Diario
di strabordo supercazzolaro 4 – Dal vostro inviato con l’ombrello
E’
successo tutto ieri. E oggi è tornata la calma apparente, con una specie di
arcobaleno che precede l’acquazzone serale. Perché va tutto all’incontrario, in
questa folle edizione di Wimbledon. Programma ritardato e un solo incontro in
atto, sul centrale coperto dal tetto. Si destreggia Djokovic, con l’attenzione
di chi sta camminando su uno strato di uova appena covate dalla chioccia. Tale e
tanto il margine di sicurezza con l’avversario, che può permetterselo. Più dei colpi dell’americano Reynolds, una
specie di Kevin Spacey nella peggiore interpretazione di un tennista
anchilosato e in là con gli anni, mira a salvare le giunture e resistere a quella
serra in cui pare debba esserci un’umidità al 98%, come nelle risaie di Singapore.
Nole
chiude in tre rapidi set. Persiste la pioggia, e uno si attende che spostino
qualche match sul centrale. Tanto per assistere a qualche incontro serale al
coperto, sul campo illuminato. Invece, niente. Pare che la regina abbia imposto
un ferreo risparmio energetico. C’è crisi ovunque.
Non
rimane che fare un sobrio (ed elegante come certe cene a base di crodino) bilancio di giornata. Nessuna sorpresa, dopo la sbornia
dei giorni scorsi. Facile vittoria di Berdych sul Frankenstein tedesco Brands e
altri due ritiri, ma minori, quelli dei francesi Mathieu e Llodra. Il primo
lascia strada a un Feliciano sempre munito di languido cesello mancino, il
secondo manda avanti Seppi. Andreas, terrore di ogni prato del Regno Unito. Il
nostro erbivoro d’assalto è quanto mai a suo agio sui prati veloci, come un Tim
Mayotte d’annata che sciabola fendendo la rete. Crediamoci. Solito inizio da
catalessi, roba che il cloroformio al confronto sembra un eccitante, e poi di
slancio sulle macerie del francese. Llodra perde il primo, raccoglie le sue cose e se ne va.
Benedetto uomo. Ora per il nostro combattente dei monti c’è Nishikori. Quindi
Del Potro ed eventualmente Ferrer. Capirete come l’ipotesi semifinale (e perché no finale, ma un passo alla volta) sia tutt’altro
che remota. Giapponese e argentino avanzano
agevolmente, come anche i testoni Gasquet e Dodig.
Sorpresa, relativa, l’uscita di scena di Raonic per mano di Sijsling, buon
olandese dal tennis vintage tornato di moda. Più a suo agio sul green quindi di
un Milos impacciato e goffo. Uno stambecco neonato sul lastrone di ghiaccio. Il
canadese è ormai caso clinico: l’involuzione dell’uomo. Esplose due anni fa in
modo deflagrante, ora pare abbia paura anche della sua stessa ombra. Spaurito,
incerto, confuso. Ljubicic, neo coach, ne ha di lavoro da fare.
Più consistente il protagonista che rischia di saltare su un
altro campo: niente meno che Grigor Dimitrov. Il predestinato toy boy
conteso dalle dive racchettare. Match sospeso sul 9-8 Zemljia
al quinto set. E uno, scrutando l’orizzonte, prova a domandarsi come abbia potuto tanto lo spelacchiato sloveno figlioccio putativo dell’indimenticato
“Arberiter” Schuettler (separati alla nascita, annessa calvizie incipiente e
chierica scapigliata). Pure Dimitrov, narrano, con qualche problema fisico. Lo
assiste premurosamente una contrita Maria Sharapova, a suon di urla anche sugli spalti (un sinistro vuoto si crea attorno a lei, infatti). Per liberarcene, mio malgrado, mi
toccherà tifare per l’Arbeiter 2 – la vendetta. In modo che la coppia (reale come quelle messe in piedi da Koronaviev una specie di galeotto russo iper tatuato
accusato di estorcere soldi ai vip e fare foto finte tra gli ex gieffini),
possa godersi le meritate vacanze alla Laguna Blu.
Tra le
donne, passerella in sicurezza per Serena e Agnese, destinate a trovarsi in
semifinale (finale anticipata). Fanno in tempo a vincere le loro partite anche la
libellula croata Martic, la falena flaca Vinci (9-7 al terzo, e sempre in
difficoltà contro tenniste geometriche e poco potenti) e il capriolo erbivoro
Pironkova. Non finisce di stupire Kimiko Date. Dopo la picchiatrice tedesca,
sistemata di giustezza in due set anche la coriacea rumena Cadantu. Ora per l’indomita
samurai 43enne impegno con la storia. Il centrale di Wimbledon, a 43 anni,
contro una delle più forti e terrificanti campionesse di sempre, Serena Williams. Obiettivo:
evitare una lapide alla memoria in prezioso marmo di Murano, dietro il Centre Court.
Tutto il resto, sarà un trionfo vero.
Complimenti, Picasso, per il diario Day 4, giornata tennistica di una noia mostruosa. Djoker-Reynolds, ping-pong, ping-pong. Il Djoker lasciava qualche punto all'americano perché, e si vedeva, non voleva prendersi il rischio di correre e cadere. Dopo il primo set ho spento la tele.
RispondiEliminaUn doppio complimento per l'ultima parte sulla piccola Kimiko. Ma vedrai, qualche grattacapo alla Serena lo darà, la piccola samurai tutta da ammirare.
Raonic ormai deve aver capito che con i soli aces e i diritti cannonball non si vincono le partite e il suo superego si è afflosciato come un soufflé sapendo che i furbi avversari hanno capito da tempo che basta fargli un po' di tergicristallo e il Milos si trova al palo. Buon lavoro, Ljubicic.
Ciao Picasso, grazie al tuo diario il Day 4 appare sotto una luce meno desolante.
Ti saluto cordialmente
Anna Marie
Djokovic, figuriamoci...deve fare attenzione agli ottavi con Haas (o Feliciano), mica al Bobby.
EliminaRaonic è esplosivo ed ha potenziale anche in altri colpi, oltre a dritto servizio. Forse paga mentalmente il fatto di non riuscire a progredire, come si aspettava (lui e chi gli sta attorno), a livello di top ten. Sembra smarrito.
Kimiko, bah. Credo che esserci e uscirne viva sia l'obiettivo (come anche altre di vent'anni meno e tra le prime dieci/venti). E' lì il miracolo. (-16,5 games nel match e stiamo tranquilli).
Grazie e un saluto a te
Finale seppi?mmm dovrebbe battere djoko in semi,sarebbe un miracolo o quasi.marco
RispondiEliminaCiao Marco. Su Seppi ero piuttosto ironico. Anzi, senza piuttosto. Anche se è torneo pazzo e se ne vedono di tutti i colori, c'è un limite a Seppi.
Eliminaah ah ah ah e se dopo la dua dritta ironica ci avessi puntato sopra lo stipendio?marco
RispondiEliminaMa guarda, visto l'andazzo, potrebbe vincere anche lui. O Manderino. O Kubot.
EliminaLo stipendio no, ma qualche euro non sarebbe stato male. Era a 501,00 ieri.
Pregare che andasse in finale, e poi da lì coprirsi giocando sugli altri tre.
Io, ho giocato un tizio a 81,00 (mai dirò chi è). Se arriva in semifinale, coperture sontuose e vincita sicura.