sodomizza e fa piangere la ricca e produttiva Germania favorita. S’immaginano
dolci scenari, con Angelona Merkerl, sempre più incrocio tra un frigorifero
zoppas ed un cinghiale selvatico, che vaga ignuda ed ubriaca come una bestia
per le vie di Varsavia, tra rutti, canzonacce popolari bavaresi ed inni allo
spread.
Incredibile a dirsi però, sul centrale di Wimbledon Rosol non molla,
anzi, continua la sua opera folle. Pesta sodo senza sosta. Vola immediatamente
avanti di un break nel secondo. E ancora tramontane di servizi terrificanti,
dritti mostruosi. Piovono vincenti come razzi fuoriusciti da un bazooka.
Comodini, sedie e lavatrici che volano e si schiantano, con virulenza malata,
lasciando il maiorchino nella canonica posizione ingobbita del recupero
abbozzato. Impressionante questo Rosol,
in una giornata di rara ispirazione violenta. Pare abbia una precisa missione
omicidiaria, parente di quella svedese del 2009. Lo vedo volare avanti due
set ad uno, sempre più esaltato e con personalità inattesa. Sassata mostruosa,
pugnetto e minacciosa occhiata di sfida. Sembra incredibile come per tanti anni
sia rimasto nascosto, o fin troppo evidente che si tratti di una prestazione diretta
in prima persona da divinità sicarie. Reggerà alla pressione? O rischierà anche
lui di liquefarsi sul traguardo? Il quarto set decreta il ritorno di Nadal, col
ceco che abbassa un ritmo fino ad allora imbarazzante, tambureggiante e folle.
Lo spagnolo vince il secondo set 6-2, in simbiosi con le tenebre che calano. Sul
centrale si chiude il tetto, e mentre si accendono le luci, l’improvvisato eroe di Cechia
riposa in vista del quinto set. Spagnolo contrariato, ma queste sono le regole di Wimbledon.
La ripresa
è quel completamento dell’opera che non ti attendi. Rosol riprende a menare le
violentissime danze, manco si fosse convinto d’essere la versione più estrema
del Marat d’annata. Prende un break di vantaggio, e quando lo recupera più, lo
spagnolo. Nadal arranca, non vede biglia, servizi, dritti, bimani manrovesci,
piovono da ogni lato. Pare un inerme polipo sbattuto su uno scoglio, e non può
che arrendersi. Solo applausi per questo ceco, che ha trovato forse l’irripetibile
giornata della vita, dando spettacolo sul centrale dell’All England club.
L’incredibile e pazzesca bomba di fine
giornata, un po’ oscura le altre novità di giornata. Ma che aprono spiragli
nuovi a possibili finalisti dell’assurdo. Sì, certo. Vedi Benoit Paire, ormai nuovo favorito (sulla luna, almeno) della parte
bassa, che trova una giornata quasi perfetta e stende Dolgopolov. Più lui di
Ferrer che impallina De Schepper o Murray col solito tennis ciancicato che
soffre Karlovic. Xavier Malisse regala invece gioie candide di mezzogiorno,
regolando Gilles Simon in tre set. Sembra addirittura leggero il belga panciuto,
con lo shignon e la musica che fuoriesce dalle corde. Paziente e letale. Simon
è il solito, dormiente “pallettarista”. Furbo come una faina. Soporifero come
sei dosi massicce di sonnifero per tori in calore. Uno a cui, se Murray viene
definito “pallettaro”, dovrebbero togliere il patentino di tennista. Ma Xavier
è in una giornata da delizia tennistica totale, a tutto tondo. Sciabolate ora
morbide, ore secche. Spennella in lungo e in largo il campo senza abboccare all’orrore
del transalpino trasparente come una bottiglia di acqua Bertier sgasata. E’ completa
ispirazione belga. Come non avveniva da dieci anni, forse. Lo si vede
addirittura sorridere, talmente è compiaciuto, evento che non si verificava dal
2004. Lui che di solito pare ripugni l’esistenza e l’umanità. Domina i primi
due set, per il giubilo della bionda fidanzata in tribuna. Si disunisce solo ad
inizio del terzo, il tempo di spaccarsi una racchetta sulla suola, che ha già
ripreso a menar le danze. Vedi uno scambio, e capisci tutto della vita. Xavier gigioneggia
imitando il francese, a specchio, giocando pallettine senza peso, come a dire:
“riuscirei anch’io a farlo, ci vuol mica l’arte o la scienza”. Quasi voglia
vedere fin dove voglia arrivare con quella sua raffinatissima tattica
attendista da Napoleone de noantri. Quanto possa durare. Poi al trentaduesimo
scambio, piazza un fulminante rovescio all’incrocio delle righe, chiuso da una
volée a campo aperto. E’ lì il tennis, è lì il trionfo del bello che ogni tanto
irride l’inutile sconcio. Ogni tanto però, altrimenti che gusto ci sarebbe.
