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lunedì 6 gennaio 2014

DI ATP, WTA, GRAND SLAM E FALSI MITI






(Zvonareva comeback: uau!)


Anno nuovo, vita vecchia, con qualche acciacchetto in dono. Me paro «Rocchio 47» Hewitt coi pugni nella mani (proprio ieri tornato clamorosamente al successo), solo che io, se solo alzo il braccio, rimiro stelle proprizie. Per una morte atroce. 
Ma non è di questo che voglio parlarvi. E nemmeno del rientro di Frenocomio-Vera «occhi di ghiaccio bollente» Zvonareva, in Cina (Cinastendiamounvelopietoso, fa sapere Errani, profondissima. E i cinesi risponderanno Erranitoptenstendiamountelonepietosissimo).
Inizio stagionale con successo dei due numeri uno: Nadal a Doha (ancora imballato, ma si sa) e Serena Williams a Brisbane. Su un sito specialistico leggevo una discussione, tra chi dipingeva il tennis femminile come noioso, privo di qualsivoglia sorpresa, rispetto al maschile. E da lì una statistica interessante.
I vincitori di Slam, dal 2006 ad oggi:
Al maschile, in 5 (su 28 tornei): Federer, Nadal, Djokovic, Murray (i fab four), più Del Potro nell'epifania a NY 2009.
Al femminile, in 14 (su 28 tornei): Serena, Venus, Mouresmo, Sharapova, Henin, Clijsters, Schiavone, Azarenka, Stosur, Bartoli, Li, Ivanovic, Kuznetsova, Azarenka.
I numeri uno, sempre dal 2006 ad oggi:
Al maschile, 3: Federer, Nadal, Djokovic
Al femminile, 11: Davenport, Clijsters, Henin, Mouresmo, Sharapova, Ivanovic, Jankovic, Serena, Safina, Wozniacki, Azarenka.
Che non vuol dire niente, tranne smontare una falsa credenza.
E' l'immagine di Serena, morfologicamente, a indurre a considerazioni errate, distorte. Qualcuno, vinto da un razzismo di fondo, ha addirittura immaginato una Serena maschio da Atp, talmente è superiore. Ma i numeri, ogni tanto, svelano le cose per come stanno. E l'americana, sia quando aveva scarsa voglia di allenarsi, sia negli ultimi anni da numero uno, ha tutt'altro che dominato le scene (13 sue avversarie hanno vinto almeno un major).
Ovvio, nove volte su dieci si preferisce vedere un incontro maschile, capace di mostrare più soluzioni e uno spettacolo avvincente. Ma, da sempre, il tennis femminile su di me ha un altro tipo di presa. Che non è quella, onanistica, di molti (anzi, siccome mal tollero Sharatopa, presi in passato diverse accuse di «recchionismo»). Mi affascina l'apparente maschera di combattenti feroci, ma intimamente fragili, di questi donnoni. Psicologicamente più complesse e interessanti, rispetto agli uomini. Sarà perché ho una psicologia femminile o perché sono intimamente lesbico (cit. il nostro amatissimo ex Premier satiriaco). Altro motivo per cui spesso ho preferito un incontro tra donnini è che, soprattutto in passato e non con le monotematiche sbadilatrici attuali, meglio aiutano un ragazzino o dilettante giocatore della domenica a capire il tennis, i colpi, gli effetti. Per intenderci, da bambino guardavo avidamente Lauretta («...mia, bimba adorata») Golarsa (ok, lasciate perdere la commentatrice, intendo la tennista), piuttosto che Agassi o Edberg. Così come oggi qualcuno potrebbe osservare Agnese Radwanska o (per farsi già molto male) Schiavone, più che imitare mostruosi atleti-colpitori come Nadal e Djokovic o, peggio ancora, Federer, finendo al Fatebenefratelli col corpo intrecciato e braccio rotto in tre punti.
Visto che ci siamo, e il tema è caldo, breve borsino sui favoriti degli Australian Open. Per quanto si possa capire dopo un primo mezzo impegno. Più che altro a intuito (o a cazzo). Anche qui si nota come, tra le donne, sia maggiore l'equilibrio e diverse le possibili outsiders.
Atp: tutto sembrerebbe portare alla solita sfida Nadal-Djokovic. L'iberico è un diesel, si sa. Dietro: Murray reduce dall'infortunio, dopo il trionfo a Londra sembra scoppiato. Federer balbetta. Alle spalle i soliti outsiders (Del Potro più di tutti, Tsonga, Berdych o Wawrinka, ma solo per arrivare in fondo). Per gli altri è notte fonda. Ferrer top 4 non vincerebbe nemmeno dopo epidemia di ebola che colpisca il 40% dei partecipanti.
Wta: favorita Serena, ma Azarenka e Sharapova sono lì (più pericoloso il ritmo della bielorussa). Occhio però a Na Li, sempre in palla in Australia. E alla maghetta polacca Radwanska. Senza trascurare Kvitova che, se l'asma le dà tregua, può giocarsela con le prime alla pari (o meglio) o Stosur (reduce da reclame per dopo barba) e con quei "fsssshhh" agghiaccianti ad accompagnare i colpi.


