Day 3 – Dal vostro
inviato, secondo a se stesso. Forse
“…Fognini
invece, potrà dire di aver visto il Principe Carlo”. Si conclude così, con
eccessiva cattiveria irridente, il pezzo che “L’Equipe” dedica alla dolce e
spietata esecuzione tennistica che Roger Federer ha inflitto all’insolente italiano
Fognini. Sì, lo definiscono proprio “insolente”. Una sperticata lode per il
grande svizzero che già in pulloverino pre-match farebbe schiattare d’invidia l’eleganza
stessa, e lievi bastonate nei denti all’impertinente rospetto italiano. Colpevole, il tapino, di “lesa maestà” innanzi al Re del tennis ed al futuro Re
d’Inghilterra Carlo in tribuna, “dissacrando” il sacro tempio di Wimbledon. Non
col gioco, ma con le ardite intemperanze. Ma dove? quando? Cosa hanno visto
questi francesi, mai stanchi di volersi incazzare con gli italiani. Anche
stavolta, quando non c’è un Bartali a metterli in riga per l’ennesima volta, e
nemmeno un Materazzi (di cui manco a dirlo, il nostro è estatico ammiratore) a
farli andare fuori di testa. Niente di
tutto questo, ma un italiano medio vagamente ineducato, cui han fatto credere
d’esser genio sregolato e che interpreta il suo tipico ruolo “cafonal”. Stavolta
con maggiore impegno, visto che su quel campo storico non è che ci puoi giocare
spesso.
Eccessivo il livore transalpino, forse dovuto a qualche ricordo
parigino dal retrogusto amarognolo. Non era facile reggere il confronto con
Federer, per molti, anche tra i primi trenta, non solo per Fognini. Elegante,
perfetto, in forma regale, lo svizzero sciorina tennis con una facilità che
imbarazza. L'italiano fa quel che può ed una volta capito (dopo due minuti e ventisei
secondi) che non c’è niente da inventarsi, prova lo show. Incarna il ruolo di
paggio discolo del monumento, e ci riesce anche, a sentire gli applausi
divertiti del pubblico. Simili a quelli del circo. Qualche ghirigori da
esibizione, prima che Roger si alzi sulle punte e piazzi la sinuosa
stoccata con due dita. 6-1 6-3 6-2. Tutto lì, il tennis. Per il resto, Fognini
è divertente valletto impudico in una parata incensata. Re del tennis,
rincoglioniti principi d’Inghilterra ed attempate Regine della Cornovalia che
mangiano biada. C’è più pornografia impostata su quell’elegante palchetto
regale, che nel cafone italiano. Che chiaramente gode nel sentirsi perseguitato
ed interpreta la personale sregolatezza (ormai sai anche a che minuto romperà
una racchetta e dopo quale punto tirerà lo smoccolo). Ecco quindi il
campionario di risolini incomprensibili, gesti ineducati, crasse parole da gutto e
persino l’oltraggio più profondo di una racchetta spaccata. Anatema. Quell’erba ha assistito impotente alle nobili
ire di McEnroe, Ivanisevic, Nastase o Safin, figuriamoci se non potrà tollerare le intemperanze di un ragazzotto di media altezza e media classifica. Apparirà un filo più insensato, ma pazienza.
Prima che la pioggia allaghi le zucche dei
sudditi inglesi, spettacolo vero per l’ennesimo derby teutonico da orgasmo
multiplo (sempre con scappellamento destra). Florian Mayer e Philipp Petzschner
ricamano colpi, mulinellano allegramente, attaccano, svarionano, tra riccioli,
smorzate, slice e rasoiate gillette. Spettacolo autentico, proveniente dal
candido 1976. Surrogati estetici di un tennis ormai defunto e trapassato a
morte. Estasi ed incanto, e richiami all’oblio più assoluto. Avverto nell’aere
anche le morbide note di “Sunshine Reggae”, innanzi al Lido Azzurro
di Ostia, col “mejo tacco del tufello” Fierolocchio che danza ridicolo, e l’altro che
lo guarda pippando cocaina (“che na 'a senti la musica?"). Il risultato è un dettaglio,
inutile orpello. Petzschner gioca due set magnifici, d’assoluta ispirazione.
Poi crolla, inizia a fare il duro in tre lingue con l’arbitro e s’eclissa
orrendamente. Una lampadina fulminata, che non può non cedere al quinto. Picasso completa il personale Grande
Slam da genio incompreso, ed inconsulto: essersi fatto recuperare due set in
ogni slam, lui che non ne ha giocati poi molti. Record per pochi, geniali
eletti della sconfitta.
Tra le donne (e non vi sembri un errore), manco a dirlo, prevedibile sconfiitta di Ernests Gulbis. Che s'era detto/scritto? Batte Berdych ma può perdere con chiunque, anche da questo gigante polacco, Janowicz. Eliminazioni eccellenti di Stosur e
Na Li, ad opera delle giovani fotomonelle Rus e Cirstea. Ammesso che sia ancora
una sorpresa, fuori anche Wozniacki, per mano dell’invasata, spiritata e
balconata Tamira Paszek, austriaca, mezza africana, mezz’indiana, ma serba d’adozione
esultante (“ajde!”). Surreale questa ragazzotta dal bel rovescio e dritto in
gancio, che sull’erba si trova bene. Poco da dire sulla bambolona danese. Molti
continuano a definirla “pallettara”. Sbagliato. Pallettara è Errani, al limite.