mi sono perso la sconfitta di nadal,mi sono collegato in streaming nella mezzora di pausa e pensavo l'avessero rimandata ad oggi...che granchio che ho preso.marco
RispondiEliminaEh, ti sei perso l'EVENTO...Rosol sparava solo granate, come rapito dalle forze occulte della violenza. Ci sarà qualche filmato, highlight o replica in giro. Ne vale la pena..:)
EliminaSempre un piacere leggerti!
RispondiEliminaHo sofferto per Picasso al quinto con Mayer....
Mizzica ha avuto sfiga. Molte palle break annullate a suo favore e poi alla prima sul 4 pari ha pagato.... Ma giocava molto bene.
Ciao Daniele, grazie mille.
EliminaVabbè, diciamo che Picasso la sfiga la attrae. Ha la calamita tipica del perdente. Che gioca bene, purtroppo, lo sappiamo. :)
O Dios non mola, canta Giorgio Conte e lo avranno pensato anche Rafael e lo zio Toni. Al Rosolino è riuscito davvero il colpo magistrale e lui, incredulo. Il Rafaelito sembrava più un moccio vileda. Però un sorriso almeno poteva farlo al vincitore !
RispondiEliminaAl Mario Balotelli direi che poteva fare a meno di togliersi la maglia per mostrare il fisico con atteggiamento da King Kong. Tanto, Christiano Ronaldo è e rimane più bello. Hai capito la mia pertinenza in materia di calcio ? Comunque, complimenti all'Italia. Ora però tiferò per la Spagna perché dalle mie parti si dice che "gli Europei nel 2004 sono stati vinti dalla Grecia che è fallita, nel 2008 dalla Spagna, fallita pure lei, vincerà la Germania nel 2012 ? " Ora dimmi tu se all'Italia conviene vincere questi Europei.
E qui concludo perché si va dal Siciliano che ci prepara sempre dei pranzetti squisiti e tra chiacchiere, vino siculo e per terminare Cassata Siciliana si arriva tranquillamente alle cinque, oggi giusto in tempo per vedere il Rotschi.
Il mio marito si chiede dove vai a trovarle queste tue uscite. I dolci scenari di Angelona Merkel che vaga ignuda e ubriaca per le vie di Warschau! Ma sì, ci sia concesso almeno il piacere del salutare sarcasmo.
Un cordiale saluto da Anna Marie
Al ceco è forse riuscito il colpo della vita, e Nadal a tratti è stato impotente. Nel quinto set soprattutto. raramente visto così avvilito.
EliminaQuanto a Balotelli, e che ne so se è più bello Cristiano Ronaldo. L'italiano è abbastanza discutibile, ma sono quei giocatori che ti fanno vincere le partite, se dietro hai una squadra buona, ma non il Barcellona. Cristiano invece mi sta sinceramente sulla punta del mignolo del piede sinistro. :)
Buon pranzo siciliano, allora. E confida al marito che sono solo pazzo. Semplice.
Un cordiale saluto a te.
Picasso secondo te chi vincerà tra le donne?
RispondiEliminaDopo essere stato brutalmente abbandonato dalla mia amatissima Venus (sulla quale peraltro ormai non nutro più alcuna speranza), mi auguro che Serenona metta a tacere tutti quelli che dopo Parigi la danno per finita e si porti a casa il torneo.
Va detto pero' che per arrivare in fondo ha un tabellone pessimo (in successione potrebbe dover affrontare Petra, Vika e Maria) e questo mi fa temere il peggio... E per peggio intendo l'eventuale Bis dell'insopportabile urlatrice siberiana che, non so se sei d'accordo, ma ha sempre dei tabelloni (vedi Parigi) di una facilita' imbarazzante!
Ciao!
Venus aveva un po' illuso con una discreta primavera. ma ora sembra veramente al capolinea.
EliminaChi vincerà...e chiamami indovino. Nella Wta è tutto ancor più incerto e soggetto a variabili. Le giovani Kvitova e Azarenka hanno giovinezza e forza da vendere. Serena e Clijsters esperienza e classe, ma molte incognite di natura fisica (se stanno bene sono una spanna sopra ancora loro. Per me.).