17 commenti:

  1. Beh che dire con me sfondi porta aperta ,anche io adoro tennis femminile,mi entusiasma di piu' da sempre...riguardo i favoriti AO tra gli uomini temo nessuno scampo a ennesimo Rafito/Djokovic,tra le donne nonostante una Serena strabordante assai più incertezza:Vika insidiosissima,Na li ancor di più,già anno passato avrebbe secondo me vinto senza problemi fisici ,Maria Sharapova sta tornando ma mi convice meno,occhio a Ivanovic e a the body Jankovic,sorpresissima?la dentona Keys ...picchia di brutto....avrei detto Halep ma la stirata che ha preso ieri mi lascia perplesso.
    ciao un abbraccio da Ste

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    1. Intendevo dire che non sono di quelli che guardano solo il maschile. Chiaro, spesso i match sono più avvincenti, ma anche nella Wta (per i motivi detti) alcune vicende sono interessanti.
      I favoriti sono quei due tra gli uomini. Io penso Del Potro potrà povarci. E incognite Federer e Murray (se non sta bluffando, chi lo sa).
      Keys, vista dal vivo a Roma, per avere 18 anni tirava bombe incredibili, ma sembrava veramente indolente. Prima o poi esploderà. Le americana hanno tante giovani di prospettiva.
      Ciao a te Ste

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  2. Aggiungerei l'ultima news con Santoro allenatore di Dolgopolov! Tra gli ex che mancano i prossimi potranno essere Wilander e McEnroe...










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    1. Immagino il tuo sia un commento riferito all'altro post (su Becker e Edberg coach).
      Santoro/Dolgopolov è accoppiata da circo. Sono perfetti. Ma solita storia: non vuol dire che un estroso riesca a capire e migliorare un altro estroso. Possibile, ma non è equazione esatta.

      McEnroe? Al di là che come tennista aveva colpi che non si possono insegnare, potrebbe sì dare qualche consiglio d'esperienza sulla gestione del match. Ma pure lì, pazzo com'era, cosa vuoi che insegni? E magari metodi d'allenamento? Certo, mezz'oretta a palleggiare, poi via, mentre Lendl si dannava 8 ore al giorno. Il genio è unico e fuori dagli schemi, troppo egoista, egocentrico egomaniaco per allenare. E Poi, mai dire mai.
      Wilander: da tennista me lo ricordo tatticamente intelligentissimo. Non un fenomeno, ma capace con quello che aveva di cavare il 110%. Quindi, a livello potenziale, come coach potrebbe dare tanto. Poi però, a sentirlo come commentatore tv un paio di volte, m'è venuto il dubbio. Magari era fenomenale a interpretare i match dal campo, quando era protagonista. Meno (ma molto) quando vede le cose dal di fuori. Impressione mia.

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  3. Che delizia Picasso vedere stamattina la leggiadra Pironkova,ne e' valsa la levataccia,un extraterrestre che non sapesse niente di tennis si chiederebbe come fa la Bella bulgara ad essere oltre i 100 e la Sara top ten?gli si potrebbe rispondere forse il tennis e' anche psiche....a parte tutto talento sopraffino la ragazza peccato stanotte sara' asfaltata da Una Kvitova in versione Wimbledon o giu' di li....duro molto duro Lozano ieri nell'ultimo time out tecnico con Sarita prima della sconfitta...non scrivo mai ma leggo sempre ,grazie per la compagnia

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    1. Sì, ogni tanto accadono questi piccoli grandi miracoli-non miracoli. tennista leggera, una specie di capriolo erbivoro Tsvetana. Vista da vicinissimo in un divertente allenamento con Schiavone, ha davvero mano educata e leggiadria. Spesso evanescente, però.
      Il trattorino italico sarà appesantito dalla preparazione, e in questi casi, quando non gira al massimo, prevale la maggior tecnica e facilità di tennis (in questo caso). O tennis potente in altri.
      Con Kvitova sì, penso sia chiusa. Ma (a memoria), in uno dei due Wimbledon di grazia, la bulgara diede filo da torcere.
      Grazie a te, ciao.

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    2. Una cosa stupenda la Pironkova, vittoria commovente, il bello è che capitano queste perle WTA sempre quando c'è la Kerber a prenderle.
      Ho visto un tuo commento su Wilander, oggi su un giornale belga c'era un pezzo di intervista a Malisse (neo coach :D ahah ) che non posso non incollarti allora:
      If you have chosen a former champion to coach you, you would have taken that?