Questa invece gioca uno sport tutto suo. Una specie di volano, o tamburello da
spiaggia. Sport in cui primeggerebbe, senza alcun dubbio. Provo a cogliere qualcosa anche delle due eroine Wta impegnate nelle
loro titaniche sfide, nel mezzogiorno di fuoco e morte all’O.k. Corral.
Lotta, tra evoluzioni barocche e rantoli, Maria José Martinez Sanchez, che
soccombe solo al terzo set contro la serba lobotomizzata Ivanovic. Match alla
portata della spagnola, che però si disunisce ad inizio terzo set. Quasi
commovente il tentativo della minuscola 42enne Kimiko Date Krumm, ancora sui campi a
lottare contro le giovani vatusse, malgrado gli acciacchi dell’età. Una specie
di eroina contro le leggi del tempo, cui stavolta deve arrendersi. Ferma e
visibilmente menomata al polpaccio, lascia spazio al terzo set all’ucraina
Kateryna Bondarenko, infimo personaggio da saloon. Di anni ne ha tredici in
meno Kim Clijsters, ma le ossa malferme la costringeranno a dire basta a fine
stagione. La belga però sembra decisa a lasciare un bel ricordo a Wimbledon. Bella
fiaba sarebbe un suo commiato con successo. Che essendo una fiaba,
difficilmente si realizzerà.
spero invece che il cammino di Kim si fermi qui, perchè il prossimo match è contro la mia numero uno, Vera Zvonareva. Non pensavo che si fosse ripresa in questo modo, dopo mesi di stop: ha battuto la Barthel dimostrando nervi saldi... Che abbia messo la testa a posto? Con Kim la vedo sfavorita, ma non più di tanto. Dipende molto da lei. Ciao!
RispondiEliminaMICH
Non avevo controllato contro chi giocasse il terzo. Mai stato un tifoso di Kim, ma c'è da ammettere che in confronto a tutte le top 10 attuali, è almeno due spanne sopra. Tecnicamente e come comportamento in campo.
Eliminavera, bah...la testa è sempre mancata. Gli ultimi mesi anche la salute. Ora s'è rimessa in sesto credo, ma il secondo turno per una come lei rimane comunque minimo sindacale (Barthel non mi dispiace, ma ultimamente era in inspiegabile crisi).
P.s. Ed oggi Oprandi batte Linda Blair. Usate questa dritta come preferite.
Ciao Mich, a presto.
Ho letto che nadal, alla luce della vittoria di ferrer nel torneo di s'-hertogenbosh, ha inserito il giocatore valenciano tra i papabili per la vittoria all'All England Club.
EliminaColto da un mancamento ho ripreso i sensi solo alla notizia della bella vittoria di Malisse.
Dopo la lettura del tuo pezzo posso dire di essermi completamente ristabilito. Grazie di cuore
ciao,
danilo
L'avevo sentita dopo i sorteggi dei tabelloni. Lo sappiamo, Rafito nostro è schivo assai. Non ci pensa minimamente a vincere- Gli altri sono troppo più forti di lui, anche david Ferrer, perché no.
EliminaMalisse, sì. bella vittoria.
Grazie, e ciao Danilo.
vogliamo subito il pezzo su malisse che batte simon. Dove può arrivare il belga?
RispondiEliminaPensa che ho visto molto del match, ma non il tie-break finale. In macchina, con 53° recitavo degli epocali rosarioni giganti.
Elimina"Subito", non esageriamo. Ora vado a concentrarmi per assistere moralmente i nostri fratelli azzurri opporsi coraggiosamente al Wunderrbar. Domattina, al limite.
Ciao Tambureggiante, a presto.
Stavo uscendo per festeggiare un pò la bella Italia, la prima che ricordi dalla nascita (sono dell'86), Baggio escluso, in grado di far divertire e di presentare personalità interessanti, folli e dotate di una certa classe e talento.
RispondiEliminaEbbene cosa c'entra tutto questo con il tennis?
Mi accingo a vestirmi, guardo il pc e penso: chissà se Nadal avrà steso un'altra decina di km di asfalto sul malcapitato di turno, Rosol? Vedo il parziale, quinto set. Mi svesto, prendo la birra e mi metto sul peggior streaming mai visto, peraltro in spagnolo.
Sul 5-4 Rosol mi ero mezzo dimenticato dell'Italia: poi ace, vincente sulla prima, ace, ace. Ora esco a festeggiare e ad ogni brindisi ne farò due, uno per l'Italia e l'altro per Rosol.
Già, incredibile. Ero anch'io distratto da vicende pallonare. E sono d'accordo con te. E' stato bravissimo Prandelli, nel creare la giusta alchimia. Ha puntato sull'ossatura di una squadra che ha dimostrato d'essere la migliore in Italia, tre campioni autentici (Pirlo, De Rossi e Buffon) e due geni e sregolatezza che ti fanno vincere le partite come Cassano e Balotelli.
EliminaSapevo che Nadal stava soffrendo, ma ho visto solo l'ultimo set. Questo ceco è stato letteralmente DEVASTANTE. L'ha seppellito con bombe terrificanti. Ora tabellone in discesa fino alla finale per Paire...:)
ciao Klimt, a presto.