Tra le due "categorie", temo possa spuntarla l'urlante siberiana, che è una specie di mix. O una outsiders che attualmente mi sfugge. Forse addirittura la Giorgi, cosi Barazzutti può capire come gioca (ha ammesso di non saperlo). :)
Ma quanto è bello questo Wimbledon! :)
RispondiEliminaMi piacerebbe che cadessero anche Nole e Ferrer (così spediamo un po' avanti pure il vecchio Roddick, sempre simpatico sui prati londinesi, vuoi per la tenerezza che suscita ripensando allo scorso decennio, vuoi perché attualmente è attaccato insieme con la sputa malgrado le vittorie sulle itale glorie a Eastbourne).
E Roger? A questo punto scenario interessante.
Da un lato lo si conosce: potrebbe perdere in semifinale (ammesso e non concesso che ci arrivi) con mille rimpianti e mille gratuiti di fronte al solito Djokovic, sullo stile di US Open 2010 e 2011. Dall'altro lato mi mette fiducia il fatto che Roger, contrariamente (ad esempio) a Murray, ha sempre sfruttato alla grande le sue "occasioni della vita": Roland Garros 2009 (primo e unico slam sulla terra rossa) e Wimbledon 2009 (riacciuffamento del N.1 e nuovo record storico di slam in bacheca). Due colpi di tacco incredibili, centrati in pieno malgrado tutta la pressione del momento.
Che il 2012 sia l'ennesimo, insperato, e sbalorditivo ritorno al trono dell'elvetico dalle sette vite come i gatti? E come i Wimbledon che mai come quest'anno potrebbe raggiungere?
Adesso o mai più.
Ciao Picasso!
Beh, sì.
EliminaFino ad ora grandi sorprese. Gulbis e ieri Rosol. A mia memoria una delle sorprese più clamorose degli ultimi anni.
Certo, ora Federer ha la grande occasione. Non so se della vita, ma a 31 anni non è che hai poi tante altre possibilità. Se gioca come sa, l'unico ostacolo dovrebbe essere Djokovic. Ma il serbo fino ad ora è lontano dalla forma invasata e forsennata del 2011.
Ciao a te fabio, a presto.
Ciao Picasso,
Eliminala racchetta di malisse continua a suonare alla grande! Tra Paire, Xavier ed il granitico Rosol sembra di esser tornato agli anni 90'. Beh, non so tu ma penso che Federer-Malisse (sempre che lo svizzero batta il francese) sia uno di quegli eventi da gustarsi come fosse l'ultima scena di un brillante spettacolo teatrale prima che cali inevitabilmente il sipario.
ciao,
danilo
Ebbè Danilo, ammetto che non me lo aspettavo così solido e sereno. Simon e Verdasco sono due grandi successi (specie oggi Verdasco in 5 set, senza riposo). Visti gli ultimi games e davvero ha fatto emergere tutti i limiti dello spagnolo.
EliminaSì, sarebbe un ottavo decisamente bello esteticamente.
Ciao, vediamo se lo svizzero non riesce a complicarsi la vita.
Mamma mia, è dai tempi del killer svedese (quanto mi manca!) che non si rivivevano queste gioie, ma purtroppo sbagliando l'ho data per scontata, la classica mattanza alla Nadal e mi sono totalmente dedicata (anche causa ospiti) all'Italia pallonara, che ammettiamolo che ha fatto godere alquanto. Invece è stata mattanza DI Nadal!!!!!!
RispondiEliminaPer Rosol era la giornata di grazia, ma se è vulnerabile da qualche parte è sull'erba se gli altri non si consegnano di testa. Scatola vuota Berdych avrebbe da imparare. Subito un monumento a Rosol.
Adesso per chi si è aperto il varco nel tabellone?
Jess
ps: mi piace il carattere dei commenti
Sì, il pallone ha un po' fatto dimenticare l'incredibile sconfitta di Nadal. Chiaro che un tennista come lo spagnolo lo batti se spacchi pallina e campo dall'inizio alla fine. E trovi quella giornata di GRAZIA ASSOLUTA in cui ti va tutto bene. Perché non è che Rosol ora è diventato il numero uno. Secondo me è più facile che a batterlo sia un picchiatore che azzecchi una giornata su dieci, rispetto ad un tennista di livello superiore ad un Rosol e dal tennis tecnicamente vario (come può essere Gasquet o Youzhny). Per assurdo.
EliminaE per chi si apre, scritto sopra. Ovviamente finale alla portata di Paire, ora. Per la vittoria finale deve vedersela col sontuoso Malisse che ha appena UCCELLATO il gallo cedrone madrileno(o al limite Gasquet). Possibili inserimenti di Djokovic e Federer. :)
(E proprio i commenti vorrei cambiare che mi acceco per come sono piccoli):)
A presto, ciao.