      "Mats Wilander. He was my idol. He was sponsor of the club, the Happy Waregem, where I started playing. One day I exchanged bullets with him. I think I was 6 or 7 years. I've never forgotten. Moreover, it must be a great tactician. "

      Vorrei vedere Xavier nel box giocatori ad infondere calma al pupillo Bemelmans!

      Salutoni Picasso e ben tornato
      Paolo

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    3. Nel senso che in campo era tatticamente formidabile, ma poi come commentatore per me non ne azzecca mezza? Beh, lo confermo, ma forse è solo la voglia di stupire al microfono. Non c'è niente di scontato in un tennista che diventa coach. Magari un Pistolesi o un Lundgren (b.r. 30/35) si rivela più bravo di Wilader. Su Lundgren Galeazzi raccontò un aneddoto. Vide un capellone in un bar farsi un numero impressionante di birre. La mattina dopo si trovò in diretta a doverlo commentare, era Lundgren.
      A proposito di Malisse e birra. Non ce lo vedo coach, ma poi chissà. Tutto è relativo, e dipende anche da chi si allena.
      Ciao a te Paolo, a presto

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    4. Si, nel senso che era il più apprezzato anche dal 'nostro' X-man.
      Bemelmans è un pò leggero ma forse più interessante di Goffin, l'anno scorso perse 11-9 da Vasselin, se i campi sono più veloci come sembra potrebbe fare qualche turno agli AO.
      Lundgren altro personaggio sicuramente.
      Ciao!!

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  4. Salve complimenti al blog che seguo sempre,confesso essere appassionato di tennis ma 'ignorante ' in materia,avrei da chiederle un parere che esula dal tema dell'articolo ma mi incuriosisce,come e' possibile in uno sport iper professionale,con in gioco milioni,vedere 'atlete' che lo sembrano in realta' poco?ieri vedevo Una ottima kvitova ma con pancia pre mamam ,e Azarenka ed altre mi paiono messe uguale,la ringrazio e saluti .

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    1. Non sono un esperto di questioni mediche o anaerobiche. Ne so quanto uno che vede tennis. Dipende anche dalla specialità e, tranne alcune (il nuoto ad esempio, sport armonico per eccellenza e in cui tutti i muscoli lavorano e devono essere tirati a lucido), in altre può capitare di vedere atleti con parti del corpo non asciutte. Nel tennis, specie nella Wta moderna, è una tipologia non rara. Servizio e uno o due mazzate e poca attenzione per il lato atletico. Come i pesi massimi nella boxe, a differenza dei medi. O nel lancio del peso o giavellotto, a essere malvagi. Kvitova cede molto nella fase di resistenza, e tende ad affrettare la conclusione 1-2 (massimo 3) scambi. Ma non credo sia gestita da calzolai. Magari alleggerirla troppo non conviene (vedasi Ivanovic che vola via con la tramontana). In generale la ceca non è grassa. Ha due dita di pancetta in eccesso che la "zavorrano" nei movimenti molto meno di un seno ingombrante. Non ne parliamo in Serena che avrà una ottava. O Halep pre operazione.
      Negli uomini è una situazione più rara, perché è un tennis ancora più complesso, con più scambi lunghi in cui la componente atletica è diventata fondamentale. Dei primi 4, se uno si presentasse con la panza da birra, pesante, non avrebbe speranze. Leconte non era una silfide, ma era un tennis diverso dove contava molto di più il braccio. In tempi recenti ci sono stati Nalbandian o Malisse. Ma in loro era dovuto a uno stile di vita da non atleti. E comunque, a differenza delle giunoniche donne pesi massimo da uno-due, non compensavano la staticità con la potenza, ma con il braccio. Non a caso, specie negli ultimi anni, sono stati lontano dal vertice.
      Grazie e te Alberto, ciao.

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  5. Se posso permettermi, non dedichi abbastanza spazio alle imprese della nostra eroica arrotina in salsa spagnola, appena uscita malconcia da un durissimo quarto di finale contro la attuale numero 108 al mondo: non ho guardato come era quotata, mi sai dire qualcosa? :-)
    C'è poco da fare, ogni tanto è divertente vederla incassare vincenti un po' imbronciata, specie se il telecronista non sa che pesci prendere per giustificare la brutalità dell'esecuzione: "oggi le è mancata la prima di servizio" (come se l'avesse mai avuta); "certo, con il servizio della Pironkova..." (praticamente ha barato); "dev'essere stato il mal di schiena" (ahh beh).
    Sempre divertenti, invece, le partite della Pironkova: bolidi piatti, più efficaci di rovescio, contornati da qualche leggiadra smorzata e da episodici chop di dritto che fanno tenerezza per la loro anacronisticità. Ricordo il commento di uno stupito Gianni Clerici quando la bulgara estromise una ancor più stupita Venus da Wimbledon 2010: la (allora) semisconosciuta mandò il vecchio cantore in sollucchero, con il suo stile eccentrico.
    Quest'anno prendo lei e Dolgopolov, come miei outsider preferiti.
    Saluti

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    1. Ma cosa devo dire ancora su Oh-heee! Ah-heee (dritto e rovescio). Non ho visto e solo a pensare mi viene il mal di mare. Preferisco perculare quando (e se) tornerà a vincere. Sparare su chi perde è facile.
      I limiti sono quelli.
      Letto su un sito specializzato poco fa che era terribilmente menomata, la nostra. Ce n'è sempre una. Così diversa nella volontà, ma pure uguale al tennista italiano medio: "una volta colpa del sole, l'altra del vento, della pioggia...".
      Poi, visto che era a pezzi, per non compromettere l'AO ha giocato e stravinto in doppio.
      Pironkova è anacronistica. Ha molti limiti e non è mai riuscita a ripetere i risultati fatti a Wimbledon in quei due anni. Però, nel panorama che è attorno, si fa guardare.
      Saluti a te

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  6. kohli per mille anni10 gennaio 2014 alle ore 12:46

    Molto bella le cavalcata del Cigno ucraino, violinista sfortunato che comunque contro Tomic ha venduto cara la pelle. La stanchezza si é fatta sentire.
    Stanchezza che invece non ha impedito al cerbiattino Pironkova di vincere un meritatatissimo titolo, é stato molto commovente. Il cinghialone Kerber non é riuscito a sfruttare la pochezza del dritto della bulgara ed il risultato finale é stato giusto e meritato.
    Si prospetta un bel 2014 tennistico,
    Kohli per mille anni.

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    1. Seguito poco o niente. Letto poco fa su un sito specialisto, commenti sulla bulgara «spara dirittacci potenti sulle righe», «tennista di sola potenza». Tso. Subito. Ciao a te Kohli.

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  7. Ciao Picasso,

    che blog fantastico, molto lieto di averti trovato.

    In questo inizio anno, dopo la pausa e con i ricordi tecnici ancora annebbiati, spero nel faccino da slava-più-furba-del-mondo della Radwanska, che se lo porti almeno in semifinale.
    Le mie speranze più annebbiate e distorte vanno alla Misaki Doi quasi 23enne, ma l'ho vista a Pechino contro la Errani nel finale di stagione e mi è rimasta in testa: ero nella curva giapponese (ho questo problema, l'ossessione per il Giappone), aveva fatto un inizio meraviglioso, totalmente incurante del fine concreto del gioco, e non avevo trattenuto un "Brava!" in italiano, con la Errani nella parte di campo sotto di me che si gira e mi gela con un "Ca__o vuoi", che avrà anche avuto ragione, ma se anche l'italiano all'estero esule nei fumi pechinesi reagisce così, ci sarà un motivo.

    Inoltre complimenti per la monografia di Kimiko Date-Krumm, piacevolissima. Nell'impossibilità di leggere la poesia "Tettine Frementi", si intende. Farei di tutto per trovarla.
    Ora mi metto a leggere le altre.

    A presto!

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    1. Ciao Lorenzo. Benvenuto e grazie.
      Radwanska non so, non ha un tabellone facile, ma se arriva contro Vika se la gioca. Tra le due (dopo un teatrino della bielorussa) non corre più buon sangue. Agnese resta una delle poche che sa giocare a tennis, oltre che sparare a vanvera. O arrotare dritto per dritto e correre. Molti non riescono a capirlo.
      Su Kimiko e «Tettine frementi», non so dove tu l'abbia riscovata. Penso d'averla ricordata qualche volta. L'aveva recitata Clerici in qualche diretta. O scritta in un articolo. O me lo sono sognato io. Boh.
      Vivi in Cina? Divertente aneddoto di Errani. Il personaggio è quello. Non si sfugge. Molti la tifano, perché italiana. Io che non ho tifo patriottico nel tennis, la trovo insopportabile.
      Misaki Doi non la conosco bene. Conosco meglio Kurumi Nara (sua compagna in doppio, credo vinsero anche un Wimbledon junior). Adorabile davvero.
      Grazie ancora, a presto

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Dissi io stesso, una volta, commentando una volè di McEnroe: "Se fossi un po' più gay, da una carezza simile mi farei sedurre". Simile affermazione non giovò certo alla mia fama di sciupafemmine, ma pare ovvio che mai avrei reagito con simile paradosso a un dirittaccio di Borg o di Lendl. Gianni Clerici.